La formazione dei popoli europei Dai regni romano-barbarici alle monarchie nazionali Autore: Luca Montanari 1 LE ORIGINI GRECHE XIII-IV secolo a.C. • Secondo un importante mito greco, citato dal poeta Esiodo nella Teogonia, Europa è una ninfa figlia di Oceano e Teti. • Una delle sue sorelle, Asia, occupa la porzione delle terre emerse che confina con la sua dalla parte dell’Oriente, ma ha un carattere diverso. La ninfa delle origini • Europa vuole essere libera, mentre Asia si sottomette ai sovrani. • Un’altra versione del mito afferma che Europa è una fanciulla rapita e sedotta da Zeus sotto le sembianze di un toro. La fanciulla • L’amore fra il dio e la giovane prende corpo nel bacino del Mediterraneo, il simbolo del mondo greco. di Zeus Radici culturali • La civiltà greca pone le basi filosofiche e culturali dell’Occidente, ma non arriva a teorizzare la costruzione dell’Europa. • Le póleis libere e indipendenti non accettano la sottomissione a un’entità statale posta al di sopra delle città o delle nazioni. 2 CHE COS’È? LA XENOFOBIA… Xenofobia: paura dello straniero e odio nei suoi confronti Il termine deriva dall’unione delle parole greche xénos (straniero) e fóbos (paura). Le città-stato puntano sull’identità etnica dei propri abitanti. Tutti coloro che non sono in possesso della cittadinanza sono stranieri. Nelle comunità cittadine i sospetti nei confronti degli estranei sono piuttosto forti. I non-greci vengono definiti barbari poiché non riescono a esprimersi in greco senza balbettare. La minaccia persiana convince i greci a un’alleanza di carattere etniconazionale. 3 … E L’OSPITALITÀ CHE COS’È? Il rispetto dell’ospite… Nell’Iliade il troiano Glauco e l’acheo Diomede rinunciano a sfidarsi a duello poiché scoprono di essere legati da un’antica ospitalità. La parola xénos non indica solo lo straniero che deve essere escluso. Lo stesso termine si riferisce all’ospite che merita accoglienza. L’ospitalità è un dovere sacro e un’istituzione irrinunciabile. La tradizione si tramanda attraverso le generazioni. … e il disprezzo della civiltà Il mancato rispetto dell’ospitalità indica la barbarie. Nell’Odissea il ciclope Polifemo rifiuta i doni dell’ospitalità e cerca di divorare tutti i compagni di Ulisse. 4 L’ETÀ ELLENISTICA Dal IV al I secolo a.C. LE CONQUISTE • Alessandro Magno sconfigge i persiani e conquista un impero che si estende fino al Gange. L’IMPERO E LA MORTE • La gestione di un territorio così vasto si rivela problematica: la morte coglie l’imperatore a Babilonia a soli 33 anni. I REGNI ELLENISTICI • I diadochi (successori) si spartiscono i possedimenti sulla base di criteri geografici e danno vita a una cultura che unisce la tradizione greca ad alcuni aspetti della civiltà orientale. La battaglia di Isso combattuta da Alessandro Magno e Dario III nel 333 a.C. 5 L’IMPERO FRAMMENTATO Dal I al IV secolo d.C. I regni dei diadochi MACEDONIA • Antigonidi EGITTO • Tolomei SIRIA La spedizione militare di Alessandro Magno contro i persiani garantisce ai Macedoni un vasto impero, ma la morte prematura del sovrano provoca la divisione del territorio in quattro regni rivali. • Seleucidi PERGAMO • Attalidi 6 LA CONQUISTA DELL’ITALIA Dal V secolo a.C. al III secolo a.C. Un lungo processo • Dopo il V secolo a.C. Roma s’impegna in una serie di guerre contro le città e i popoli italici per l’egemonia sulla penisola. La prima fase • Il controllo del Lazio richiede quasi un secolo, ma la politica di alleanze aiuta Roma ad allargare la sua influenza. La seconda fase • Le guerre sannitiche e la vittoria contro Pirro consentono a Roma di dominare sull’Italia centromeridionale. 