Caratteristiche generali
Temperatura corporea costante ed
elevata
 Testicoli esterni (spermio istogenesi)
 Presenza di una placenta perfezionata
 Periodo della gestazione

Formazione della placenta
Fecondazione
Blastocisti
Trofoblasto
(corion)
Villi coriali
Annidamento
La placenta
Forma e struttura differente
nei vari ordini
 Collegata al feto mediante il
cordone ombelicale

Funzioni della placenta





Le funzioni di questo organo sono assai numerose, dal momento che
esso funge da:
Polmone: fornisce ossigeno al feto ed allontana l'anidride carbonica;
questi gas diffondono facilmente attraverso il sottile strato di cellule che
separa i villi coriali dal sangue materno
Rene: depura e regola i liquidi corporei del feto
Apparato digerente: procura e fornisce nutrienti; la placenta è
permeabile a molte sostanze nutritive presenti nel sangue della madre,
come glucosio, trigliceridi, proteine, acqua ed alcune vitamine e sali
minerali
Sistema immunitario: consente il passaggio degli anticorpi per
endocitosi ma impedisce quello di molti patogeni (fanno eccezione, ad
esempio, i virus della rosolia e i protozoi della toxoplasmosi)
Barriera protettiva: la placenta impedisce il passaggio di molte
sostanze dannose, anche se alcune possono comunque attraversarla e
nuocere al feto (caffeina, cocaina, alcol, alcuni farmaci, nicotina ed altre
sostanze cancerogene presenti nel fumo di sigaretta...)
Placenta previa
Quando la placenta raggiunge le aree critiche si
possono riscontrare problemi come la placenta
previa, che può portare al distacco della
placenta. Questo può portare il figlio ad avere
problemi, a nascere prematuro o addirittura
morto.
Le origini
L’eomaia scansoria è
considerato il primo placentato:
•Nasce 125 milioni di anni fa
•Predisposto ad arrampicarsi
•Mammifero arboricolo
•Non ancora completamente un
placentato, in quanto il bacino
era ancora troppo stretto per
partorire cuccioli vivi e
completamente sviluppati
La classificazione
euarchontoglires
metatheria
boreoeutheria
laurasiatheria
eutheria
xenarthra
atlantogenata
afrotheria
Meridiungulata (ordine
estinto)
Euarchontoglires
Roditori: sono in assoluto i
mammiferi più diffusi
 Lagomorfi: lepre e coniglio.
Zampe posteriori molto
sviluppate, grossi incisivi a
crescita continua
 Scandenti: piccoli mammiferi con
lunga coda e muso aguzzo
 Dermotteri: sono caratterizzati da
una larga membrana posta tra il
collo, gli arti anteriori, i posteriori
e la coda e tra le dita. Riescono
così a planare e per questo le
uniche due specie che
appartengono a quest’ordine
sono dette lemuri volanti.


Primati
Laurasiatheria






Artiodattili: con
numero pari di dita
Cetacei
Carnivori: mangiatori
di carne, mammiferi
più noti e diffusi
Chirotteri
Perissodattili:
numero dispari di
dita
Polidoti
Xenarthra

