i grafici - ADI scuola

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Le Leggi Fisiche
 La descrizione delle proprietà e dei comportamenti del
mondo fisico è contenuta in alcune affermazioni chiamate.
LEGGI FISICHE
 Una legge fisica in pratica è LA RELAZIONE
MATEMATICA (FORMULA) CHE INTERCORRE TRA LE
GRANDEZZE FISICHE IN GIOCO.
 Per ricavare una legge fisica occorre seguire il metodo
scientifico (introdotto da Galileo Galilei) composto dai
seguenti punti:
 osservazione preliminare del fenomeno
 individuazione delle grandezze fisiche che descrivono il
fenomeno
 formulazione di un’ipotesi, cioè di una relazione che lega fra loro
le grandezze fisiche in gioco
 ideazione e realizzazione di esperimenti che possono verificare
concretamente l’ipotesi teorica
 se la teoria e’ confermata dalla pratica (esperimento) si può
formulare la legge fisica che descrive il fenomeno considerato.
 Le relazioni tra due grandezze fisiche (che possiamo
chiamare genericamente x e y), utilizzate per descrivere un
fenomeno, si possono esprimere mediante l’uso di tabelle,
in cui si raccolgono i valori che le grandezze assumono,
mediante grafici e per mezzo di
 funzioni matematiche (formule).
 Ovviamente c’è una relazione tra questi tre modi di
rappresentazione; ad esempio i dati raccolti in una tabella
possono essere trasformati in un grafico; utilizzando una
formula è possibile costruire una tabella; e così via.
RAPPRESENTAZIONE DATI
SPERIMENTALI
 Il metodo più semplice ed immediato per
rappresentare dei dati sperimentali consiste
nell’utilizzare un grafico cartesiano.
 Per costruire un grafico cartesiano si procede nel
seguente modo:
 si disegnano due assi perpendicolari (assi cartesiani), uno orizzontale
(asse delle ascisse) ed uno verticale (asse delle ordinate); il punto in
cui si incontrano e’ detto ORIGINE degli assi cartesiani.
 si orientano gli assi (aggiungendo una freccetta in fondo agli assi) e
vicino a ciascun asse si scrive il simbolo della variabile rappresentata.
 Chiamiamo VARIABILI le grandezze che compaiono nel
grafico o nelle tabelle o nelle funzioni.
 Si dicono variabili perché possono assumere valori di volta
in volta diversi.
 Solitamente le variabili considerate sono due e sono
chiamate rispettivamente VARIABILE INDIPENDENTE e
VARIABILE DIPENDENTE.
 A partire dai valori assunti dalla variabile indipendente, si
ricavano i valori corrispondenti della variabile
dipendente.
 In matematica si scrive y = f(x); questa espressione si può
leggere indifferentemente:
 la variabile y è funzione della variabile x;
 y dipende da x;
 x e’ la variabile INDIPENDENTE e y è la variabile
DIPENDENTE;
 al variare del valore x, ne consegue un valore di y.
 In pratica, in fisica, si può pensare alla variabile
indipendente come CAUSA e alla variabile dipendente
come EFFETTO.
 RICORDIAMOCI UNA REGOLA: nei grafici, sull’asse
delle ascisse si deve sempre indicare la VARIABILE
INDIPENDENTE, mentre sull’asse delle ordinate si
deve sempre indicare la VARIABILE DIPENDENTE.
PROPORZIONALITA’ DIRETTA
 La più semplice relazione tra grandezze fisiche e’ la
relazione di PROPORZIONALITA’ DIRETTA.
 Costruiamo una tabella per esprimere la relazione tra
due variabili x e y.
X
Y
0
0
1
4
2
8
3
12
4
16
5
20
 Si può vedere che quando la variabile x raddoppia, anche la
variabile y raddoppia, quando x triplica, anche y triplica, etc.
 Quindi, se facciamo il rapporto y/x si può notare che questo
rapporto e’ costante ed in questo caso vale 4.
y
k = ── = 4
x
 Quando il rapporto tra due grandezze è costante si dice che
le due grandezze sono DIRETTAMENTE PROPORZIONALI.
 Due grandezze si dicono DIRETTAMENTE
PROPORZIONALI quando il loro RAPPORTO è
COSTANTE.
y
── = k
x
 Questa relazione si può esprimere anche come:
y=kx
 N.B.: Rappresentando le due grandezze su di
un grafico cartesiano otteniamo una retta
passante per l’origine.
 Viceversa, se su un grafico è rappresentata una
retta passante per l’origine, significa che le due
grandezze rappresentate sono
DIRETTAMENTE PROPORZIONALI.
y
0
x
 L’inclinazione della retta rispetto all’asse X è detta
PENDENZA (possiamo approssimativamente indicarla
con l’angolo α) e dipende dal valore della costante k.
 Più è grande il valore di k, maggiore è l’angolo che la
retta forma con l’asse X.
Se la pendenza è maggiore, significa che la grandezza rappresentata dalla variabile
dipendente (y) varia più rapidamente. Nella figura sottostante l’angolo β risulta > α,
per cui la retta rossa ha una pendenza maggiore della retta verde e quindi la
grandezza rappresentata dalla retta rossa varia più rapidamente dell’altra.
y
β
α
0
x
Altre relazioni matematiche
 Se la retta NON passa per l’origine, la relazione tra le
due grandezze e’ detta LINEARE.
 dove a e b rappresentano dei valori costanti.
 Costruiamo una tabella per esprimere la relazione tra
due variabili.
 Prendiamo un recipiente già parzialmente pieno e
aggiungiamo acqua in modo costante. In questo caso la
