Diapositiva 1 - Facoltà di Economia

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IL PERFORMANCE MANAGEMENT NELLA PA
prof. Fabio Monteduro ([email protected])
Università di Roma Tor Vergata
Il significato del termine “performance”
2

La “performance” è:

il contributo (risultato e modalità di raggiungimento del
risultato)

che un soggetto (sistema, organizzazione, unità organizzativa,
team, singolo individuo)

apporta attraverso la propria azione

al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi

ed, in ultima istanza, alla soddisfazione dei bisogni per i
quali l’organizzazione è stata costituita.
Fabio Monteduro
3
La costruzione degli indicatori: uno
schema di riferimento
Stock del debito pubblico (% del PIL)
Il principio di economicità prevede che essa:
sia capace di realizzare le produzioni, ai dovuti
livelli qualitativi, con il minor impiego delle
risorse disponibili
efficienza
economicità
sia capace di produrre beni e servizi in grado di
soddisfare le attese dei beneficiari (o meglio di
tutti i soggetti interessati all’andamento
dell’azienda)
Fabio Monteduro
efficacia
Il significato del termine “performance”
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Intera
amministrazione
Unità
organizzative
Livello individuale
Fabio Monteduro
Ogni amministrazione pubblica è
tenuta a misurare ed a valutare
la performance con riferimento:
 all'amministrazione nel suo
complesso,
 alle unità organizzative o
aree di responsabilità in cui
si articola
 ai singoli dipendenti
Il ciclo di gestione delle performance
art 4 del D.lgs. n. 150/2009
STRATEGIE
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PROGRAMMAZIONE
Modificazione
delle strategie
revisione
programma
VALUTAZIONE E
RENDICONTAZIONE
Revisione
budget
Azioni
correttive
AZIONE E
MISURAZIONE
Fabio Monteduro
BUDGETING
Gli elementi “chiave” per gestire “bene” le
performance
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Coordinare
i
diversi
strumenti
programmatici
 Rilevare e organizzare le attività per
processi
 Obiettivi, indicatori e target
 Trasparenza e coinvolgimento
 Uso delle misurazioni e valutazioni

Fabio Monteduro
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Gli obiettivi sono “buoni obiettivi”
se….
… sono UTILI
Questioni chiave:
 Analisi del contesto esterno
 Coinvolgimento stakeholder esterni
 Motivare l’utilità dell’obiettivo
Fabio Monteduro
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Gli obiettivi sono “buoni obiettivi”
se….
… sono COERENTI con le politiche pubbliche e con gli gli obiettivi
delle altre unità organizzative
Questioni chiave:
 Giusto rapporto con le priorità politiche
 Collegamento con il processo di programmazione economica e
di bilancio
 Coinvolgimento stakeholder interni
 Cascading degli obiettivi
Fabio Monteduro
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Gli obiettivi sono “buoni obiettivi”
se….
… sono SPECIFICI e MISURABILI
Questioni chiave:
 Parlare di “cose concrete” e non confondere
l’obiettivo con la finalità
 Attenzione agli indicatori e gli strumenti di
misurazione
 Buona interazione con le strutture di supporto alla
programmazione e controllo (OIV, struttura tecnica,
controllo di gestione)
Fabio Monteduro
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Gli obiettivi sono “buoni obiettivi”
se….
… sono SFIDANTI
Questioni chiave:
 Cercare un confronto (anche relativo) con i
risultati passati o con benchmark esterni
 Dialogo con gli stakeholder esterni
 “Regole comuni” ed evitare free-riding
 No automatismi tra valutazione e premialità
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Gli obiettivi sono “buoni obiettivi”
se….
… sono CONDIVISI
Questioni chiave:
 Rispettare ruoli e responsabilità
 Non implica il consenso di tutti, ma una chiara
comunicazione e una discussione per tener
conto di tutte le questioni rilevanti
 Dialogo all’interno e all’esterno
dell’organizzazione
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Gli obiettivi sono “buoni obiettivi”
se….
… sono RAGGIUNGIBILI
Questioni chiave:
 Raggiungibili non significa “già raggiunti in
partenza” o “raggiungibili nella peggiore
delle ipotesi”
 Ancorare gli obiettivi al contesto interno
Fabio Monteduro
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