Vaccinarsi contro l’influenza.
Informazioni per il personale specializzato del settore
sanitario
I virus dell’influenza
Si distinguono tre tipi di virus dell’influenza:
Tipo A
• Virus molto diffusi e frequenti negli esseri
umani.
Nomenclatura/ Denominazione dei ceppi
influenzali del tipo A
• Sono i virus influenzali più pericolosi:
mutanovelocemente, riuscendo così ad
aggirare il sistema immunitario umano.
• Sono presenti in alcuni animali. A volte
possono trasmettersi dagli animali alle persone.
• Nuovi virus di tipo A, formatisi tramite la combinazione di un virus animale
con uno umano o tramite la mutazione di un virus animale, possono
provocare pandemie come per esempio l’«influenza spagnola» del 1918/19 o
l’A(H1N1)pdm09 («influenza suina»).
continua
I virus dell’influenza
Tipo B
• Si manifestano quasi esclusivamente negli esseri umani.
• Sono più rari dei virus dell’influenza di tipo A.
• Possono mutare, ma mutano da due a tre volte più lentamente rispetto ai
virus di tipo A e quindi sono geneticamente meno eterogenei.
• Ci sono due diversi lineaggi virali: Victoria e Yamagata.
Tipo C
• Virus meno diffusi negli esseri umani.
• È l’influenza meno pericolosa.
Perché farsi vaccinare ogni anno?
I virus influenzali subiscono continue mutazioni genetiche. Perciò il vaccino
contro l’influenza deve essere adattato ogni anno alla nuova situazione
virologica. Inoltre, di norma l’efficacia del vaccino dura solo da 4 a 6 mesi.
Di conseguenza ogni anno in autunno occorre ripetere la vaccinazione
antinfluenzale – in particolare per le persone a maggior rischio di complicazioni.
Periodo di incubazione e di contagio
Dopo un contagio, il periodo di incubazione prima della comparsa dei primi
sintomi dell’influenza è di norma compreso tra uno e tre giorni.
A partire da quale momento e per quanto tempo una persona è
contagiosa?
Adulti
Di norma gli adulti sono già contagiosi un giorno prima della manifestazione
dei primi sintomi e lo restano per i 3-5 giorni successivi.
Bambini
I bambini sono potenzialmente contagiosi già da prima e possono restarlo
per 5-10 giorni.
continua
Periodo di incubazione e di contagio
Negli adulti
Cosa differenzia l’influenza dal raffreddore?
Benché siano provocati entrambi da virus e i loro sintomi siano a volte simili,
l’influenza e il raffreddore presentano notevoli differenze:
Influenza
• Comparsa improvvisa e praticamente simultanea di sintomi generali e
respiratori come brividi, febbre, mialgie, artralgie e cefalee, malessere,
debolezza e tosse secca.
• I virus influenzali possono provocare un’affezione che presenta un decorso
complesso, a volte con gravi complicazioni.
Raffreddore
• Si manifestano progressivamente sintomi come naso che cola, mal di gola e
dolori articolari, tosse nonché un aumento della temperatura corporea.
• Le complicazioni sono molto rare e colpiscono in pratica solo i lattanti e i
pazienti con deficit immunitari.
Quadro clinico, confronto tra influenza e raffreddore
Sintomi (=manifestazioni
cliniche)
Influenza
Raffreddore causato da
altri virus
Insorgenza dei sintomi
Fulminea *
Graduale
Febbre
Frequente: da 37,7 °C fino
a 40,0 °C *
Rara: solo circa 0,5 °C più
del normale
Mialgia
Forte, frequente *
Rara
Artralgia
Forte, frequente
Rara
Inappetenza
Frequente
Rara
Cefalea
Forte, frequente
Leggero, raro
continua
* Se più di uno o tutti i sintomi contrassegnati dall’asterisco si manifestano, la probabilità che si tratti di un’influenza è elevata.
Quadro clinico, confronto tra influenza e raffreddore
Sintomi (=manifestazioni
cliniche)
Influenza
Raffreddore causato da
altri virus
Tosse (secca)
Forte, frequente *
Da leggera a moderata
Malessere
Forte
Leggero
Astenia, senso di
debolezza
Più frequente rispetto a un banale
raffreddore, dura 2–3 settimane
Molto leggera, di breve
durata
Dolori al petto
Forti, frequenti
Da leggeri a moderati
Naso chiuso
Occasionale
Frequente
Starnuti
Occasionali
Frequenti
Mal di gola
Occasionale
Frequente
Complicazioni
Occasionali, in particolare nelle
persone ad alto rischio
Molto rareo (salvo nei lattanti)
* Se più di uno o tutti i sintomi contrassegnati dall’asterisco si manifestano, la probabilità che si tratti di un’influenza è elevata.
