UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA A.A. 2007/2008 Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere) - Insegnamenti Codice 515004 Denominazione ANATOMIA UMANA E ISTOLOGIA CFU 4 Settore/i BIO/16, BIO/17 Anno di corso 1 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare BOVO GIORGIO Programma Obiettivo (scopo) del Corso: conferire le basi anatomiche tali da permettere l’accesso allo studio della fisiologia e della patologia. Programma: • • • Terminologia anatomica (comprensiva di piani assiali, regioni corporee, movimenti) Definizione e classificazione delle membrane Cute ed annessi cutanei APPARATO LOCOMOTORE Ossa • Classificazione Ossa del cranio • Ossa del neurocranio (sistematica) • Definizione di volta cranica e base cranica con fosse craniche e forami • Ossa dello splancnocranio (sistematica) • Definizione delle cavità dello splancnocranio • Colonna vertebrale • Ossa del torace • Ossa dell’arto superiore (sistematica) • Ossa dell’arto inferiore (sistematica) Articolazioni • Classificazione • Articolazioni del cranio, in particolare: • suture craniche (comprese fontanelle) • articolazione temporo-mandibolare Articolazioni del rachide • Articolazioni della base cranica • Articolazioni intervertebrali Articolazioni del torace Articolazioni dell’arto superiore, in particolare: • Articolazione sterno-clavicolare • Articolazione acromio-clavicolare • Articolazione scapolo-omerale • Articolazione del gomito • Articolazioni del carpo e del metacarpo (generalità) Articolazioni dell’arto inferiore, in particolare: • Articolazioni del bacino • Articolazione coxo-femorale • Articolazione del ginocchio • Articolazione tibio-tarsica • Articolazioni del tarso e del metatarso (generalità) Pag. 1/80 Muscoli • Classificazione Muscoli della testa • Muscoli mimici (generalità) • Muscoli masticatori Muscoli del collo Muscoli del rachide Muscoli respiratori, in particolare: • Muscolo diaframma Muscoli della parete addominale, in particolare: • Anatomia del canale inguinale Anatomia del pavimento pelvico Muscoli dell’arto superiore • Muscoli spino-appendicolari • Muscoli toraco-appendicolari • Muscoli intrinseci dell’arto • Muscoli del braccio (in particolare bicipite e tricipite brachiale) • Muscoli dell’avambraccio (generalità di divisione in logge e funzioni) • Muscoli della mano (generalità) Muscoli dell’arto inferiore • Muscoli spino-appendicolari • Muscoli intrinseci dell’arto • Muscoli della coscia (con definizione del triangolo dello Scarpa) • Muscoli della gamba (divisione per logge), in particolare: tricipite della sura • Muscoli del piede (generalità) APPARATO CARDIOVASCOLARE Cuore • Comprensivo di tessuto di conduzione • Vascolarizzazione del cuore • Pericardio • Vasi • Classificazione ed anatomia microscopica di arterie, vene e capillari • Struttura del circolo (compresa anatomia del microcircolo) • Piccola circolazione • Grande circolazione, in particolare: • Aorta e suoi collaterali • Poligono di Willis • Vascolarizzazione dell’arto superiore • Vascolarizzazione dell’arto inferiore N.B: La vascolarizzazione degli organi splancnici riferita a ciascun organo • Sistema venoso della vena cava superiore • Sistema venoso della vena cava inferiore • Sistema della vena porta • Circoli anastomotici venosi Sangue (già presente in istologia) APPARATO EMOLINFOPOIETICO • • Midollo osseo (generalità) Milza Pag. 2/80 • • • • Linfonodi Anatomia microscopica del linfonodo Generalità sulle catene linfonodali principali Dotto toracico e cisterna del Pecquet APPARATO RESPIRATORIO • • • • • • • • Naso Faringe Laringe Trachea Bronchi Polmoni, in particolare: struttura anatomica dell’alveolo Pleura APPARATO DIGERENTE • • • • • • • • • • Bocca e denti Esofago Stomaco Intestino Fegato, in particolare: struttura anatomica del lobulo e acino epatico Colecisti Vie biliari extra-epatiche Pancreas esocrino ed endocrino Peritoneo APPARATO URINARIO • • • • • Rene, in particolare: struttura anatomica del neurone Uretere Vescica Uretra maschile e femminile APPARATO ENDOCRINO • • • • • • • • Caratteristiche generali degli ormoni, Ipofisi Pineale Tiroide Paratiroide Surrene Timo Sistema GEP APPARATO GENITALE MASCHILE • • Testicolo, in particolare: Anatomia del tubulo seminifero Pag. 3/80 • • • • Dotto deferente Prostata Ghiandole di Cowper Pene APPARATO GENITALE FEMMINILE • • • • • • Ovaio Tuba Utero Vagina Vulva Placenta (generalità) SISTEMA NERVOSO • • • • • • • • • • • • • • • • • Generalità di costruzione Anatomia microscopica delle sinapsi e base anatomica dell’arco riflesso Sistema nervoso centrale Midollo spinale Romboencefalo Bulbo Ponte Cervelletto IV ventricolo Mesencefalo Diencefalo Telencefalo Meningi Liquor cefalorachidiano Sistema nervoso periferico Nervi cranici (sistematica) Nervi spinali (sistematica dei plessi) APPARATI DI SENSO • • Occhio Orecchio Bibliografia di riferimento: Martini, Timmons, McKinley; Anatomia Umana, Edises Martini, Fondamenti di anatomia e fisiologia umana, Edises Fiocca, Netter, Fondamenti di anatomia umana, Ed. Sorbona Marini, Timmons, Tallitsch, Anatomia Umana, Edises ISTOLOGIA Obiettivo (scopo) del Corso: fornire le basi anatomiche tali da permettere il concetto di assemblaggio delle cellule e dei tessuti nella formazione di organi ed apparati e, quindi, permettere l’approccio alla studio della anatomia. Pag. 4/80 Programma: • Concetto di differenziazione cellulare • • • Tessuti epiteliali Tessuti epiteliali di rivestimento Tessuti epiteliali ghiandolari • • • • • • • • • Tessuti connettivali Tessuto connettivale propriamente detto Tessuti connettivali speciali Tessuto reticolo-endoteliale Tessuto adiposo Tessuto cartilagineo Tessuto osseo Cenni di osteogenesi Sangue • • • • Tessuto muscolare Tessuto muscolare striato scheletrico Tessuto muscolare striato miocardio Tessuto muscolare liscio • Tessuto nervoso Bibliografia vedi programma di Anatomia Umana Codice 515011 Denominazione ATTIVITA' DI TIROCINIO GUIDATO I CFU 20 Settore/i MED/45 Anno di corso 1 Semestre n.d. Tipo esame Docente titolare Programma Codice 515002 Denominazione BIOCHIMICA CFU 1 Settore/i BIO/10 Anno di corso 1 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare Palestini Paola noverina ada Programma Obiettivi: il corso ha lo scopo di far conseguire allo studente le basi per la conoscenza qualitativa e quantitativa dei fenomeni biologici per una corretta applicazione delle prescrizioni terapeutiche. Gli obiettivi specifici sono quindi: • La struttura dell’atomo, la sua importanza in relazione al comportamento chimico degli elementi. • Le interazioni tra atomi della stessa specie e di specie diverse che danno luogo alla formazione dei composti di varia natura. • Il comportamento in soluzione dei composti con particolare riferimento alle soluzioni acquose di acidi Pag. 5/80 e basi, di soluzioni tampone. • Aspetti qualitativi e quantitativi delle reazioni chimiche. • La classificazione dei composti organici indirizzata alla struttura di composti di interesse biologico. • Fornire conoscenza della struttura delle principali proteine. • Fornire conoscenza del metabolismo energetico e degli enzimi che lo vanno a regolare. • Fornire conoscenza della regolazione del metabolismo tramite il sistema ormonale. • Fornire conoscenza dei principi della nutrizione. Materia, atomo, legami chimici Conoscere la materia: classificazione e composizione. Stati della materia e proprietà. Atomo e particelle subatomiche. Numero atomico e numero di massa. Orbitali atomici e configurazione elettronica degli atomi. Tavola periodica degli elementi: potenziale di ionizzazione e affinità elettronica. Legame chimico in relazione alla struttura elettronica degli atomi. Formazione di ioni. Il legame ionico. Il legame covalente. Strutture di Lewis, molteplicità del legame, legami apolari ed eteropolari Il legameli idrogeno intermolecolare ed intramolecolare. Cenni di nomenclatura. Peso atomico, mole, miscele di soluzioni Definizione di peso atomico, peso molecolare e mole. Calcolo del peso molecolare. Reazione tra peso molecolare e mole. Miscele: classificazione. Definizione di soluzione, di solvente e soluto e di solubilità. Proprietà delle soluzioni: pressione osmotica. Modi di esprimere la concentrazione. Esempi di calcolo. Reazioni chimiche, acidi, basi, tamponi Definizione di trasformazione chimica e di equazione di reazione. Reazioni reversibili, irreversibili, energia di attivazione. La legge della conservazione della massa. Reazioni endoergoniche ed esoergoniche. Definizione di velocità di reazione costante di equilibrio. Le reazioni di equilibrio: effetto delle variazioni di concentrazione, della temperatura e dei catalizzatori. Aspetti quantitativi delle reazioni. Reazioni di ossidoriduzione. Definizioni di acidi e basi (coppie coniugate acido-base) e di loro soluzioni. Definizione di pH. Forza di acidi e basi. Soluzioni tampone: definizione. Cenni di chimica organica Classificazione della sostanze organiche e gruppi funzionali che le caratterizzano. Idrocarburi saturi, insaturi e aromatici, alcoli e tialcoli, composti carbonilici, acidi carbossilici, amine, aldeidi, chetoni, esteri, eteri, radicali liberi. Isomeria. Pag. 6/80 Stereoisomeria. Proteine Proteine: struttura degli aminoacidi. Legami intramolecolari ed intermilecolari. Punto isoelettrico. Definizione di strutture primaria, secondaria, terziaria, quaternaria. Proteine coniugate. Denaturazione delle proteine. Lipidi: classificazione. Idrolisi dei lipidi complessi. Acidi grassi liberi: nomenclatura, saturi, insaturi. Lipidi semplici e complessi. Steroidi. Carboidrati Carboidrati: classificazione, aldosi e chetosi. Isomeria (D e L). Struttura aperta e chiusa: α e β anomeri. Legame glicosidico e disaccaridi principali. Polisaccaridi strutturali e di riserva. Introduzione al corso e generalità sulla materia vivente. Caratteristiche strutturali delle proteine. Esempi di proteine. Esempi di proteine fibrose (collagene ed elastina) e globulari (emoglobina e mioglobina); rapporto tra struttura e funzioni. Proteine plasmatiche. Tecniche di separazione. Reazioni biochimiche, enzimi, cinetica enzimatica, regolazione. Bioenergetica, catena respiratoria, fosforilazione ossidativi. GLUCIDI. Digestione, assorbimento, glicolisi aerobia e anaerobia. Gluconeogenesi. Shunt dei pentosi fosfati. Glicogeno e regolazione della glicemia. LIPIDI. Digestione, assorbimento. Lipolisi. Biosintesi. Ciclo di Krebs. Corpi che tonici. Colesterolo. Fosfolipidi. Glicolipidi. Lipoproteine. PROTEINE. Digestione, assorbimento. Metabolismo. Ciclo dell’urea. NUCLEOTIDI. Sintesi e catabolismo. Secondi messaggeri e ormoni. Nutrizione e vitamine. Bibliografia di riferimento: • Bertollini, Brunori, Sarti, Chimica e Propedeutica Biochimica, Carocci Faber. • Sackeim, Lehman, Chimica per le scienze biomediche, EdiSES. • M Samara, Corso di Biochimica, Ed Piccin. • Arienti G., Un compendio di Biochimica, Ed Piccin. Codice 515003 Denominazione BIOLOGIA E GENETICA CFU 2 Settore/i BIO/13, MED/03 Anno di corso 1 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare Barisani Donatella Programma Obiettivi Il Corso si propone di contribuire alla formazione di un infermiere che conosca: • la struttura e la funzione delle varie componenti delle cellule eucaristiche; • i meccanismi molecolari che intervengono nella replicazione cellulare; • i meccanismi molecolari coinvolti nell’espressione genica; • i concetti e le modalità di trasmissione dei caratteri ereditari; • il concetto di mutazione-causa di malattia e le metodiche utilizzabili per identificarla, con particolare riguardo alla diagnosi prenatale. Pag. 7/80 Programma: Caratteristiche fondamentali della materia vivente: la cellula come unità strutturale e funzionale; classificazione delle cellule in procariotiche ed eucaristiche; i virus. Caratteristiche delle varie componenti della cellula: membrana plasmatici, sua costituzione e caratteristiche; trasporto transmembrana ed endocitosi; struttura e funzione del reticolo endoplasmatico; struttura e funzione dei mitocondri; struttura della membrana nucleare. Replicazione del DNA: le diverse componenti proteiche coinvolte nella replicazione; i processi che si svolgono a livello del filamento anticipato e del filamento ritardato della forca replicativi. La diversa organizzazione del menoma nei procarioti e negli eucarioti: negli organismi eucaristici, l’informazione genetica è suddivisa tra più molecole di DNA (cromosomi); il problema del compattamento del DNA nel nucleo delle cellule eucariotiche; l’informazione contenuta nele DNA è suddivisa in unità discrete (geni) che specificano la struttura di singole macromolecole (RNA o proteine). I principali tipi di RNA presenti nelle cellule; differenze rispetto al DNA: il meccanismo della sintesi degli RNA (trascrizione); il problema della decifrazione del codice genetico: caratteristiche generali e implicazioni biologiche. Il meccanismo della sintesi proteica: la strategia di polimerizzazione degli aminoacidi: il riconoscimento degli aminoacidi da parte del RNA messaggero e la fonte dell’energia necessaria alla formazione dei legami peptidici; il ruolo biologico e la struttura dei ribosomi; la diverse fasi del processo di traduzione. Il ciclo cellulare ed i principali eventi metabolici che caratterizzano le sue fasi: il controllo della progressione lungo il ciclo cellulare; conseguenze delle mutazioni che colpiscono i geni per le diverse proteine coinvolte. La riproduzione delle cellule e degli organismi: la mitosi come mantenimento dell’informazione genetica. La mutazione genica a livello cellulare: le conseguenze delle mutazioni puntiformi sul prodotto genico. La comunicazione tra cellule negli organismi pluricellulari: cenni sullo scambio di segnali chimici ad azione autocrina e paracrina; cenni sui meccanismi generali di traduzione del segnale all’interno delle cellule ed il ruolo centrale svolto dalle proteinchinasi in questo processo. Riproduzione sessuata: Pag. 8/80 cenni integrati di genetica, fisiologia, istologia della spermatogenesi e dell’ovogenesi; fecondazione; controllo genetico dello sviluppo precoce. Genetica mendelliana: basi cromosomiche dell’ereditarietà; dinamica di cromosomi durante la meiosi; evento di ricombinazione genetica e suo significato. Leggi di Mendel. Eredità legata al sesso: • determinazione del sesso; • geni associati al cromosoma X; • in attivazione del cromosoma X. Alberi genealogici: eredità autosomica dominate; eredità autosomica recessiva; eredità recessiva legata al cromosoma X; eredità dominante legata al cromosoma X. Cariotipo umano normale e patologico: anomalie di numero e anomalie di struttura; conseguenze sull’individuo e sulla sua riproduzione. Concetto di mutazione e gene malattia. Diagnosi prenatale genica. Bibliografia di riferimento: • Chieffi, Dolfini, Malcovati, Pierantoni, Poli, Tenchini, Biologia e Genetica, Edises, Napoli, 2000. Ulteriori testi consigliati per approfondimento: • Becker, Kleinsmith, Hardin, Il mondo della cellula, Edises, Napoli, 2002. • Conti, Gualandri, Introduzione alla genetica, UTET, Torino, 1997. Codice 515001 Denominazione FISICA APPLICATA CFU 2 Settore/i FIS/07 Anno di corso 1 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare Mantegazza Francesco Programma Programma: • Misura, Unità di Misura e cambiamenti di Unità di Misura. • Sistemi di riferimento. • Coordinate cartesiane e polari. • Grandezze scalari e vettoriali. • Operazioni con vettori e loro proprietà. • Concetto di forza, momento di forza, equilibrio di un corpo rigido con esemplificazioni dell’equilibrio degli arti del corpo umano. • Forze e loro misura. • Massa. • Prima e seconda legge della dinamica. • Terza legge della dinamica. Pag. 9/80 • • • • • • • • • • • Codice Statica e dinamica dei Fluidi. Legge di Archimede. Legge di Stevino. Legge di Bernoulli. Legge di Poiseuille. Applicazioni delle leggi dei fluidi ai fenomeni di trasporto nel corpo umano. Raggi X. Decadimenti radioattivi. Decadimento alfa, beta e radiazioni nucleari. Produzione di radioisotopi e fasci radioattivi. Interazione radiazione-materia. 515006 Denominazione FISIOLOGIA UMANA CFU 3 Settore/i BIO/09 Anno di corso 1 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare Stella Andrea piero Programma Finalità La Fisiologia Umana indaga i meccanismi alla base delle funzioni vitali ed inoltre interpreta le perturbazioni indotte su detti meccanismi nella transizione dalla condizione fisiologica a quella patologica. Obiettivo (scopo) del Corso Il corso si prefigge di fornire un bagaglio di nozioni consolidate indispensabili per la comprensione e la trattazione quantitativa dei problemi clinici. Programma Elettrofisiologia di base Potenziale di membrana. Caratteristiche elettriche della membrana cellulare. Canali di membrana. Pompa sodio-potassio. Potenziale di azione. Propagazione dell'impulso nervoso. Sinapsi Neurocitologia delle sinapsi. Neurotrasmettitori. Potenziali postsinaptici:inibizione presinaptica. Neurofisiologia dei recettori La funzione recettorale. Trasmissione delle informazioni dai recettori al sistema nervoso centrale. Riflessi spinali. Il sistema sensitivo afferente Sensibilità somatica. Sensibilità tattile e propriocettiva. Organi muscolo-tendinei di Golgi. Vie centrali della sensibilità. Vie dolorifiche. Organi di senso (cenni) La sensibilità acustica. L'apparato vestibolare. La funzione visiva: l'occhio come sistema ottico, i recettori retinici, le vie ottiche. Gusto. Pag. 10/80 Olfatto. Sistema nervoso centrale: funzioni principali Sistema nervoso vegetativo Organizzazione funzionale del sistema simpatico e parasimpatico. Midollare del surrene. Fisiologia del muscolo La contrazione muscolare. Accoppiamento elettromeccanico. Relazioni forza-lunghezza, forza-velocità, potenza-velocità. La contrazione del muscolo liscio. Sistema digerente, metabolismo, scienza dell'alimentazione Funzione della bile. Cenno al circolo entero-epatico dei sali biliari. Cenno alla flora batterica intestinale. Digestione di zuccheri, proteine, grassi. Definizione di anabolismo e catabolismo. Il metabolismo basale. Generalità sui fabbisogni proteici ed energetici. Equivalente calorico di zuccheri, grassi e proteine. Funzione fondamentale delle vitamine e cenno alla funzione degli oligoelementi. Considerazioni sui LARN/revisione 1996 e sull'importanza di una corretta alimentazione. Cenno sui principali alimenti e sui trattamenti tecnologici. Generalità sulla termoregolazione. Apparato cardiocircolatorio Biofisica della circolazione: principio di Bernouilli, legge di Poiseuille. Proprietà meccaniche dei vasi: arterie, arteriole, capillari, vene. Regolazione dei circoli distrettuali (tono vascolare). Legge di Laplace. Velocità del sangue. Circolo sistemico e polmonare. Il sistema venoso. Il cuore come pompa: meccanica cardiaca, lavoro e rendimento del cuore. La gettata cardiaca. Autoregolazione della gettata cardiaca (legge di Starling). Regolazione della frequenza cardiaca. Cenni sull'elettrocardiografia. Il sangue Composizione e funzioni cellulari. Funzione di trasporto. Funzione tampone. Pressione oncotica. Fisiologia del tessuto interstiziale Pag. 11/80 Scambi di liquido tra capillari e interstizio. La funzione dei linfatici: il controllo del volume del liquido interstiziale. I reni Organizzazione anatomo-funzionale del nefrone. Il meccanismo della filtrazione glomerulare. La clearance renale: funzione di filtrazione, riassorbimento e secrezione. Funzioni del tubulo prossimale (cenni). Funzioni dell'ansa di Henle. Funzione della renina. Funzione dell'eritropoietina. Bilancio di acqua e sodio (volume). Sistema respiratorio Organizzazione anatomo-funzionale del sistema respiratorio. La ventilazione polmonare. Il rapporto ventilazione-perfusione. Proprietà meccaniche di polmone e parete toracica. Pressione intrapleurica. Controllo della ventilazione (cenni). Composizione alla inspirata ed espirata. La diffusione dei gas: l'unità alveolo-capillare. Pressione parziale dei gas. Curva di saturazione emoglobina. Equilibrio acido-basico Sistema endocrino Definizione di ormone. Principali sistemi ormonali e loro funzione. Meccanismi di regolazione. Sistemi autocrino e paracrino. Bibliografia di riferimento: • D.U. Silverthom, Fisiologia. Un approccio integrato, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2000. • William F. Ganong, Fisiologia Medica, Casa Editrice Piccin, Padova, 2001. • Susan M. Hinchliff, Susan E Montague, Roger Watson, Physiology for Nursing Practice, Casa Editrice Baillière Tindall, 1996. Codice 515005 Denominazione INFERMIERISTICA GENERALE CFU 5 Settore/i M-PSI/01, MED/45 Anno di corso 1 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare Colombo Nadia Teresa Programma Obiettivo generale: Lo studente acquisirà gli elementi conoscitivi relativi al percorso storico, professionale e disciplinare dell’assistenza infermieristica al fine di porre le basi per la definizione dell’identità professionale. Lo studente conoscerà inoltre la struttura sintattica e concettuale del modello adottato nella sede ed il processo di assistenza infermieristica quale metodo della disciplina infermieristica. Programma: Unità didattica: Storia dell’assistenza e dell’assistenza infermieristica Pag. 12/80 Obiettivo intermedio: conoscere l’evoluzione storica dell’assistenza e dell’assistenza infermieristica in relazione allo sviluppo socio – culturale. Contenuti: • L’assistenza alle origini dell’umanità. • Soggetti, luoghi e contesti di espressione dell’assistenza nei diversi periodi storici: - le civiltà antiche; - il cristianesimo; il medioevo e l’umanesimo; il rinascimento; l’illuminismo. • La nascita dell’assistenza infermieristica. • Il 1800 e F. Nightingale. • Lo sviluppo dell’assistenza infermieristica nel 1900 in Inghilterra e negli