quantità d’acqua V nel recipiente e il tempo t sono
grandezze correlate linearmente.
T (min)
V (litri)
0
3
1
5
2
7
3
9
4
11
 In questo caso si vede che il rapporto tra y e x NON e’ costante;
la relazione tra x e y e’ espressa dalla formula:
 y=k∙x+q
 q praticamente rappresenta il punto in cui la retta attraversa
l’asse y (e per questo in matematica e’ detta ORDINATA
ALL’ORIGINE).
 Nel nostro esempio si vede che y = 2x + 3 e quindi k = 2 e q = 3
(la nostra retta attraversa l’asse y nel punto di ordinata = 3).
PROPORZIONALITA’ INVERSA
 Un’altra relazione tra due grandezze e’ la
PROPORZIONALITA’ INVERSA.
 Costruiamo una tabella per esprimere la relazione tra
due variabili x e y
X
Y
10
600
20
500
30
400
40
300
50
200
60
100
 Si può vedere che quando la variabile x raddoppia, la
variabile y dimezza, quando x triplica, y diventa 1/3, etc.
 Quindi se facciamo il prodotto y ∙ x, si può notare che
questo prodotto e’ costante.
 Nel nostro esempio il prodotto tra x e y e’ sempre = 6000.
 y ∙ x = k = 6000
 Quando il prodotto tra due grandezze e’ costante, si dice
che le due grandezze sono INVERSAMENTE
PROPORZIONALI.
 Quindi due grandezze si dicono INVERSAMENTE
PROPORZIONALI quando il loro PRODOTTO e’
COSTANTE.
 y∙x=k
 N.B.: Se rappresentiamo le due grandezze su di un grafico
cartesiano otteniamo un ramo di iperbole.
 Viceversa, se su un grafico e’ rappresentato un ramo di
iperbole, significa che le due grandezze rappresentate sono
INVERSAMENTE PROPORZIONALI.
PROPORZIONALITA’ QUADRATICA
 L’ultima relazione che prendiamo in considerazione e’
la PROPORZIONALITA’ QUADRATICA.
 Costruiamo una tabella per esprimere la relazione
tra due variabili x e y dove x e y rappresentano
rispettivamente il raggio e l’area di un cerchio.
 L’area e il raggio di un cerchio sono legate da
proporzionalità quadratica. Al raddoppiare del
raggio l’area diventa 4 volte più grande, al triplicare
del raggio l’area diventa 9 volte più grande ….
 dove a rappresenta una costante.
 Quindi una grandezza y si dice che ha una proporzionalità
quadratica rispetto ad una grandezza x, quando, dividendo i
valori che assume la y per i corrispondenti valori di x al quadrato,
si ottiene sempre lo stesso valore k:
y
── = k
x2
oppure
y = k ∙ x2
 Se rappresentiamo le due grandezze su di un grafico
cartesiano otteniamo una parabola.
 Viceversa, se su un grafico e’ rappresentata una
parabola, significa che fra le due grandezze
rappresentate esiste una proporzionalità
quadratica.
RIASSUMENDO
 Due grandezze x e y sono direttamente
proporzionali quando il loro rapporto e’ costante;
la formula che esprime la relazione di proporzionalità
diretta è
y
── = k
x
 Il grafico di y in funzione di x è una retta passante
per l’origine degli assi.
 Due grandezze sono legate dalla relazione lineare
quando
y=k∙x+q
 Il grafico di y in funzione di x e’ una retta NON
passante dall’origine degli assi, ma dal punto q (per
questo q si chiama anche ORDINATA ALL’ORIGINE).
 Due grandezze x e y sono inversamente
proporzionali quando il loro prodotto e’ costante;
la formula che esprime la relazione di proporzionalità
inversa e’
y∙x=k
Il grafico di y in funzione di x e’ un ramo di iperbole.
 La proporzionalità quadratica e’ espressa dalla
relazione matematica
y
── = k
x2
 Il grafico che esprime la relazione tra x e y e’ una
parabola.
Le Leggi Fisiche
 La descrizione delle proprietà e dei comportamenti del
mondo fisico è contenuta in alcune affermazioni
chiamate……….
 LEGGI FISICHE
 Una legge fisica in pratica è LA RELAZIONE
MATEMATICA (FORMULA) CHE INTERCORRE TRA LE
GRANDEZZE FISICHE IN GIOCO.
 Per ricavare una legge fisica occorre seguire il metodo
scientifico (introdotto da Galileo Galilei) composto dai
seguenti punti:
 osservazione preliminare del fenomeno
 individuazione delle grandezze fisiche che descrivono il
fenomeno
 formulazione di un’ipotesi, cioè di una relazione che lega fra loro
le grandezze fisiche in gioco
 ideazione e realizzazione di esperimenti che possono verificare
concretamente l’ipotesi teorica
 se la teoria e’ confermata dalla pratica (esperimento) si può
formulare la legge fisica che descrive il fenomeno considerato.
 Le relazioni tra due grandezze fisiche (che possiamo
chiamare genericamente x e y), utilizzate per
descrivere un fenomeno, si possono esprimere
mediante l’uso di tabelle, in cui si raccolgono i valori
che le grandezze assumono, mediante grafici e per
mezzo di funzioni matematiche (formule).
 Ovviamente c’è una relazione tra questi tre modi di
rappresentazione; ad esempio i dati raccolti in una
tabella possono essere trasformati in un grafico;
utilizzando una formula è possibile costruire una
tabella; e così via.
RAPPRESENTAZIONE DATI
SPERIMENTALI
 Il metodo più semplice ed immediato per
rappresentare dei dati sperimentali consiste
nell’utilizzare un grafico cartesiano.
 Per costruire un grafico cartesiano si procede nel
seguente modo:








si disegnano due assi perpendicolari ……………
(assi cartesiani),
uno orizzontale ………………………..
(asse delle ascisse)
ed uno verticale …………………………
(asse delle ordinate);
il punto in cui si incontrano e’ detto ……………………
ORIGINE degli assi cartesiani.
 si orientano gli assi (aggiungendo una freccetta in fondo agli assi) e vicino a ciascun asse
si scrive il simbolo della variabile rappresentata.
 Le grandezze che compaiono nel grafico o nelle tabelle o nelle
funzioni sono dette ………..........
 VARIABILI
 Si dicono variabili perché possono assumere valori di volta in
volta diversi.
 Solitamente le variabili considerate sono due e sono chiamate
rispettivamente …………………..
 VARIABILE INDIPENDENTE e VARIABILE DIPENDENTE.
 A partire dai valori assunti dalla variabile indipendente, si
ricavano i valori corrispondenti della variabile dipendente.
 In matematica si scrive ………………
 y = f(x);
 questa espressione si può leggere indifferentemente:
 la variabile y è funzione della variabile x;
 y dipende da x;




x e’ la variabile …………………
INDIPENDENTE
e y è la variabile ……………………
DIPENDENTE;
 al variare del valore x, ne consegue un valore di y.
 In pratica, in fisica, si può pensare alla variabile
indipendente come …………….
 CAUSA
 e alla variabile dipendente come ………………..
 EFFETTO.
 RICORDIAMOCI UNA REGOLA: nei grafici, sull’asse
delle ascisse si deve sempre indicare la VARIABILE
INDIPENDENTE, mentre sull’asse delle ordinate si
deve sempre indicare la VARIABILE DIPENDENTE.
PROPORZIONALITA’ DIRETTA
 La più semplice relazione tra grandezze fisiche e’ la
relazione di PROPORZIONALITA’ DIRETTA.
 Costruiamo una tabella per esprimere la relazione tra
due variabili x e y.
X
Y
0
0
1
4
2
8
3
12
4
16
5
20
 Si può vedere che quando la variabile x raddoppia, anche la
variabile y raddoppia, quando x triplica, anche y triplica,
etc.
 Quindi, se facciamo il rapporto y/x si può notare che
questo rapporto e’………………
 costante
 ed in questo caso vale 4.
y
k = ── = 4
x
 Quando il rapporto tra due grandezze è costante si
dice che le due grandezze sono …………………….
 DIRETTAMENTE PROPORZIONALI.
 Due grandezze si dicono DIRETTAMENTE
PROPORZIONALI quando ………………
 il loro RAPPORTO è COSTANTE.
y
── = k
x
 Questa relazione si può esprimere anche come:
y=kx
 N.B.: Rappresentando le due grandezze su di
un grafico cartesiano otteniamo una retta
passante per l’origine.
 Viceversa, se su un grafico è rappresentata una
retta passante per l’origine, significa che le due
grandezze rappresentate sono
DIRETTAMENTE PROPORZIONALI.
y
0
x
 L’inclinazione della retta rispetto all’asse X è detta
PENDENZA (possiamo approssimativamente indicarla
con l’angolo α) e dipende dal valore della costante k.
 Più è grande il valore di k, maggiore è l’angolo che la
retta forma con l’asse X.
Se la pendenza è maggiore, significa che la grandezza rappresentata dalla variabile
dipendente (y) varia più rapidamente. Nella figura sottostante l’angolo β risulta > α,
per cui la retta rossa ha una pendenza maggiore della retta verde e quindi la