Epidemiologia
• Ogni anno, in Svizzera, si registrano tra 100 000 e 250 000 consultazioni
mediche per sospetto d’influenza.
• Nel 2-5 per cento circa di questi pazienti influenzati è diagnosticata una
polmonite; tra gli anziani la quota è del 10 per cento circa.
• Ogni anno diverse migliaia di persone vengono ricoverate per complicazioni
da influenza. Tali complicazioni colpiscono più frequentemente soprattutto i
lattanti, le donne incinte, gli anziani e i malati cronici.
• Durante una forte ondata d’influenza muoiono per complicazioni della
malattia diverse centinaia di persone. Nel 90 per cento circa dei casi si tratta
di anziani.
Consultazioni mediche settimanali per sospetto d’influenza in
Svizzera; estrapolazione a 100 000 abitanti
Costi
• I costi medici diretti dell’influenza per il sistema sanitario svizzero
ammontano a circa 100 milioni di franchi all’anno.*
• Se si includono tutti i costi sociali indiretti (p. es. ore di lavoro perse), il conto
aumenta a circa 300 milioni di franchi all’anno.*
* Secondo le stime del 2003
Quali sono le complicazioni più frequenti che possono
manifestarsi in caso d’influenza?
• Sinusite
• Otite media
• Bronchite
• Polmonite
• Pseudocroup
• Miosite
• Miocardite o pericardite
• Complicazioni neurologiche, come l’infiammazione dei nervi periferici
(sindrome di Guillain-Barré) o l’encefalite
Alcune di queste complicazioni possono avere esito letale.
Come è trasmessa l’influenza?
L’influenza è trasmessa tramite goccioline. Vi sono due vie di trasmissione:
Trasmissione diretta
La trasmissione da uomo a uomo, ad esempio attraverso starnuti, colpi di tosse
o strette di mano.
Trasmissione indiretta
Su superfici contaminate, a seconda del materiale, l’infettività dei virus può
protrarsi fino a 24 ore. L’influenza è trasmessa attraverso il contatto con la
superficie contaminata e in seguito con le mucose della bocca, del naso o degli
occhi.
Raccomandazioni dell’UFSP: Chi dovrebbe farsi vaccinare
contro l’influenza?
1. Persone a maggior rischio di complicazioni
• Persone di 65 anni e più
• Persone affette da malattie croniche (a partire dai 6 mesi) che
compromettono la funzionalità del cuore, dei polmoni, dei reni o del sistema
immunitario, tra cui:
•
•
•
•
•
•
malattie cardiache;
malattie polmonari;
disturbi del metabolismo;
malattie neurologiche o riguardanti la muscolatura e lo scheletro;
malattie del sangue, dei reni, del fegato;
indebolimento del sistema immunitario.
continua
Raccomandazioni dell’UFSP: Chi dovrebbe farsi vaccinare
contro l’influenza?
• Donne incinte e puerpere nelle prime quattro settimane dopo il parto
• Bambini nati prematuramente, ossia prima della 33.ma settimana di
gestazione, o con un peso alla nascita inferiore a 1500 g, a partire dai sei
mesi d’età e per i primi due inverni dopo la nascita
• Pazienti ricoverati in case di cura o in istituti per malati cronici
continua
Raccomandazioni dell’UFSP: Chi dovrebbe farsi vaccinare
contro l’influenza?
2. Persone che in famiglia o nell’ambito delle loro attività private o
professionali*** sono regolarmente a contatto con:
• persone della categoria 1;
• lattanti d’età inferiore a 6 mesi (sono esposti a un elevato rischio di
complicazioni e non possono essere vaccinati in ragione della loro giovane
età);
• la vaccinazione contro l’influenza è particolarmente raccomandata a tutto il
personale medico e infermieristico, a tutte le persone attive nel settore
paramedico, alle persone impiegate negli asili nido, nelle strutture di custodia
diurna di bambini, nelle case per anziani e nelle case di cura.