Pelosi

Cingolati
Afrotheria





Iracoidi: sono anche
detti pro cavie. Zampe
corte, pelo folto e corpo
tondeggiante
Tubulidentati:
caratterizzati dalla
presenza di una cavità
tubolare che attraversa i
denti
Macroscelidi: lunga
coda, lunghe zampe e il
muso è allungato
Proboscidati
Sirenidi:ordine costituito
da lamantini e dugonghi.
I Primati
presentano una linea evolutiva dei
mammiferi che ebbe un grande
sviluppo dopo l’estinzione dei
dinosauri, tutte le proscimmie
vivono nelle foreste tropicali. Si
differenziano per la lunga coda che
presentano
Proscimmie
comprende le scimmie, le
scimmie antropomorfe e l’uomo,
hanno un encefalo più grande e
si affidano più alla vista che
all’olfatto
Antropomorfe
Scimmie antropomorfe
Le scimmie antropomorfe vivono tutte nelle aree tropicali del
sudest asiatico e dell’africa, sono prive di coda e i loro arti
anteriori sono più lunghi di quelli posteriori e sono vegetariane.
I gibboni → scimmie antropomorfe più piccole e leggere e agili,
arboricole e monogame.
L’Orango → foreste pluviali di Sumatra e Borneo, muove
lentamente sugli alberi, ma può passeggiare anche sul terreno.
Il Gorilla → può arrampicarsi sugli alberi, ma passa quasi tutto il
suo tempo al suolo. Questo animale sostiene il proprio peso
appoggiandosi al terreno sulle nocche degli arti anteriori, ma è
in grado di rizzarsi sugli arti posteriori.
Gli scimpanzé →vivono nelle foreste pluviali africane, passano
un quarto del loro tempo a terra e camminano sulle nocche,
hanno comportamenti simili a quelli umani ( specchio, guerra
all’interno della propria specie, usano un linguaggio dei gesti
capibile) e solo il 3% del loro DNA differisce dal nostro.
Splancnocranio delle scimmie
Questa parte del cranio ha subito notevoli modificazioni nella scala filogenetica dell’ordine dei primati; dalle
proscimmie sino all’uomo e anche nell’ambito dell’evoluzione umana essa assume un importante valore
distintivo per l’identificazione dei vari livelli evolutivi; per cui è di fondamentale importanza la conoscenza
delle varie conformazioni in relazione alla funzionalità delle singole parti. Suddivisibile in:
Blocco facciale: Comprende le ossa della faccia
quali nasali, mascellari , palatine, ecc.
Dentatura: segue l’andamento evolutivo del blocco facciale,
ma è difficile capire quale specie sia nata prima di un’altra in
quanto dalle tupaie e i lemuri fino all’uomo, la dentatura si è
ristretta.
Mandibola: nelle proscimmie è conformata come nella
maggior parte degli altri mammiferi. Nei primati
superiori, uomo compreso, le due semimandibole,
separate nella vita fetale, si fondono con una sinostosi
formando un osso unico.
•Forma
affusolata
•Mancanza di collo e
torace
•Coda orizzontale
Cetacei
•Quasi totale assenza di
peli
•Sprovvisti di narici
•Presenza di pinne
(pettorali, dorsale,
caudale)
A differenza dei Carnivori Pinnipedi (foche, trichechi,…) non sono più in grado
di sopravvivere nell’ambiente terrestre per le sostanziali modificazioni dello
scheletro, in quanto coste e sterno non sono così robusti da sostenere il peso
corporeo sulla terraferma e viene dunque impedita una ventilazione sufficiente
dei polmoni; è per questo motivo che i Cetacei spiaggiati muoiono soffocati.
Gli arti sono ridotti; in molti Cetacei permangono vestigia degli arti posteriori e
del cinto pelvico, che però non si articola mai con la colonna vertebrale;
possiedono una pinna dorsale sostenuta da tessuto connettivo denso; le sette
vertebre cervicali (numero standard dei mammiferi) sono fuse.
Chirotteri
Udito molto sviluppato
Hanno evoluto una manoala nella quale si
distende una membrana.
Si tratta di una estensione
della cute del dorso e del
ventre, percorsa
da fibre elastiche, muscoli
striati, nervi e vasi
sanguigni. Viene
lubrificata, ai fini del
mantenimento
dell’elasticità, con un
secreto proveniente da
ghiandole collocate tra
narici ed occhi. Il primo dito
è sempre libero e viene
utilizzato per arrampicarsi.
Polidoti
Corpo ricoperto di scaglie ossee,
eccetto per ventre e parte
anteriore delle zampe, utili per
difendersi dai predatori
Testa piccola e conica
Arti corti, con cinque potenti
artigli utili ad arrampicarsi
Specie arboricola e asociale.
Comunica solo nel periodo
dell’accoppiamento.
Sdentati





Assenza di denti o dentatura ridotta
Unghie falciformi di diversa misura
Cervello macrosmatico con grande sviluppo dell’olfatto
Temperatura corporea costante
Poliembrionia negli armadilli
I proboscidati





Dato l’enorme stazza, gli arti sono posti al di sotto del corpo
Presenza della proboscide
Enormi padiglioni auricolari
Pelle spessa ma delicata con scarsità di peli
Presenza di zanne
L’evoluzione della
proboscide degli elefanti
è dovuta alla continua
crescita delle zanne
I sirenidi
I sirenidi sono conosciuti come
gli erbivori marini. Infatti si
cibano solo di alghe presenti
nel fondo del mare che
“brucano”. Sono mammiferi
completamente acquatici, infatti
non escono mai dall’acqua per
respirare e riescono a fare
apnee di circa 5 minuti. La loro
distribuzione è molto ridotta,
infatti i lamantini sono ritenuti
una specie in via d’estinzione.
Hanno una vita sedentaria e
solitaria.