INGHILTERRA
FRANCIA
TEATRO
SHAKESPEARE
SPAGNA
ROMANZO
RACINE
CERVANTES
IL TEATRO IN EUROPA
• Tra i massimi risultati artistici del ‘600 in ambito
teatrale, di gran lunga superiori ai prodotti degli
autori italiani, si ricordano le opere di:
INGHILTERRA: William Shakespeare;
FRANCIA: Jean Racine, Pierre Corneille, Molière;
SPAGNA: Lope de Vega, Pedro Calderon de la
Barca.
INGHILTERRA
• Vera gloria dell'età elisabettiana (1558-1603) è il
TEATRO, che conosce un'enorme diffusione; i
drammaturghi sono consapevoli di dover
coniugare il gusto per uno spettacolo popolare
con quello per il teatro classico. Lo scopo di
queste rappresentazioni era, oltre
all’intrattenimento, l’educazione del
pubblico.
TEATRO ELISABETTIANO
• I teatri più importanti: The Theatre (1576),
The Curtain (1577), The Swan (1595), The
Globe (1599);
• Struttura: forma ottagonale o circolare e la
capienza era di 3000 persone. Il palco era
rettangolare.
• La rappresentazione non aveva interruzioni
e interessante è il fatto che non ci fossero
attrici donne.
• Gli spettatori appartenevano a diverse classi:
in galleria vi erano i nobili che potevano
anche sedersi, mentre sotto al palco vi era
una zona in cui le persone della classe più
bassa potevano assistere alla scena stando in
piedi. Il pubblico era molto affascinato dalle
metafore, dai discorsi lunghi e dai soliloqui.
WILLIAM SHAKESPEARE
Londra,
prime
esperienze
teatrali
1584
Nasce a
Stratford
1564
Globe
Theatre
1599
Scrive i
principali
drammi storici
1590-96
composizione
tragedie
1595-1605
Mette in
scena le
commedie
1593-1600
Muore a
Stratford
1616
LE FASI DELLA PRODUZIONE DI
SHAKESPEARE
• La prima fase della produzione di Shakespeare va dal 1590 al
1600, ed è un periodo di sperimentazione. Comprende opere
poetiche (Sonetti), drammi storici (tra cui spiccano Riccardo
III, Enrico IV e Enrico V), commedie (La bisbetica domata,
Molto rumore per nulla, Sogno di una notte di mezza estate,
Il mercante di Venezia), tragedie (Romeo e Giulietta).
• La seconda fase va dal 1600 al 1607 ed è quella in cui matura
una visione amara dell’esistenza. Fra le commedie va
ricordata Misura per misura, fra le tragedie Giulio Cesare,
Antonio e Cleopatra e quattro capolavori: Amleto, Otello,
Macbeth e Re Lear.
• La terza e ultima fase va dal 1607 alla morte, 1616. La visione
del poeta si rasserena e domina il romance, cioè la commedia
fiabesca o romanzesca. Il capolavoro di questo periodo è La
tempesta.
Genio
della
lingua
Comico
(autore di
commedie)
Storico
(drammi
storici)
Poeta
(sonetti)
Drammaturgo
tragico
IL SONETTO DI SHAKESPEARE
E’ un tipo di sonetto chiamato anche sonetto inglese, le sue
caratteristiche principali sono:
• Temi di amore, fede, bellezza e arte
• 14 versi di pentametro giambico
• Divisione in 4 sezioni: tre quartine che presentano una situazione o
un problema e un distico che risolve o riassume il problema;
• Schema delle rime
 quartina I: ABAB
 quartina II: CDCD
 quartina III: EFEF
 distico: GG
• Un punto di svolta alla fine dell’ottavo verso (introdotto da: e, se,
così, ma ecc…)
• Linguaggio pieno di ossimori
LE CARATTERISTICHE DELLA SCRITTURA
• La cultura inglese dell’età elisabettiana era fortemente intrisa
di italianismo. In particolare gli scritti teatrali di Shakespeare
denotano che egli conobbe, anche se non direttamente, autori
come Ariosto, Boccaccio, Castiglione e altri meno noti.
• Una caratteristica fondamentale della produzione di
Shakespeare è il realismo, infatti unisce nei sui teatri la
rappresentazione e l’allegoria dell’esistenza (destino di ogni
uomo, rappresentazione del tempo e la realtà portata ad un
piano superiore). Un secondo elemento rilevante è la
centralità del personaggio, talvolta fino a diventare,
nell’immaginario collettivo, un mito.
• Il linguaggio di Shakespeare ha una straordinaria ricchezza e
sono compresenti i piani della preziosità più raffinata e la
volgarità aperta.
FRANCIA
• La Francia nel ‘600 fu caratterizzata da un
rifiuto verso il Barocco, con lo sviluppo di un
nuovo classicismo che intendeva rifarsi
direttamente alla lezione di essenzialità e di
semplicità degli antichi, in particolare dei tragici
greci. Autori come Racine trattano in particolare
il genere della tragedia superando i maestri
italiani.
JEAN RACINE
• Jean Racine nacque nel 1639 vicino a
Parigi, città nella quale si trasferì nel 1655,
dove si avvicinò al teatro. È stato il perfetto
rappresentante del "gran secolo"; benché
esigua, la sua produzione drammaturgica
riassume i caratteri principali del
classicismo. Il sentimento di profondo
malessere esistenziale che le sue tragedie
trasmettono ha lasciato una grande
influenza nella tradizione poetica francese
fino a Baudelaire. Gli ultimi anni della sua
vita li passò lontano dal teatro, muore nel
1699.
