Argomento:apparato
locomotore
PROF.PIERRO VALENTINA
La locomozione è lo spostamento attivo da
un luogo ad un altro. L’apparato locomotore
è l'apparato che ci permette il movimento.
E' composto di una parte attiva (sistema
muscolare) e di una passiva (sistema
scheletrico).
Apparato locomotore
Ha funzione di
Dare forma al corpo e farlo muovere
Ossa del cranio
Ossa del tronco
Ossa degli arti superiori
Ossa degli arti inferiori
Ossa
È formato da:
Sinartrosi
Diartrosi
articolazioni
muscoli
Compiono
Lavoro anaerobico alattacido
Lavoro anaerobico lattacido
Lavoro aerobico
L’apparato locomotore dà forma al
corpo e gli consente di muoversi. È
composto da ossa, collegate da
articolazioni e muscoli. Questi ultimi
si attaccano alle ossa tramite i tendini
Le ossa
nell’essere umano sono circa tra le 206,
formano lo scheletro che sostiene il corpo e protegge gli
organi interni. Esse sono formate da tessuto connettivale
osseo. Questo contiene fibre proteiche, che rendono le
ossa elastiche e deformabili, e cristalli di fosfato idrato
di calcio che le rendono invece dure.
Le ossa sono organi cavi circondati esternamente da una
membrana detta periostio.
Le ossa possiedono varie forme in base ai compiti che
svolgono. Le ossa possono accrescere in lunghezza e
larghezza. Con l’avanzare dell’ età la distruzione prevale
sulla rigenerazione.
Esse rappresentano il collegamento tra due ossa.
Possono essere di vario tipo e forma. Ve ne sono di fisse
o di mobili.
Quelle fisse sono per es. quelle che collegano l'osso
sacro e le ossa iliache, o lo sterno con le clavicole.
Le articolazioni tipiche sono quelle mobili composte da:
la parte terminale delle ossa (epifisi);
la cartilagine, attaccata sulle due estremità delle epifisi,
molto liscia e con pochissimi attrito, provvista di una
certa elasticità;
la capsula articolare, che chiude tutta l'articolazione e la
sinovia al suo interno che produce il liquido sinoviale,
molto viscoso, che serve da lubrificante e anche per
nutrire la cartilagine
Lo scheletro interagisce con i muscoli per dare origine al
movimento. Il muscolo per la propria struttura può solo
contrarsi; il rilassamento è un processo passivo che comporta l’
estensione del muscolo. I tendini legano i muscoli alle ossa; essi
sono costituiti da tessuto connettivo fibroso. Spesso l’ azione di
un muscolo è accompagnata dall’ azione di un altro muscolo; si
parla perciò di muscoli antagonisti. Ad esempio, il movimento
dell’ avambraccio è dato dall’ interazione tra bicipite e tricipite
Muscoli lisci o involontari
Apparato muscolare
costituito da:
ventre
Muscoli striati o volontari o
scheletrici
strutturati da
tendini
bianche
Costituiti da
fibre
rosse
miste
eccitabilità
caratterizzati da
contrattilità
elasticità
tonicità
capacita di reagire a stimoli nervosi
reazione agli stimoli sotto forma di contrazione
capacità di allungarsi e contrarsi
stato di parziale tensione presente per
mantenere la postura
Le ossa lunghe
sono quelle degli arti, hanno la funzione di leve, sono
costituite da due estremità dette epifisi mentre la parte intermedia è detta diafasi.
Le ossa piatte generalmente proteggono gli organi interni
Le ossa brevi come le vertebre sono adatte a sopportare un carico elevato.
Le ossa della testa costituiscono il cranio che è formato da due
parti:
NEUROCRANIO è la parte superiore ha forma ovale e contiene
l’encefalo. La parte anteriore del neurocranio è detto polo
frontale quella posteriore polo occipitale.
SPLANCNOCRANIO è la parte inferiore e contiene le cavità che
aprono all’esterno sistemi e apparati che proseguono all’interno
del corpo (orbite naso bocca )
Le ossa del tronco si dividono in gabbia toracica, colonna
vertebrale e ossa del bacino.
La gabbia toracica è formata da 12 paia di coste che si
congiungono dietro con le vertebre e davanti con un osso piatto
detto sterno.
La colonna vertebrale a cui la gabbia toracica è collegata svolge
un ruolo fondamentale oltre a fornire un appiglio alle coste è
addetta a sostenere il peso della testa collo, tronco, e arti
superiori. La colonna è formata da vertebre. Vista frontalmente
essa dovrebbe essere diritta. Qualsiasi deviazione è anomala
ed è detta scoliosi. Di profilo si presenta con alcune curve
lordosi e cifosi. Grazie a queste curve riesce ad ammortizzare le
sollecitazioni.
Fratture e patologie delle ossa
Le ossa sono strutture rigide ma non del tutto inflessibili; infatti
rispondono a molte sollecitazioni dovute a forze esterne. Se la
forza applicata supera la capacità elastica, si verifica una frattura
ossea. Le fratture ossee, si verificano solitamente per urti
improvvisi. Invece le fratture da stress, sono dovute a
sollecitazioni di piccola intensità ma ripetute. Una volta guarito,
un osso è più robusto e resistente di prima, così da prevenire
eventuali altre fratture nella stessa sede. Una patologia del
sistema scheletrico, che aumenta il rischio di fratture ossee, è
l’osteoporosi. Essa è caratterizzata da massa ossea ridotta e
deterioramento strutturale del tessuto osseo; ciò dipende
dall’alterazione del normale processo di rimodellamento osseo.
L’osteoporosi viene trattata con somministrazione di calcio,
vitamina D e con farmaci che rallentano la perdita di massa
ossea.