“100% Lombardia”: 100 indicatori a supporto delle attività di Programmazione dello sviluppo socioeconomico-territoriale lombardo Antonio Lentini Eupolis Lombardia Massimiliano Serati CeRST, LIUC-Università Cattaneo Giornata Nazionale della Statistica, Cremona, 21 Ottobre 2014 Programmare lo sviluppo territoriale è un’attività complessa e articolata Occorrono: 1. Strategia: fissazione di obiettivi generali e perimetro 2. Conoscenza: ricostruzione del quadro territoriale di contesto per tematismo 3. Inferenza: costruzione di modelli di relazione tra fenomeni e situazioni 4. Decisione: definizione di strumenti che, alla luce di inferenza e conoscenza, consentano il perseguimento della strategia 5. Valutazione d’impatto delle policy: azione e reazione Necessità di strumenti di supporto rigorosi, rendicontabili e contraddistinti da visione trasversale Da queste premesse nasce 100% Lombardia: il sistema territoriale lombardo in 100 indicatori • Si tratta di una piattaforma di indicatori statistici finalizzata a supportare l’attività di programmazione dello sviluppo territoriale. • 100% Lombardia consente di conoscere il territorio, ricostruire i fenomeni che lo attraversano, zonizzarlo in modo flessibile, incrociare tematismi e piani di analisi diversi. • 100% Lombardia si caratterizza per: – – – – Scala geografica comunale Enfasi sul concetto di territorio Approccio multidisciplinare trasversale Semplicità di utilizzo • Affiancamento di indicatori semplici relativi a fenomeni immediatamente misurabili (es. dipendenza popolazione dagli anziani, reddito procapite) e di Indicatori compositi per fenomeni che richiedono una misurazione indiretta (es. salute demografica, benessere economico) Le caratteristiche essenziali del sistema • 100 indicatori, 10 domini tematici (1) Territorio e ambiente, (2) Demografia e popolazione, (3) Risorse-Servizi e infrastrutturazione socio-economica, (4) Sviluppo produttivo, (5) Mercato del lavoro, (6) Benessere economico, (7) Virtuosità finanziaria dei comuni, (8) Famiglia-Sociale e Volontariato, (9) ICT, (10) Qualità della vita • Diversi schemi di rappresentazione dei dati – (1) Valori «naturali», (2) Ranking assoluti, (3) Score su base [0-10] o [0 – 100], (4) Numeri indice e benchmarking (Lombardia/Italia/EU27=100), (5) posizionamento rispetto a soglie naturali dei fenomeni, (6) Rappresentazione cartografica – Aggregazione secondo schemi semplici (Z-score) e/o sofisticati (componenti principali, DFM). • Piattaforma modulare: diverse sottosezioni per diversi utilizzi specifici. • Sviluppo in serie storica oltre che longitudinale: possibilità di (1) correlazioni e regressioni lineari sulle due dimensioni e (2) analisi di impatto policy nel tempo • Integrazione e valorizzazione banche dati istituzionali certificate (sostenibilità dei flussi informativi e qualità statistica) Alcune applicazioni sperimentali concluse o in corso • Definizione grado di vantaggio/svantaggio comuni montani e piccoli comuni non montani (metodologia e risultati approvati con Delibere regionali N° X / 1793-1794 del 08/05/2014 e n. X/1865 del 23/05/2014) • Individuazione aree territoriali candidabili agli «Aiuti di Stato» ex art. 107-3c (aree individuate approvate dalla Commissione Europea in data 16/09/2014) • Valutazione stato di salute/sofferenza delle Aree Interne lombarde (anche ai fini FESR) • Monitoraggio territoriale per tematismi a supporto delle attività del nucleo di Programmazione per il Fondo Sviluppo e Coesione • Monitoraggio e clusterizzazione territoriale a supporto del processo di costituzione delle Gestioni Associate Obbligatorie (GAO) • Metodologia e prime applicazioni presentate su Statistica & società n.2 2014 Misurare il benessere dei comuni italiani con metodologia BES Finalità e impieghi • Eupolis, Regione Lombardia e il CeRST, LIUC Università Cattaneo, hanno avviato un percorso di lavoro finalizzato alla costruzione di un sistema BES su scala comunale con le seguenti finalità: – Ricostruire la geografia del benessere suscala microterritoriale e definire bacini territoriali (non amministrativi) di criticità/vantaggio, anche per singoli tematismi. – Supportare e indirizzare l’attività di programmazione dello sviluppo territoriale, anche su scala regionale/infra-regionale. – Valutare ex post efficacia ed effetti di impatto delle policy territoriali. Logica di lavoro e opportunità concettuali • Logica generale di coerenza con BES nazionale, BES delle province e UrBES sia in merito alle dimensioni di misurazione, sia nella progettazione degli indicatori. • Sviluppo e inclusione di ambiti di valutazione poco discriminanti se valutati in aggregato, ma significativi su scala micro-territoriale: pendolarismo/congestione, aspetti strettamente territoriali (es. impatto del clima sul benessere), frontalierato, mercato immobiliare, composizione delle spese delle amministrazioni comunali, eccetera. Opportunità tecniche 1. Mappature territoriali a geometria variabile: si allenta il vincolo delle zonizzazioni amministrative. 2. Elevata numerosità dei punti osservativi (1531 comuni in Lombardia, più di 8000 in Italia): – possibilità di realizzare analisi di tipo inferenziale (regressioni lineari) longitudinale o panel bilanciati tempo- spazio – Possibilità di costruzione e validazione di indicatori compositi di sintesi per dimensioni (modelli a fattori dinamici) 3. Timing ideale: disponibilità di Censimenti «freschi» 4. Riferimento a 100% Lombardia per la realizzazione di esperimenti prototipali 5. Collaborazione con Istat 4 elementi di innovazione rispetto alle esperienze in corso (I) • Introduzione di 2 sezioni/dimensioni aggiuntive – Sistema produttivo: per il BES dei micro-territori possono rilevare fenomeni quali la presenza di settori produttivi green vs brown, piuttosto che la dotazione di servizi (superfici) commerciali attivi – Territorio e accessibilità: per il BES dei micro-territori possono rilevare fenomeni legati a aspetti climatici (precipitazioni e temperature), piuttosto che la distanza dai principali hub infrastrutturali (stazioni ferroviarie, accessi autostradali) 4 elementi di innovazione rispetto alle esperienze in corso (II) • Stratificazione dei comuni per fasce dimensionali: a fronte di un core di indicatori condivisi da tutti i territori, enfasi sui margini di diversificazione rispetto alla dimensione • Distinzione tra indicatori di generazione (fattori che a monte determinano il benessere) e indicatori di misurazione (fattori che lo misurano a valle): – l’alimentazione è una determinante del benessere , l’indice di stato fisico una misura a valle – La dotazione di infrastrutture di trasporto è una determinante del benessere, il tempo dedicato alla mobilità una misura a valle • Nuovi criteri di normalizzazione dimensionale dei dati territoriali: ricostruzione della superficie territoriale utilizzabile oltre a quella totale Aspetti sensibili • Reperibilità e sostenibilità flussi di dati • Requisiti di qualità statistica e certificazione tipici della statistica ufficiale • Valorizzazione e sistematizzazione dei dati amministrativi degli enti • Costruzione della Governance di progetto