USA: confronto fra diverse realtà. • Il ‘900 in Italia: la nascita dell formazione e dell’esercizio professionale. Bibliografia di riferimento: • Manzoni E., Storia e filosofia dell’assistenza infermieristica, Collana di Scienze infermieristiche, Masson, Milano, 1996. • Motta P.C., Introduzione alle scienze infermieristiche, Carocci Faber, Roma, 2002. • Colliere M.F., Aiutare a vivere, dal sapere delle donne all’assistenza infermieristica, Sorbona, Milano, 1992. Unità Didattica: La professione infermieristica Obiettivi intermedi: Conoscere il concetto di professione e il processo di professionalizzazione. Conoscere ed analizzare il concetto di professione infermieristica. Contenuti • Il concetto di professione secondo la sociologia della professioni: approccio classico; approccio funzionalista; approccio per attributi; approccio dei critici. • Il concetto di professione infermieristica: una lettura sociologica. • Analisi dell’evoluzione della formazione infermieristica e dell’esercizio professionale: aspetti normativi e socioculturali. • Il processo di professionalizzazione e deprofessionalizzazione. • Infermieri e immagine sociale. Bibliografia di riferimento: • Manzoni E., Storia e filosofia dell’assistenza infermieristica, Collana di Scienze infermieristiche, Masson, Milano, 1996. • Gamberoni L., Lolli A., Lusignani M., Pattaro L., Management infermieristico, UTET, Firenze, 1992. • Riferimenti legislativi. Unità Didattica: La disciplina infermieristica Obiettivi intermedi: Identificare i fondamenti epistemologici della conoscenza infermieristica. Pag. 13/80 Conoscere le tappe dell’evoluzione teorica dell’assistenza infermieristica. Contenuti • Concetti di epistemologia • Lo sviluppo della conoscenza scientifica • La classificazione delle discipline il rapporto teoria – prassi la struttura della disciplina il linguaggio • Fondamenti epistemologici della disciplina infermieristica (Oggetto, scopo, metodo). • La nascita e lo sviluppo della teorizzazione infermieristica secondo A.F. Meleis (gli stadi…). • Le varie classificazioni delle elaborazioni teoriche infermieristiche: Poletti, Marriner, George, Meleis … Bibliografia di riferimento: • Manzoni E., Storia e filosofia dell’assistenza infermieristica, Collana di Scienze infermieristiche, Masson, Milano, 1996. • Motta P.C., Introduzione alle scienze infermieristiche, Carocci Faber, Roma, 2002. • Meleis Afaf I, Theoretical nursing. Development and progress, J.B., Lippinicott Co, Philadelphia, 1991, (1° ed. 1985). Unità didattica: I concetti della disciplina infermieristica Obiettivi intermedi: Conoscere i principali i approcci ai concetti di: persona, salute, ambiente, assistenza infermieristica. Contenuti • Il concetto di persona. • Il concetto di persona secondo: l’approccio bio-medico l’approccio sistemico • • • Il concetto di salute e malattia: note storiche sull’evoluzione del concetto di salute; le definizioni del concetto di salute ….; il concetto di malattia. Il concetto di ambiente: definizioni e componenti; le caratteristiche dell’ambiente di vita della persona (ambiente socio-culturale). Il concetto di assistenza infermieristica nelle varie elaborazioni teoriche. Bibliografia di riferimento: • Craven R.F., Hirnle C.J., Principi fondamentali dell'assistenza infermieristica, Vol. 1, CEA, Milano, 1998. • Manara D.F., Verso una teoria dei bisogni di assistenza infermieristica, Lauri Edizioni, Milano, 2000. Unità Didattica: L’elaborazione teorica di Virginia Henderson Obiettivo intermedio: Conoscere la struttura sintattica e concettuale dell’elaborazione teorica di Pag. 14/80 riferimento. Contenuti • Introduzione alla scuola dei bisogni. • L’elaborazione teorica di V. Henderson: • Il contesto storico e socio culturale in nasce e si sviluppa l’elaborazione teorica. • I concetti principali. • La relazione tra i concetti fondamentali della disciplina infermieristica e l’elaborazione teorica. • I metodi e gli strumenti. Bibliografia di riferimento: • Adam E., Essere infermiera, Vita e pensiero, Milano, 1989 (ed. orig. 1979). • Bizier N., Dal pensiero al gesto, Sorbona, Milano, 1993, (2° ed.orig. 1992). • George Julia B., Le teorie del nursing. Le basi per l’esercizio professionale, UTET, Firenze, 1995 (1° ed. orig. 1990). • Henderson V., Principi fondamentali della assistenza infermieristica, a cura del Comitato per i Servizi infermieristici del Consiglio Internazionale delle infermiere, Consociazione Nazionale Infermiere/i e altri operatori Sanitario Sociali, 1969, (XII ed. 1990). • Henderson V., Che cos’è il nursing. Una definizione e le sue implicazioni per la prassi, la ricerca e la formazione infermieristica, trad. a cura di V. Maillart e M.R. De Marchi, Regione Toscana 1978. Unità Didattica: Il metodo ObiettivI intermedi: Conoscere la metodologia scientifica di risoluzione dei problemi. Conoscere il processo di assistenza infermieristica. Descrivere le fasi del processo di assistenza infermieristica. Contenuti • Il concetto di metodo. • La relazione modello, metodo, strumento. • I diversi metodi per la soluzione dei problemi. • Il metodo della disciplina infermieristica: il processo di assistenza infermieristica. • Analisi della bibliografia. • Le fasi del processo di assistenza infermieristica. • Il piano di assistenza infermieristica (cenni). Bibliografia di riferimento: • Manzoni E., Storia e filosofia dell’assistenza infermieristica, Collana di Scienze infermieristiche, Masson, Milano, 1996. • Motta P.C., Introduzione alle scienze infermieristiche, Carocci Faber, Roma, 2002. • Carpenito L. J., Diagnosi infermieristiche. Applicazione alla pratica clinica, Sorbona, Milano, 1996. • Craven R.F., Hirnle C.J., Principi fondamentali dell'assistenza infermieristica, Vol. 1, CEA, Milano, 1998. Unità Didattica: La raccolta dati Obiettivo intermedio: Approfondire la prima fase del processo di assistenza infermieristica. Contenuti Pag. 15/80 • - La raccolta dati: definizione; scopo; modalità; strumenti: osservazione/intervista/colloquio. Bibliografia di riferimento: • Craven R.F., Hirnle C.J., Principi fondamentali dell'assistenza infermieristica, Vol. 1, CEA, Milano, 1998. • Kanizsa S., L’intervista nella pratica clinica, La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1995. Unità Didattica: IL MODELLO DELLE PRESTAZIONI INFERMIERISTICHE (MPI) Obiettivo: al termine dell’U.D. lo studente conoscerà la struttura sintattica e concettuale del Modello delle Prestazioni Infermieristiche. Contenuti • Introduzione alla scuola dei bisogni. • L’elaborazione teorica del modello delle prestazioni infermieristiche. • Il contesto storico e culturale della nascita del modello. • La relazione tra i concetti fondamentali della disciplina infermieristica e l’elaborazione teorica del MPI. Bibliografia di riferimento: • Cantarelli M. Il modello delle prestazioni infermieristiche, Masson, Milano. Contenuti • I concetti del MPI: il bisogno; il bisogno e la strutturazione del nucleo metafisico; l’assistenza infermieristica; la prestazione infermieristica. Bibliografia di riferimento: • Cantarelli M., Il modello delle prestazioni infermieristiche, Masson, Milano. Contenuti • La struttura del MPI: il BAI e le sue componenti; la prestazione infermieristica; le azioni e gli atti infermieristica; gli elementi trasversali e gli atti di supporto. Bibliografia di riferimento: • Cantarelli M., Il modello delle prestazioni infermieristiche, Masson, Milano. Pag. 16/80 Contenuti Metodi e strumenti del MPI. Bibliografia di riferimento: • Cantarelli M. Il modello delle prestazioni infermieristiche, Masson, Milano. Unità Didattica: IL METODO Obiettivo: al termine dell’U.D. lo studente le diversi fasi del PAI e la sua modalità di utilizzo ed applicazione. Contenuti • Il METODO Il concetto di metodo. La relazione modello, metodo, strumento. I diversi metodi per la risoluzione dei problemi. Il metodo della disciplina infermieristica: il processo di assistenza infermieristica. Analisi della bibliografia. Metodi didattici • Lezione collettiva. • Lavoro di gruppo. Bibliografia di riferimento: • Manzoni E., Storia e filosofia dell’assistenza Infermieristica, Masson Milano. • Le fasi del PROCESSO di ASSISTENZA INFERMIERISTICA Raccolta e classificazione dati: metodi e modalità; identificazione dei BAI: metodi e modalità; formulazione degli obiettivi: modalità; scelta ed attuazione delle azioni infermieristiche: modalità; valutazione: significato e funzione. Bibliografia di riferimento: • Cantarelli M. Il modello delle prestazioni infermieristiche, Masson, Milano; • AA.VV., Infermieristica clinica, Masson Milano. Contenuti IL PIANO DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA Struttura. Caratteristiche fondamentali. Bibliografia di riferimento: Cantarelli M. Il modello delle prestazioni infermieristiche, Masson, Milano. Unità Didattica: RACCOLTA E CLASSIFICAZIONE DEI DATI Pag. 17/80 Obiettivo: al termine dell’U.D. lo studente conoscerà la metodologia della raccolta e classificazione dei dati. Contenuti La raccolta dati - approfondimento Definizione Scopo Modalità Gli strumenti della raccolta dati Osservazione. Intervista. Colloquio. Bibliografia di riferimento: • Soresi S., Guida all’osservazione in classe, Giunti. • Kanizsa, Rogers C. R., La terapia centrata sul cliente, G. Martinelli Editore • Kanizsa S., L’ascolto del malato, Guerini e associati • Redigolo D., Kaldor K., Illica Magrini R., Il processo comunicativo nella relazione d’aiuto, Rosini Editrice Bibliografia di riferimento: INFERMIERISTICA GENERALE • ADAM E., Essere infermiera, Vita e pensiero, Milano, 1989 (ed. orig. 1979). • BIZIER N., Dal pensiero al gesto, Sorbona, Milano, 1993, (2° ed.orig. 1992). • CALAMANDREI C., L’assistenza infermieristica: storia, teoria, metodi, NIS, Roma, 1991 • CANTARELLI M., Il modello delle prestazioni infermieristiche, Masson, Milano, 1996. • CRAVEN R.F., HIRNLE C.J., Principi fondamentali dell'assistenza infermieristica, Vol. 1, CEA, Milano, 1998. • GAMBERONI L., LOLLI A., LUSIGNANI M., PATTARO L., Management infermieristico, UTET, Firenze, 1992. • HENDERSON V., Principi fondamentali della assistenza infermieristica, a cura del Comitato per i Servizi infermieristici del Consiglio Internazionale delle infermiere, Consociazione Nazionale Infermiere/i e altri operatori Sanitario Sociali, 1969, (XII ed. 1990). • HENDERSON V., Che cos’è il nursing. Una definizione e le sue implicazioni per la prassi, la ricerca e la formazione infermieristica, trad. a cura di Maillart V. e De Marchi M.R., Regione Toscana 1978. • HENDERSON V., The nature of Nursing. Reflection after 25 Years, National League for Nursing Press, New York, 1991. • MANZONI E., Storia e filosofia dell’assistenza infermieristica, Collana di Scienze infermieristiche, Masson, Milano, 1996. • MOTTA P.C., Introduzione alle scienze infermieristiche, Carocci Faber, Roma, 2002. • Riferimenti legislativi. Codice A5150004 Denominazione INGLESE SCIENTIFICO CFU 2 Settore/i L-LIN/12 Anno di corso 1 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Docente titolare Programma Obiettivi dell'insegnamento: INGLESE. Saper leggere testi ed articoli scientifici e professionali. Rispondere verbalmente a richieste degli assistiti per soddisfarne i bisogni. Utilizzare corrette strutture grammaticali e lessicali adeguate. Programma: E-learning. Pag. 18/80 Codice 515009 Denominazione METODOLOGIA INFERMIERISTICA APPLICATA CFU 8 Settore/i MED/45 Anno di corso 1 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare Lazzari Giuseppe Programma Obiettivi generali del Corso: al termine del Corso di Infermieristica Clinica, lo Studente: • descriverà i bisogni di assistenza infermieristica della persona assistita in situazioni cliniche non complesse secondo il modello concettuale di riferimento; • raccoglierà in modo sistematico ed obiettivo, classificherà e validerà i dati di natura bio – fisiologica, socio – culturale e psicologica necessari all’identificazione dei bisogni di assistenza infermieristica della persona assistita in situazioni cliniche non complesse; • identificherà i bisogni di assistenza infermieristica della persona assistita attraverso il ragionamento clinico; • descriverà ed effettuerà gli interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento dei bisogni di assistenza infermieristica previsti per il I° anno di corso, secondo il razionale teorico, i principi e le evidenze scientifiche ad essi sottesi. Contenuti I bisogni di assistenza infermieristica della persona secondo la classificazione del Modello delle Prestazioni Infermieristiche di Marisa Cantarelli o di Virginia Henderson, Evelyn Adam e Nicole Bizier. Bibliografia di riferimento: • Cantarelli M., Il Modello delle Prestazioni Infermieristiche, Masson, Milano, 2003. • Carpenito L. J., Diagnosi infermieristiche – Applicazione alla pratica clinica, Edizione italiana a cura di Calamandrei C., Rasero L., Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2001. • Craven R. F., Hirnle C. J., Concetti generali dell’assistenza infermieristica, Edizione italiana a cura di Nebuloni G., VOLUME I, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2004. • Craven R. F., Hirnle C. J., Funzioni del corpo umano e assistenza infermieristica clinica, Edizione italiana a cura di Nebuloni G., VOLUME II, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2004. • Sironi C., Di Mauro S. et al., Tecniche infermieristiche, Masson, 1998. Programma: IL RICOVERO, IL TRASFERIMENTO E LA DIMISSIONE Obiettivo • Spiegare le fasi dell’accettazione, del trasferimento e della dimissione della persona assistita in ambiente ospedaliero. • • • • Contenuti Le fasi dell’accettazione della persona assistita in una Unità Operativa ospedaliera. La valutazione iniziale dell’assistito al momento dell’accettazione. Le fasi relative al trasferimento dell’assistito all’interno dell’ospedale o in altro Presidio. Le fasi relative alla dimissione. • LA RACCOLTA DATI Obiettivi • Conoscere le caratteristiche dell’Infermieristica clinica. • Definire la fase di raccolta dati nel processo di assistenza infermieristica e discuterne l’obiettivo. • Identificare le abilità richieste per la raccolta dati. • Conoscere il modello di riferimento nell’organizzazione dei dati raccolti. • Spiegare il razionale della validazione dei dati • Condurre una raccolta dati. Pag. 19/80 Contenuti • Premessa sul concetto di clinica: definizione di clinica; sul carattere scientifico della clinica; scopo della clinica. • Le caratteristiche della clinica infermieristica: definizione di clinica infermieristica. • Rapporto tra disciplina infermieristica e tecnica infermieristica. • La raccolta dati: le abilità di accertamento, tipi, fonte e registrazione dei dati, l’organizzazione e la validazione dei dati. LINEE GUIDA, PROTOCOLLI E PROCEDURE ASSISTENZIALI Obiettivi • Conoscere l’importanza delle linee guida nella scelta delle modalità di assistenza più appropriate in specifiche circostanze cliniche. • Conoscere alcuni strumenti informativi dell’assistenza infermieristica che definiscono, alla luce delle più recenti acquisizioni della letteratura scientifica sull’argomento, la modalità di effettuazione di alcune attività assistenziali. • • • Contenuti Linee guida: definizione e finalità. Protocollo assistenziale: definizione e finalità. Procedura assistenziale: definizione e finalità. RESPIRARE Obiettivi • Conoscere il bisogno di assistenza infermieristica di respirare. • Conoscere le peculiari manifestazioni del bisogno di assistenza infermieristica di respirare in situazioni cliniche non complesse utili alla sua identificazione. • Conoscere i principali interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica di respirare in situazioni cliniche non complesse. Contenuti • Generalità sul bisogno di assistenza infermieristica di respirare. • Raccolta dati sulla dimensione bio–fisiologica, psicologica e socio–culturale (Caratteristiche della normale respirazione; fattori che influiscono sulla respirazione; considerazioni sulle fasi della vita; cause potenziali di alterazione della funzione respiratoria; manifestazioni di alterazione della funzione respiratoria; impatto delle disfunzioni respiratorie sulle attività di vita; dati soggettivi; Caratteristiche della funzione cardiovascolare; fattori che influiscono sulla funzione cardiovascolare; considerazioni sulle fasi della vita; cause potenziali di alterazione della funzione cardiovascolare; manifestazioni di alterazione della funzione cardiovascolare; impatto delle disfunzioni respiratorie sulle attività di vita; dati soggettivi). • Interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica in situazioni cliniche non complesse: Accertamento dei parametri vitali: Rilevazione del polso (radiale e apicale) e del deficit di polso. Rilevazione della pressione arteriosa. Rilevare lo stato di idratazione. Pag. 20/80 Promozione della funzionalità cardiovascolare. Prevenzione della stasi venosa, riduzione degli edemi, posture che favoriscono la funzione cardiocircolatoria. Raccolta di campioni di sangue: prelievo venoso, capillare, emocoltura, misurazione della glicemia con puntura cutanea; Rilevazione della frequenza/qualità del respiro. Posture che favoriscono la respirazione. Controllo del microclima. Raccolta ed esame dell’espettorato. ALIMENTARSI E BERE Obiettivi • Conoscere il bisogno di assistenza infermieristica di alimentarsi e bere/alimentarsi e idratarsi. • Conoscere le peculiari manifestazioni del bisogno di assistenza infermieristica di alimentarsi e bere in situazioni cliniche non complesse utili alla sua identificazione. • Conoscere i principali interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica di alimentarsi e bere/alimentarsi e bere in situazioni cliniche non complesse. Contenuti • Generalità sul bisogno di assistenza infermieristica. • Raccolta dati sulle dimensioni bio – fisiologica, psicologica e socio – culturale (Fattori che influiscono sull’equilibrio idroelettrolitico; considerazioni sulle fasi della vita; cause potenziali di alterazione dell’equilibrio idrico ed elettrolitico; impatto dello squilibrio idrico ed elettrolitico sulle attività della vita quotidiana; dati soggettivi/Caratteristiche della normale nutrizione; fattori che influiscono sulla nutrizione; considerazioni sulle fasi della vita; cause potenziali di alterazioni della nutrizione; manifestazioni di alterazioni della nutrizione; impatto delle disfunzioni sulle attività di vita quotidiana; dati soggettivi). • Interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica in situazioni cliniche non complesse: indicazioni per una adeguata alimentazione e idratazione; rilievi antropometrici; monitoraggio del bilancio idrico e dell’apporto nutrizionale; i caratteri ed effetti del vomito; assistenza infermieristica alla persona con vomito; i tipi di dieta (cenni). Assistenza infermieristica alla persona durante l’assunzione di alimenti o bevande. ELIMINARE Obiettivi • Conoscere il bisogno di assistenza infermieristica di eliminare. • Conoscere le peculiari manifestazioni del bisogno di assistenza infermieristica di eliminare in situazioni cliniche non complesse utili alla sua identificazione. • Conoscere i principali interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica di eliminare in situazioni cliniche non complesse. • Contenuti Generalità sul bisogno di assistenza infermieristica • Raccolta dati sulle dimensioni bio – fisiologica, psicologica e socio – culturale (Caratteristiche dell’urina normale; modello funzionale di eliminazione urinaria; fattori che influiscono sull’eliminazione urinaria; considerazioni sulle fasi della vita; cause potenziali di alterazioni della funzione urinaria; Pag. 21/80 manifestazioni di alterazione della funzione urinaria; impatto delle disfunzioni urinarie sulle attività di vita quotidiana; dati soggettivi/Caratteristiche delle feci normali; modello funzionale di eliminazione intestinale; fattori che influiscono sull’eliminazione intestinale; considerazioni sulle fasi della vita; cause potenziali di alterazioni dell’eliminazione intestinale; manifestazioni di alterazione dell’eliminazione intestinale; impatto delle disfunzioni intestinali sulle attività di vita quotidiana; dati soggettivi). • Interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica in situazioni cliniche non complesse. Indicazioni per un’eliminazione urinaria corretta. Rilievo dei caratteri dell’urina e del modello di eliminazione urinaria della persona. Assistenza infermieristica alla persona con ritenzione urinaria (metodi non invasivi di svuotamento vescicale). Assistenza infermieristica alla persona con incontinenza urinaria. Applicazione di un catetere condom. Inserimento di un catetere vescicale estemporaneo/a permanenza; cura e gestione. Prevenzione delle infezioni delle vie urinarie (IVU). Raccolta di campioni di urina da circuito chiuso, dal mitto intermedio e da bambino. Indicazioni per un’eliminazione intestinale corretta. Rilievo dei caratteri delle feci e del modello di eliminazione intestinale della persona. Inserimento di una sonda rettale; clisma evacuativo; svuotamento manuale dell’ampolla rettale. Raccolta di campioni di feci. Assistenza infermieristica alla persona nell’utilizzo e gestione degli ausili per l’eliminazione. MUOVERSI E MANTENERE UNA POSTURA ADEGUATA Obiettivi • Conoscere il bisogno di assistenza infermieristica di muoversi e mantenere una postura adeguata. • Conoscere le peculiari manifestazioni del bisogno di assistenza infermieristica di muoversi e mantenere una postura adeguata in situazioni cliniche non complesse utili alla sua identificazione. • Conoscere i principali interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica di muoversi e mantenere una postura adeguata in situazioni cliniche non complesse. Contenuti • Generalità sul bisogno