Misure d’igiene raccomandate
Alcune semplici regole d’igiene quotidiana aiutano a ridurre il rischio di
contagio:
Lavare regolarmente le mani con acqua e sapone e utilizzare un disinfettante.
Tossire o starnutire in un fazzoletto di carta o
nella piega del gomito (invece che nella mano).
In caso di lievi sintomi di raffreddore durante il lavoro indossare una mascherina.
In caso di sintomi d’influenza rientrare al più presto al proprio domicilio e rimanervi fino a
guarigione completa.
Quanto è efficace la vaccinazione antinfluenzale?
L’efficacia* della vaccinazione dipende dall’età e dalle difese immunitarie
come pure dalla compatibilità tra gli antigeni vaccinali e i virus circolanti.
In media, per le persone sane di età inferiore ai 50 anni, l’efficacia raggiunta
è del 70-90 per cento. Per gli anziani e i bambini, l’efficacia è del 30-50 per
cento.
Anche se non garantisce la protezione completa di tutti i soggetti vaccinati,
in caso di malattia la vaccinazione attenua la gravità dei sintomi, riduce la
frequenza delle complicazioni e riduce la mortalità.
* Vi sono stagioni, in cui la mutazione genetica dei gruppi di virus, prima o dopo l’ondata virale, è talmente forte da rendere
in parte o completamente vana la protezione della vaccinazione. Tuttavia, quattro anni su cinque la corrispondenza del
vaccino con i virus effettivamente in circolazione è molto buona.
Riduzione della mortalità tra gli anziani ospiti di case di cura
Da uno studio* è emerso che nelle case di cura con una percentuale più bassa di
vaccinazione tra il personale, il tasso di mortalità tra i malati d’influenza è del 40 per
cento più elevato.
Mortalità durante la stagione influenzale
2003/2004 (studio di Hayward et al. 2006)
Numero di decessi per 100 ospiti di case di cura
durante la stagione influenzale 2003/2004.
Case di cura senza promozione
della vaccinazione contro l’influenza
(5% del personale di cura vaccinato)
Case di cura con promozione
della vaccinazione contro l’influenza
(35,4% del personale di cura vaccinato)
Un secondo studio** mostra che in seguito alla vaccinazione del personale di cura e
degli ospiti delle case di cura, la protezione contro le malattie di tipo influenzale
(Influenza-like illness, ILI) ha raggiunto l’86 per cento.
*Hayward AC et al. Effectiveness of an influenza vaccine programme for care home staff to prevent death, morbidity, and health service use among residents: cluster randomised controlled trial. Brit Med J. 1 Dec. 2006;
doi:10.1136/bmj.39010.581354.55.
**Thomas RE, Jefferson TO, Demicheli V, Rivetti D. Influenza vaccination for health-care workers who work with elderly people in institutions: a systemic review. Lancet Infect Dis 2006; 6(5): 273 – 279.
Possibili effetti collaterali della vaccinazione
Nel 95 per cento dei soggetti vaccinati, nessuno o solo
leggeri effetti secondari, come arrossamento, dolore, prurito
o gonfiore temporanei (reazioni che compaiono nel 10-40%
dei casi e che scompaiono dopo 1-2 giorni).
Nel 5 per cento dei soggetti vaccinati, febbre, dolori
muscolari o malessere temporaneo (che scompaiono dopo
1-2 giorni).
In una persona su 10 000 possono comparire orticaria,
edemi, asma allergica o uno shock anafilattico (quest’ultimo
soprattutto a causa dell’allergia all’uovo di gallina).
Secondo le stime, in un soggetto vaccinato su 1 milione
compare la sindrome di Guillain-Barré (GBS) .
Il rischio di complicazioni serie dovute a un’influenza è comunque
notevolmente maggiore rispetto a quello di una comparsa di gravi effetti
collaterali dopo la vaccinazione.
6 motivi per farsi vaccinare
Otto argomenti a favore della vaccinazione dei professionisti
della salute
1. I professionisti della salute nell’ambito della loro attività sono
particolarmente esposti ai virus dell’influenza.
2. Anche nelle persone più giovani e sane, un’influenza può avere in alcuni
casi un decorso complesso e/o con conseguenze gravi.
3. Negli adulti in buona salute la vaccinazione contro l’influenza riduce di più
del 70 per cento il rischio di contrarre l’influenza.