7 LA CONQUISTA DEL MEDITERRANEO Le guerre puniche segnano l’avvio dell’egemonia di Roma sul Mediterraneo: tra il II secolo a.C. e il II secolo d.C. Roma forma un impero che va dalla Spagna al Medio Oriente. Dal III secolo a.C. al II secolo d.C. Il concetto territoriale del mondo romano si collega direttamente al bacino del Mediterraneo e non alle terre dell’estremo Nord. L’Africa settentrionale è infatti molto meno distante, sia geograficamente, sia nelle abitudini e tradizioni. 8 L’IMPERO UNIVERSALE? Traiano 98-117 d.C. L’imperatore Traiano porta Roma alla massima espansione territoriale L’Impero includeva Britannia, Gallia e penisola iberica. Giungeva fino al Mar Nero, occupava le coste mediterranee dell’Asia Minore e la Mesopotamia, fino al Mar Nero e al Mar Caspio. Occupava le coste settentrionali dell’Africa. 9 I DOCUMENTI DELLA STORIA L’ENCOMIO DI ROMA LA CITTÀ DEL MONDO • L’oratore ionico Elio Aristide vive nel II secolo d.C. e gode del benessere che l’età del principato adottivo regala al mondo romano. • L’appartenenza all’Impero garantisce ricchezza, stabilità e sicurezza. L’ELOGIO • In una delle sue opere più famose, l’Encomio a Roma, Elio Aristide celebra la città che ha riunito sotto il suo potere quasi tutte le terre conosciute e ha garantito ai popoli l’opportunità di convivere in pace. • L’Urbe è un simbolo del mondo antico. Ritratto in forma di scultura classica di Elio Aristide, letterato greco del II secolo d.C. TRA PROPAGANDA E REALTÀ • L’elogio di Elio Aristide rivela la volontà celebrativa di uno straniero che si sente accolto nel sistema romano, ma dimostra anche il fascino e la forza che il modello imperiale esercitavano sulle élites colte dei territori conquistati. 10 IL CROLLO DI UN MONDO Dal III secolo d.C. La fine delle conquiste complica il bilancio dello Stato. DECADENZA DELL’IMPERO Pressioni dei popoli germanici sui confini. Crisi economica e contrasti sociali. Perdita di potere da parte del Senato. Nel III secolo d.C. l’esercito diventa l’arbitro del potere imperiale: i militari controllano l’elezione dei principi. 11 I PROTAGONISTI DELLA STORIA LE TRIBÙ DEI BARBARI Intorno alla metà del IV secolo i popoli barbari delle steppe orientali si spostano verso occidente e penetrano nei territori romani, favorendo la crisi dell’Impero. Dalla steppe dell’Asia gli unni attraversarono l’Europa giungendo in Gallia e nella Pianura Padana. Dalla penisola iberica i vandali giunsero a invadere diverse aree dell’Impero. VIDEO Le invasioni barbariche 12 I REGNI ROMANO-GERMANICI Dal V all’VIII secolo d.C. ITALIA ostrogoti e longobardi FRANCIA SPAGNA franchi e burgundi visigoti ISOLE BRITANNICHE angli e sassoni 13 I LUOGHI DELLA STORIA IL MEDITERRANEO OSTROGOTI VISIGOTI IMPERO BIZANTINO Italia: dal 497 al 553 d.C. Spagna: V-VII secolo d.C. Forza economica e stabilità militare. Regno di Teodorico: rinascita e convivenza con i romani. Frammentazione politica. Le minacce dei barbari sono sventate. Problemi tra barbari ariani e romani cattolici Recaredo si converte al cattolicesimo. Giustiniano sogna l’Impero universale e cerca di riconquistare l’Occidente. 