Università degli Studi di Genova Note su Autismo Angelo Gianfranco Bedin Disfor SdF Università degli Studi di Genova – Scuola di Scienze Sociali OND - Osservatorio Nazionale Diritti Persone con Disabilità [email protected] PSYLAV.6 Disfor 16/17 [email protected] Università degli Studi di Genova arbori • Autismo deriva dal greco “autos” che significa "se stesso" e “isme” che indica il "pensiero". • La traduzione è quindi "il pensiero in se stesso» • uno stato mentale caratterizzato dal rinchiudersi del soggetto in se stesso, con perdita più o meno rilevante dei contatti col mondo esterno (Williams, 2002). Disfor STP - [email protected] Università degli Studi di Genova Asperger • Hans Asperger nel 1938, descrive la "sindrome di Asperger" • Come un tipo di autismo in cui i soggetti affetti non presentano ritardi intellettivi o linguistici ed hanno sostanzialmente capacità intellettive nella norma e un linguaggio ben sviluppato (Uta Frith, 1989). Asperger,H. (1978) Disfor STP - [email protected] Università degli Studi di Genova Kanner • ”autismo infantile precoce» • una psicosi caratterizzata dai seguenti elementi: • esordio già nel primo anno di vita; • assenza del contatto con gli altri; • non sviluppo, o sviluppo atipico e non comunicativo del linguaggio • bisogno di mantenere immutata la situazione esterna attuale • reazione di intensa angoscia di fronte ai cambiamenti; • potenzialità intellettive conservate. Disfor STP [email protected] Università degli Studi di Genova Bettelheim • ipotesi che il soggetto affetto da autismo fosse neurologicamente sano, e che la causa dell'autismo fosse individuabile • in un ipotetico "rapporto inadeguato" con la madre • . Culmine di questa teoria, in cui tutta la famiglia veniva colpevolizzata, la proposta terapeutica di Bettelheim giunse a suggerire come "terapia riabilitativa" il distacco dal nucleo familiare (parentectomia). • i genitori sono ora visti dai medici e dagli psicologi come una risorsa di grande valore non solo nella fase diagnostica, ma anche in quella riabilitativa (Surian, 2005). Disfor STP - [email protected] Università degli Studi di Genova La biologia e le tecniche radiodiagnostiche e di imaging difetti fisiologici di diversa natura ed entità: la presunta origine genetica di molti casi e le frequenti anomalie cromosomiche, le anomalie neurologiche "minori" i deficit dell'emisfero destro, le alterazioni riguardano il lobo limbico e i neuroni ippocampali, a cui sono associate manifestazioni comportamentali l'assenza di contatto con gli altri l'impossibilità di riconoscere le caratteristiche emozionali corteccia prefrontale orbito – mediale, comporta la compromissione della capacità di interpretare il significato delle espressioni facciali, dei gesti delle mani e del tono di voce e l'alterazione della percezione dell'empatia Disfor STP - corso psicologia del lavoro e delle organizzazioni 16/17 [email protected] Università degli Studi di Genova La biologia e le tecniche radiodiagnostiche irregolarità riscontrate alla TAC e alla RMN • Alterato equilibrio dei neurotrasmettitori • con prevalenza abnorme di attività serotoninergica e dopaminergica • (Ferrari, 1983) Alterazioni o sviluppo incompleto dell’emisfero sinistro causa del disturbo del linguaggio, disturbo che colpisce e caratterizza la sindrome autistica, carenze a livello dell'analisi simbolica e verbale e dell'elaborazione sequenziale Disfor STP - [email protected] Università degli Studi di Genova TEORIA DELLA MENTE • La psicologia cognitivista • il comportamento viene spiegato attraverso la descrizione dagli stati interiori della persona il concetto di “Teoria della Mente” poggia le sue basi su questo modo di interiorizzare le conoscenze e interpretare il mondo esperienziale. • attribuire stati mentali a se stessi e agli altri e prevedere il comportamento altrui in base ai propri stati interni. • I bambini autistici hanno capacità simili ai loro coetanei normali nell’attribuire una causalità fisica ad un evento, • hanno difficoltà a rappresentare lo stato mentale di se stessi e degli altri; • carenza nella previsione, nella pianificazione e nella reazione ad un evento o ad una situazione emotiva. • (Baron-Cohen, Leslie e Uta Frith). Disfor STP - corso psicologia del lavoro e delle organizzazioni 16/17 [email protected] Università degli Studi di Genova BARON CHOEN • nel bambino autistico mancano i dati evolutivi della “teoria della mente” • Incapacità di espressione di mimica facciale e corporea • Deficit di