BAGLIORI DORATI IL GOTICO INTERNAZIONALE A FIRENZE

BAGLIORI DORATI
IL GOTICO INTERNAZIONALE A FIRENZE. 1375-1440
Galleria degli Uffizi
19 giugno - 4 novembre 2012
Le sale del piano nobile della Galleria degli Uffizi ospiteranno nel 2012 unÕimportante esposizione
che vuole ricostruire il panorama dellÕarte fiorentina nel periodo mirabile e cruciale che
approssimativamente va dal 1375 al 1440.
Per restituire il clima colto e prezioso di quella lunga stagione, verranno esposti accanto a dipinti
celebrati da secoli altri pregevolissimi ma finora poco conosciuti al grande pubblico, così come
sculture lignee e marmoree, codici miniati, lavori dÕarte sacra e profana: creazioni tutte di sommo
pregio e di assoluta rilevanza storica, provenienti da prestigiose istituzioni museali pubbliche,
nonché da collezioni private italiane e straniere.
Secondando la cronologia, il percorso prenderà le mosse dalle opere degli interpreti massimi
dellÕultima fase della tradizione trecentesca. E si ammireranno opere di Agnolo Gaddi, Spinello
Aretino, Antonio Veneziano, Gherardo Starnina e Lorenzo Monaco. Artista, questÕultimo, che
dopo la morte dello Starnina rimane il maggior pittore fiorentino a proporre del gotico estremo una
variante personalissima, estranea perfino al naturalismo raffinato di Gentile da Fabriano;
testimone lirico di quegli anni, lui pure presente in mostra con tavole famose per la loro bellezza
struggente.
Si vedranno i lavori di artefici operosi a Firenze fra Trecento e Quattrocento, animati da una
disposizione culturale volta allÕosservanza della recente tradizione artistica tardo trecentesca e
nel contempo però interessata agli assunti del nuovo pensiero umanistico con i fervidi recuperi
dellÕantico, che esso suggeriva. Opere che staranno lì a rappresentare, al più alto livello, pittori
meritevoli di una più diffusa conoscenza: Lippo dÕAndrea, Mariotto di Cristofano, Giovanni
Toscani, Ventura di Moro, Francesco dÕAntonio e Arcangelo di Cola.
Insieme, però, si sperimenteranno le virtù poetiche di Lorenzo Ghiberti, personalità fra le più
eminenti del tardogotico fiorentino, nel cui cantiere per la prima porta del Battistero, durante la
fase iniziale della sua attività, sÕerano formati quasi tutti gli artisti di spicco operosi a Firenze.
E lì accanto sarà dato osservare la maniera soave del Beato Angelico, artista emblematico insieme a Michelozzo - di una linea espressiva che aspirava a coniugare lÕeredità del linguaggio
artistico del recente passato con quanto dÕinedito stava maturando in città con Brunelleschi e
Masaccio. Linea che aveva il conforto di alcuni grandi umanisti, che orbitavano intorno a Cosimo il
Vecchio deÕ Medici.
Infine - a chiudere, davvero in un bagliore, il tragitto - si troverà uno dei testi più insigni del primo
Quattrocento, restituito a una insospettata leggibilità: la Battaglia di San Romano di Paolo Uccello,
volo fantastico, capace di sintetizzare i sogni di unÕepoca irripetibile.
COLOPHON
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo
Museale della città di Firenze
Galleria del Costume
Firenze Musei
Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Soprintendente
Cristina Acidini
Direttore della Galleria degli Uffizi e della mostra
Antonio Natali
Cura della mostra
Antonio Natali, Enrica Neri Lusanna, Angelo Tartuferi
Comitato scientifico
Cristina Acidini, Miklos Boskovits, Marco Collareta, Ada Labriola, Antonio Natali, Enrica Neri,
Angelo Tartuferi, Timothy Verdon
Catalogo
Giunti Editore
Produzione e gestione della mostra
Opera Laboratori Fiorentini S.p.a
Civita Group