di assistenza infermieristica/Conoscenze relative alla meccanica del corpo ed alla movimentazione dei carichi. • Raccolta dati sulla dimensione bio–fisiologica, psicologica e socio–culturale (Fattori che influiscono sulla mobilità; considerazioni sulle fasi della vita; possibili cause di alterazione della mobilità; effetti dell’immobilità sulla manifestazione ed il soddisfacimento dei bisogni di assistenza infermieristica di muoversi e mantenere una postura adeguata, di respirare, di alimentarsi e bere, di eliminare, di igiene e protezione dei tessuti). • Interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica in situazioni cliniche non complesse. Indicazioni per favorire la funzionalità motoria. Caratteristiche ed utilizzo di ausili e presidi per il movimento. Caratteristiche e finalità delle principali posture. Utilizzo corretto della meccanica corporea. Esercizi per l’ampiezza dei movimenti. Posizionare una persona a letto. Assistere nella deambulazione e nella prima alzata. Pag. 22/80 Aiutare la persona a camminare con le stampelle. Trasferire una persona su una barella/sedia a rotelle. • Prevenzione delle complicanze secondarie all’immobilizzazione (Prevenzione delle lesioni da pressione; promozione di una funzionalità respiratoria ottimale; mantenimento del modello abituale di eliminazione intestinale; promozione dei fattori che migliorano il ritorno venoso; mantenimento della mobilità degli arti e prevenire le contratture; prevenzione della stasi urinaria e della formazione di calcoli; riduzione e controllo della demineralizzazione ossea). DORMIRE E RIPOSARE Obiettivi • Conoscere il bisogno di assistenza infermieristica di dormire e riposare. • Conoscere le peculiari manifestazioni del bisogno di assistenza infermieristica di dormire e riposare in situazioni cliniche non complesse utili alla sua identificazione. • Conoscere i principali interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica di dormire e riposare in situazioni cliniche non complesse. Contenuti • Generalità sul bisogno di assistenza infermieristica. • Raccolta dati sulle dimensioni bio–fisiologica, psicologica e socio–culturale (Caratteristiche del modello di sonno/riposo; fattori che influiscono sul sonno e il riposo; considerazioni sulle fasi della vita; cause potenziali di alterazioni del sonno e del riposo; manifestazioni dei alterazione della funzione del sonno; impatto delle disfunzioni del sonno sulle attività di vita quotidiana; dati soggettivi).Interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica in situazioni cliniche non complesse. Educare la persona assistita sull'importanza di dormire e riposare. Educare sui comportamenti che facilitano il sonno ed il riposo. Favorire l’avvio ed il proseguimento del sonno. Rilevare la durata e la qualità del sonno. IGIENE E PROTEZIONE DEI TESSUTI Obiettivi • Conoscere il bisogno di assistenza infermieristica di igiene e protezione dei tessuti. • Conoscere le peculiari manifestazioni del bisogno di assistenza infermieristica di igiene e protezione dei tessuti in situazioni cliniche non complesse utili alla sua identificazione. • Conoscere i principali interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento dei bisogni di assistenza infermieristica di igiene e protezione dei tessuti/igiene in situazioni cliniche non complesse. Contenuti • Generalità sul bisogno di assistenza infermieristica (Normali pratiche di cura della propria persona; caratteristiche della normale funzionalità nella cura della propria persona; struttura della pelle e caratteristiche della cute [cenni]). • Raccolta dati sulle dimensioni bio – fisiologica, psicologica e socio – culturale (Fattori che influiscono sulla cura della propria persona; considerazioni sulle fasi della vita; cause potenziali di alterazioni della cura della propria persona; manifestazioni di alterazione della cura della propria persona; impatto delle alterazioni nella cura personale sulle attività di vita quotidiana; dati soggettivi/Fattori che influiscono sulla funzione tegumentaria; cause potenziali di alterazione della funzione tegumentaria; manifestazioni di alterazione della funzione tegumentaria; guarigione delle ferite [cenni]; impatto delle disfunzioni tegumentarie sulle attività di vita quotidiana). Pag. 23/80 • Interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica di igiene e protezione dei tessuti in situazioni cliniche non complesse. Educare la persona sull'importanza di un'adeguata igiene personale. Presidi utili per le cure igieniche parziali e totali Assistere la persona nell'esecuzione dell'igiene parziale e totale. Il bagno, la doccia, il lavaggio dei capelli, l’igiene orale, auricolare e oculare. Fare il bagno ad una persona a letto. Pediluvio e cura delle estremità e delle unghie. Rasatura della barba. Igiene perineale. Pediculosi e scabbia. Rifacimento di un letto occupato. Esecuzione del tampone nasale, faringeo e auricolare per esami colturali. VESTIRSI E SPOGLIARSI Obiettivi • Conoscere il bisogno di assistenza infermieristica di vestirsi e spogliarsi. • Conoscere le peculiari manifestazioni del bisogno di assistenza infermieristica di vestirsi e spogliarsi in situazioni cliniche non complesse utili alla sua identificazione. • Conoscere i principali interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento dei bisogni di assistenza infermieristica di vestirsi e spogliarsi in situazioni cliniche non complesse. Contenuti • Generalità sul bisogno di assistenza infermieristica (Normali pratiche di cura della propria persona; caratteristiche della normale funzionalità nella cura della propria persona). • Raccolta dati sulle dimensioni bio – fisiologica, psicologica e socio – culturale (Fattori che influiscono sulla cura della propria persona; considerazioni sulle fasi della vita; cause potenziali di alterazioni della cura della propria persona; manifestazioni di alterazione della cura della propria persona; impatto delle alterazioni nella cura personale sulle attività di vita quotidiana; dati soggettivi). • Interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica di vestirsi e spogliarsi in situazioni cliniche non complesse: togliere e far indossare gli indumenti alla persona (parte superiore e inferiore); cambio di indumenti in presenza di deficit motori (es. emiplegia) o dispositivi medici (infusione endovenosa, sondino nasogastrico, catetere vescicale etc.). MANTENERE LA TEMPERATURA CORPOREA Obiettivi • Conoscere il bisogno di assistenza infermieristica di mantenere la temperatura corporea. • Conoscere le peculiari manifestazioni del bisogno di assistenza infermieristica di mantenere la temperatura corporea in situazioni cliniche non complesse utili alla sua identificazione. • Conoscere i principali interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica di mantenere la temperatura corporea in situazioni cliniche non complesse. Contenuti • Generalità sul modello funzionale di temperatura corporea. • Raccolta dati sulle dimensioni bio – fisiologica, psicologica e socio – culturale (Fattori che influiscono Pag. 24/80 sulla temperatura corporea; considerazioni sulle fasi della vita; cause potenziali di alterazione della termoregolazione; impatto della temperatura alterata sulle attività di vita quotidiana; dati soggettivi). • Interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica in situazioni cliniche non complesse: accertamento dei parametri vitali; strumenti di rilevazione della temperatura corporea; sedi di rilevazione della temperatura corporea; rilevazione della temperatura orale, rettale e inguinale con il termometro a mercurio. Effetti terapeutici di caldo e freddo e loro applicazione a fini terapeutici. Assistenza infermieristica alla persona con febbre e ipotermia. EVITARE I PERICOLI Obiettivi • Conoscere il bisogno di assistenza infermieristica di evitare i pericoli. • Conoscere le peculiari manifestazioni del bisogno di assistenza infermieristica di evitare i pericoli in situazioni cliniche non complesse utili alla sua identificazione. • Conoscere i principali interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica di evitare i pericoli in situazioni cliniche non complesse. Contenuti • Generalità sul bisogno di assistenza infermieristica di evitare i pericoli (Caratteristiche della sicurezza). • I rischi professionali in ambito ospedaliero. • Raccolta dati sulle dimensioni bio – fisiologica, psicologica e socio – culturale (Fattori che influiscono sulla sicurezza; considerazioni sulle fasi della vita; cause potenziali di compromissione della sicurezza; manifestazioni di sicurezza inadeguata; impatto di un insufficiente livello di sicurezza sulle attività di vita quotidiana; dati soggettivi). • Prevenzione dei rischi professionali in ambito ospedaliero: rischio chimico, fisico e biologico; aspetti di ergonomia del lavoro in ambiente ospedaliero • Interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica in situazioni cliniche non complesse: prevenzione dei traumi/cadute accidentali; mezzi di contenzione; prevenzione di avvelenamenti/intossicazioni, danni da elettricità e incendi, rumori: mantenere il microclima; prevenzione e controllo delle infezioni ospedaliere. Epidemiologia e classificazione delle infezioni ospedaliere; controllo e sorveglianza. La pulizia in ospedale e lo smaltimento dei rifiuti ospedalieri. Sanificazione, sanitizzazione, disinfezione e sterilizzazione. Utilizzo dei dispositivi di sicurezza. Procedure: lavaggio delle mani, indossare e togliere i guanti sterili. COMUNICARE Obiettivi • Conoscere il bisogno di assistenza infermieristica di comunicare. • Conoscere le peculiari manifestazioni del bisogno di assistenza infermieristica di comunicare in Pag. 25/80 situazioni cliniche non complesse utili alla sua identificazione. • Conoscere i principali interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica di comunicare in situazioni cliniche non complesse. Contenuti • La relazione infermiere – persona assistita: infermieristica e clinica, compliance e cooperazione, comunicazione e counselling, emozioni e narrazione. • Raccolta dati sulle dimensioni bio – fisiologica, psicologica e socio – culturale (Caratteristiche della comunicazione; fattori che influiscono sulla comunicazione; considerazioni sulle fasi della vita; cause potenziali di alterazione della comunicazione; manifestazioni di alterazione della comunicazione; impatto delle alterazioni della comunicazione sulle attività di vita quotidiana; dati soggettivi). • Interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica in situazioni cliniche non complesse: la relazione d’aiuto: dal curare al prendersi cura; ipotesi, giudizi, pregiudizi, emozioni e giusta distanza nella relazione; tempi, ritmi, direzioni, ostacoli nella relazione: da “sentire” ad “ascoltare”; la relazione infermiere – assistito: un contratto per la cooperazione. AGIRE SECONDO LE PROPRIE CONVINZIONI Obiettivi • Conoscere il bisogno di assistenza infermieristica di agire secondo le proprie convinzioni. • Conoscere le peculiari manifestazioni del bisogno di assistenza infermieristica di agire secondo le proprie convinzioni in situazioni cliniche non complesse utili alla sua identificazione. • Conoscere i principali interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica di agire secondo le proprie convinzioni in situazioni cliniche non complesse. Contenuti • Generalità sul bisogno di assistenza infermieristica. • Raccolta dati sulle dimensioni dimensioni bio – fisiologica, psicologica, socio – culturale (Fattori che influiscono sull’espressione spirituale; manifestazione di alterazione della funzione spirituale; impatto delle disfunzioni spirituali sulle attività di vita quotidiana; dati soggettivi). • Interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica in situazioni cliniche non complesse: favorire l'esplicitazione delle proprie convinzioni/valori; facilitare i rapporti con persone significative/ministro del culto se richiesto. DEDICARSI A QUALCHE OCCUPAZIONE E PARTECIPARE AD ATTIVITÀ RICREATIVE Obiettivi • Conoscere i bisogni di assistenza infermieristica di dedicarsi a qualche occupazione e di partecipare ad attività ricreative. • Conoscere le peculiari manifestazioni del bisogno di assistenza infermieristica di dedicarsi a qualche occupazione e di partecipare ad attività ricreative in situazioni cliniche non complesse. • Conoscere i principali interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento dei bisogni di assistenza infermieristica di dedicarsi a qualche occupazione e di partecipare ad attività ricreative in situazioni cliniche non complesse. Contenuti Pag. 26/80 • Generalità sui bisogni di assistenza infermieristica. • Raccolta dati sulle dimensioni bio – fisiologica, psicologica e socio – culturale. • Interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimenti del bisogno di assistenza infermieristica in situazioni cliniche non complesse: educare sull'importanza di dedicarsi ad attività ricreative; sviluppare nella persona un atteggiamento di partecipazione; educare la persona assistita a riprendere le attività di vita; favorire le attività ricreative ed occupazionali APPRENDERE Obiettivi • Conoscere il bisogno di assistenza infermieristica di apprendere. • Conoscere le peculiari manifestazioni del bisogno di assistenza infermieristica di apprendere in situazioni cliniche non complesse utili alla sua identificazione. • Conoscere i principali interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica di apprendere in situazioni cliniche non complesse. Contenuti • Generalità sul bisogno di assistenza infermieristica di apprendere. • Raccolta dati sulle dimensioni bio – fisiologica, psicologica e socio – culturale. • Interventi infermieristici finalizzati al soddisfacimento del bisogno di assistenza infermieristica di apprendere in situazioni cliniche non complesse: fornire alla persona le informazioni utili alla gestione della propria condizione; pianificare le strategie di insegnamento; individuare e fornire supporti e risorse per l’insegnamento; coinvolgere la famiglia e/o le persone significative. Codice 515007 Denominazione MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA CFU 1 Settore/i MED/07 Anno di corso 1 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare Sala Angelo Programma • • – – – – – Principali tappe storiche della microbiologia. Generalita’ sui microrganismi: i protisti: superiori e inferiori; differenze principali tra le cellule procariote ed eucariote; l’impatto dei microrganismi sulla attività umana; l’impatto dei microrganismi sull’ambiente; tassonomia/classificazione. • – – – – – – – – La cellula batterica: dimensioni; strutture fondamentali e accessorie della cellula batterica; caratteristiche morfologiche e fisiologiche; funzioni del ciclo vitale: crescita, riproduzione, metabolismo; fattori favorenti la crescita batterica: ph, temperatura, atmosfera; forme di resistenza batterica (spore); cenni di genetica batterica: mutazioni e ricombinazioni; antibiotico-resistenza. • – Rapporti ospite-microrganismo: concetti di: saprofitismo, opportunismo, parassitismo, simbionte, commensale, colonizzazione, infezione, malattia infettiva, patogenicita’, virulenza; – meccanismi di patogenicita’ batterica: adesivita’, invasivita’, tossicità; – fattori di difesa dell’ospite (aspecifici e specifici). Pag. 27/80 • – – – – – – Cenni di immunologia: antigene e immunogeno; anticorpo (principali classi immunoglobuliniche); reazione antigene – anticorpo (principali applicazioni); stato immunitario e risposta primaria e secondaria alle infezioni; immunità attiva e passiva, naturale e artificiale; immunità umorale e cellulo-mediata. • – – – – – – – – – Cenni di Igiene (Epidemiologia): fonti e serbatoi di infezione; veicoli e vettori; modalità di trasmissione; vie di penetrazione e di eliminazione dei microrganismi; la popolazione microbica normale nell’organismo umano; definizione di infezione esogena, endogena,endemia, epidemia; definizione di portatore sano, cronico e convalescente; le principali zoonosi; cenni su: disinfezione, sterilizzazione e principali infezioni ospedaliere. • – – – Gestione dei campioni clinici nella fase preanalitica: modalità di raccolta e prelievo; conservazione; trasporto dei campioni clinici. • – – – – – Il Laboratorio di Microbiologia nella diagnostica delle infezioni batteriche. l’esame microbiologico; metodi diretti: es. microscopico e colorazioni: gram e ziehl-neelsen, es. colturale e terreni di coltura; metodi indiretti: es. sierologico, titolo anticorpale, test sierologici e principali sierodiagnosi; identificazione batterica; antibiogramma e m.i.c. • Batteriologia Speciale: – microrganismi di interesse clinico: Streptococcus pyogenes, Streptococcus agalactiae , Streptococcus pneumoniae, S.alfa emolitici, Staphylococcus aureus, Staphylococcus epidermidis, Corynebacterium diphteriae, Listeria monocitogenes, Clostridium tetani, Clostridium difficile. Neisseria meningitidis, Neisseria gonorrhoeae, Haemophilus influenzae, Brucella spp. Escherichia coli, Salmonella, Shigella, Klebsiella, Proteus, Yersinia, Campylobacter,Vibrio cholerae. Legionella pneumophila, Pseudomonas aeruginosa. Treponema, Borrelia, Leptospira. Mycobacterium tubercolosis. • • • • – – – Generalità su Clamidie. Generalità su Micoplasmi. Generalità su Rickettsie. Micologia: generalità sui miceti; micosi superficiali (candida e dermatofiti); micosi profonde (aspergilli, criptococchi). • – Parassitologia: generalità sui protozoi ed elminti; Pag. 28/80 – principali parassiti e parassitosi. • – – Virologia: generalità sui virus: struttura, replicazione e classificazione virale; principali virus: hiv, virus epatitici, virus morbillo, rosolia, parotite, virus erpetici (simplex, zooster, cytomegalovirus, epstein-barr); virus dell’influenza (mixovirus), parainfluenza (paramixovirus), e del raffreddore (rhinovirus), rotavirus e adenovirus. • – – – – – – Gli agenti responsabili dei principali quadri infettivi: infezioni basse e alte vie urinarie; infezioni basse e alte vie respiratorie; infezioni gastroenteriche; sepsi e meningiti; malattie sessualmente trasmissibili; malattie a trasmissione materno fetale. Bibliografia di riferimento: • Eudes Panciotti, Elementi di microbiologia clinica, Casa editrice Ambrosiana, Milano. Testi da consultare: • Stucke V.A., Microbiologia per scienze infermieristiche, Edises • Marchiaro G., Goglio A., Grigis A., Elementi di microbiologia clinica, Casa editrice Sorbona, Milano Codice 515008 Denominazione PATOLOGIA GENERALE, DIAGNOSTICA CLINICA E FARMACOL. CFU 5 Settore/i BIO/14, MED/04, MED/05 Anno di corso 1 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare Perego Roberto Programma Obiettivi generali: • Possedere nozioni di base sui meccanismi di insorgenza delle patologie e sugli strumenti di difesa dell’organismo. • Apprendere il significato degli esami di laboratorio e la sua rilevanza scientifica e clinica. • Acquisire le nozioni di base della farmacologia. Programma: PATOLOGIA GENERALE Obiettivi • Comprendere le cause determinanti ed i meccanismi patogenetici delle malattie dell’uomo, nonché l’etiopatogenesi delle alterazioni fondamentali delle strutture, delle funzioni e dei meccanismi di controllo ai vari livelli di integrazione e possedere le nozioni essenziali per interpretare ed affrontare problemi di ordine funzionale. • Padroneggiare la terminologia appropriata per interagire con i colleghi, i docenti, i tutor ed in prospettiva con i membri dell’équipe in cui saranno inseriti e con i cittadini, nella corretta traduzione verso le istituzioni dei loro bisogni di salute. • Utilizzare le conoscenze acquisite facilitando lo sviluppo di ulteriori percorsi nelle discipline cliniche. Generalità • Concetto di malattia (acquisita, congenita ereditaria); ambiti della Patologia Generale (eziologia, patogenesi). Patologia cronico-degenerativa, Patologia acuta. Immunologia • Organi, cellule B e T, anticorpi. Concetto di self e non-self. Complemento. Reazione immunitaria, primaria e secondaria. Ipersensibilità di tipo I, II, III, IV. Pag. 29/80 Eziologia • Le radiazioni ionizzanti ed eccitanti quali agente eziologici. Patologie da radiazioni. • Patologia da alte temperature. Ustioni, caratteristiche e meccanismi patogenetici. Congelamento. Flogosi • Infiammazioni acute, definizione, fenomeni vascolari nella formazione dell’essudato. • Le cellule coinvolte nell’infiammazione acuta, , diapedesi, chemiotassi, fagocitosi, differenze tra essudato e trasudato. • Sistematica degli essudati, evoluzione e complicanze dell’infiammazione acuta. • Infiammazioni croniche interstiziali e granulomatose. Cellule coinvolte nelle infiammazioni croniche. Formazione e struttura del granuloma. Esempi di infiammazione granulomatosa (TBC, Lue, Silicosi, corpo estraneo). Evoluzione del granuloma. • Manifestazioni sistemiche dell’infiammazione: febbre, leucocitosi, proteine di fase acuta. Meccanismi di riparazione • Guarigione delle ferite. Rigenerazione, riparazione, organizzazione. Tessuto di granulazione e sua evoluzione. Tessuto cicatriziale. Guarigione per prima intenzione, per seconda intenzione. • Fattori che influenzano la guarigione. Complicanze nella guarigione delle ferite. Fibrosi. Patologie cronico-degenerative • Definizione di aterosclerosi. Vasi colpiti da aterosclerosi. Struttura delle pareti arteriose colpite. Distribuzione delle placche nell’albero arterioso. Eziopatogenesi della placca ateromatosa. Complicanze della placca. Trombosi, embolia. Adattamento funzionale • Ipertrofia, Iperplasia, omeostasi, equilibrio e insufficienza funzionale, insufficienza d’organo, di multiorgano e di sistema. Patologia dell’accrescimento • Lesioni preneoplastiche. • Tumori: definizione, classificazione (benigni, maligni), nomenclatura, caratteristiche tumori maligni, atipie, TNM. • Eziologia tumori: chimica, fisica, virale (concetti generali). Geni coinvolti nella trasformazione neoplastica (concetti generali). • Concetti di crescita tumorale. Angiogenesi tumorale. Metastasi tumorali, tappe del processo metastatico. Biologia della cachessia neoplastica. Bibliografia di riferimento: • Spector T.D., Axford J.S., Introduzione alla Patologia Generale, C.E.A. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2004. • Mitchinson M.J., L’essenziale della patologia, edizione italiana tradotta da P. COMI (1999) Edizioni • Delfino Editore, Milano-Roma. Testo utilizzato per le figure delle lezioni di Immmunologia: • Parham P., Immunologia, Edizioni Zanichelli, 2001. PATOLOGIA CLINICA Obiettivo del corso è far apprendere: Pag. 30/80 • il significato dell’esame di laboratorio la sua rilevanza scientifica e clinica; • il contributo del laboratorio: nella prevenzione delle malattie, nella diagnosi in particolare nelle valutazioni delle funzionalità d’organo, nel monitoraggio dei pazienti; • i principi basilari per l’interpretazione dei risultati degli esami di laboratorio; • l’incidenza del prelievo, trasporto conservazione dei campioni biologici sui risultati degli esami di laboratorio. Programma: • Ruolo, finalità e limiti della Medicina di Laboratorio. • Modalità per richiedere un esame di laboratorio. • Caratteristiche di un esame di laboratorio. Materiali biologici su cui si eseguono gli esami di laboratorio. Grandezze ed unità di misura. Valori di riferimento. Valori critici. • Caratteristiche dei metodi di laboratorio. Errori preanalitici, analitici e postanalitici. Precisione. Accuratezza. Sensibilità. Specificità. Valore Predittivo. • Preparazione del paziente, raccolta identificazione trasporto e conservazione dei campioni destinati al laboratorio. • Variabilità preanalitica. Fonti di variabilità durante la raccolta dei campioni: posizione del paziente, sede e tipo di prelievo, disinfettanti, applicazione del laccio, quantità di sangue da prelevare, anticoagulanti e preservanti, tipi di campione, orario del prelievo. Fattori fisiologici che influenzano la composizione dei fluidi corporei. Variabili biologiche controllabili: postura, ospedalizzazione e immobilizzazione, esercizio fisico, variazioni circadiane, viaggi, influenza del cibo, fumo di tabacco, assunzione di alcool, terapie farmacologiche, condizioni mediche del paziente. Variabili biologiche non controllabili: età, sesso, razza, fattori ambientali. Interferenze: emolisi, lipemia, ittero. • La diagnostica di laboratorio nelle funzioni d’organo e metaboliche, nel monitoraggio delle terapie farmacologiche e di alcuni processi morbosi. Fegato: i principali test di laboratorio utilizzati per la valutazione della funzionalità epatica; definizione, classificazione e significato clinico del dosaggio di: Aspartato Aminotrasferasi, Alanina Aminotrasferasi, Fosfatasi Alcalina, Gamma-glutamil trasferasi, Bilirubina, Albumina, Ammonio, Lattico Deidrogenasi, Alfa-fetoproteina. Rene: i principali test di laboratorio utilizzati per la valutazione della funzionalità renale; definizione classificazione e significato clinico del dosaggio di: Creatinina plasmatica, Clearance della creatinina, Urea plasmatica, Acido Urico plasmatico, Esame chimico-fisico delle urine. Metabolismo dei carboidrati: i principali test di laboratorio utilizzati per la valutazione del metabolismo glucidico; definizione, classificazione e significato clinico del dosaggio di: Glucosio plasmatico a digiuno, Glucosio plasmatico post-prandiale, Glucosio plasmatico dopo carico orale (OGTT), Emoglobina glicata, Fruttosamina, Insulina plasmatica, Peptide C. Pag. 31/80 - Esempi di indici di fase acuta dosati in laboratorio: velocità di Eritrosedimentazione (VES); Proteina C-Reattiva. - Monitoraggio delle terapie farmacologiche e dosaggio sostanze d’abuso: attività Protrombinica e INR; dosaggio dell’etanolo. - I marcatori di lesione d’organo: marcatori tumorali; marcatori di necrosi miocardia. • - Principi di Immunoematologia. I gruppi sanguigni. Ricerca di Anticorpi Irregolari. Emocomponenti. Cenni sulle reazioni trasfusionali. Bibliografia di riferimento: • Dispensa Testi per approfondimenti: • Burtis, Tietz textbook of Clinical Chemistry, Ed Saunders 1998. • Henry, Clinical diagnosis and manegement by laboratory methods, Ed Saunders. • Hovanitz, Laboratory Medicine, Ed. Churchill Livingstone 1991. • Pasquinelli, Diagnostica e tecniche di laboratorio, Ed. Rosini 1990. • Rossi A., Biagiotti S., De Francesco D., Elementi di Immunologia,Immunoematologia e Pratiche Trasfusionali, Edizioni Sorbona, Milano. • Melzi D'Eril G. V., Chelazzi G., Biochimica Clinica e Immunologia, Edizioni Sorbona, Milano. FARMACOLOGIA GENERALE Obiettivi: apprendere le nozioni fondamentali relative alla somministrazione dei farmaci, al loro assorbimento e distribuzione nell’organismo e alla loro eliminazione. Apprendere attraverso quali passaggi un composto diviene un farmaco e attraverso quali meccanismi può agire nell’organismo. Programma: Introduzione • Scoperta e sviluppo di un farmaco. Origine dei farmaci. • Studio dei farmaci. Fase preclinica. Ricerca clinica. • Medicina basata sulle prove (EBM). Farmacovigilanza. • Farmacogenetica, farmacoepidemiologia e farmacoeconomia. • Cosa deve sapere un infermiere di un farmaco. • Forme farmaceutiche. Pag. 32/80 Farmacocinetica Vie di somministrazione dei farmaci. Posologia e fattori influenzanti. Meccanismi di assorbimento dei farmaci. Proprietà chimico-fisiche dei farmaci. Distribuzione e trasporto. Biotrasformazione dei farmaci. Eliminazione: vie principali (renale-biliare) e vie secondarie. Principali parametri di farmacocinetica (biodisponibilità, concentrazioni plasmatiche, volume di distribuzione, ridistribuzione, emivita, clearance). Legame dei farmaci alle proteine plasmatiche. Variabilità individuale della risposta farmacologica (età, sesso, etnia, condizioni e patologie dei pazienti). Effetto placebo. Reazioni avverse ai farmaci: ipersensibilità, idiosincrasia, allergia. Malattie iatrogene. Tolleranza, dipendenza, sindrome di astinenza. Tossicodipendenza e strategie di disassuefazione. Farmacodinamica Tipi di recettori. Agonisti, agonisti parziali, agonisti inversi e antagonisti competitivi e non competitivi. Relazione dose-risposta. Indice terapeutico. Interazioni tra farmaci e farmaci/alimenti Sinergia, additività, antagonismo, indifferenza. Il latte e l’insospettabile pompelmo. Farmacoterapia nelle età estreme Terapia nel bambino e nell’anziano. Farmaci in gravidanza e allattamento. Igienizzanti cutanei e ambientali Disinfettanti-Antisettici. Disinfestanti. Le medicine alternative Agopuntura, fitoterapia, ayurvedica, tradizionale cinese, antroposofica, omeopatia, omotossicologia, osteopatia, chiropratica. Bibliografia di riferimento: • Page, Curtis, Sutter, Walker, Hoffman, Farmacologia integrata, Casa Editrice Ambrosiana. • Lüllmann, Mohr,Farmacologia e tossicologia, Ed. Piccin. Codice 515021 Denominazione ATTIVITA' DI TIROCINIO GUIDATO II CFU 28 Settore/i MED/45 Anno di corso 2 Semestre n.d. Tipo esame Docente titolare Programma Pag. 33/80 Codice 515018 Denominazione CHIRURGIA SPEC. E INFERM. APPLICATA ALLA CHIR. SPEC. CFU 3 Settore/i MED/18, MED/45 Anno di corso 2 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare VILLA CANDIDA Programma Programma: INFERMIERISTICA APPLICATA ALLA CHIRURGIA SPECIALISTICA Obiettivo generale: al termine del Corso lo Studente sarà in grado di elaborare significativi piani di assistenza infermieristica, alla persona sottoposta ad interventi chirurgici, in alcune specialità chirurgiche: Chirurgia Toracica. Ginecologia. Cardiochirurgia. Chirurgia Vascolare. Chirurgia addominale (interventi chirurgici al tratto gastro-intestinale). Urologia. Neurochirurgia. Otorinolaringoiatria. Obiettivi intermedi: al termine del Corso lo Studente sarà in grado di descrivere, per alcuni quadri clinici di Chirurgia Toracica, Ginecologia, Cardiochirurgia, Chirurgia Vascolare, Chirurgia addominale (interventi chirurgici al tratto gastro-intestinale), Urologia, Neurochirurgia, Otorinolaringoiatria: • i dati rilevabili più frequentemente; • le manifestazioni più frequente; • i bisogni di assistenza infermieristica più frequenti; • le principali modalità di risposta ai BAI. Contenuti • Assistenza infermieristica alla persona sottoposta ad intervento chirurgico toracico. • Assistenza infermieristica alla persona portatrice di drenaggio toracico. • Assistenza infermieristica alla persona sottoposta ad intervento chirurgico di tipo ginecologico. • Assistenza infermieristica alla persona sottoposta ad intervento chirurgico di rivascolazzione miocardia. • Assistenza infermieristica alla persona sottoposta ad intervento chirurgico di sostituzione valvolare cardiaca. • Assistenza infermieristica alla persona portatrice di stomia intestinale. • Assistenza infermieristica alla persona portatrice di derivazioni urinarie. • Assistenza infermieristica alla persona sottoposta a nefrectomia. • Assistenza infermieristica alla persona sottoposta ad intervento chirurgico di resezione prostatica transuretrale (TURP). • Assistenza infermieristica alla persona sottoposta a chirurgia intranica. • Assistenza infermieristica alla persona laringectomizzata. • Assistenza infermieristica alla persona sottoposta a tonsillectomia. • Assistenza infermieristica alla persona con epistassi. • Approfondimenti delle seguenti tecniche infermieristiche: gestione del drenaggio toracico; gestione delle stomie intestinali ed urinarie; gestione dell’irrigazione della colostomia; esecuzione della lavanda vaginale; esecuzione dell’autocateterismo; gestione del lavaggio vescicale continuo; rilevazione della Pressione Intracranica (PIC); gestione della derivazione ventricolare esterna (DVE) e interna (DVI); gestione della tracheostomia; applicazione del tampone anteriore nasale. Metodi didattici • Lezione interattiva Pag. 34/80 • • • Lavoro di gruppo Dimostrazioni Lezioni integrative effettuate da infermieri/e esperti Bibliografia di riferimento: • Brunner, Suddarth, Nursing medico chirurgico, CEA, 2001. • AAVV., Tecniche infermieristiche, Masson, Milano. • Pasquot L., Zappa P., Assistenza infermieristica in chirurgia e specialità chirurgiche, Masson, Milano, 1999. • Carpenito L. J., Piani di assistenza infermieristica e documentazione diagnosi infermieristiche e problemi collaborativi, CEA. • Bolognesi L., Costa Angeli M., I drenaggi del torace, Nursing Oggi, n. 1/1997. PROGRAMMA: CHIRURGIA SPECIALISTICA Cardiochirurgia • Cardiopatia ischemica. • Vizi valvolari. • Aneurismi dell'aorta toracica. • Dissezione aortica. • Embolia polmonare. Chirurgia vascolare • Stenosi carotidee. • Aneurisma dell'aorta addominale. • Varici e tromboflebiti. Chirurgia toracica • Pneumotorace. • Versamenti pleurici. • Tumori del polmone. Chirurgia plastica • Traumi maxillo-faciali. • Ustioni. Neurochirurgia • Trauma cranico. • Emorragia cerebrale. • Idrocefalo. • Tumori. Oculistica • Glaucoma. • Cataratta. • Distacco di retina. • Neoplasie. Otorinolaringoiatria • Otiti. • Epistassi. Pag. 35/80 • Codice Tumori. 515013 Denominazione IGIENE GENERALE E MEDICINA DEL LAVORO CFU 3 Settore/i MED/42, MED/44 Anno di corso 2 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare De vito Giovanni Programma Programma: IGIENE GENERALE • • • • • • • • • • • Generalità e campo di azione dell’igiene . Definizione e scopi. Concetto di salute e malattia. Prevenzione delle malattie. Educazione sanitaria. Cause di malattia e fattori di rischio. Fattori ambientali. Fattori sociali e individuali. Agenti patogeni. Elementi di epidemiologia generale. Definizione e scopi. Tipi di misurazioni. Fonte delle informazioni. Studi epidemiologici. Epidemiologia delle malattie trasmissibili. Modello di malattia infettiva. Fonti di infezione e vie di eliminazione. Modalità di contagio e vie di penetrazione. Diffusione delle malattie infettive nella popolazione. Profilassi delle malattie trasmissibili Profilassi diretta. Profilassi indiretta. Vaccinoprofilassi. Immunoprofilassi passiva. Chemioprofilassi. Disinfezione e sterilizzazione. Metodi fisici. Metodi clinici. Nostro manuale. Epidemiologia e profilassi delle malattie cronico-degenerative. Andamento nel tempo. Fattori di rischio. Tipologie più diffuse. Igiene ospedaliera. Rifuti. Acqua. Alimenti. Prevenzione e controllo delle infezioni ospedaliere. Prevenzione delle tossinfezioni alimentari. Organizzazione dei servizi sanitari. Programma: MEDICINA DEL LAVORO Programma: • • Principi metodologici e definizioni. Concetti introduttivi di prevenzione Pag. 36/80 • • • • • • • • - Classificazione dei fattori di rischio. Quadro normativo di riferimento. Obblighi e responsabilità nell’ambito del sistema prevenzionistico. Caratteristiche, valutazione, gestione dei rischi in ambito sanitario. Rischio biologico, rischio allergico. Rischi delle lavoratrici madri. Il sovraccarico biomeccanico della colonna. Approfondimenti: Gas anestetici, farmaci antiblastici, aldeidei. Rumore. Stress. Radazioni ionizzanti e non ionizzanti. Bibliografia di riferimento (per approfondimenti): • Ambrosi, Foà, Trattato di medicina del lavoro, UTET. Codice 515014 Denominazione INFERMIERISTICA CLINICA I CFU 4 Settore/i MED/45 Anno di corso 2 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare Arcari Maurizio Programma Obiettivo generale: Al termine del corso lo studente conoscerà le modalità di identificazione e risposta ai bisogni di assistenza infermieristica della persona contestualizzandoli con le situazioni assistenziali in ambito internistico e chirurgico, utilizzando il processo di assistenza infermieristica e gli strumenti di documentazione dell’assistenza infermieristica. Programma: INFERMIERISTICA IN MEDICINA INTERNA Obiettivo: Al termine del corso lo studente conoscerà le modalità di identificazione e risposta ai bisogni di assistenza infermieristica della persona, utilizzando il processo di assistenza e gli strumenti di documentazione dell’assistenza infermieristica, e contestualizzandoli con le situazioni assistenziali in ambito internistico. Il sistema informativo Contenuti scopi; elementi; caratteristiche. Strumenti di documentazione dell’assistenza infermieristica diretti alla singola persona assistita: cartella infermieristica; scheda infermieristica; registro di rapporto/consegna. Strumenti di documentazione dell’assistenza infermieristica diretti alle singole attività assistenziali: protocolli; procedure. Altri strumenti di documentazione dell’assistenza: piani di assistenza standard; profili di assistenza/percorsi clinici; rilevanza legale della documentazione assistenziale; responsabilità infermieristica. Bibliografia di riferimento: • Benci L., Manuale giuridico professionale per l’esercizio del nursing, McGraw-Hill, Milano, capitolo 5 e 13. • Casati M., La documentazione infermieristica, McGraw-Hill, Milano, capitoli 1 – 2 – 3 – 5 – 6. • Dispense fornite dal Docente. Pag. 37/80 L'applicazione del metodo disciplinare: il piano di assistenza infermieristica Contenuti • In riferimento al modello concettuale, perché, che cosa, come, quando scrivere sul piano di assistenza infermieristica nelle tappe di: raccolta e classificazione dei dati; identificazione del bisogno di assistenza infermieristica/diagnosi infermieristica; formulazione degli obiettivi; scelta e attuazione delle azioni infermieristiche; valutazione. • Responsabilità infermieristica. Bibliografia di riferimento: • Cantarelli M., Il modello delle prestazioni infermieristiche, Masson, Milano, 1996. • Giulbert J. J., Guida pedagogica, Armando Editore, capitolo 1. • Pasquot L., Zappa P., Assistenza infermieristica in medicina interna, pediatria e specialità mediche, Masson, Milano, capitolo 2. • Utilizzo di documenti interni: Linee guida per la compilazione del piano di assistenza infermieristica. Piano di assistenza infermieristica. I bisogni di assistenza infermieristica nell’ambito della medicina interna Contenuti • Identificazione del BAI di respirare. - Esempi di condizioni patologiche che influenzano il bisogno. - Esempi di manifestazioni del bisogno: dispnea, apnea, tachipnea, bradipnea, emottisi. Esemplificazioni di obiettivi assistenziali infermieristici. Interventi infermieristici: Informazioni alla persona sugli effetti di sostanze farmacologiche sulla respirazione; informazioni alla persona sugli effetti di alterazioni organiche sulla respirazione; aspirazione delle secrezioni delle prime vie aeree; valutazione. • • • • Bibliografia di riferimento: Fradà, Semeiotica medica, Piccin Editore. AAVV., Tecniche infermieristiche, Masson, Milano, capitolo 9. Craven, Hirnle, Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica, CEA, capitolo 34. Dispense fornite dal Docente. Bisogno di “Alimentarsi e idratarsi” • Identificazione del BAI di alimentarsi e idratarsi. Esempi di condizioni patologiche che influenzano il bisogno. Esempi di manifestazioni del bisogno: ematemesi. Esemplificazioni di obiettivi assistenziali infermieristici. Interventi infermieristici: informazioni alla persona sugli effetti di sostanze farmacologiche sulla alimentazione e idratazione; Pag. 38/80 informazioni alla persona sugli effetti di alterazioni organiche sulla alimentazione e idratazione; indicazioni sulle motivazioni e sui principi delle diete da seguire; valutazione. • • • • Bibliografia di riferimento: Fradà, Semeiotica medica, Piccin Editore. AAVV., Tecniche infermieristiche, Masson, Milano, capitolo 7. Craven, Hirnle, Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica, CEA, capitolo 34. Dispense fornite dal Docente. Bisogno di “Eliminazione urinaria e intestinale” Identificazione del bai di "eliminazione urinaria e intestinale". - Esempi di condizioni patologiche che influenzano il bisogno. - Esempi di manifestazioni del bisogno: ematuria, poliuria, oliguria, , disturbi minzionali (disuria, pollachiuria, tenesmo vescicale, stranguria), diarrea, stipsi, melena…… • Esemplificazioni di obiettivi assistenziali infermieristici. Interventi infermieristici: informazioni alla persona sugli effetti di sostanze farmacologiche sulla "eliminazione urinaria e intestinale"; informazioni alla persona sugli effetti di alterazioni organiche sulla "eliminazione urinaria e intestinale"; valutazione. • • • • Bibliografia di riferimento: Fradà, Semeiotica medica, Piccin Editore. AAVV., Tecniche infermieristiche, Masson, Milano, capitolo 6. Craven, Hirnle, Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica, CEA, capitoli 41 - 42. Dispense fornite dal docente. Bisogno di “Igiene” • Identificazione del bai di "igiene". Esempi di condizioni patologiche che influenzano il bisogno. Esempi di manifestazioni del bisogno: prurito, impossibilità ad espletare l’igiene autonomamente. Esemplificazioni di obiettivi assistenziali infermieristici. Interventi infermieristici: informazioni alla persona sugli effetti di alterazioni organiche sul bisogno d'igiene; valutazione. • • • • Bibliografia di riferimento: Fradà, Semeiotica medica, Piccin Editore. AAVV., Tecniche infermieristiche, Masson, Milano, capitolo 4. Craven, Hirnle, Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica, CEA, capitolo 32. Dispense fornite dal Docente. Pag. 39/80 Bisogno di “Movimento” • Identificazione del bai di movimento. Esempi di condizioni patologiche che influenzano il bisogno. Esempi di manifestazioni del bisogno: vertigini; limitazione nei movimenti non legata a deficit neurologici. Esemplificazioni di obiettivi assistenziali infermieristici. Interventi infermieristici: informazioni alla persona sugli effetti di sostanze farmacologiche sul movimento; informazione alla persona sugli effetti di alterazioni organiche sul movimento; trattamento delle lesioni da decubito; • • • • Bibliografia di riferimento: Fradà, Semeiotica medica, Piccin Editore. AAVV., Tecniche infermieristiche, Masson, Milano, capitolo 5. Craven, Hirnle, Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica, CEA, capitolo 33. Dispense fornite dal docente. Bisogno di “Riposo e sonno” • Identificazione del bai di "riposo e sonno". Esempi di condizioni patologiche che influenzano il bisogno. Esempi di manifestazioni del bisogno: disturbi del riposo e sonno. Esemplificazioni di obiettivi assistenziali infermieristici. Interventi infermieristici: informazioni alla persona sugli effetti di sostanze farmacologiche sul bisogno di "riposo e sonno"; informazioni alla persona sugli effetti di alterazioni organiche sul bisogno di "riposo e sonno"; valutazione. Bibliografia di riferimento: • Fradà, Semeiotica medica, Piccin Editore. • AAVV., Tecniche infermieristiche, Masson, Milano, capitolo 8. • Craven, Hirnle, Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica, CEA, capitolo 43. • Dispense fornite dal Docente. Bisogno di “Mantenere la funzione cardiocircolatoria” • Identificazione del bai di respirare. Esempi di condizioni patologiche che influenzano il bisogno. Esempi di manifestazioni del bisogno febbre, cianosi, edema, ipotensione e ipertensione arteriosa, sincope. Esemplificazioni di obiettivi assistenziali infermieristici. Interventi infermieristici: informare la persona sugli effetti di sostanze farmacologiche sul bisogno di mantenere la funzione cardiocircolatoria; informare la persona sugli effetti di alterazioni organiche sul bisogno di mantenere la funzione Pag. 40/80 cardiocircolatoria; trattamento delle lesioni da decubito; valutazione Bibliografia di riferimento: • Fradà, Semeiotica medica, Piccin Editore. • AAVV., Tecniche infermieristiche, Masson, Milano, capitolo 10. • Craven, Hirnle, Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica, CEA, capitolo 35. • Calosso, Zanetti, Prevenzione e trattamento delle lesioni da decubito - Linee guida integrali, A.I.S.L.EC. • Dispense fornite dal Docente. Bisogno di “Interazione nella comunicazione/comunicare” • Identificazione del bai di interazione nella comunicazione/comunicare. Esempi di condizioni patologiche che influenzano il bisogno. Esempi di manifestazioni del bisogno: afonia, disfonia. Esemplificazioni di obiettivi assistenziali infermieristici. Interventi infermieristici: informare la persona sugli effetti di sostanze farmacologiche sul bisogno di interazione nella comunicazione/comunicare; informare la persona sugli effetti di alterazioni organiche sul bisogno di interazione nella comunicazione/comunicare; valutazione. Bibliografia di riferimento: • Fradà, Semeiotica medica, Piccin Editore. • AAVV., Tecniche infermieristiche, Masson, Milano, capitolo 2. • Craven, Hirnle, Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica, CEA, capitolo 48. • Dispense fornite dal Docente. Il Bisogno/Problema collaborativo di procedure terapeutiche Interventi infermieristici: Presupposti scientifici, criteri e responsabilità relativamente agli interventi infermieristici di: approvvigionamento dei farmaci; conservazione dei farmaci; organizzazione del momento terapeutico e modalità di somministrazione della terapia farmacologica; preparazione e somministrazione della terapia per via: enterale, percutanea, transmucosa, inalatoria e parenterale (intradermica,sottocutanea, intramuscolare, endovenosa), oculare, auricolare, nasale; approvvigionamento, conservazione, somministrazione, registrazione delle sostanze stupefacenti (Decreto 3 agosto 2001). Presupposti scientifici, criteri e responsabilità relativamente agli interventi infermieristici di: somministrazione di ossigeno. Presupposti scientifici, criteri e responsabilità relativamente agli interventi infermieristici di: introduzione e gestione del CVP; gestione della terapia infusionale continua con sistemi di regolazione della velocità. Bibliografia di riferimento: Pag. 41/80 Terapia • AAVV., Quaderno del nursing di base, Edizioni Nettuno, capitolo 11. • AAVV., Tecniche infermieristiche, Masson, Milano, capitolo 11. • Duell D., Smith S., L’assistenza infermieristica principi e tecniche, Sorbona, Milano, capitolo 26. Riviste: • AAVV., Gestione dei flaconi multidose, Orientamenti n.1/2001. • Aquilani, Tosini, farmaci a stomaco pieno e a stomaco vuoto, Assistenza infermieristica e ricerca, n. 1/2001. • Federazione Nazionale Collegi IPASVI, Farmaci, I quaderni dell’infermiere, n. 1/2002. • AAVV., L’iniezione intramuscolare, una procedura da riscrivere, Nursing Oggi, n.1/2001. • AAVV., Quali criteri utilizzano gli infermieri nella scelta delle sedi delle iniezioni intramuscolari: consuetudine o evidenza scientifica, Professioni infermieristiche, n. 4/2002, pagg. 218 – 223. • Bevilacqua, Quali novità sulla tecnica dell’iniezione intramuscolare, Assistenza infermieristica e ricerca, n.3/2001. Catetere venoso periferico • AAVV., Tecniche infermieristiche, Masson, Milano, capitolo 11. • Duell D., Smith S., L’assistenza infermieristica principi e tecniche, Sorbona, Milano, capitolo 27. • Brunner, Suddarth, Il manuale dell’infermiere, Piccin. Riviste: • AAVV., Linee guida per la prevenzione delle infezioni associate a catetere intravascolare, Giornale delle infezioni ospedaliere, n.3/2002. • AAVV., Gestione dei cateteri venosi periferici nel paziente adulto, Scenario, n. 2/2001. • Ethicon SpA, (a cura di), L’incannulazione venosa periferica, Sala operatoria, inserti n. 3/1999, n. 4/1999, n. 1/2000 e 2/2000. • Dispense fornite dal Docente. Ossigenoterapia • AAVV., Tecniche infermieristiche, Masson, Milano, capitolo 11. • Brunner, Suddarth, Nursing medico chirurgico, CEA, capitolo 25. • Craven, Hirnle, Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica, CEA, capitolo 34. • Dispense fornite dal Docente. Il Bisogno/Problema collaborativo di procedure diagnostiche Interventi infermieristici: Presupposti scientifici, criteri e responsabilità relativamente agli interventi infermieristici nelle fasi di pre-durante-post esecuzione della procedura diagnostica in caso di: paracentesi; toracentesi. Bibliografia di riferimento: Toracentesi • Brunner, Suddarth, Nursing medico chirurgico, CEA, capitolo 24. • Dispense fornite dal Docente. Paracentesi • Brunner, Suddarth, Nursing medico chirurgico, CEA, capitolo 38. • Dispense fornite dal Docente. PIANI DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA NELL’AMBITO DELLA MEDICINA INTERNA Pag. 42/80 Contenuti Elaborazione del piano di assistenza infermieristica relativamente alla persona con: • BPCO. • Diabete. • Ipertensione arteriosa. • Cirrosi epatica. • Infezione delle basse vie urinarie . Bibliografia di riferimento: Brunner- Suddarth, Nursing medico-chirurgico, CEA, • BPCO, cap. 26. • Diabete cap. 39. • Ipertensione arteriosa cap. 31. • Cirrosi epatica, cap. 38. • Infezioni delle basse vie urinarie, cap. 43. LA RICOMPOSIZIONE DELLA SALMA Contenuti Presupposti scientifici, criteri e responsabilità relativamente all’intervento infermieristico di ricomposizione della salma. Bibliografia di riferimento: Duell D., Smith S., L’assistenza infermieristica principi e tecniche, Sorbona, Milano, capitolo 24. Codice 515019 Denominazione INFERMIERISTICA CLINICA II CFU 3 Settore/i MED/45 Anno di corso 2 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare CITTERIO MARIELLA Programma Programma: INFERMIERISTICA GENERALE (RICERCA) Obiettivo generale: lo studente sarà in grado di comprendere il significato e la finalità della ricerca infermieristica all’interno del contesto disciplinare in modo da poter delineare il ruolo dell’infermiere quale “contribuente-utilizzatore” di ricerca infermieristica, all’interno della comunità scientifica cui egli appartiene. Obiettivi intermedi • Identificare gli aspetti generali della ricerca scientifica sanitaria ed infermieristica. • Comprendere il legame tra progressione della conoscenza e metodo scientifico. • Conoscere le basi metodologiche di una ricerca. • Acquisire i fondamenti della ricerca bibliografia e dell’utilizzo della letteratura. • Conoscere l’ EBN e le relazioni intercorrenti con la pratica clinica. • Conoscere le caratteristiche e gli elementi di rilevanza della letteratura scientifica. Contenuti • Definizione di ricerca, distinzione tra ricerca di base e ricerca applicata. • Panoramica sull’evoluzione della ricerca infermieristica. • Ricerca infermieristica: scopo e campo d’azione, ruoli (livelli personaggi) dell’infermiere nel processo di ricerca. • Processo di ricerca: cenni su diversi studi di ricerca e strumenti(intervista, questionario, osservazione). • Ricerca bibliografica: metodi, strumenti e banche dati su Internet. • EBM (evidence based medicine), EBN (evidence based nursing) EBP (evidence based practice): protocolli; Pag. 43/80 • procedure; linee guida; analisi critica della letteratura; revisioni sistematiche; letteratura primaria, secondaria, terziaria; grading delle evidenze scientifiche e delle raccomandazioni. Analisi e discussione di un elaborato di ricerca (articoli, revisioni, riassunti strutturati). Bibliografia di riferimento : • Casati M., La documentazione infermieristica, Mc-Graw Hill, Milano, 1999. • Giacanelli Boriosi, Ascardi D., Guida alle ricerche bibliografiche. Dalla biblioteca alle banche dati, alle reti telematiche. Zanichelli, Bologna, 1995. • Lo Biondo-Wood G., Haber J., Metodologia della ricerca infermieristica, Mc-Graw Hill, Milano, 1997. Programma: INFERMIERISTICA GENERALE • • • Elementi di etica: cenni storici e filosofici. • Deontologia professionale. • Elementi di Bioetica: il Comitato Etico Ospedaliero. • Comunicazione, Consenso informato, segreto professionale e riservatezza. • Diritti del malato, Carta dei Servizi Pubblici Sanitari. • Analisi metodologica di situazione cliniche. • Analisi e discussione di casi. Ricerca etica, teorie etiche e principi morali. Bibliografia di riferimento: • Spinsanti S., Bioetica e nursing, McGraw-Hill, Milano, 2001. • Lusignani M., Mangiacavalli B., Casati M., Infermieristica generale e organizzazione della professione. Deontologia infermieristica Legislazione professionale Competenze specialistiche, Masson, Milano, 2001. • Calamandrei C., D’Addio L., Commentario al nuovo Codice Deontologico dell’infermiere, McGraw-Hill, Milano, 1999. • Federazione Nazionale Collegi IPASVI, Codice deontologico dell’infermiere, febbraio1999, in L’infermiere, n.2, marzo-aprile1999. Programma: INFERMIERISTICA IN SANITA’ PUBBLICA • La sanità pubblica. origini e sviluppo. • Documenti internazionali e nazionali relativi alla sanità pubblica: Dichiarazione di Alma Ata (1978). Obiettivi specifici Regione Europea (1984). Carta di Ottawa (1986). Conferenza di Vienna (1988). Health 21 Salute per tutti nel XXI secolo, Copenaghen (1999). Pag. 44/80 Dichiarazione di Monaco (giugno 2000). Programma di azione comunitaria nel settore della sanità (2003 – 2008). PSN 2003 – 2005. • Servizi territoriali • Distretti Socio Sanitari • Forme assistenziali territoriali. Assistenza domiciliare. ADI (assistenza domiciliare integrata). Ospedale di comunità. Ambulatorio infermieristico. RSA. Hospice. • Infermieristica in sanità pubblica. Definizione. Ambiti di intervento. Competenze, obiettivi, attività dell’infermiere in sanità pubblica. • Infermiere di Famiglia. Definizione. Ambiti di intervento. Competenze. Caratteristiche delle cure infermieristiche rivolte alla famiglia. • Educazione sanitaria e promozione alla salute. • Programmazione di interventi di educazione sanitaria: articolazione e sviluppo fasi. Apprendimento del messaggio educativo. • Aspetti fondamentali della comunicazione. • Progetto di educazione alla salute rivolto ad un soggetto diabetico. Bibliografia di riferimento: • Comodo N., Maciocco G., Igiene e sanità pubblica, Manuale per le professioni sanitarie, Carocci Faber. • Territorio: l’altra faccia dell’assistenza, Aggiornamenti professionali, n. 1/2001. • Linee guida per il master di I livello, Federazione Nazionale Collegi IPASVI. • Il nursing della famiglia, Giornata internazionale dell’infermiere 2002, Professioni infermieristiche, 2002. 55. 3. • Modolo M., Educazione sanitaria e promozione della salute, Rosini, Firenze, III edizione. • Ewles L., Simnett I., Promozione della salute, Sorbona, Milano. Bibliografia di approfondimento: • Riviste: L’infermiere, Federazione nazionale dei Collegi IPASVI. Infermieri di comunità, l’esperienza di Arezzo, n. 2/2001. A fianco della famiglia, n. 4/2002. Pag. 45/80 Residenze protette: progetto terza età, n. 6/2002. Lombardia: il Caso ADI, n. 11/2002 e n. 12/2002. Il cittadino al centro del sistema, n. 4/2003. Obiettivo territorio, n. 6/2003. • Codice OMS, L’infermiere di famiglia: contesto,quadro concettuale e curriculum. 515017 Denominazione MEDICINA CLIN. SPEC. E INFERM. IN MED. CLIN. SPEC. CFU 9 Settore/i MED/06, MED/10, MED/11, MED/17, MED/26, MED/45 Anno di corso 2 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare DI MAURO STEFANIA Programma PROGRAMMA: INFERMIERISTICA in MEDICINA SPECIALISTICA Obiettivi generali: 1. Identificare bisogni di assistenza infermieristica/diagnosi infermieristiche in situazioni caratterizzate dalla presenza di patologie/alterazioni organiche. 2. Impostare piani di Assistenza Infermieristica personalizzati in riferimento ai bisogni di assistenza infermieristica/diagnosi infermieristiche identificati/e. Obiettivi intermedi: 1. Identificare i bisogni di assistenza infermieristica/diagnosi infermieristiche nella situazione caratterizzata da patologia/alterazione organica. 2. Individuare, per ciascun bisogno di assistenza infermieristica/diagnosi infermieristica, gli obiettivi di Assistenza Infermieristica da raggiungere precisandone le priorità. 3. Indicare le azioni infermieristiche scelte per il soddisfacimento dei bisogni di assistenza infermieristica/diagnosi infermieristiche identificati/e in relazione al livello di autonomia/dipendenza della persona in situazioni caratterizzate da patologia/alterazione organica. 4. Giustificare da un punto di vista teorico, la ragione scientifica dei propri interventi assistenziali. 5. Descrivere l’Assistenza Infermieristica durante alcune procedure terapeutiche/diagnostiche in relazione alle conoscenze trasmesse. Contenuti Secondo la metodologia indicata negli obiettivi intermedi – processo di assistenza infermieristica – verranno trattati i seguenti contenuti: • Assistenza Infermieristica alla persona in situazione caratterizzata da patologia oncologica All’interno dei bisogni di procedure diagnostico/terapeutiche: la biopsia ossea e l’aspirato midollare; la gestione della terapia antiblastica (inclusa la prevenzione e il trattamento dello stravaso); la gestione degli accessi venosi centrali; la nutrizione parenterale totale. Inoltre: Il rischio professionale nella manipolazione di antiblastici. Dolore e cure palliative. • Assistenza Infermieristica alla persona in situazione caratterizzata da patologia cardiaca (scompenso cardiocircolatorio e infarto del miocardio). All’interno dei bisogni di procedure diagnostico/terapeutiche: il cateterismo cardiaco. • Assistenza Infermieristica alla persona in situazione caratterizzata da patologia infettiva Epatite virale, AIDS, tubercolosi. All’interno del bisogno di ambiente sicuro: linee guida per l’isolamento (tubercolosi, respiratorio, da contatto). Verrà fornito inoltre materiale bibliografico sulla SARS. Pag. 46/80 • Assistenza Infermieristica alla persona in situazione caratterizzata da patologia neurologica (ictus ed epilessia). All’interno dei bisogni di procedure diagnostico/terapeutiche: la rachicentesi. • Argomenti generali relativi al bisogno di procedure terapeutiche: la gestione farmaci a domicilio; le azioni di indirizzo/guida relative alla gestione dei farmaci. Metodi e strumenti didattici • Lezione basata sulla discussione. • Lavori di gruppo. • Ricerca bibliografica. Bibliografia di riferimento: • Brunner-Suddarth, “Nursing Medico-Chirurgico”, CEA, Milano, 2001, vol. 1 e 2. • Cantarelli M., “Il Modello delle Prestazioni Infermieristiche”, Masson, Milano, 1996. • Sironi C., Di Mauro S., Malinverno E., Colombo A., Galantino A., Bianchi M., Giudici A., “Tecniche infermieristiche”, Masson, Milano, 1998. • Bellotti G.G., Bellani M.L., Il counselling nell’infezione da HIV e nell’AIDS, McGraw-Hill, Milano, 1997. Riviste • Articoli consigliati sugli argomenti del corso durante lo svolgimento del programma. PROGRAMMA: MALATTIE APPARATO CARDIOVASCOLARE • Semeiotica clinica cardiovascolare: principali segni e sintomi delle malattie cardiovascolari. • Elettrocardiografia standard, dinamica, da sforzo. Cenni di aritmologia. Riconoscimento delle principali anomalie elettrocardiografiche e disturbi del ritmo cardiaco. • Diagnostica non invasiva ed invasiva delle aritmie cardiache. Terapia farmacologica ed interventistica delle aritmie cardiache. Defibrillazione-cardioversione con dc-shock. • Ecocardiografia. • Sindromi coronariche acute con o senza sopraslivellamento del tratto ST. Trattamento farmacologico ed interventistico. Angiografia coronarica. Angioplastica coronarica percutanea Pag. 47/80 • Elettrostimolazione cardiaca temporanea e definitiva. Defibrillatore impiantabile. • Insufficienza cardiaca. Miocardiopatie. Valvulopatie comprese le endocarditi. Cateterismo cardiaco. Monitoraggio cardiaco invasivo. • Pericarditi. Tamponamento cardiaco. • Edema polmonare acuto. shock cardiogeno. • Embolia polmonare: diagnosi e trattamento. Bibliografia di riferimento: • Brunner-Suddarth, “Nursing Medico-Chirurgico”, CEA, Milano, 2001, vol. 1 e 2. PROGRAMMA: MALATTIE APPARATO RESPIRATORIO • Diagnostica dell’apparato respiratorio. Laboratorio, fisiopatologia respiratoria, diagnostica per immagini, broncoscopia. • Malattie infiammatorie e croniche vie aeree Asma. Bronchite cronica. Enfisema. Bronchiectasie. • Interstiziopatie apparato respiratorio Sarcoidosi. Pneumoconiosi. Polmoniti interstiziali idiomatiche. • Infezioni apparato respiratorio Tracheobronchiti. Polmoniti comunitarie. Polmoniti ospedaliere. Tbc polmonare. Sars. • Neoplasie polmonari Diagnostica e stadiazione • Insufficienza respiratoria • SARS Bibliografia di riferimento: • Brunner-Suddarth, “Nursing Medico-Chirurgico”, CEA, Milano, 2001, vol. 1 e 2. Pag. 48/80 PROGRAMMA: NEUROLOGIA • Cenni di semeiotica neurologica Coscienza: vigilanza e contenuto della coscienza; diversi stati di coscienza (sonno, sogno e loro genesi); i disturbi del sonno; i meccanismi dei sogni (cenni ); disturbi transitori della coscienza (sincopi). • Stati confusionali Loro eziologie (da lesione encefalica, da turba dismetabolica, da tossici e traumi, da malattia psichica); i meccanismi del trauma cranico e la distrazione assonale; alcolismo e delirium tremens; demenze, diverse forme; demenze incurabili; idrocefalo (epidemiologia); turbe della memoria e gestione del paziente con demenza. • Tipi di lesione Eziologia (traumatiche, tossiche, infettive, vascolari, degenerative, ereditarie) e diversi effetti delle lesioni. • • Malattie cerebrovascolari Epidemiologia; ischemie ed emorragie; flusso ematico cerebrale e conseguenze di una sua riduzione; i fattori di rischio dell’aterosclerosi; AIT e tipi di ictus (RIND, stroke, ictus lacunare ed esiti degli stroke; embolie cerebrali da diverse sorgenti emboligene; la patologia cerebrovascolare cronica; le unità stroke; principi di terapia degli ictus. Ipertensione endocranica Riconoscimento dell’pertensione endocranica; cause di ipertensione endocranica (idrocefalo e neoplasie); Disturbi di sede: frontali, parietali dominanti e non; temporali dominanti e non; occipitali; ipotalamo ipofisari. • Epilessie Crisi epilettiche parziali e generalizzate, riconoscimento e principi di terapia. • Cefalee Cefalee sintomatiche e cefalee idiomatiche; emicrania senz’aura e con aura; i diversi tipi di aura; cenni sui meccanismi delle crisi; cefalea tensiva; cefalea psicogena; Pag. 49/80 principi di terapia delle cefalee; nevralgie e principali sedi di dolore nevralgico (trigemino, glosso-faringeo, occipitale); nevralgie idiomatiche e sintomatiche; terapia delle nevralgie. • Disturbi del sistema motorio Organizzazione del sistema motorio e disturbi piramidali, extrapiramidali, cerebellari; definizione di paralisi; malattie del sistema extrapiramidale; Parkinson; coree e distonie. • Malattie neuroimmunomediate Sclerosi multipla; poliradicolite autoimmune; miastenia gravis. • Malattie del sistema nervoso periferico Struttura e nozioni di diagnosi di sede nelle lesioni del SNP; principali forme ed eziologie nelle mononeuropatie, nelle multineuropatie e nelle polineuropatie. Bibliografia di riferimento: • Brunner-Suddarth, “Nursing Medico-Chirurgico”, CEA, Milano, 2001, vol. 1 e 2. PROGRAMMA: ONCOLOGIA MEDICA • Epidemiologia delle neoplasie. • Definizione e caratteristiche dei tumori. • Etiologia dei tumori: fattori chimici, fisici, biologici. • Prevenzione e diagnosi precoce: i programmi di screening. • La diagnosi di neoplasia: diagnostica ematochimica (markers tumorali); radiodiagnostica; la biopsia. • Stadiazione (TNM-altri sistemi di stadiazione). • Sintomi dei tumori (diretti e indiretti). • Trattamento dei tumori. (1) • Suddivisione dei tumori in base alla loro potenziale guaribilità e curabilità. • Chirurgia. • Radioterapia. • Ormonoterapia. • Immunoterapia. • Trapianto di midollo autologo ed allo genico. • I nuovi farmaci. • Trattamento dei tumori. (2) • Chemioterapia: i principali farmaci antiblastici, meccanismo d’azione, effetti terapeutici. • Chemioterapia adiuvante - primaria -curativa – palliativa. • Modalità di somministrazione della chemioterapia. • Tossicità dei farmaci antiblastici. • Criteri di scelta della terapia: dagli studi clinici controllati al letto del malato. Pag. 50/80 • • • • • • • • I tumori principali: Tumore della mammella. Tumori del tratto gastro-enterico. Tumore del polmone. Oncoematologia: Leucemie, linfomi maligni e mieloma multiplo. La palliazione e la cura della terminalità. Terapia del dolore. Paziente neoplastico in fase avanzata. Assistenza domiciliare. L’Hospice. La relazione personale sanitario-paziente-famiglia. Comunicazione di diagnosi, l’informazione e il Consenso Informato, formazione. Bibliografia di riferimento: • Brunner-Suddarth, “Nursing Medico-Chirurgico”, CEA, Milano, 2001, vol. 1 e 2. PROGRAMMA: MALATTIE INFETTIVE • • • • • • • • • • • Influenza. Mononucleosi. Tubercolosi. SARS. Febbre tifoide. Salmonellosi minori. Meningite meningococcica. Epatiti virali. Infezione da HIV e sindrome da iimunodeficienza acquisita. Malaria. Colera. Bibliografia di riferimento: • Brunner-Suddarth, “Nursing Medico-Chirurgico”, CEA, Milano, 2001, vol. 1 e 2. Codice 515012 Denominazione MEDICINA CLINICA CFU 5 Settore/i BIO/14, MED/09, MED/18 Anno di corso 2 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare Programma Obiettivi del Corso Il corso si propone di fornire allo studente le conoscenze relative a importanti patologie umane e ai principi per il loro trattamento con approcci chirurgici e farmacologici. Programma: CHIRURGIA GENERALE Tiroide • Cenni di anatomia e fisiologia. • Mezzi diagnostici (scintigrafia, eco, TAC, RM, biopsia). • Gozzo multinodulare. • Neoplasie benigne (adenomi follicolare, papillare). • Neoplasie maligne (adenocarcinomi follicolare, papillare, Hurtle, midollare). Mammella • Esame obbiettivo. Pag. 51/80 • • • • • Mezzi diagnostici (mammografia, ecografia). Patologia benigna (ginecomastia, galattorea, mastopatia fibrocistica, ascessi e mastiti, cisti). Tumori benigni (fibroadenomi, papillomi intraduttali). Tumori maligni (fattori di rischio, istotipi a bassa ed elevata malignità, TNM). Linfonodo sentinella. Stomaco • Cenni di anatomia e fisiologia della secrezione. • Ulcera gastrica (epidemiologia, patogenesi, HP, clinica, diagnosi, trattamento medico e chirurgico). • Ulcera da stress. • Tumori maligni (istotipi, fattori di rischio, classificazione, TNM, clinica, diagnosi, terapia chirurgica, oncologica e palliativa). Esofago • Cenni di anatomia. • Diverticoli da pulsione e trazione. • Malattia da reflusso e ernie iatali. • Varici. • Esofago di Barrett. • Neoplasie maligne. Colon-retto • Cenni di anatomia e fisiologia. • Appendicite acuta (clinica, diagnosi, gravità, terapia chirurgica). • Malattia diverticolare (eziopatogenesi, diagnostica, complicanze, terapia medica e chirurgica). • Cenni sulle malattie infiammatorie croniche. • Tumori maligni (lesioni precancerose, istotipi, fattori di rischio, classificazione, TNM, clinica, diagnosi, terapia chirurgica, oncologica e palliativa). • Le ileo e colostomie. Pancreas • Cenni di anatomia e funzione esocrina ed endocrina. • Pancreatite acuta lieve e severa (definizione, fisiopatologia, clinica, terapia medica e chirurgica, complicanze tardive). • Pancreatite cronica: idem. • Neoplasie esocrine (epidemiologia, istotipi, clinica, diagnosi, terapia chirurgica e sue complicanze). • Cenni sulle neoplasie endocrine (insulinoma, gastrinoma, glucagonoma). Fegato • Cenni di anatomia e fisiologia. • Anatomia chirurgica. • Mezzi diagnostici (Ecografia, TAC, RM). • Neoplasie primitive e secondarie. Vie biliari • Cenni di anatomia. • Colelitiasi. • Colecistite. • Coledocolitiasi. • Colangite. Ano Pag. 52/80 • • • • • • • • • Cenni di anatomia e fisiologia. L’esplorazione rettale. I sintomi e i segni della patologia anale. Prolasso. Emorroidi. Ragadi. Ascessi. Fistole. Tumori maligni. Ernie • Anatomia del canale inguinale e del funicolo spermatico. • Tipi di ernie frequenti (inguinale diretta e indiretta, crurale, ombelicale, congenita). • Clinica, diagnosi. • Complicanze delle ernie. • Terapia chirurgica (anteriore e laparoscopica) con cenni di tecnica e complicanze postoperatorie. • Laparoceli. Patologia vascolare • Aneurismi aorta. • Stenosi periferiche. • Insufficienza venosa. • Varici arti inferiori. Complicanze postoperatorie • Ferita (deiscenza, ematoma, sieroma, infezione). • Fattori di rischio per complicanze infettive. • Febbre (significato, cause e tipi). • Complicanze respiratorie (atelectasia, versamento pleurico, polmonite, edema, embolia). • Complicanze cardiache (ipertensione, ischemia/infarto, aritmie). • Complicanze renali (ritenzione, IRA). • Complicanze gastrointestinali (ileo paretico e meccanico, sindrome compartimentale, emorragie, coliti, deiscenze, fistole, insufficienza epatica, colostomie). • Complicanze neurologiche (delirio postoperatorio). Programma: MEDICINA INTERNA Reumatologia e immunologia • Artrite reumatoide. Malattie del rene e delle vie urinarie • Approccio al paziente nefrologico e principali sindromi nefro-urologiche. • Progressione del danno renale, glomerulonefriti e sindrome nefrosica. • Insufficienza renale acuta. • Insufficienza renale cronica. • Le infezioni delle vie urinarie. Malattie endocrine • Il diabete mellito. • Le patologie della tiroide. Pag. 53/80 Malattie cardiovascolari • Ipertensione arteriosa. • Scompenso cardiaco. • Aritmie. • Cardiopatia ischemica. Malattie del fegato • Epatite acuta e cronica. • Cirrosi epatica. • Epatocarcinoma. Malattie del polmone • Insufficienza respiratoria acuta e cronica. • Polmoniti. • Asma bronchiale. • Enfisema e bronchite cronica Malattie emopoietiche • Le anemie. Programma: FARMACOLOGIA SPECIALE Igienizzanti cutanei e ambientali • Disinfettanti-Antisettici. • Disinfestanti. Le medicine alternative • Agopuntura, fitoterapia, ayurvedica, tradizionale cinese, antroposofica, omeopatia, omotossicologia, osteopatia, chiropratica. Principi generali e principali classi di chemioterapici • Chemioterapia antibatterica. • Inibitori della sintesi della parete cellulare. • Inibitori della sintesi proteica. • Antagonisti dell’acido folico. • Inibitori della sintesi degli acidi nucleici. • Chemioterapia antivirale, antimicotici, antimalarici e antitubercolari. Sistema nervoso periferico • Mediatori e rispettivi recettori. • Anestetici locali. • Curari. Farmaci antinfiammatori e analgesici • FANS. • Analgesici centrali e periferici (terapia del dolore, oppiacei ed antagonisti). Pag. 54/80 Farmaci attivi sul sistema nervoso centrale • Ansiolitici ed ipnotici. • Neurolettici antipsicotici. • Antidepressivi. • Antiepilettici. • Antiparkinson. • Anestetici generali. Farmaci attivi sul sistema respiratorio • Broncodilatatori, antitosse. Farmaci attivi sul sistema gastrointestinale • Antiacidi e antiulcera. • Procinetici, lassativi, purganti, antidiarroici • Antiemetici e procinetici Farmaci attivi sul sistema neuroendocrino • Cortisonici. Insulina, ipoglicemizzanti orali. • Tiroidei. Estroprogestinici e testosterone. Farmaci attivi sul sistema cardiovascolare • Farmaci antiipertensivi (centrali e periferici, diuretici, ACE-inibitori, vasodilatatori). • Farmaci antianginosi (nitroderivati, calcio-antagonisti). • Farmaci antiaritmici. • Farmaci per l'insufficienza cardiaca (digitalici, diuretici). • Farmaci attivi sulla coagulazione (anticoagulanti, trombolitici, antiaggreganti, emostatici). • Farmaci antilipidemici. Farmaci oncologici, antirigetto e dell’urgenza Farmaci e popolazione • Farmacogenetica, farmacoepidemiologia e farmacoeconomia. • Tossicodipendenza e strategie di disassuefazione. • Il doping. • Terapia nel bambino e nell’anziano. • Farmaci in gravidanza e allattamento. Bibliografia di riferimento: • • • • • Codice Page, Curtis, Sutter, Walker, Hoffman, Farmacologia integrata, Casa Editrice Ambrosiana. Lüllmann, Mohr , Farmacologia e tossicologia, Ed. Piccin. Neal, Farmacologia medica in uno sguardo, Ed. La Goliardica Pavese, Pavia. Sabiston, Le basi biologiche della moderna pratica chirurgica, Antonio Delfino Editore. Ferrara, Compendio di Medicina Interna, EdiSES. 515016 Denominazione MEDICINA MATERNO-INFANTILE CFU 2 Settore/i MED/38, MED/40 Anno di corso 2 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare Biondi Andrea Programma Programma:PEDIATRIA Il bambino, un essere in crescita • L’accrescimento fisiologico e patologico: le principali caratteristiche della crescita del bambino in termini di peso, altezza e circonferenza cranica; come si misurano l’altezza e la circonferenza cranica; cosa sono e come si usano le tabelle dei percentili; Pag. 55/80 principali cause di bassa statura: importanza dell’anamnesi (cause familiari), dell’esame obiettivo (nanismo armonico/disarmonico); le principali cause di bassa statura (deficit di GH e ipotiroidismo). • Lo sviluppo psicomotorio: quali sono le principali tappe dello sviluppo motorio, relazionale e linguistico del bambino (quando inizia a camminare, a parlare...) e quando bisogna sospettare un ritardo. • L’alimentazione: cosa sono i latti adattati e i latti speciali; come si calcola la razione quotidiana di latte per un bambino nei primi mesi di vita; lo svezzamento: cosa si intende per svezzamento e qual è il suo razionale; la dieta dopo il primo anno di vita: l’importanza dell’educazione alimentare per una dieta equilibrata e per prevenire l’obesità infantile. • Il bambino con febbre: cosa si intende per febbre; quali notizie è utile raccogliere per la corretta valutazione di un bambino febbrile; i principali farmaci antipiretici: dosaggio e modalità di somministrazione del paracetamolo; peculiarità cliniche e principali ipotesi diagnostiche di fronte ad un lattante febbrile; infezioni delle vie urinarie, meningiti, polmoniti; cosa sono le convulsioni febbrili, come si manifestano; cenni di terapia. • Il bambino con dispnea: cosa si intende per dispnea e come si differenzia la dispnea inspiratoria da quella espiratoria; principali cause di dispnea inspiratoria: epiglottite e laringite; 1 principali cause di dispnea espiratoria: asma e bronchiolite. 2 1 – 2 I principali agenti patogeni, quando sospettarle, come si fa la diagnosi; cenni di terapia. Il bambino con disturbi gastroenterici • Il bambino con vomito: cosa occorre sapere del bambino, quali parametri vanno valutati; le principali cause di vomito (in base all’età); cenni su: stenosi ipertrofica del piloro, reflusso gastroesofageo, “l’acetone”. • Il bambino con diarrea: cosa si intende per diarrea; differenza tra diarrea acuta e cronica; principali cause di diarrea acuta: le enteriti 1; come valutare un’eventuale disidratazione; principali cause di diarrea cronica: la malattia celiaca; l’IPLV. 2 1 – 2 I principali agenti patogeni, quando sospettarle, come si fa la diagnosi; cenni di terapia. • Il bambino con malattia esantematica: i principali esantemi infantili: morbillo, scarlattina, rosolia, quinta e sesta malattia, varicella (tempi di incubazione e contagiosità, principali caratteristiche cliniche); la pertosse e la parotite (tempi di incubazione e contagiosità, principali caratteristiche cliniche). Il bambino “urgente” • Il bambino con trauma cranico: cosa valutare in un bambino con trauma cranico; quali sono gli eventuali accertamenti. Pag. 56/80 • Il bambino con avvelenamento: cosa occorre sapere dalla mamma; quali sono le principali manifestazioni cliniche; cenni di terapia. • Diabete mellito - chetoacidosi diabetica: principali caratteristiche cliniche e di laboratorio del diabete infantile; cenni di terapia. Il bambino “cronico” • il bambino con malformazioni: cosa si intende per malformazione, sindrome malformativa, anomalie cromosomiche e anomalie geniche. La sindrome di Down. Il bambino con problemi ematologici • il bambino con anemia: principali caratteristiche delle anemie del bambino. • il bambino con diatesi emorragica. • il bambino con leucemia. Bibliografia di riferimento: • Badon P., Cesaro S., Manuale di nursing pediatrico, Casa Editrice Ambrosiana. • Bona G., Miniero R., Boffi P., Oderda G., Martino S., Vair R., Peyron L., Pediatria pratica, (VII edizione), Edizioni Minerva Medica. Programma:GINECOLOGIA e OSTETRICIA • Richiami di anatomia e fisiologia. • Gravidanza fisiologica e gravidanza “a rischio”. • Approccio diagnostico alla gravidanza: principali tecniche e loro indicazione. • Perdite ematiche nel 1° trimestre di gravidanza: la minaccia d’aborto e l’aborto spontaneo, la gravidanza extrauterina. • Perdite ematiche nel 2° trimestre di gravidanza: la placenta praevia, il distacco intempestivo di placenta normoinserta. • Il parto pretermine. • L’ipertensione gestazionale e la preeclampsia. • L’evento nascita. • Le emergenze e le urgenze del parto. • Il taglio cesareo. • La patologia del secondamento e del puerperio. • Metodiche per la regolazione delle nascite. • Tecniche diagnostiche in ginecologia. • Infezioni del tratto genitale femminile. • Disordini mestruali • L’endometriosi genitale e le masse pelviche. • I miomi uterini. • Le neoplasie maligne dell’apparato genitale femminile: diagnosi precoce nelle neoplasie del tratto genitale inferiore, neoplasie maligne dell’utero e dell’ovaio. Bibliografia di riferimento: Di Giacomo P., Rigon L.A, Assistenza infermieristica e ostetrica in area materno-infantile, Casa Pag. 57/80 Editrice Ambrosiana, 2002. Rocco G., Fabriani L., Proietti M.G., Infermieristica clinica in ostetricia e ginecologia, McGraw-Hill, 1997. Codice 515015 Denominazione SCIENZE UMANE FONDAMENTALI CFU 3 Settore/i M-DEA/01, SPS/07 Anno di corso 2 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare FUMAGALLI DANIELA Programma Programma:SOCIOLOGIA GENERALE 1. Concetto di società: ¨Origine storica del concetto di società. ¨Differenze tra società animali ed umane. ¨Coscienza e mediazione simbolica. ¨La relazione sociale: cellula della società. 2. La società come rete di relazioni: Esercitazione: alla ricerca delle nostre reti. 3. L’importanza delle reti sociali primarie: Esercitazione: le reti personali. 4. Le reti sociali primarie nei confronti della salute/malattia. 5. Le reti secondarie: presentazione dell’Azienda Sanitaria Locale Provincia di Milano 3 e dell’Azienda Ospedaliera San Gerardo dei Tintori 6. Le reti secondarie di terzo settore/privato sociale: Presentazione di un’associazione di terzo settore: l’AIDO, Associazione Italiana Donatori Organi. 7. Il principio di sussidiarietà. 8. La comunicazione in sanità: Incontro con l’Ufficio per le relazioni con il pubblico – URP San Gerardo e Tribunale per i diritti del Malato. Bibliografia di riferimento: • Donati P. P., Lezioni di Sociologia, CEDAM, Padova, 1998. ¨Introduzione. ¨1° capitolo. Appunti forniti dal docente. • Colozzi I., Il modello di rappresentazione della società contemporanea e le politiche sociali nella società post-moderna, in Reti sociali ed intervento professionale, Liguori, Napoli, 1995. • Le reti sociali primarie: Appunti forniti dal docente. • Di Nicola P., Il ruolo delle reti sociali primarie nel controllo della malattia e protezione della salute, in Donati P. (a cura di), Manuale di sociologia sanitaria, La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1987. • Definizioni: le reti secondarie formali ed informali: Appunti forniti dal docente. • Colozzi I., Il terzo settore/privato sociale e il principio di sussidiarietà, Le nuove politiche sociali, Carocci, Roma, 2002. • Donati P. P., Lezioni di sociologia, capitolo V, CEDAM, Padova, 1998. Appunti forniti dal docente. Programma: ANTROPOLOGIA CULTURALE Pag. 58/80 • • Definizione di Antropologia. Dal Modello biologistico della medicina al modello antropologico. 1. Modello biologistico • Conseguenze pratiche del riduzionismo biologicista. A. Esclusione della soggettività: • esclusione della intersoggettività come relazione; • esclusione della immedesimazione; • esclusione della empatia relazionale; • Dalla relazione deve essere esclusa la affettività. B. Assolutizzazione del tecnicismo: • la robotizzazione (Si demandano agli strumenti umanizzanti (la robotica) le funzioni compiute da un uomo:Vedi ambienti della RIA o delle Intensive); • scomparsa della clinica e del contatto con i malati per il prevalere delle indagini diagnostiche al posto della attenzione anamnestica e della semeiotica-dell’osservazione del malato ragionata e condivisa nell’èquipe. C. La malattia come scandalo-conflitto per” l’uomo perfetto” senza limiti, come esperienza senza senso,significato. • negazione della malattia fino all’utilizzo di metodi “eugenetici”,per riaffermare il concetto di perfezione dell’io, per occultare la morte; • l’essere malato come parentesi tragica,di cui non parlare,di cui non saper cosa dire,al massimo da rimandare agli esperti. 2. Modello Antropologico A. Concezione integrale della cura come sequenza di atti nel contesto di una relazione: • ogni atto umano è un atto di due libertà; • la relazione come coinvolgimento: B. Il primato della clinica/assistenza/terapia come incontro tra due destini: • atraverso il corpo,oltre il corpo; • attraverso il volto,oltre il volto; • attraverso il dialogo,oltre il silenzio; • dando tempo,oltre il tempo delle lancette dell’orologio. C. La malattia da scandalo,castigo ad esperienza carica di senso: • malattia come circostanza personale che può dare dei frutti. Esempi di ricchezza tratta dall’essere stati malati: • Film: Un medico, un uomo. • Van Gogh: Lettere e Quadri. Bibliografia di riferimento: Borgna E., Le intermittenze del cuore, Feltrinelli, Milano, 2004. Borgna E., L’arcipelago delle emozioni, Feltrinelli, Milano, 2001. Scola A., Se vuoi puoi guarirmi, Cantagalli, Siena, 2001. Codice 515020 Denominazione STATISTICA E INFORMATICA CFU 2 Settore/i INF/01, MED/01 Anno di corso 2 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare Galimberti Stefania Programma Programma: STATISTICA Obiettivi: Introdurre i concetti e gli strumenti di base della statistica medica. Contenuti • Introduzione alla statistica. Variabili quantitative-qualitative. Serie e seriazioni statistiche. Rappresentazione grafica di una distribuzione. Indici di posizione di una distribuzione. Pag. 59/80 • • - Indici di dispersione di una distribuzione. Diagramma di dispersione. Indici di associazione tra due caratteri quantitativi. Introduzione al problema dell’errore di misurazione. Attendibilità di una misura, errori casuali e sistematici. Indici di accuratezza e di precisione. Introduzione al calcolo delle probabilità. La definizione di probabilità. Le operazioni sulle probabilità. unione e intersezione. Concetto di probabilità condizionata e di indipendenza. Programma: INFORMATICA Obiettivi: • Descrivere le principali caratteristiche dei sistemi HW e SW per una conoscenza di base del personal computer. • Acquisire le nozioni di base necessarie all’utilizzo di sistemi software comuni (videoscrittura, foglio di calcolo, ecc.). • Acquisire nozioni di base relative ai sistemi informativi sanitari ospedalieri ed al Progetto Carta regionale dei Servizi. Contenuti • Il personal computer. Caratteristiche, descrizioni principali componenti hardware (CPU, RAM, ALU, HDD, CD-ROM, Floppy Disck, Periferiche, etc.). Sistemi operativi (funzioni e caratteristiche). Software applicativi (caratteristiche). Concetti su file e directory . Concetti di base hardware e sotfware. Cenni su software di base con interfaccia grafica. • - Tecnologie di Comunicazione – Internet. La rete internet. Il protocollo di comunicazione TCP/IP. Ipertesti ed il protocollo http. Browser internet ed indirizzi URL. Modalità di accesso ad internet. I servizi su internet. Motori di ricerca, posta elettronica. • - Sistemi informativi. Cenni sui sistemi informativi sanitari ospedalieri. • - Il Progetto Carta Regionale dei Servizi (SISS). Descrizione principali funzionalità. Utilizzo in ambito ospedaliero. Utilizzo della smartcard e dei relativi servizi. Parte non comune specifica per ogni sede di Corso (scegliere uno o più argomenti fra i seguenti): • - Sistemi di comunicazione. Definizione sistema di rete. Struttura e definizione principali sistemi di cablaggio fisico. Protocolli di comunicazione (TCP/IP, etc.). Il server di rete. Pag. 60/80 - La sicurezza nei sistemi di rete ( password, file di log, etc.). Indirizzo di rete (mac-address, TCP/ip, etc.) e sua utilità. • Software applicativo. Descrizione principali software commerciali utilizzati, software di rete, interfacce window, driver, librerie. Videoscrittura. Foglio di calcolo. Software per gestione presentazioni. Database. Software per l’epidemiologia (Epi Info 2000). • - Aspetti legislativi. Cenni sulla Legge 675796 e successive modificazioni (D.P.R. 318). Cenni sul Decreto Legislativo 30.06.2003 n. 196 (codice in materia dei dati personali). Bibliografia di riferimento: STATISTICA • Bossi A., Conte L., Cortinovis I., Mordacchini C., Fisica medica,statistica informatica, Masson, Milano, 2000. INFORMATICA Generale: • Biow L., Il computer, Ed Jackson Libri. Per il progetto CRS-SISS consultazione del sito: • www.regione.sanita.lombardia.it Per Legge sulla privacy consultazione del sito: • www.garanteprivacy.it Per il software applicativo: • Wempen F., Access 2000 flash, Ed. APOGEO. • Zonca E., Excel 2000, McGraw-Hill, Milano. • Viscardi R., Powerpoint 2000, McGraw-Hill, Milano. • Epi Info 2000: www.cdc.gov Codice 515029 Denominazione ATTIVITA' DI TIROCINIO GUIDATO III CFU 14 Settore/i MED/45 Anno di corso 3 Semestre n.d. Tipo esame Docente titolare Programma Codice 515023 Denominazione ECONOMIA SANITARIA CFU 4 Settore/i IUS/07, MED/45, SECS-P/06 Anno di corso 3 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare SALOMONI ANGELA Programma Obiettivo generale del Corso è l’acquisizione dei principi generali della scienza economica daranno Pag. 61/80 allo studente l’opportunità di comprendere: le relazioni intercorrenti tra sanità e resto dell’economia; il funzionamento del sistema sanitario nel suo complesso; la necessità di garantire un legame costante tra risorse impiegate e risultati che si spera di ottenere. Programma: ECONOMIA APPLICATA Introduzione ed illustrazione del programma del Corso. Contenuti Introduzione alla scienza economica. • L’economia applicata alla sanità. Significato del termine. Macroeconomia – microeconomia. Concetto di risorsa. • La domanda. Domanda di salute. Domanda di servizi sanitari. Elasticità della domanda. • L’offerta e il mercato. Caratteristiche dell’offerta sanitaria. Il concetto di terzo pagante. Il mercato in sanità. La valutazione economica applicata in sanità. • La determinazione delle priorità. Ruolo del consumatore. Ruolo del produttore. • La valutazione economica. Significato. Regole. Risposte. • Costi e benefici di un programma. Costi e benefici. Costi efficacia. Costi utilità. • Limiti della valutazione. Il problema dell’equità. Servizio Sanitario Nazionale, Servizio Sanitario Regionale, Aziende Ospedaliere, A.S.L. • L’organizzazione sanitaria italiana. I decreti legislativi 502, 517 e 229. L’aziendalizzazione. Il nuovo assetto contabile. • Il finanziamento delle aziende. La quota capitarla. I D.R.G. e le prestazioni. L’organizzazione sanitaria lombarda. • L’Azienda Ospedaliera. Attività di ricovero. Attività ambulatoriali. Pag. 62/80 • • Altre funzioni speciali. L’Azienda Sanitaria Locale. Attività di acquisto. Attività di tutela della salute. Le regole del mercato. Regole per l’accreditamento. Parità tra pubblico e privato. Libertà di scelta. Bibliografia di riferimento: • Rossi F., Economia Sanitaria, UTET. Programma: ORGANIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA Obiettivo generale del percorso formativo: lo studente acquisirà i principi generali relativi alle organizzazioni ed al loro funzionamento, con particolare riferimento all’organizzazione del Servizio Infermieristico, ai modelli e agli strumenti organizzativi dell’assistenza infermieristica, ai metodi per la determinazione del fabbisogno infermieristico e al sistema di valutazione della qualità e della sua applicazione nell’assistenza infermieristica. Contratto