Roma, 28 novembre 2016
Irene Cannata
La caccia a sistemi di esopianeti che possano essere
considerati dei facsimile dell’accoppiata Terra-Sole si fa
sempre più serrata. E’ una continua, appassionante
rincorsa tra i vari gruppi di ricerca che affinano le loro
armi, fatte di telescopi, camere a immagini, spettrografi,
algoritmi di calcolo, e ovviamente tantissimo lavoro.
In un luogo dell'universo molto lontano da qui viveva un
tempo una stella tranquilla, che si spostava tranquillamente
sul fondo dell'abisso, circondata da uno stuolo di tranquilli
pianeti sul conto dei quali non siamo in grado di riferire
nulla. Questa stella era molto grande, molto calda e il suo
peso era enorme: e qui incominciano le nostre difficoltà di
relatori. Abbiamo scritto "molto lontano", "grande", "calda",
"enorme": l'Australia è molto lontana, un elefante è grande e
una casa è ancora più grande, stamattina ho fatto un bagno
caldo, l'Everest è enorme. E’ chiaro che nel nostro lessico
qualcosa non funziona
Il 23 luglio 2015, la NASA annuncia la scoperta di
Kepler 452b:
ha un diametro un po' più grande di quello terrestre e si
trova ad orbitare a una stella straordinariamente simile
al Sole. Per completare il quadro, la distanza tra pianeta
e stella madre è la stessa di quella che separa la Terra dal
Sole. Il pianeta, si trova dunque in zona abitabile.
http://gallery.media.inaf.it/main.php/v/video/servizi/2
0150724-kepler.mp4.html
Oh, piccolo principe, ho capito a poco a poco la tua piccola vita
malinconica.
Per molto tempo tu non avevi avuto per distrazione che la dolcezza
dei tramonti.
Ho appreso questo nuovo particolare il quarto giorno, al mattino,
quando mi hai detto:
"Mi piacciono tanto i tramonti. Andiamo a vedere un tramonto..."
"Ma bisogna aspettare..."
"Aspettare che?"
"Che il sole tramonti..."
Da prima hai avuto un'aria molto sorpresa, e poi hai riso di te stesso
e mi hai detto:
"Mi credo sempre a casa mia!..."
Infatti. Quando agli Stati Uniti è mezzogiorno tutto il mondo
sa che il sole tramonta sulla Francia.
Basterebbe poter andare in Francia in un minuto per assistere
al tramonto. Sfortunatamente la Francia è troppo lontana.
Ma sul tuo piccolo pianeta ti bastava spostare la tua sedia di
qualche passo.
E guardavi il crepuscolo tutte le volte che volevi...
"Un giorno ho visto il sole tramontare quarantatré volte!"
E più tardi hai soggiunto:
"Sai... quando si è molto tristi si amano i tramonti..."
"Il giorno delle quarantatré volte eri tanto triste?"
Ma il piccolo principe non rispose.
 Con l’obiettivo di ricostruire i procedimenti logici e
sperimentali che permettono di definire il tempo
astronomico, il giorno, il mese, l’anno, l’interazione
con la luce e la geometria dello spazio, si lavora su un
modello costituto da un pianeta (una sfera di
polistirolo) e la sua stella (una lampadina)
 Come si chiama il pianeta?
 Come orbita intorno alla sua stella?
 Come gli astronomi che abitano il pianeta hanno
osservato l’orbita?
 In questa fase i ragazzi hanno raccontato le loro
osservazioni
https://www.youtube.com/watch?v=ge06Znj7hyk