L*acqua un bene prezioso ma non per tutti

L’ACQUA UN BENE
PREZIOSO MA NON PER
TUTTI
-
Scandalo Montedison-Solvay a Bussi
-
Inquinamento del fiume Tirino e le sue
conseguenze
-
Inquinamento del fiume Saline
-
Gravi situazioni di inquinamento
ambientale marino denunciate dalla FE
Acqua contaminata a
700 mila persone

Le analisi dell'Istituto superiore della
sanità sul sito di rifiuti tossici più
grande d'Italia in provincia di
Pescara: "Nessun controllo su rete
idrica, coinvolte anche scuole e
ospedali". La contaminazione è
andata avanti fino al 2007.
Realacci (Pd): "Nel sito ex
Montecatini Edison 1 milione
800mila tonnellate di scorie"
Probabile aumento
tumori alla vescica

«Nella zona di Bussi abbiamo
rilevato una maggiore
concentrazione di tumori urologici
rispetto al resto dell'Abruzzo». A
parlare è Marco Lombardo,
presidente della Lega italiana
tumori (Lilt) di Pescara, e per molti
anni direttore del dipartimento di
Oncologia dell'ospedale
pescarese.
PROBLEMI PRINCIPALI INQUINAMENTO DELLA
MONTEDISON-SOLVAY
DUE FOTO DEI RITROVAMENTI DI RIFIUTI SPECIALI
ZONA DEL DISASTRO ECOLOGICO
IL FIUME TIRINO È INQUINATO DALLA FALDA ACQUIFERA E PORTA
MALATTIE

Esiste a tutti gli effetti un legame tra le falde
acquifere inquinate e l'aumento di gravi
malattie in una determinata area? Secondo
molti medici il collegamento tra i due
fenomeni c'è ed è molto stretto, e la questione
in Abruzzo è come non mai di stretta attualità.

Non ancora si placano, infatti, le polemiche e
di timori relativi alla triste vicenda della
discarica di Bussi sul Tirino, per la quale nei
prossimi giorni entrerà nella sua fase cruciale il
processo; secondo l'accusa, nelle acque del
fiume sarebbero state sversate fino alla fine
degli anni '70 tonnellate di residui della
produzione dell'ex polo industriale, che
avrebbero quindi inquinato la falda acquifera
Fiume Tirino a monte
Fiume Tirino a valle
FIUME SALINE;
UNA DISCESA AGLI INFERI
Le ultime piene hanno esacerbato ulteriormente la situazione. I rifiuti presenti sulle sponde da anni e mai
rimossi sono stati trasportati a valle raggiungendo anche il mare.
Il Saline fu classificato nel 2003 quale Sito Nazionale di Bonifica, allo stesso livello di Marghera, Taranto e
Brindisi, a causa della presenza di rifiuti interrati per 10 km del suo corso. Nel 2005 il Ministero dell’Ambiente
richiese la Messa in Sicurezza di Emergenza per la grande discarica abbandonata di Villa Carmine a
Montesilvano, al fine di evitare che l’acqua piovana penetrasse nella massa di rifiuti portando il percolato
nel fiume distante pochi metri dalla base dell’impianto. Oggi, da 8 anni di distanza, non è stata realizzata
neanche una efficiente copertura con teli impermeabili, che in vaste porzioni risulta strappata. Tutto ciò
nonostante i lavori siano stati riavviati nel 2012 dopo un primo intervento fallimentare avvenuto nel 2005!
LAMENTELE SUL MANCATO
INTERVENTO
I responsabili Virginia della Guardia, Alessandro Cilli e
Simone Loreta dell‘Associazione ambiente, sport e
cultura, in collaborazione con la FE Abruzzo e sotto la
Presidenza regionale di Paolo Leonzio, lamentano
l’inattività delle autorità interessate al controllo ed
all’intervento sul territorio in ordine alle gravi situazioni
d’inquinamento più volte denunciate e che
interessano il Vastese ed aree confinanti.
Le numerose segnalazioni, ben circoscritte nei luoghi e documentate con
foto rese pubbliche con comunicati stampa, non hanno sortito effetto alcuno,
nonostante il perseverare di realtà che, quotidianamente, peggiorano lo stato di
territori già compromessi.
Ultimo, in ordine di tempo, il caso riscontrato in territorio
di Montenero di Bisaccia, in zona limitrofa il porto
turistico, laddove, su di una spiaggia normalmente
utilizzata per la balneazione, un tubo di 20 cm di
diametro, scarica liquami ed acque nere direttamente
nelle acque marine di costa.
L‘Associazione ambiente, sport e cultura e la FE Abruzzo,
preannunciano la diffusione di un opuscolo illustrato in cui
verranno portate a conoscenza del più vasto pubblico le
situazioni d’inquinamento dei nostri territori. In concomitanza,
per fine maggio, sarà organizzata, a Roma, una
manifestazione di sensibilizzazione e denuncia davanti al
Ministero dell’Ambiente. Richiesto l'intervento delle autorità
competenti.