d’aula: • Presentazioni. • Introduzione ed illustrazione del programma del corso e dello strumento di verifica dell’apprendimento. Contenuti • L’organizzazione. Definizione di organizzazione ed evoluzione storica. Principi generali dell’organizzazione (divisione del lavoro, coordinamento, efficacia, efficienza, risultato). L’approccio sistemico ai fenomeni organizzativi. L’approccio descrittivo ai fenomeni organizzativi. Progettazione e ri-progettazione dell’organizzazione: a) la struttura organizzativa (vari tipi di struttura. Gerarchica, funzionale, gerarchico-funzionale). L’organigramma. b) I meccanismi operativi 8processi di comunicazione, decisione, coordinamento, controllo). c) Il potere organizzativo(stili di direzione, delega, conflitto organizzativo). • Il Servizio Infermieristico. Finalità e struttura del Servizio Infermieristico. Il sottosistema “Servizio Infermieristico” e la funzione direzionale. La collocazione del Servizio Infermieristico nell’organizzazione. Modelli organizzativi dell’assistenza infermieristica (modello tecnico e modello professionale e loro declinazioni nella pratica assistenziale: assistenza per mansioni, piccole équipe, primary care, project de recherche en nursing, case management). • Gli strumenti organizzativi. Strumenti per la pianificazione della attività (diagramma di flusso, GANTT) La pianificazione (PSN, PSSR, PSA). Il sistema di finanziamento del SSN e sistemi di tariffazione delle prestazioni sanitarie e loro Pag. 63/80 implicazioni sul lavoro infermieristico (DRG, VOUCHER). Determinazione del fabbisogno infermieristico e metodi di rilevazione dei carichi di lavoro. Programma: DIRITTO DEL LAVORO Obiettivi: il corso si propone di introdurre i laureandi alla materia del diritto del lavoro fornendo nozioni in ordine al diritto del lavoro, al rapporto di pubblico impiego nonché alcuni cenni di diritto amministrativo,diritto costituzionale, legislazione sanitaria nazionale e regionale. Contenuti • Nozioni e fonti del diritto del lavoro. • Il concetto contratto (capacità giuridica e di agire). • Contratto di lavoro. • La contrattazione collettiva. • Il rapporto di pubblico impiego. • La responsabilità civile, penale, amministrativa, contabile e disciplinare. • Il processo del lavoro. • La legislazione sanitaria nazionale regionale. • Cenni di diritto costituzionale. • Cenni di diritto amministrativo. Atto amministrativo: elementi e vizi. Procedimento amministrativo. Interesse legittimo e interesse soggettivo. I ricorsi amministrativi. Il diritto di accesso. La tutela della privacy. Bibliografia di riferimento: • De Brasco S.C., Napoletano D., De Bracco S., Responsabilità Pubblico impiego, CEDAM. • Capozzi C., Caputo C., Sintesi diritto costituzionale, civile, amministrativo e diritto del lavoro, Ed. Simone. • Compendio di diritto del lavoro, VIII edizione, Ed. Simone, 2004. Codice 515025 Denominazione INFERMIERISTICA CLINICA III CFU 2 Settore/i MED/45 Anno di corso 3 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare CUPPONE ROSANNA Programma Infermieristica clinica Obiettivi generali: • Indicare la rete dei servizi per l’anziano, con particolare riguardo al ruolo infermieristico. • Identificare e rispondere ai BAI manifestati dalla persona anziana secondo la metodologia del processo di assistenza infermieristica. • Identificare e rispondere ai BAI della persona in situazioni cliniche, ortopediche e riabilitative, secondo la metodologia del processo di assistenza infermieristica. La rete dei servizi e e le diverse modalità di presa in carico della persona anziana. Contenuti • Competenze e responsabilità infermieristiche nella presa in carico della persona anziana. • Struttura e funzioni degli ambiti operativi dell’infermiere. Servizi socio-sanitari di base e specialistici. • La valutazione multidimensionale nell’assistenza all’anziano. • Strumenti per la valutazione funzionale e cognitiva dell’anziano. Scale di: di ADL, di Katz, di Barthel, IADL, MMS. • Scale per la predizione del rischio di caduta dell’anziano e strumenti di valutazione del rischio di malnutrizione,… Pag. 64/80 Contenuti • Identificazione del BAI di alimentarsi e bere. • Fattori che influenzano il bisogno. • Esemplificazione di diagnosi infermieristiche -manifestazione del bisogno per le sedi di Monza e Lecco. • La malnutrizione e la disfagia. • Formulazione di obiettivi. • Interventi infermieristici e valutazione. Contenuti Identificazione del BAI di eliminazione urinaria e intestinale. Fattori che influenzano il bisogno. Esemplificazione di diagnosi infermieristiche - manifestazione del bisogno per le sedi di Monza e Lecco. Stipsi, diarrea, incontinenza urinaria. Formulazione di obiettivi. Interventi infermieristici e valutazione. Contenuti Identificazione del BAI di evitare i pericoli. Fattori che influenzano il bisogno di evitare i pericoli. Esemplificazione di diagnosi infermieristiche - manifestazione del bisogno per le sedi di Monza e Lecco. Formulazione di obiettivi. Interventi infermieristici e valutazione. (Prevenzione e interventi per evitare la ce cadute; la contenzione nell’anziano). Contenuti Identificazione del BAI di igiene e protezione dei tessuti cutanei. Fattori che influenzano il bisogno di igiene e protezione dei tessuti cutanei. Esemplificazione di diagnosi infermieristiche - manifestazione del bisogno per le sedi di Monza e Lecco. Formulazione di obiettivi. Interventi infermieristici e valutazione (Prevenzione e trattamento delle lesione da pressione). Contenuti Identificazione del BAI di procedure terapeutiche. Fattori che influenzano il bisogno di procedure terapeutiche manifestato dalla persona anziana. Esemplificazione di manifestazione del bisogno (sedi di Monza e Lecco); la gestione della terapia farmacologia nell’anziano. Formulazione di obiettivi. Interventi infermieristici e valutazione. I bisogni di assistenza infermieristica manifestati dalla persona con problematiche ortopediche Contenuti Fattori che influenzano la manifestazione dei bisogni nella persona con problematiche ortopediche: la trazione transcheletrica, gli apparecchi gessati. Identificazione del BAI. Esemplificazione di diagnosi infermieristiche - manifestazione del bisogno per le sedi di Monza e Pag. 65/80 Lecco. Formulazione di obiettivi. Interventi infermieristici e valutazione. Metodi didattici Lezioni basate sulla discussione. Bibliografia di riferimento: Testi Da Col D., Invecchiamento, disagio psichico, criticità vitale, Masson, Milano, 1998. Cavazzuti F., Cremonini G., Assistenza geriatrica oggi, CEA, Milano, 1998. Carpenito L. J., Piani di assistenza infermieristica e documentazione, CEA, Milano 2000. Tamarro A., Casale G., Frustaglia A., Manuale di geriatria e gerontologia, McGraw-Hill, Milano, II edizione, 2000. Zanetti E., Gli strumenti di valutazione in geriatria, Lauri Edizioni, 1998. Zanetti E., Colasso A., Prevenzione e trattamento delle lesioni da decubito. Linee guida, Lauri Edizioni, 2000. Riviste JBI, Maintaining oral hydratationin older people, Best practice, vol. 5, ISS, Blackwell Publishing Asia, Australia, 2001. JBI, Falls in hospital, Best practice, vol. 2, ISS 2, Blackwell Publishing Asia, Australia, 1998. JBI, Identification and nursing management of dysphagia in adults with neurological impairrment, Best practice, vol. 4, ISS 2, Blackwell Publishing Asia, Australia, 2000. Letteratura grigia Susanna F., coordinatore del gruppo di lavoro, Linee guida lesioni da decubito:modalità di trattamento, U.O. Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo, 2001. AAVV., Linee guida per la valutazione multidimensionale dell’anziano fragile nella rete dei servizi di assistenza continuativa, 1999, www.sigg.it Linee guida per la contenzione fisica dei pazienti dementi in casa di riposo, www.grg-bs.it Legislazione DPR 23.07.1998, Approvazione del PSN per il triennio 1998 – 2000 Piano Socio-sanitario regionale 2002 – 2004. Legge 328/2000, Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato dio interventi e servizi sociali. Siti Internet di riferimento: www.grg-bs.it www.sigg.it www.joannabriggs.edu.au Programma:INFERMIERISTICA in PSICHIATRIA Obiettivo generale: lo studente deve apprendere i fondamenti delle dinamiche relazionali nell’assistenza infermieristica, relativi al malato psichico ed al suo ambiente di vita, per pianificare l’assistenza ed esserne responsabile. Pag. 66/80 Obiettivi didattici: • Attraverso le più significative tappe storiche, analizzare e conoscere i modelli di cura in Italia in base alla normativa. • Analizzare lo sviluppo professionale dell’infermiere in Psichiatria. • Individuare nel modello concettuale di riferimento gli aspetti che orientano l’assistenza infermieristica in area psichiatrica. • Conoscere l’organizzazione, gli scopi e le attività dei servizi territoriali per la salute mentale. • Saper pianificare l’assistenza: dall’osservazione alla raccolta dati, alla diagnosi infermieristica, al piano di assistenza, ispirandosi ai principi della relazione terapeutica, progetto terapeutico, all’utilizzo del personale di supporto. • Saper partecipare al lavoro d’équipe. Integrazione multidisciplinare. • Saper gestire la relazione di aiuto al malato psichico. • Saper utilizzare la comunicazione terapeutica. • Saper utilizzare le modalità di contenimento. • Gestire la somministrazione farmacologia con il malato psichico. • Prendere consapevolezza del proprio vissuto quale strumento di cura. • Aver consapevolezza della responsabilità infermieristica in ambito psichiatrico. • Pianificare l’assistenza al paziente nelle fasi di aggressività e violenza. Contenuti • Dalla follia nella storia al paziente come persona malata. • Evoluzione storica dell’infermiere in Psichiatria. • Legislazione psichiatrica nazionale e regionale. • Organizzazione dell’assistenza e del processo di cura, il dipartimento di salute mentale e le relative Unità Operative. • Processo e principi di assistenza infermieristica in Psichiatria secondo il modello concettuale di riferimento. • La cartella o scheda infermieristica in Psichiatria. • L’assistenza infermieristica al paziente nelle varie espressioni della sua malattia (ansia, delirio e allucinazioni, depressioni, aggressività , ecc.). • L’assistenza nel trattamento sanitario obbligatorio: riflessi medico-legali. • I luoghi della cura: ospedale, territorio, comunità riabilitativa o assistenziale. • Specificità della professione infermieristica. • La riabilitazione in Psichiatria. • La complessità della malattia per la persona e per il contesto. • La comunicazione: strumento professionale. • Osservazione dei bisogni e risposta assistenziale. • Costruzione in équipe del progetto terapeutico. • Pianificazione dell’assistenza infermieristica. • La consapevolezza di sé e il coinvolgimento emotivo. Bibliografia di riferimento: • Gnocchi, Memmi, et all., L’infermierie psichiatrico, Bollati Boringhieri, 1991. • Smeraldi E., Ronchi P., Melica A.M., Quaderni dell’infermiere, Masson, Milano, 1991. • Albanesi G., I disturbi mentali, Rossini, Firenze, 1990. • Bossi A., Psichiatria per operatori sanitari, Einaudi, 1988. • Bernard P., L’infermiere psichiatrico, Feltrinelli, 1978. • Bizier N., Dal pensiero al gesto, Sorbona, 1993, II edizione. • Gnocchi, Memmi, Tacchini, Nuovi modelli di intervento dell’infermiere psichiatrico, Bollati Boringhieri, Pag. 67/80 1993. • Carpineta S., La comunicazione infermiere paziente, NIS, 1992. • Marchi R., La comunicazione terapeutica, Sorbona, 1993. • Bonino S., Psicologia per la salute, CEA, 1988. • Asioli F., L’emergenza in psichiatria, Pensiero scientifico, 1984. • Drigo M.L., Borzaga L., Mercurio A., Satta E., Clinical nursing in psichiatria, CEA, 1997. • Contini G., Bologna M., Grassi G., Psichiatria pratica il lavoro dell’infermiere professionale in psichiatria, UTET, 1994. • De Nicolò M.L., Beretta G., La malattia mentale nella storia, Ravizza farmaceutici, SpA, 1998. • Gilberti F., Rossi R., Manuale di psichiatria, Piccin, Padova, 1986. • Gervis G., Manuale critico di psichiatria, Feltrinelli, 1977. • Gaston C. M., Psichiatria e igiene mentale, Masson, Milano, 1997. • Casacchia M., Roncone R., Che cos’è la schizofrenia, Masson, Milano, 1997. Regione Lombardia • Psichiatria oggi: un progetto concreto, Notizie sanità, n. 13/1983. • Progetto obiettivo 1984. • Psichiatra, neuropsichiatria infantile, Notizie sanità, n. 11/1985. • Programma triennale, 1988. • Delibera n. 51014 del 07.01.1994, Approvazione del progetto obiettivo: Tutela socio-sanitaria dei malati di mente, triennio 1995 – 1997. • DGR n. 462 del 2002, Piano Socio-sanitario regionale 2002 – 2004. • Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 93 del 22.04.1994, serie generale, Approvazione del Progetto obiettivo. Tutela della salute mentale 1994 – 1996. • Scapicchio P.L., Trabucchi M., I servizi psichiatrici nella sanità riformata, Il Mulino, 1999. • Munizza C., Donna G., Nieddu S., Finanziamenti e management del DSM, Il Mulino, 1999. • Il ruolo degli infermieri in psichiatria, Quaderni dell0infermiere, n. 4 ottobre 1997. • Azienda per i Servizi sanitari Triestina n. 1 Triestina e Collegio IPASVI Trieste, Nursing e psichiatria. Vademecum sul Dipartimento di salute mentale di Trieste, Trieste, 10.09.1997. Codice 515028 Denominazione INFERMIERISTICA CLINICA IV CFU 3 Settore/i MED/45 Anno di corso 3 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare MILANI ORIETTA Programma Obiettivo generale del Corso: lo Studente sarà in grado di elaborare specifici piani di assistenza infermieristica in risposta all’identificazione dei bisogni di assistenza infermieristica della persona in situazioni di criticità vitale. Unità didattica 1: Peculiarità organizzative e strutturali delle Unità Operative deputate all’emergenza in ambito intra ed extra ospedaliero. Obiettivo: al termine dell’unità didattica lo Studente conoscerà le peculiarità organizzative e strutturali delle Unità Operative deputate all’emergenza. Contenuti • Nascita di una cultura dell’urgenza ed evoluzione storica dell’area critica. • Aspetti organizzativi e strutturali delle Unità Operative di area critica. • Peculiarità dei BAI e della loro manifestazione nelle persone ad elevata criticità. • La personalizzazione dell’assistenza infermieristica. • Il servizio 118: struttura organizzativa e funzionale. • Responsabilità professionale: il consenso informato, omissione di soccorso, stato di necessità, atto medico delegato. • Il master in area critica. Bibliografia di riferimento: • Atti del XV Congresso Nazionale ANIARTI, L’infermieristica in area critica: stato dell’arte dell’ Pag. 68/80 intensività assistenziale, Bologna, 1996, pagg. 5 –17. • Gentili A., et all., Il paziente critico, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 1993, capitolo I. • Cantarelli M., Il modello delle prestazioni infermieristiche, Masson, Milano, 1997. • Manzoni E., Storia e filosofia dell’assistenza infermieristica, Masson, Milano, 1997, pagg. 294 – 299. • Chiaranda M., Guida illustrata delle emergenze. Sostegno, ripristino e mantenimento delle funzioni vitali, Piccin, Padova, 1999. • DPR 27 marzo 1992, n. 76, Atto di indirizzo e coordinamenti delle attività delle Regioni e P.A. di Trento e Bolzano in materia di emergenza sanitaria. • Linee guida n. 1/1996 – Atto di intesa tra Stato e Regioni di approvazione delle linee guida sul sistema di emergenza sanitaria in applicazione del DPR 27 marzo 1992. • Deliberazione n. 27009, seduta 8 aprile 1997, della Giunta della Regione Lombardia. • Deliberazione n. 37434, seduta 17 luglio 1998, della Giunta della Regione Lombardia. • Benci L., Manuale giuridico professionale per l’esercizio professionale del nursing, McGrawHill, Milano, 2001, capitoli 4 – 5- 8. • Linee guida per il master di I livello in Infermieristica in area critica, a cura della Federazione IPASVI, 2002. Unità didattica 2: il bisogno di assistenza infermieristica di respirare manifestato dalla persona in situazioni ad elevata criticità o di emergenza-urgenza. Obiettivo: al termine dell’unità didattica lo Studente conoscerà le peculiari manifestazioni del BAI di respirare nella persona critica e le azioni utili ad assicurare idonee risposte. Contenuti • Manifestazione: assenza dell’attività respiratoria. Possibili cause e indicatori. • Azione: (S) attuare manovre di rianimazione respiratoria. Disostruzione delle vie aeree senza e con ausili. Intubazione rino-oro-tracheale e gestione presidi. Tracheotomia e gestione presidi. Ventilazione artificiale senza ausili e con ausili. Ventilazione meccanica. • • • • Manifestazione: assenza di espettorazione spontanea. Possibili cause e indicatori. Azione: (C) mantenere pervie le vie aeree. Broncoaspirazione da tubo/cannula endotracheale. Manifestazione: evidenza di situazioni a rischio. Azione: (S) monitorare la respirazione. Rilievo e monitoraggio di: Volumi respiratori/ventilazione polmonare e degli scambi gassosi. Bibliografia di riferimento: • AAVV., Pronto soccorso e interventi di emergenza, McGraw-Hill, Milano, 1999, capitoli 6 – 33. • Chiaranda M., Guida illustrata delle emergenze. Sostegno, ripristino e mantenimento delle funzioni vitali, Piccin, Padova, 1999. • Togan R., Scapin G., La persona in insufficienza respiratoria acuta: utilizzo dei vari presidi e di nuove metodiche, Scenario n.2/2000, pagg. 9 –17. • Owen A., Il monitoraggio in area critica, McGraw-Hill, Milano, 1998, capitolo 2. Pag. 69/80 Unità didattica 3: il bisogno di assistenza infermieristica di mantenere la funzione cardiocircolatoria manifestato dalla persona in situazioni ad elevata criticità o di emergenza-urgenza. Obiettivo: al termine dell’unità didattica lo Studente conoscerà le peculiari manifestazioni del BAI di mantenere la funzione cardiocircolatoria manifestato dalla persona in situazioni ad elevata criticità o di emergenza-urgenza e gli atti idonei ad assicurare le relative prestazioni. Contenuti • Manifestazione: difficoltà a mantenere una normale temperatura corporea. • Azione: (S) mantenere la temperatura corporea. Ipotermia e congelamento. Ipertermia. • • • • Manifestazione: assenza/grave compromissione della funzionalità cardiocircolatoria. Possibili cause e indicatori. Azione: (S) attuare manovre di rianimazione cardiocircolatoria. Pugno precordiale. Massaggio cardiaco esterno. Defibrillazione elettrica. Iniezione intracardiaca. Tamponamento di emorragie venose ed arteriose. Manifestazione: evidenza di situazioni a rischio. Azione: (S) monitorare la funzionalità cardiocircolatoria. Rilievo e monitoraggio di TC, FC, PA, PVC, PAP. Bibliografia di riferimento: • AAVV., Pronto soccorso e interventi di emergenza, McGraw-Hill, Milano, 1999, capitolo 25. • Benetton M., Linee guida 2000 sulla rianimazione cardiopolmonare, Scenario n. 3/2001, pagg. 16 – 18. • Benci L., La recente Legge sulla defibrillazione in ambiente extra ospedaliero. Limiti e contraddizioni, Scenario n. 2/2001, pagg. 32 – 34. • Bertazzoni G., Medicina e chirurgia d’urgenza e terapia intensiva, Masson , Milano, 1998, capitolo III parte seconda. • Chiaranda M., Guida illustrata delle emergenze. Sostegno, ripristino e mantenimento delle funzioni vitali, Piccin, Padova, 1999. • Deliberazione n. 7/10306 seduta del 16 settembre 2002 della Giunta Regione Lombardia. • Miconi G., Peressoni L, Monitoraggio pressorio in arteria polmonare, Scenario n.4/2001, pagg. 5 – 9. • Owen A., Il monitoraggio in area critica, McGraw-Hill, Milano, 1998, capitoli 4 – 5 – 6 – 7-8. Unità didattica 4: il bisogno di assistenza infermieristica di alimentarsi e idratarsi manifestato dalla persona in situazioni di elevata criticità. Obiettivo: al termine dell’unità didattica lo Studente conoscerà le peculiari manifestazioni del BAI di alimentarsi e idratarsi manifestato nella persona in situazioni ad elevata criticità e le azioni ed atti idonei ad assicurare la prestazione. Contenuti • Manifestazione: impossibilità ad alimentarsi/idratarsi. Pag. 70/80 • Azione: (S) somministrare sostanze terapeutiche per via endovenosa, mantenere la funzionalità di cateteri venosi centrali. La nutrizione parenterale. Il CVC: scopo caratteristiche gestione. • • Manifestazione: evidenza di situazione a rischio. Azione: (S) monitorare il bilancio idrico e l’apporto alimentare. Rilievo e monitoraggio dei parametri antropometrici. Bilancio elettrolitico in corso di NPT. Bibliografia di riferimento: • Gentili A., et all., Il paziente critico, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 1993, cap.5, 7. • Bozzetti F., Guarnirei G., Manuale di nutrizione artificiale, Masson/Pierrel, capitolo 8. Materiale didattico fornito dal Docente. Unità didattica 5: il bisogno di assistenza infermieristica di eliminazione urinaria ed intestinale manifestato dalla persona in situazioni di elevata criticità. Obiettivo: al termine dell’unità didattica lo Studente conoscerà le peculiari manifestazioni del BAI di eliminazione urinaria ed intestinale manifestato nella persona in situazioni ad elevata criticità e le azioni ed atti idonei ad assicurare la prestazione. Contenuti • Manifestazione: evidenza di situazioni a rischio. • Azione: (S) monitorare l’eliminazione. Rilievo e monitoraggio dei caratteri della diuresi e della minzione in area critica. Bibliografia di riferimento: • Gentili A., et all., Il paziente critico, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 1993, cap. 6. Unità didattica 6: il bisogno di assistenza infermieristica di movimento manifestato dalla persona in situazioni di emergenza-urgenza. Obiettivo: al termine dell’unità didattica lo Studente conoscerà le peculiari manifestazioni del BAI di movimento nella persona in situazioni di emergenze-urgenza e le azioni infermieristiche utili ad assicurare idonee risposte. Contenuti • Manifestazione: evidenza di situazioni a rischio. • Azione: (S) muovere e