grandezza rappresentata dalla retta rossa varia più rapidamente dell’altra.
y
β
α
0
x
Altre relazioni matematiche
 Se la retta NON passa per l’origine, la relazione tra le
due grandezze e’ detta ……………….
 LINEARE.
 dove a e b rappresentano dei valori costanti.
 Costruiamo una tabella per esprimere la relazione tra
due variabili.
 Prendiamo un recipiente già parzialmente pieno e
aggiungiamo acqua in modo costante. In questo caso la
quantità d’acqua V nel recipiente e il tempo t sono
grandezze correlate linearmente.
T (min)
V (litri)
0
3
1
5
2
7
3
9
4
11
 In questo caso si vede che il rapporto tra y e x NON e’ costante;
la relazione tra x e y e’ espressa dalla formula:
 y=k∙x+q
 q praticamente rappresenta il punto in cui la retta attraversa
l’asse y (e per questo in matematica e’ detta …………………..
 ORDINATA ALL’ORIGINE).
 Nel nostro esempio si vede che y = 2x + 3 e quindi k = 2 e q = 3
(la nostra retta attraversa l’asse y nel punto di ordinata = 3).
PROPORZIONALITA’ INVERSA
 Un’altra relazione tra due grandezze e’ la
PROPORZIONALITA’ INVERSA.
 Costruiamo una tabella per esprimere la relazione tra
due variabili x e y
X
Y
10
600
20
500
30
400
40
300
50
200
60
100
 Si può vedere che quando la variabile x raddoppia, la
variabile y dimezza, quando x triplica, y diventa 1/3, etc.
 Quindi se facciamo il prodotto y ∙ x, si può notare che
questo prodotto e’ costante.
 Nel nostro esempio il prodotto tra x e y e’ sempre = 6000.
 y ∙ x = k = 6000
 Quando il prodotto tra due grandezze e’ costante, si dice
che le due grandezze sono ……………….
 INVERSAMENTE PROPORZIONALI.
 Quindi due grandezze si dicono INVERSAMENTE
PROPORZIONALI quando ……………………
 il loro PRODOTTO e’ COSTANTE.
 y∙x=k
 N.B.: Se rappresentiamo le due grandezze su di un grafico
cartesiano otteniamo un ………………….
 ramo di iperbole.
 Viceversa, se su un grafico e’ rappresentato un ramo di
iperbole, significa che le due grandezze rappresentate
sono……………..
 INVERSAMENTE PROPORZIONALI.
PROPORZIONALITA’ QUADRATICA
 L’ultima relazione che prendiamo in considerazione e’
la PROPORZIONALITA’ QUADRATICA.
 Costruiamo una tabella per esprimere la relazione
tra due variabili x e y dove x e y rappresentano
rispettivamente il raggio e l’area di un cerchio.
 L’area e il raggio di un cerchio sono legate da
proporzionalità quadratica. Al raddoppiare del
raggio l’area diventa 4 volte più grande, al triplicare
del raggio l’area diventa 9 volte più grande ….
 dove a rappresenta una costante.
 Quindi una grandezza y si dice che ha una proporzionalità
quadratica rispetto ad una grandezza x, quando, dividendo i
valori che assume la y per i corrispondenti valori di x al quadrato,
si ottiene sempre lo stesso valore k:
y
── = k
x2
oppure
y = k ∙ x2
 Se rappresentiamo le due grandezze su di un
grafico cartesiano otteniamo una ………………
 parabola.
 Viceversa, se su un grafico e’ rappresentata
una parabola, significa che fra le due
grandezze rappresentate esiste una ………….
 proporzionalità quadratica.
RIASSUMENDO
 Due grandezze x e y sono direttamente