535-553 d.C.: guerra grecogotica e vittoria bizantina. Codice di leggi che facilita la convivenza tra romani e germani. Il progetto fallisce con la sua morte. L’espansione dell’islam pone fine al regno 14 LA NASCITA DEI POPOLI EUROPEI LUOGHI TEMPI Dal V all’VIII secolo d.C. • I regni romano-germanici consolidano le comunità nazionali nelle vecchie province romane. • Dopo i traumi dei saccheggi e delle invasioni, i romani e i germani ritrovano un equilibrio di convivenza. • Nel VI secolo d.C. le strutture nazionali dei regni sono più solide. Il matrimonio del re dei franchi Clodoveo con Clotilde, nel 493. MODI • Scrittura dei codici di leggi. • Amministrazione ai romani, ruoli militari ai barbari. • Conciliazione tra cattolici e ariani o conversione dei barbari. VIDEO La cavalleria nei regni romano-germanici 15 I LONGOBARDI VI-VIII secolo d.C. Nel 569 d.C. i longobardi scendono in Italia. Sconfiggono i bizantini e fondano ducati. L’esarcato d’Italia controlla solo metà della penisola. L’Italia risulta divisa fra longobardi e bizantini. Copertura di evangelario, in avorio, oro e pietre preziose. VIII-IX secolo, civiltà longobarda. Alla fine del VI secolo i Longobardi si impongono come conquistatori e dominatori. Cinquant’anni dopo cercano di integrare la componente romano-bizantina nella società attraverso una maggiore tolleranza religiosa e una politica più aperta nei confronti dei vecchi abitanti della penisola. 16 I PROTAGONISTI DELLA STORIA CARLO MAGNO Re dei franchi capace di sconfiggere i longobardi e le popolazioni renane. Le conquiste gli permettono di controllare quasi tutta l’Europa centrale e l’Italia. La notte di Natale dell’800 viene incoronato imperatore dal papa. Carlo Magno fonda il Sacro Romano Impero: Carlo Magno (742-814), imperatore del Sacro Romano Impero. Sacro: protegge il papa e la Chiesa; Romano: ripercorre il progetto universale di Roma; Impero: riunisce più popoli. 17 L’ETÀ CAROLINGIA Obiettivi VIII-IX secolo d.C. Carlo Magno a cavallo a colloquio con Genelon. Vetrata istoriata della cattedrale di Notre-Dame, Chartres, Francia. Recuperare la grandezza dell’Impero romano in uno spirito cristiano. Territorio Europa centrale e Italia, con la speranza di allargare il territorio alla penisola iberica. Modalità Politica di assimilazione culturale ed elaborazione di sistemi comunicativi capaci di riunire i popoli. Le radici più antiche del progetto europeo affondano nell’età carolingia: il baricentro si sposta dal Mediterraneo all’area renana. 18 LA SVOLTA L’IMPERO DEGLI OTTONI Nel X secolo d.C. gli Ottoni di Sassonia danno vita al Sacro Romano Impero Germanico Ottone III in una miniatura dall'Evangelario di Bamberga, Germania, X secolo. Il baricentro dei territori imperiali diventa la Germania, ormai divisa dalla Francia per le consolidate dinamiche dinastiche. Ottone I e Ottone III cercano di affermare il potere dell’imperatore sui feudatari e di imporre la supremazia della Corona sul clero: inizia la lotta per le investiture. Re Berengario rende omaggio all'imperatore Ottone I. Tratto dal Chronicon di Ottone di Frisinga (11091158). L’autonomia della Francia e i contrasti fra la Chiesa e l’Impero segnano la nuova frammentazione della politica europea. 19 LE MONARCHIE NAZIONALI Dal X secolo d.C. Successione di varie dinastie. FRANCIA Dal X secolo Continuità del territorio nazionale. INGHILTERRA Dal 1066 d.C. Conquista dei normanni: i re inglesi sono feudatari dei sovrani francesi. 1215: Magna Charta Libertatum. Si pongono le basi per la monarchia costituzionale. De Agostini © 2015 – De Agostini Scuola – Novara Autore: Luca Montanari 20 E ORA… FISSIAMO I CONCETTI Per quali motivi i greci e i romani, che hanno posto le basi della cultura occidentale, non hanno mai plasmato un’idea di Europa come entità politica? Individua le principali caratteristiche dei regni romanogermanici e prova a spiegare per quale motivo il loro sviluppo ha favorito la nascita degli Stati nazionali. Ritieni che l’idea dell’Europa che emerge dal progetto di Carlo Magno corrisponda a quella contemporanea, almeno in senso geografico? 21