posizionare la persona, monitorare la capacità motoria. Gli ausili per l’immobilizzazione ed i trasporto della persona politraumatizzata. La mobilizzazione della persona politraumatizzata. Bibliografia di riferimento: • Gentili A., et all., Il paziente critico, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 1993, cap. 34. • Chiaranda M., Guida illustrata delle emergenze. Sostegno, ripristino e mantenimento delle funzioni vitali, Piccin, Padova, 1999. Pag. 71/80 • AAVV., Pronto soccorso e interventi di emergenza, McGraw-Hill, Milano, 1999, pagg. 605 – 630. • AAVV., Pre-hospital trauma care, a cura degli operatori dell’elisoccorso del Friuli Venezia Giulia, Ed. Italian Resuscitation, 1998. Unità didattica 7: il bisogno di assistenza infermieristica di un ambiente sicuro/interazione nella comunicazione manifestati dalla persona in situazioni di elevata criticità o di emergenza/urgenza. Obiettivo: al termine dell’unità didattica lo Studente conoscerà le peculiari manifestazioni del BAI di un ambiente sicuro/interazione nella comunicazione manifestati dalla persona in situazioni di elevata criticità o di emergenza/urgenza e le azioni infermieristiche utili ad assicurare risposte idonee. Contenuti • Manifestazione: non conoscenza e/o inadeguatezza di comportamenti e modalità per evitare avvelenamenti/intossicazioni, folgorazioni e ustioni. • Azione: (G) istruire la persona a prevenire i rischi ambientali. Avvelenamenti/intossicazioni. Folgorazione/ustioni. • • Manifestazione: presenza di deprivazione sensoriale. Azione: (S) monitorare lo stato di coscienza, mantenere la funzionalità di drenaggi. Il coma. Possibili cause ed indicatori. La stimolazione sensoriale della persona in coma Scopo, caratteristiche e gestione del drenaggio liquorale esterno. • Manifestazione: impossibilità a trasmettere e/o comprendere i messaggi. • Azione. (C) aiutare la persona nel trasmettere e comprendere i messaggi, (S) usare mezzi e metodi in sostituzione della comunicazione verbale. Uso di mezzi/tecniche alternative alla comunicazione verbale. • • Manifestazione: evidenza di situazioni a rischio. Azione: (S) prevenire e/o ridurre i rumori, prevenire le infezioni. Rilievo e monitoraggio dei livelli di coscienza e dei riflessi (GCS), delle capacità percettive, della PIC. Il rischio infettivo in area critica: misure preventive. Bibliografia di riferimento: • Chiaranda M., Guida illustrata delle emergenze. Sostegno, ripristino e mantenimento delle funzioni vitali, Piccin, Padova, 1999. • Bertazzoni G., Medicina e chirurgia d’urgenza e terapia intensiva, Masson , Milano, 1998, capitoli 1- 2- 3 parte V. • Gentili A., et all., Il paziente critico, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 1993, capitoli 32 e 41. • Holloway, Piani di assistenza in area critica, Sorbona. Materiale didattico fornito dal Docente. Unità didattica 8: il bisogno di assistenza infermieristica di procedure terapeutiche manifestato dalla persona in situazioni ad elevata criticità. Obiettivo: al termine dell’unità didattica lo Studente conoscerà le peculiari manifestazioni del BAI di procedure terapeutiche manifestato dalla persona in situazioni di elevata criticità e lke azioni infermieristiche utili ad assicurare idonee risposte. Pag. 72/80 Contenuti • Manifestazione: presenza di prescrizione per la somministrazione di sostanze terapeutiche, esecuzione di medicazioni con impiego di farmaci, … • Azione: (S) somministrare sostanze terapeutiche, eseguire fasciature e medicazioni, introdurre e mantenere la funzionalità di sonde, cateteri e drenaggi. Preparazione, esecuzione e controllo in presenza di anestesia generale e loco-regionale. Bibliografia di riferimento: • Chiaranda M., Guida illustrata delle emergenze. Sostegno, ripristino e mantenimento delle funzioni vitali, Piccin, Padova, 1999. • Gentili A., et all., Il paziente critico, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 1993, capitoli 8 – 9 – 10 – 11 – 12 – 13 – 14 – 15. Il programma prevede all’interno delle ore dedicate alle esercitazioni il Corso BLS-D. Programma: DEONTOLOGIA PROFESSIONALE OBIETTIVO GENERALE: 1. Promuovere nello studente la capacità di leggere il contesto professionale, sotto il profilo deontologico. 2. Sviluppare l’abilità di analizzare, attraverso un approccio etico-deontologico, alcune situazioni particolarmente significative al fine di identificare possibili soluzioni di natura infermieristica a delicati problemi umani ed assistenziali. QUADRO TEORICO DI RIFERIMENTO Obiettivo • Conoscere e argomentare i principi dell’Etica Biomedica e le principali teorie etiche che li applicano. Contenuti • Il principialismo Nord Americano. • Il personalismo. • I principi della deontologia. BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: • Sgreccia E., Spagnolo A., Di Pietro M. L., (a cura di), BIOETICA. Manuale per i Diplomi Universitari della sanità, Vita e Pensiero, Milano 1999. IL CODICE DEONTOLOGICO 1999: CONOSCENZA E ANALISI OBIETTIVO • Acquisire la capacità di lettura del codice deontologico attraverso l’individuazione dei principi etici in esso contenuti. Contenuti • Il Codice Deontologico BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: • Gamba D., Spagnolo A., Linee di orientamento alla lettura del codice deontologico degli infermieri, IPASVI. • Masucci A., Commentario al codice deontologico degli infermieri, Infermiere Informazione 1999, Collegio IPASVI Torino. • Rodriguez D., La responsabilità ed il triage infermieristico,Scenario 1999. Pag. 73/80 LA QUOTIDIANITÀ: APPLICAZIONE DEI PRINCIPI ETICI OBIETTIVO • Saper motivare, attraverso un approccio etico, le scelte comportamentali professionali attuate, in risposta all’analisi dei casi proposti. CONTENUTI • Casi assistenziali di: area critica (Pronto Soccorso Rianimazione). Strumenti • La carta di autodeterminazione. • La carta dei diritti e della libertà della persona anziana dipendente. • La carta dei diritti del morente. BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO: • Sgreccia E., Spagnolo A., Di Pietro M. L., (a cura di), Bioetica: Manuale per i Diplomi Universitari della sanità, Vita e Pensiero, Milano, 1999. • Calamandrei C., D’Addio L., Commentario al Nuovo Codice Deontologico dell’infermiere, Mc Graw-Hill, Milano, 1999. • Gamba D., Spagnolo A., Linee di orientamento alla lettura del codice deontologico degli infermieri, IPASVI, Milano, 1999. • Masucci A., Commentario al codice deontologico degli infermieri, Infermiere Informazione, Collegio IPASVI, Torino, 1999. Letteratura e saggistica • Mazzara B., Stereotipi e pregiudizi, Il Mulino, Bologna, 1997. • Anolli, Ciceri R., La voce delle emozioni, F.Angeli, 1997. • Ciceri R., La paura, Il Mulino, Bologna, 2001. • Albom M., I miei martedì col professore, Rizzoli, Milano, 1998. • Platone, Eutifrone, La Scuola, Brescia, 1970. Codice 515024 Denominazione MEDICINA CLINICA E DELLA DISABILITA' CFU 4 Settore/i MED/09, MED/33 Anno di corso 3 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare Marinoni Edoardo carlo Programma Obiettivi Didattici • Descrivere il quadro clinico delle principali patologie ivi trattate che possono intervenire sull'organismo alterandone l'equilibrio e indicarne l'approccio terapeutico • sapere indicare i meccanismi fisiopatologici che li determinano • conoscere la manifestazione delle patologie trattate -segni e sintomi- in quanto riconoscibili come una tra le principali variabili influenzanti l’assistenza infermieristica Programma: MEDICINA INTERNA (GERIATRIA) Contenuti • Demografia e biologia dell’invecchiamento. • Valutazione globale dell’anziano e prevenzione delle cadute. • Principi di farmacologia applicati all’anziano. • L’invecchiamento cerebrale, fisiologico e patologico. • Endocrinologia: diabete, distiroidismi. • Ricambio idrosalino nell’anziano. • L’osteoporosi tipo I e II. • Incontinenza e ulcere da pressione. • La rete dei servizi per l’anziano. Pag. 74/80 Bibliografia di riferimento: • Cavazzuti F., Gerontologia e geriatria, CEA MILANO. • ISTAT, Anziani in Italia, Il Mulino. Programma: MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA Contenuti • Definizione di lesione del Sistema Nervoso. • Problemi legati alla patologia del Sistema Nervoso. • Elementi base delle funzioni cognitive e principali loro alterazioni. • Conseguenze assistenziali del danno delle funzioni motorie e cognitive. • Valutazione del potenziale di recupero. • Definizione di lesione, disabilità, handicap. • Cenni sulla modalità di lavoro “in rete” e controllo della qualità. • Cenni sull’utilizzo degli ausili. • Gli obiettivi assistenziali in Neuroriabilitazione. • Le principali problematiche assistenziali: movimento, alimentazione, comunicazione, sicurezza. • Seminario interattivo con la presentazione di un caso clinico. Programma: MALATTIE DELL’APPARATO LOCOMOTORE Contenuti • Osteogenesi, ossificazione, cellule ossee. • Fratture: classificazione e concetti generali. • Guarigione delle fratture e patologia del callo di frattura. • Osteosintesi: concetti generali del trattamento chirurgico delle fratture. • Il paziente traumatizzato: la trazione transcheletrica. • Concetti generali sulla displasia dell’anca. • Concetti generali sulla scoliosi. • Concetti generali sui bendaggi e sugli apparecchi gessati. Bibliografia di riferimento: Rondi P.F., Contoli S., Elementi di ortopedia e traumatologia, CEA MILANO, 1988. Codice 515026 Denominazione MEDICINA E CHIRURGIA D'URGENZA E TERAPIA INTENSIVA CFU 4 Settore/i MED/09, MED/18, MED/41 Anno di corso 3 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare Fumagalli Roberto Programma Medicina interna • Lo shock. • Il coma. • Arresto cardiaco. • Insufficienza respiratoria. • L’intubazione. • Il monitoraggio in emergenza/urgenza. • Esercitazione. • Il trasporto del paziente critico. Pag. 75/80 Programma: Chirurgia d’urgenza Obiettivi didattici: • descrivere il quadro clinico delle principali patologie ivi trattate che possono intervenire sull’organismo alterandone l’equilibrio ed indicarne l’approccio terapeutico; • sapere indicare i meccanismi fisiopatologici che li determinano; • conoscere la manifestazione delle patologie trattate- segni e sintomi- in quanto riconoscibili come una tra le principali variabili influenzanti l’assistenza infermieristica. Contenuti • Addome acuto: classificazione – anatomia – semeiotica. • Addome acuto: quadri clinici – diagnosi – terapia. • Cause di emorragia digestiva e cenni di trattamento: quadri clinici – diagnosi e terapia. • Politraumatizzato: classificazione – inquadramento clinico – approccio gestionale. • Trauma cranico: classificazione – inquadramento clinico – approccio gestionale. • Ustioni: anatomia – classificazione – complicanze – terapia – differenza di evoluzione dei diversi gradi di ustione. Programma: Anestesiologia • Introduzione all’anestesia Scelta del tipo di anestesia. Anestesia generale. • Sicurezza in Anestesia. • L’apparecchio di Anestesia e materiale di uso anestesiologico. • Il Consenso Informato all’Anestesia. La Premedicazione. • Anestesia Endovenosa: Ipnotici. Analgesia in Anestesia: Oppioidi. • Anestesia Inalatoria. Curari. • La Gestione delle Vie Aeree e ventilazione (A). • La Gestione delle Vie Aeree e ventilazione (B). • Anestetici Locali. • Anestesia locoregionale: blocchi centrali e blocchi periferici. • Le infusioni endovenose in sala operatoria. • Monitoraggio intra-operatorio e post-operatorio. • La Valutazione Pre-operatoria. Il Rischio Anestesiologico. • Posizionamenti del paziente. • Complicanze dell’anestesia. • Trattamento del Dolore Acuto Postoperatorio. • Anestesia in Pazienti con Patologie Concomitanti. (A) • Anestesia in Pazienti con Patologie Concomitanti. (B) • Sedazione assistita. • Anestesia per la chirurgia ambulatoriale. Codice 515022 Denominazione PSICHIATRIA E PSICOLOGIA CLINICA CFU 3 Settore/i M-PSI/08, MED/25 Anno di corso 3 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare Cornaggia Cesare maria Programma PSICHIATRIA • Introduzione al Corso: aspetti storici e sociali delle modalità di assistenza in Psichiatria. • La classificazione nosografia delle malattie mentali, in particolare il significato e l’utilizzo del DSM IV. • La percezione. Generalità. Elementi di psicopatologia: le illusioni e le allucinazioni. • Il pensiero: i disturbi formali e di contenuto. Pag. 76/80 • La schizofrenia: inquadramento generale (eziologia, descrizione sintomatologia, decorso, prognosi e trattamento). • L’affettività: generalità. • Il Disturbo Depressivo Maggiore. • Il Disturbo Bipolare I. • Il Disturbo da Attacchi di Panico con/senza agorafobia. • Il suicidio. • I farmaci usati in Psichiatria: gli antidepressivi, i neurolettici, le benzodiazepine e gli stabilizzatori dell’umore. Utilizzo ed effetti collaterali. • La riabilitazione psichiatrica: significato e modalità di intervento. Bibliografia di riferimento: • DSM IV – Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Masson. • Kaplan, Sadok, Grebb, Psichiatria. Manuale di Scienze del comportamento e Psichiatria Clinica, Centro Scientifico Editore. • Gilberti, Rossi, Manuale di Psichiatria, Piccin Editore. Codice 515027 Denominazione SCIENZE UMANE, STORIA E FILOSOFIA DELLA MEDICINA CFU 4 Settore/i MED/02, MED/45 Anno di corso 3 Semestre n.d. Tipo esame Scritto; Voto finale Docente titolare DI MAURO STEFANIA Programma INFERMIERISTICA GENERALE Obiettivi generali • Introdurre lo studente alle problematiche professionali attuali, attraverso la conoscenza dei presupposti storici e normativi fondamentali e lo sviluppo della riflessione critica. • Descrivere il percorso che ha portato alla nascita e allo sviluppo della teorizzazione infermieristica, evidenziando il legame tra teoria, ricerca e pratica professionale. • Introdurre lo studente alla conoscenza delle elaborazioni delle seguenti teoriche del nursing: Dorotea Orem, Virginia Henderson, Nancy Roper, Hildegarde Peplau, Madeleine Leininger. • Conoscere e saper illustrare i termini diagnosi infermieristica, Nursing Intervention Classification e Nursing Outcome Classification. Obiettivi intermedi 1. Descrivere la normativa che ha regolamentato e regolamenta l’attività infermieristica in termini di responsabilità e autonomia professionale. 2. Descrivere il sistema di formazione infermieristica in Italia nella sua evoluzione a partire dalle norme di recepimento dell’Accordo di Strasburgo ad oggi e nelle sue prospettive future. 3. Illustrare il percorso di formazione permanente introdotto dalle norme ECM (Educazione Continua in Medicina). 4. Conoscere le figure di supporto inserite in questi anni nel sistema socio-sanitario – OTA/ASA- e in modo particolare la figura dell’Operatore Socio-Sanitario, (OSS) distinguendo di quest’ultima figura il profilo, le funzioni, le attività assegnate, le relazioni Pag. 77/80 gerarchiche. 5. Conoscere il significato del termine “risk management” e saper riferire gli elementi principali di questo tema. 6. Illustrare il pensiero e le caratteristiche principali riferite alle elaborazioni delle seguenti teoriche del nursing: Dorotea Orem, Virginia Henderson, Nancy Roper, Hildegarde Peplau, Madeleine Leininger. Metodi didattici • Lezioni frontali. • Studio e lavoro individuale. Bibliografia di riferimento: Fonti normative • Legge 8 gennaio 2002, n. 1 - “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 novembre 2001, n. 402, recante disposizioni urgenti in materia di personale sanitario” • Legge 10 agosto 2000, n. 251 – “Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica”. • Legge 26 febbraio 1999, n. 42 – “Disposizioni in materia di professioni sanitarie”. • D.M. 14 settembre 1994 (Sanità) – “Regolamento concernente l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’infermiere”. • Accordo Stato Regioni per l’individuazione della figura dell’operatore socio sanitario (OSS) – 22 febbraio 2001 “Accordo tra il Ministro della sanità, il Ministro della solidarietà sociale e le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, per la individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’operatore socio-sanitario e per la definizione dell’ordinamento didattico dei corsi di formazione” (reperibile nel testo del Coordinamento Regionale Collegi IPASVI). • Deliberazione Giunta Regione Lombardia - n. VII/5428, 6 luglio 2001 - “Individuazione della figura e del profilo professionale dell’Operatore Socio Sanitario” (OSS) (reperibile nel testo del Coordinamento Regionale Collegi IPASVI). Testi • Cosseta A.B., Professione infermiere, UTET, Torino, 1994, vol. 1 e 2. • Benci L, Manuale giuridico professionale per l’esercizio del nursing, Mc Graw-Hill, Milano, seconda edizione, 2001. • Bortolotti S., Fumagalli E., Tettamanti P., (a cura di), LE FIGURE DI SUPPORTO ALL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA. Elementi conoscitivi e linee guida per l’integrazione nel processo assistenziale” - Coordinamento Regionale dei Collegi IPASVI della Lombardia. • Sironi C., Ceconi F., DiMauro S., a cura di, L’Associazione Regionale Lombardia Infermieri: 50 anni di storia, Industrie Grafiche ERREBI, Falconara (AN), 1996. • Manzoni E., Storia e filosofia dell’assistenza infermieristica, Masson, Milano, 1997. • George J.B., LE TEORIE DEL NURSING. Le basi per l’esercizio professionale, UTET, Torino, 1995. Articoli • Cavana E., “Considerazioni sulla legge 42/’99”, Rivista di Diritto delle Professioni Sanitarie, n. 1/’99. • Corte di cassazione penale, sentenza 1878, anno 2000. • Benci L., Dubbi sulla prescrizione medica di farmaci: compete all’infermiere l’obbligo di richiesta di chiarimenti, Rivista di Diritto delle Professioni Sanitarie, n. 1, 2001. • Silvestro A., Le attività delegabili ad altre figure: la percezione degli infermieri,Assistenza infermieristica e ricerca, anno 19, n. 2, 2000. • Saiani L., Franceschini M., Il dibattito negli USA sulla delega delle attività assistenziali, Assistenza infermieristica e ricerca, anno 19, n. 2, 2000. Pag. 78/80 • Benci L., commento su: Decreto legge sull’emergenza infermieristica e riconoscimento titoli, Rivista di diritto delle professioni sanitarie, n. 1, 2001. • Benci L., L’Operatore Socio Sanitario: autonomia, rapporti con i professionisti e responsabilità giuridica, Rivista di Diritto delle Professioni Sanitarie n. 3/’01 (reperibile nel testo del Coordinamento Regionale Collegi IPASVI). • Benci L., Approvata la figura dell’operatore socio-sanitario specializzato, Rivista di Diritto delle Professioni Sanitarie, n. 1, 2003. • Benci L., OSS con formazione complementare: autonomia, dipendenza funzionale e responsabilità giuridica, Rivista di Diritto delle Professioni Sanitarie, n. 2, 2003. Programma: STORIA DELLA MEDICINA Finalità Presentare il cammino storico della medicina in modo che la sua conoscenza contribuisca alla formazione dei criteri di lettura della realtà sanitaria attuale e alla realizzazione di modelli operativi nella pratica infermieristica. Obiettivi Raggiungere una conoscenza essenziale della storia della medicina. Conoscere l’evoluzione del concetto di salute, apprendere criticamente il percorso storico-culturale del concetto di malattia e approfondire le tappe che hanno portato alla nascita della sanità pubblica, della medicina clinica e dell’organizzazione medico-sanitaria attuale. Approfondire sotto l’aspetto epistemologico e storiografico le problematiche del confronto tra sviluppo scientifico ed economia, tra globalizzazione e sanità, tra bioetica e medicina. Ciò avverrà attraverso l’esposizione e la discussione dei seguenti punti: • Il mondo classico: la medicina antica e la teoria umorale ippocratico-galenica. • L’Alto Medioevo: la medicina della carità (dai lazzaretti agli ospedali di Dio) e l’influenza della • medicina orientale degli Arabi. • Il Basso Medioevo: le officine del sapere (la Scuola Salernitana e la nascita delle università) e le fabbriche della salute (dall’hospitale al moderno ospedale). • L’età moderna: le tre rivoluzioni anatomiche (dall’anatomia descrittiva rinascimentale all’anatomia animata barocca, dall’anatomia normale all’anatomia patologica, dall’anatomia macroscopica all’anatomia microscopica), le tre rivoluzioni scientifiche (dal geocentrismo all’eliocentrismo, dal mondo vecchio al mondo nuovo, dall’empirismo al metodo sperimentale), le tre rivoluzioni mediche (un nuovo corpo, un nuovo morbo, un nuovo medico). • L’età contemporanea: dalla medicina sociale alla sanità pubblica; la nascita della clinica e la patologia cellulare; la scoperta dei germi e la nascita dei farmaci di sintesi; la medicina del Novecento tra antropologia curativa e tecnologia terapeutica. • Evoluzione e organizzazione della sanità nel tempo: cambiamenti epidemiologici e rivoluzione demografica. • I problemi della medicina e della sanità all’inizio del terzo millennio: disillusione del mito infettivologico, stallo oncologico, prospettive aperte dalla decifrazione del genoma umano. • L’evoluzione del concetto di malattia e di salute attraverso la storia di una specifica patologia: il cancro da male incurabile a malattia guaribile. • Analisi critica del “progresso” in medicina: casi esemplificativi: a) nascita e sviluppo di una disciplina medica: l’oncologia tra passato e futuro; b) farmaci e industria farmaceutica: dagli antichi rimedi vegetali antichi alle biotecnologie; c) medicina al femminile: storia della salute delle donne. • Malattia e salute, medicina e società, terapia ed economia, sanità e politica, cura e riabilitazione: implicazioni scientifiche, economiche, etiche e culturali della medicina passata, presente e futura. Bibliografia di riferimento: • Sironi V.A., Le idee della medicina. Introduzione alla storia del pensiero biomedico, Graphis, Bari Pag. 79/80 2005. • Cosmacini G., L’arte lunga. Storia della medicina dall’antichità a oggi, Laterza, Roma-Bari 2001. Pag. 80/80