proporzionali quando………
il loro rapporto e’ costante;
la formula che esprime la relazione di proporzionalità
diretta è
y
── = k
x
Il grafico di y in funzione di x è……..
una retta passante per l’origine degli assi.
 Due grandezze sono legate dalla relazione lineare
quando
y=k∙x+q




Il grafico di y in funzione di x e’ ……..
una retta NON passante dall’origine degli assi,
ma dal punto q (per questo q si chiama anche……..
ORDINATA ALL’ORIGINE).
 Due grandezze x e y sono inversamente
proporzionali quando …………
 il loro prodotto e’ costante;
 la formula che esprime la relazione di
proporzionalità inversa e’
y∙x=k
Il grafico di y in funzione di x è………
un ramo di iperbole.
 La proporzionalità quadratica e’ espressa
dalla relazione matematica
y
── = k
x2
 Il grafico che esprime la relazione tra x e y e’
una …….
 parabola.
THE END
1




Quando due grandezze sono direttamente
proporzionali?
A il loro prodotto è costante
B la loro somma è costante
C la loro differenza è costante
D il loro rapporto è costante
2




Nella figura sono rappresentate due grandezze x e
y correlate linearmente. Quale delle seguenti formule
descrive la relazione?
A y = 11 + 2x
B y = 2x
C y = 3x + 3
D y = 2x + 3
3
A
B
C
D
Quale relazione rappresenta la formula y = 3/x
proporzionalità diretta
proporzionalità inversa
proporzionalità quadratica
nessuna delle precedenti
4





Fra le seguenti grandezze solo due sono
direttamente proporzionali. Quali?
A il perimetro e il lato di un tavolo quadrato
B il raggio e l’area di un cerchio
C il volume di un cilindro e il raggio di base
D il numero degli studenti di una scuola e il numero
degli insegnanti
5




Se due grandezze sono inversamente
proporzionali, la loro rappresentazione grafica è:
A una semiretta non uscente dall’origine degli assi
B una semiretta uscente dall’origine degli assi
C una parabola
D un ramo di iperbole
6




Nella figura sono rappresentate due grandezze x e
y direttamente proporzionali. Quale delle seguenti
formule descrive la relazione?
A y = 4x
B y=x
C y = 2x
D y = 2x + 1
7




La grandezza y è funzione della grandezza x.
x
y
1
30
2
15
3
10
4
7,5
5
6
Quale delle seguenti affermazioni è corretta?
 A y è direttamente proporzionale a x
 B y è inversamente proporzionale a x
 C y è proporzionale al quadrato di x
 D y dipende linearmente da x
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