4. Facendosi vaccinare, i professionisti della salute proteggono i loro pazienti
dal contagio da virus influenzali e da complicazioni.
5. Gli effetti indesiderati della vaccinazione contro l’influenza stagionale sono
ben noti. Possono essere fastidiosi, ma in generale sono innocui.
continua
Otto argomenti a favore della vaccinazione dei professionisti
della salute
6. Rispetto alle complicazioni di un’influenza, gli effetti indesiderati gravi di una
vaccinazione contro l’influenza stagionale sono estremamente rari.
7. I vaccini contro l’influenza inattivati utilizzati in Svizzera non possono
provocare un’influenza.
8. In Svizzera la vaccinazione contro l’influenza stagionale è facoltativa per
tutta la popolazione. La decisione di farsi o non farsi vaccinare dovrebbe
tuttavia essere preceduta da una buona informazione.
Da cosa è composto il vaccino?
Ogni anno viene prodotto un nuovo vaccino contro l’influenza, composto
da frammenti di virus dell’influenza derivati da tre ceppi differenti. La
composizione del vaccino si basa sulle raccomandazioni dell’OMS
aggiornate ogni anno.
I vaccini antinfluenzali trivalenti del 2016 contengono antigeni analoghi ai ceppi:
• A/California/2009 (H1N1)pdm09,
• A/Hong Kong/2014 (H3N2),
• B/Brisbane/2008 (lineaggio Victoria)
I vaccini antinfluenzali quadrivalenti contengono i tre ceppi summenzionati e in
più un antigene analogo a B/Phuket/2013 (lineaggio Yamagata).
continua
Da cosa è composto il vaccino?
Oltre agli antigeni virali inattivati, i vaccini antinfluenzali contengono: acqua,
conservanti e residui di proteina dell’uovo di gallina e di un antibiotico
aminoglicosidico.
Tutti i vaccini antinfluenzali omologati in Svizzera sono esenti da composti del
mercurio e dell’alluminio.
Tipi di vaccino e preparati omologati in Svizzera
Panoramica dei prodotti ottenibili nell’autunno 2016
Fluarix
Tetra®
Mutagrip®
Agrippal®
Influvac®
Fluad®
Tipo di vaccino
Osservazioni
Omologazione (età)
Vaccino split (particelle di virus
frammentate che oltre
all’emoagglutinina e alla
neuraminidasi contengono altre
parti del virus
Vaccino quadrivalente che contiene
inoltre un secondo ceppo B
per adulti e bambini
a partire dai 36 mesi
trivalente
per adulti e bambini
a partire dai 6 mesi
Vaccini subunità (contengono
solamente antigeni superficiali,
emoagglutinina e neuraminidasi)
trivalente
trivalente
trivalente; con adiuvante MF59C che ne
potenzia l҆efficacia
per adulti a partire
dai 65 anni
Osservazione: nel 2016 i vaccini Optaflu® e l’attuale Fluarix® (trivalente), pur essendo tuttora
omologati, non sono più disponibili in Svizzera.
continua
Tipi di vaccino e preparati omologati in Svizzera
Tutti i vaccini contro l’influenza stagionale sono
• trivalenti, ossia contengono sempre parti inattivate di tre ceppi di virus
influenzali, dei sottotipi A/H1N1 e A/H3N2, e del tipo B (eccezione: Fluarix
Tetra®),
• inattivati, ossia di per sé non in grado di provocare l’influenza,
• tradizionalmente prodotti mediante una coltura di uovo di gallina (eccetto
l’Optaflu®)*,
• esenti da composti di mercurio e di alluminio,
• esenti da adiuvanti (eccetto il Fluad®), ossia senza alcun additivo che ne
potenzi l’efficacia, e
• omologati per adulti e bambini a partire dall’età di 6 mesi (eccetto Fluad®,
Optaflu® e Fluarix Tetra®).
*) Optaflu® non sarà più ottenibile in Svizzera nell’autunno 2016.
Controindicazioni – l’eccezione che conferma la regola
In determinate circostanze bisogna osservare alcune precauzioni al
momento della vaccinazione.
Le persone con la febbre dovrebbero farsi vaccinare dopo la scomparsa dei
sintomi, poiché la risposta del sistema immunitario potrebbe essere indebolita.
La vaccinazione è controindicata per le persone affette da gravi allergie a una
delle componenti del vaccino o alle proteine dell’uovo.
1° settembre 2016