attenzione condivisa nel controllo dello sguardo, un riflesso sociale che si instaura intorno ai nove mesi contrariamente al soggetto autistico che non attira l’attenzione dell’adulto per condividere un’esperienza. • manca la capacità di comprendere la prospettiva anche solo visiva dell’altra persona. • Deficit di imitazione, primo meccanismo che mette in atto la distinzione fra cose e persone e che nel bambino autistico non si riscontra se non in forma cosiddetta “parassitaria”. • Deficit nel gioco simbolico (senso motorio, funzionale, di finzione). Il gioco autistico risulta stereotipato, ripetitivo, meccanico. • Deficit della comunicazione intenzionale per cui il bambino autistico non riesce a mettersi in relazione con l’altro per farsi capire e comprendere. Disfor STP - [email protected] Università degli Studi di Genova NEURONI SPECCHIO non esista sempre un rapporto esatto fra anatomia e funzione. Le nuove tecniche di visualizzazione dell’encefalo in FMRI (Functional Magnetic Risonance Imaging) evidenziano infatti che le aree attivate, per esempio, durante l’esecuzione di un movimento coinvolgono anche nuclei in precedenza classificati come associativi e sensitivi. • I neuroni specchio sono una classe particolare di neuroni che si attivano durante lo svolgimento di una determinata azione ma anche quando si vede qualcun altro compiere la stessa azione. Tutto ciò avviene in modo automatico senza mediazione della coscienza • il soggetto autistico non dispone di questa particolare capacità di transfert • si è quindi ipotizzato che l’autismo sia la conseguenza di una disfunzione dei neuroni specchio. Disfor STP [email protected] Università degli Studi di Genova TEORIA NEURONI SPECCHIO Gallesi e Rizzolati • i neuroni specchio sono l’origine della capacità di rappresentazione delle azioni altrui come fossero le proprie, attraverso un processo di “simulazione incarnata” • i neuroni specchio mettono l’individuo in condizione di ripetere nei propri circuiti cerebrali ciò che osserva nell’altro “Questo tipo di empatia è collegato con la comprensione dei motivi della paura o tristezza degli altri e con la risposta appropriata. • La risposta appropriata dipende dalla situazione ed è qui che entra in gioco una Teoria della mente”, secondo la quale l’individuo deve attuare una metarappresentazione facendo ipotesi e deduzioni su un piano astratto e simbolico. • Disfor STP - corso psicologia del lavoro e delle organizzazioni 16/17 [email protected] Università degli Studi di Genova TEORIA NEURONI SPECCHIO Gallesi e Rizzolati • Per gli ADS (autism spectrum Disorders) • il problema sta nell’intersoggettività, base della comunicazione umana, nell’impossibilità di entrare in rapporto con l’altro, comprendere vissuti e pensieri, che privano il soggetto con autismo della più importante chiave di lettura dell’ambiente che lo circonda. • La ricerca psicologica degli anni ’90 dimostra però che alcuni sintomi predittivi dell’autismo si presentano ad un’età inferiore a quella in cui emerge, nello sviluppo tipico, la teoria della mente. Disfor STP - corso psicologia del lavoro e delle organizzazioni 16/17 [email protected] Università degli Studi di Genova TEORIA MULTIFATTORIALE • La ricerca psicologica degli anni ’90 dimostra che • alcuni sintomi predittivi dell’autismo si presentano • a un’età inferiore a quella in cui emerge, nello sviluppo tipico, la teoria della mente. • Pertanto, Klin, Volkmar & Sparrow (1992) concludono che un deficit nella teoria della mente non può essere considerato primario nello spiegare i sintomi dell'autismo • Da qui la conferma della • Teoria della multifattorialità • Klin A1, Volkmar FR, Sparrow SSAutistic social dysfunction: some limitations of the theory of mind hypothesis. . J Child Psychol Psychiatry. 1992 Jul;33(5):861-76. Disfor STP - corso psicologia del lavoro e delle organizzazioni 16/17 [email protected] Università degli Studi di Genova Diagnosi e classificazioni icd-10 • l’autismo è compreso tra le sindromi da alterazione globale dello sviluppo psicologico, che sono: • • • • • Autismo infantile Autismo atipico Sindrome di Rett Sindrome disintegrativa dell’infanzia di altro tipo Sindrome iperattiva associata a ritardo mentale e movimenti stereotipati • Sindrome di Asperger • Altre sindromi da alterazione globale dello sviluppo psicologico • Sindrome non specificata da alterazione globale dello sviluppo psicologico • ICD-10, cap. V, WHO 1994 Disfor STP - corso psicologia del lavoro e delle organizzazioni 