La conoscenza
Marco Quarato
Referente dell’ambito territoriale della provincia di Perugia
Ambito: Educazione fisica e sportiva, alimentazione, benessere e sani stili di vita
Ufficio Educazione Fisica e Sportiva
Quando voi potete
misurare ed esprimere
in numeri ciò di cui
state parlando, allora,
voi sapete
effettivamente
qualcosa
W. Thomson
(ingegnere e fisico
scozzese 1824/1907)
Bambini, adolescenti e attività fisica
(6-10 anni)
(monitoraggio OKkio alla salute)
Come suggerito anche dall’Oms, praticare una regolare attività fisica,
insieme a una corretta alimentazione, contribuisce al mantenimento dello
stato di salute fin dall’infanzia e favorisce il controllo del peso corporeo. Nei
bambini viene consigliata ogni giorno almeno un’ora di attività
fisica, includendo l’attività motoria svolta a scuola, quella strutturata con
personale specializzato e il gioco all’aperto. Anche la scuola può giocare
un ruolo importante favorendo un’attività motoria strutturata: i
Dirigenti scolastici hanno riferito che il 71% delle classi svolge due ore di
attività motoria durante la settimana e che il 90% ha inserito nei propri
programmi iniziative di promozione dell’attività motoria.
Dati statistici
Tra i tanti aspetti presi in considerazione dalla rilevazione c’è quello legato alla
“Diffusione dei fattori di rischio legati agli stili di vita: abitudine al fumo, eccesso di
peso e scarsa attività fisica”.
In particolare “a destare allarme è soprattutto l’eccesso di peso tra i minori,
che in Italia assume dimensioni rilevanti; negli anni 2011-2012, è in
sovrappeso o obeso oltre un bambino su tre (35,7%) di 6-10 anni e nel Sud
addirittura quasi uno su due (48%).
In Italia, nel 2010 secondo i dati Istat (Indagine multiscopo sulle famiglie “Aspetti della vita
quotidiana) le persone di 3 anni e più che praticano sport sono circa 19 milioni e 200
mila.Le persone che, pur non praticando uno sport, svolgono un’attività fisica (per esempio
gite, lunghe passeggiate, nuotate, uso della bicicletta) sono 16 milioni e mezzo, mentre i
sedentari sono più di 22 milioni.L’analisi temporale evidenzia un aumento della
propensione alla pratica sportiva, passata dal 27% del 1997 al 33% del 2010, con un
incremento di 2 punti percentuali nell’ultimo anno.
Cause
Come in altri paesi europei, l'attività motoria della popolazione in Italia è diminuita di
pari passo con i grandi cambiamenti del lavoro e dell'organizzazione delle città. Da una
parte lo sviluppo dell'automazione, anche nel lavoro domestico, e il deprezzamento
sociale del lavoro manuale, dall'altra la dominanza del trasporto motorizzato e la
riduzione di spazi e sicurezza per pedoni e ciclisti. Assieme a questi fattori, si sono
sempre più ristretti gli spazi per il gioco libero dei bambini e per i giochi e gli sport
spontanei e di squadra; queste attività hanno ora luoghi deputati la cui accessibilità è
limitata ed ha un costo, non solo monetario. Inoltre, giocano un ruolo il valore che viene
socialmente assegnato alle attività motorie ed altri fattori come i modelli genitoriali e il
peso attribuito all'attività motoria nel curriculum scolastico. Questi ostacoli rendono
difficili i comportamenti motori attivi.
I benefici dell'attività fisica
Muoversi quotidianamente produce effetti positivi sulla salute fisica e psichica della persona. Gli studi
scientifici che ne confermano gli effetti benefici sono ormai innumerevoli e mettono in luce che l'attività fisica:
migliora la tolleranza al glucosio e riduce il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2
previene l'ipercolesterolemia e l'ipertensione e riduce i livelli della pressione arteriosa e del colesterolo
diminuisce il rischio di sviluppo di malattie cardiache e di diversi tumori, come quelli del colon e del seno
riduce il rischio di morte prematura, in particolare quella causata da infarto e altre malattie cardiache
previene e riduce l'osteoporosi e il rischio di fratture, ma anche i disturbi muscolo-scheletrici (per
esempio il mal di schiena)
riduce i sintomi di ansia, stress e depressione
previene, specialmente tra i bambini e i giovani, i comportamenti a rischio come l'uso di tabacco, alcol,
diete non sane e atteggiamenti violenti e favorisce il benessere psicologico attraverso lo sviluppo
dell'autostima, dell'autonomia e facilità la gestione dell'ansia e delle situazioni stressanti
produce dispendio energetico e la diminuzione del rischio di obesità
Ma è solo questo?
Scuola in
movimento
Cambiare i
paradigmi
dell’educazio
ne
Il sito internet
www.ufficioed
ucazionefisica
umbria.it
Dal corpo alla matematica
“Movimento e Sport per lo sviluppo olistico del
bambino: utopia o frutto di sinergie?"
Movimento e immaginazione
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