LE FASI DELLA PRODUZIONE
• I primi grandi successi di Racine furono:
Andromaca (1667), Britannico (1668), Berenice
(1670) e infine Fedra (1677).
• Dal 1667 al 1689 Racine visse un periodo di crisi
spirituale abbandonando il teatro al culmine del suo
successo.
• Nel 1689 ritorna al teatro con Ester e Atalia (1691),
tragedie ispirate da una visione del teatro molto
diversa da quella degli anni precedenti: l’amore e la
passione degli eroi vengono totalmente esclusi, il
soggetto scelto è biblico e l’intenzione educativa.
CARATTERISTICHE GENERALI
• Uno degli aspetti peculiari del teatro di Racine è l'assoluta
semplicità della struttura; l'azione è ridotta al minimo, non vi
sono avvenimenti esteriori, non vi è intrigo. Lo sfondo è
destoricizzato e serve solo da scenario grandioso su cui
campeggiano i personaggi.
• La sobrietà e la linearità della costruzione drammatica
rappresentano uno dei vertici del classicismo francese, i cui
ideali di purezza, rigore e rispetto delle regole trovano
nell'opera di Racine l'espressione più alta e autentica. Il
linguaggio adotta un registro alto, ma non enfatico, nobile ma
semplice, musicale ma sorretto dalla logica e dall'ordine.
• La tragedia si costruisce sul conflitto interiore. Gli eroi, del
tutto privi di una vita quotidiana, non agiscono: soli sulla
scena, esprimono a lungo i loro dubbi e il loro dolore.
• I personaggi appaiono incapaci di volontà, trascinati dalle
situazioni, al contrario, per esempio, di quelli di Shakespeare.
IL ROMANZO IN EUROPA
Con il passaggio tra il XVI e il XVII secolo il
romanzo iniziò ad affermarsi in tutta Europa:
• Francia: la novellistica rielabora testi di origine
italiana ed ha enorme successo il romanzo
pastorale
• Inghilterra: degne di nota sono le novelle di R.
Greene che anticipano il realismo di Defoe.
IL ROMANZO PICARESCO
• Questo genere di romanzo nasce nel 1554 circa con la
composizione del Lazarillo de Tormes da parte di un autore
anonimo. Le caratteristiche principali sono:
 Il protagonista è un picaro, cioè appartiene ad una classe
sociale bassa
 La storia è raccontata in tono autobiografico, il protagonista
narra quindi le sue avventure in prima persona.
 Il testo non ha una struttura precisa ma è un susseguirsi di
avventure senza apparente nesso logico
 Fondamentale è l’elemento satirico: il picaro, nelle sue
varie avventure, sta al servizio di uomini più potenti di lui, dei
quali osserva attentamente tutti i comportamenti, per poi
esporli al lettore in una critica.
CERVANTES
• Miguel de Cervantes nasce il 9 ottobre 1547 ad
Alcalá de Henares, Spagna. Dopo aver studiato
nel 1569 si trasferisce in Italia dove rimarrà fino
al 1575. In questo periodo partecipa attivamente
alle più importanti battaglie, come quella di Lepanto (1571).
Nel ‘75 parte da Napoli per tornare in Spagna ma viene catturato
e tenuto prigioniero ad Algeri per 5 anni: in questo momento
inizia il periodo buio della sua vita. Dopo la detenzione ritorna
in patria dove, anche per problemi economici, entra in contatto
con la malavita e viene imprigionato più volte. È in uno di
questi casi, si pensa intorno al 1602, che Cervantes abbozza per
la prima volta il suo romanzo. Muore nel 1616 di idropisia.
LE FASI DELLA PRODUZIONE
Le fasi della produzione di Cervantes possono essere divise in
due gruppi principali:
• Il periodo che va dalla nascita alla prigionia ad Algeri è la
prima fase ed è caratterizzata prevalentemente da studi e
viaggi, le opere da lui pubblicate, sebbene ce ne fossero,
erano molto poche.
• Nella seconda fase la produzione di Cervantes è influenzata
da diversi fattori: prima di tutto la condizione precaria in
cui l’autore stesso si trovava che non gli permetteva di
trovare un equilibrio e probabilmente anche la situazione
spagnola in Europa e nel mondo: la Spagna infatti stava
rapidamente calando a picco
CARATTERISTICHE GENERALI
• Cervantes può essere considerato un innovatore perché,
nonostante si cimentasse con generi letterari già affermati,
egli fondeva in essi caratteristiche di altri generi.
• Il Don Chisciotte e le Novelle esemplari raccontano una
Spagna che rivela i segni dell'incombente decadenza, con città
e strade percorse da una folla di uomini e donne attraverso i
quali lo scrittore rappresenta la società dell'epoca. È un
grande affresco di un'umanità varia, descritta con toni di
crudo realismo, ma anche presentata con sguardo ironico.
• La modernità di Cervantes sta anche nel suo desiderio di
esplorare la realtà e il cuore degli uomini, infatti nelle sue
opere egli mette in campo una gran quantità di personaggi che
si incontrano e si confidano poiché solo l’insieme di numerosi
punti di vista può portare alla conoscenza della realtà.
Don Chisciotte
2 parti:
• 1605: pubblicazione prima parte a
Madrid, 52 capitoli
• 1615: pubblicazione seconda parte,
sempre a Madrid, 74 capitoli
Un’ipotesi accreditata sul perché
l’autore abbia suddiviso l’opera in
due è la seguente:
Nel 1614 a Tarragona uscì
un’edizione apocrifa del romanzo da
parte di A.F. de Avellaneda e per
questo Cervantes, per contestare
questa versione e allo stesso tempo
proteggere l’originale, decise di
pubblicare una seconda parte.