16/17 [email protected] Università degli Studi di Genova Diagnosi e classificazioni APA –DSM IV • Disturbi pervasivi dello Sviluppo” fra i quali rientrano: • • • • • Disturbo autistico Disturbo di Asperger Disturbo disintegrativo della fanciullezza Disturbo di Rett Disturbo generalizzato dello sviluppo non altrimenti specificato DSM IV pag 85- 100 Disfor STP - corso psicologia del lavoro e delle organizzazioni 16/17 [email protected] Università degli Studi di Genova Diagnosi e classificazioni APA –DSM V • DSM V • I disturbi vengono raggruppati sotto un’unica categoria quella di ASD (Autism Spectrum Disorders) • (la sindrome di Rett che viene inserita tra i disturbi neurologici). • dalle tre categorie sintomatologiche del DSM IV • a sole due categorie di sintomi, cioè: • Deficit persistente nella comunicazione sociale e nell’interazione sociale • Comportamenti e/o interessi e/o attività ristrette e ripetitive DSM V – disturbi dello sviluppo neurologico 299.00 (F84.0) Disfor STP - corso psicologia del lavoro e delle organizzazioni 16/17 [email protected] Università degli Studi di Genova Diagnosi e classificazioni APA –DSM V 1. DEFICIT nella COMUNICAZIONE SOCIALE (deficit comunicativo + deficit di reciprocità sociale) costituito da 3 elementi : Deficit nella reciprocità sociale ed emotiva Deficit nel comportamento comunicativo non verbale Deficit nella capacità di formare e mantenere relazioni sociali in modo adeguato all’età 2. DEFICIT dei COMPORTAMENTI RIPETITIVI • stereotipie motorie o verbali • • • interessi circoscritti resistenza al cambiamento risposta anomala agli stimoli sensoriali Disfor STP - corso psicologia del lavoro e delle organizzazioni 16/17 [email protected] Università degli Studi di Genova Diagnosi e PRATICA CLINICA • DSM V • Per quanto riguarda la pratica clinica, emerge l’importanza dell’ approccio descrittivo , per cui la diagnosi di ASD deve essere accompagnata dall’indicazione del livello di gravità dei sintomi ( che può essere differente per i vari sintomi) e da altre caratteristiche cliniche rilevanti come il livello di linguaggio e l’ intelligenza generale. • Per fare un esempio , un bambino che oggi classificheremmo come Asperger, con un QI nella media e un interesse ripetitivo per la rivoluzione francese, riceverebbe coi nuovi criteri una diagnosi di “ Disturbo dello Spettro Autistico con buone abilità verbali e cognitive e comportamenti ripetitivi che richiedono un livello sostanziale di assistenza” (Solari 2016) Disfor STP - corso psicologia del lavoro e delle organizzazioni 16/17 [email protected] Università degli Studi di Genova ICF • In Italia ( in Danimarca e in Svezia ), il sistema sanitario fa riferimento all’ICD • pur in presenza di normativa certa (per l’Italia) che indica per la riabilitazione l’uso dell’ICF • e per la scuola le norme attuative suggeriscono l’ICF (la regione Piemonte ha un protocollo unico Pei – PDP per tutti gli ordini di scuola condiviso con sanità su uso ICF) • per quanto riguarda l’accesso ai servizi si sta sperimentando in maniera diffusa ma a macchia di leopardo l’uso dell’ICF • ( International Classification of Functioning , Disability and Health), • che si basa sull’indicazione di deficit funzionali e delle barriere ambientali che ostacolano l’accesso e la partecipazione dell’individuo alla comunità in cui vive, senza un inquadramento diagnostico categoriale Disfor STP - [email protected] Università degli Studi di Genova A.B.A. Applied Behavioral Analysis (analisi applicata del comportamento) compor tamenti smo Tecniche comporta mentali PRIMA RINFORZO DOPO shaping Influenzare Diversi fattori influenzano l’efficacia del trattamento: precocità dell’intervento educativo, abilità cognitive e linguistiche del bambino, Tempo dell’intervento (numero di ore) rapporto 1:1, Coinvolgimento della famiglia nell’intervento modelling fading ABA è raccomandato dalle linee guida ISS. Linea Guida ISS 2011 (pag. 55) Disfor STP - corso psicologia del lavoro e delle organizzazioni 16/17 [email protected] Università degli Studi di Genova TEACCH (Treatment and Education of Autistic and Related Communication Handicapped Children) sistema di educazione strutturato produrre miglioramenti sulle abilità motorie Performance cognitive funzionamento sociale comunicazione PRESTAZIONE RISULTATO organizzazione spaziale Compensa gli ostacoli del linguaggio ricettivo. VALENZA orientamento temporale Disfor STP - corso psicologia del lavoro e delle organizzazioni 16/17 [email protected]