Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 1 di 40 Comportamento del consumatore ● Teoria del comportamento del consumatore Descrive come i consumatori distribuiscono i propri redditi tra differenti beni e servizi per massimizzare il proprio benessere Per meglio comprendere il comportamento del consumatore, è utile procedere in tre passaggi 1. Preferenze del consumatore 2. Vincoli di bilancio 3. Scelte del consumatore Che cosa fanno i consumatori? Gli economisti hanno recentemente sviluppato modelli del comportamento del consumatore basati su ipotesi più realistiche circa la razionalità e i processi decisionali. Questo modello ha avuto grande successo nello spiegare gran parte di ciò che osserviamo sulle scelte dei consumatori e sulle caratteristiche della domanda. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 2 di 40 3.1 Le preferenze del consumatore Panieri di mercato ● Paniere Elenco di specifiche quantità di uno o più beni. Per spiegare la teoria del comportamento del consumatore ci chiederemo se i consumatori preferiscano un paniere a un altro. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 3 di 40 Alcune ipotesi fondamentali sulle preferenze 1. Completezza: si ipotizza che le preferenze siano complete, ovvero che i consumatori siano in grado di confrontare e valutare tutti i possibili panieri. Quindi, per qualsiasi coppia di panieri A e B, un consumatore potrà preferire A a B, preferire B ad A, oppure essere indifferente tra i due. Con il termine indifferente si intende indicare che una persona e ugualmente soddisfatta dai due panieri. Si noti che queste preferenze sono indipendenti dai costi. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 4 di 40 2. Transitività: le preferenze sono transitive. Ciò significa che, se un consumatore preferisce il paniere A al paniere B e il paniere B al paniere C, allora preferirà A a C. La transitività è di solito considerata necessaria per la coerenza del consumatore. 3. Di più è meglio che di meno: si assume che i beni siano desiderabili, ovvero che siano, appunto, dei beni. Di conseguenza, i consumatori preferiranno sempre avere una maggior quantità di un bene piuttosto che una minore; di più è sempre meglio, anche se solo di poco. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 5 di 40 Curve di indifferenza FIGURA 3.1 DESCRIVERE LE PREFERENZE INDIVIDUALI Poiché quantità maggiori di ciascun bene sono preferite a quantità minori, e possibile confrontare i panieri che si trovano nelle aree colorate. Il paniere A e chiaramente preferito al paniere G, mentre E è chiaramente preferito ad A. Il paniere A non può essere invece confrontato con B, D e H in assenza di ulteriori informazioni. ● Curva di indifferenza Curva che rappresenta tutte le combinazioni di panieri che garantiscono a un consumatore lo stesso livello di soddisfazione. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 6 di 40 FIGURA 3.2 UNA CURVA DI INDIFFERENZA La curva di indifferenza U1 su cui si trova il paniere A rappresenta tutti i panieri che procurano al consumatore il medesimo livello di soddisfazione fornito dal paniere A; tra questi, i panieri B e D. Il consumatore preferisce ad A il paniere E, che si trova al di sopra di U1, mentre preferisce A ad H e G, che si trovano al di sotto di U1. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 7 di 40 Mappe di indifferenza ● Mappa di indifferenza Grafico contenente un insieme di curve di indifferenza, che rappresentano panieri rispetto ai quali il consumatore è indifferente. FIGURA 3.3 UNA MAPPA DI INDIFFERENZA Una mappa di indifferenza è un insieme di curve di indifferenza che descrive le preferenze di una persona. Tutti i panieri che si trovano sulla curva U3, come il paniere A, sono preferiti a ciascuno dei panieri che si trovano sulla curva U2 come il paniere B, che a sua volta è preferito a ciascuno dei panieri che si trovano su U1, come D. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 8 di 40 FIGURA 3.4 LE CURVE DI INDIFFERENZA NON POSSONO INTERSECARSI Se le curve di indifferenza U1 e U2 si intersecassero, verrebbe violata una delle ipotesi della teoria del consumatore. Secondo questo diagramma, il consumatore dovrebbe essere indifferente rispetto ai panieri A, B, e D. Il paniere B dovrebbe tuttavia essere preferito a D perché B contiene una maggiore quantità di entrambi i beni. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 9 di 40 Forma delle curve di indifferenza FIGURA 3.5 SAGGIO MARGINALE DELLA SOSTITUZIONE Il valore assoluto del coefficiente angolare di una curva di indifferenza misura il saggio marginale di sostituzione (SMS) del consumatore tra due beni. In questa figura, l’SMS per vestiario (V) e cibo (C) passa da 6 (tra A e B) a 4 (tra B e D) a 2 (tra D ed E) è infine a 1 (tra E e G). Quando l’SMS diminuisce lungo la curva di indifferenza, la curva e convessa. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 10 di 40 Il saggio marginale di sostituzione ● Saggio marginale di sostituzione (SMS) Quantità massima di un bene a cui un consumatore è disposto a rinunciare per ottenere in cambio un’entità in più di un altro bene. CONVESSITÀ Si osservi che l’SMS diminuisce mentre ci si sposta verso il basso lungo la curva di indifferenza. Il calo dell’SMS riflette la quarta ipotesi relativa alle preferenze del consumatore: un saggio marginale di sostituzione decrescente. Quando l’SMS diminuisce lungo una curva di indifferenza, la curva è convessa. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 11 di 40 Sostituti perfetti e complementi perfetti ● Sostituti perfetti Due beni tali per cui il saggio marginale di sostituzione dell’uno rispetto all’altro è costante. ● Complementi perfetti Due beni per i quali l’SMS è zero oppure infinito; le curve di indifferenza sono disposte ad angolo retto. MALI ● Male Bene per il quale una quantità minore è preferita a una quantità maggiore. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 12 di 40 FIGURA 3.6 SOSTITUTI PERFETTI E COMPLEMENTI PERFETTI In (a) Bruno considera il succo d’arancia e il succo di mela come perfetti sostituti: è sempre indifferente tra un bicchiere dell’uno e un bicchiere dell’altro. In (b) Giorgia considera le scarpe destre e quelle sinistre come beni complementi perfetti: una scarpa sinistra in più non le da alcuna soddisfazione aggiuntiva a meno che sia accompagnata dalla corrispondente scarpa destra. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 13 di 40 ESEMPIO 3.1 Progettare nuove automobili (I) Le preferenze rispetto alle caratteristiche delle automobili possono essere descritte tramite curve di indifferenza. Ciascuna curva mostra le combinazioni di potenza e dimensioni dell’abitacolo che forniscono il medesimo livello di soddisfazione. FIGURA 3.7 PREFERENZE RISPETTO ALLE CARATTERISTICHE DELLE AUTOMOBILI I proprietari di coupé Ford Mustang (a) sono disposti a rinunciare a molto spazio in cambio di maggiore potenza. Per i proprietari di Ford Explorer (b) vale l’opposto. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 14 di 40 UTILITÀ E FUNZIONI DI UTILITÀ ● Utilità Valore numerico che rappresenta la soddisfazione che un consumatore ricava da un determinato paniere. ● Funzione di utilità Formula che assegna un livello di utilità ai singoli panieri. FIGURA 3.8 FUNZIONI DI UTILITÀ E CURVE DI INDIFFERENZA Una funzione di utilità può essere rappresentata da una serie di curve di indifferenza, ciascuna associata a un indicatore numerico. Questa figura mostra tre curve di indifferenza (corrispondenti ai livelli di utilità 25, 50 e 100, rispettivamente) associate alla funzione CV. u (C,V ) = CV Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 15 di 40 UTILITÀ ORDINALE E UTILITÀ CARDINALE ● Funzione di utilità ordinale Funzione di utilità che genera una classificazione dei panieri, disponendoli nell’ordine dal più al meno desiderato. ● Funzione di utilità cardinale paniere è preferito a un altro. ESEMPIO 3.2 Funzione di utilità che descrive di quanto un Il denaro può comprare la felicità? FIGURA 3.9 REDDITO E FELICITÀ Un confronto tra paesi diversi mostra che gli individui che vivono in paesi in cui il PIL pro capite è maggiore sono in media più felici di quelli che vivono in paesi con PIL pro capite più basso. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 16 di 40 3.2 I vincoli di bilancio ● Vincoli di bilancio dei reddito limitati. Vincoli che I consumatori affrontano a causa La retta di bilancio ● Retta di bilancio Tutte le combinazioni di beni per le quali la somma di denaro spesa è uguale al reddito PCC PV V RD (3.1) Panieri associati a una retta di bilancio C + 2V = $80 Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 17 di 40 FIGURA 3.10 UNA RETTA DI BILANCIO La retta di bilancio descrive le combinazioni di beni che possono essere acquistate dati il reddito del consumatore e i prezzi dei beni. La retta AG (passante per i punti E, D ed E) rappresenta il budget associato a un reddito di €80, a un prezzo unitario PC = $1 per il cibo e a un prezzo unitario PV = $2 per il vestiario. L’inclinazione della retta di bilancio (misurata tra i punti B e D) è −PC/PV = −10/20 = −1/2. V ( RD / PV ) (PC / PV )C Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione (3.2) 18 di 40 Effetti delle variazioni del reddito e dei prezzi FIGURA 3.11 EFFETTI DI UNA VARIAZIONE DEL REDDITO SULLA RETTA DI BILANCIO VARIAZIONE DEL REDDITO Una variazione del reddito (a prezzi invariati) fa sì che la retta di bilancio si sposti rimanendo parallela a quella originale (L1). Quando il reddito di $80 (L1) sale a $160, la retta di bilancio si sposta verso destra, in L2. Se il reddito si riduce a $40, la retta si sposta verso sinistra, in L3. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 19 di 40 FIGURA 3.12 EFFETTI DI UNA VARIAZIONE DEL PREZZO SULLA RETTA DI BILANCIO VARIAZIONI DEL PREZZO La variazione del prezzo di un bene (a reddito invariato) fa sì che la retta di bilancio ruoti attorno a una delle intercette. Quando il prezzo del cibo diminuisce da $1,00 a $0,50, la retta di bilancio ruota in senso antiorario da L1 a L2. Quando invece il prezzo aumenta da $1,00 a $2,00, la linea ruota in senso orario da L1 a L3. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 20 di 40 3.3 La scelta del consumatore Il paniere che massimizza la soddisfazione deve rispettare due condizioni: 1. Deve trovarsi sulla retta di bilancio. 2. Deve fornire al consumatore la combinazione più gradita di beni e servizi. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 21 di 40 FIGURA 3.13 MASSIMIZZARE LA SODDISFAZIONE DEL CONSUMATORE Un consumatore massimizza la propria soddisfazione scegliendo il paniere A. In questo punto, la retta di bilancio e la curva di indifferenza U2 sono tangenti, e non è possibile raggiungere un livello di soddisfazione maggiore (per esempio il paniere D). In A, il punto di massimizzazione, l’SMS tra i due beni equivale al rapporto tra i prezzi. In B, invece, poiché l’SMS[− (−10/10) = 1] è maggiore del rapporto tra i prezzi ,(1/2), la soddisfazione non è massimizzata. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 22 di 40 La soddisfazione è massimizzata (dato il vincolo di bilancio) al punto in cui: SMS = PC/PV ● Beneficio marginale (3.3) Beneficio derivante dal consumo di un’entità in più di un bene. ● Costo marginale Costo di un’unità in più di un bene. In questo caso, la soddisfazione e massimizzata quando il beneficio marginale, ovvero il beneficio associato al consumo di un’unita in più di cibo, e uguale al costo marginale, ovvero al costo dell’unita aggiuntiva di cibo. Il beneficio marginale e misurato dall’SMS. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 23 di 40 ESEMPIO 3.3 Progettare nuove automobili (II) Diverse preferenze dei gruppi di consumatori rispetto alle automobili possono influenzare le decisioni di acquisto. Facendo seguito all’Esempio 3.1, consideriamo due gruppi di consumatori che progettino di acquistare nuove auto. FIGURA 3.14 SCELTA DEL CONSUMATORE RISPETTO ALLE CARATTERISTICHE DELLE AUTOMOBILI I consumatori del gruppo (a) sono disposti Dato un vincolo di bilancio, essi sceglieranno a scambiare una considerevole quantità di un’auto che privilegi l’accelerazione. L’opposto spazio per un po’ di accelerazione in più. vale per i consumatori del gruppo (b). Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 24 di 40 Soluzioni d’angolo ● Soluzione d’angolo Situazione in cui un consumatore sceglie di non acquistare un bene. FIGURA 3.15 UNA SOLUZIONE D’ANGOLO Quando il saggio marginale di sostituzione di un consumatore è diverso dal rapporto tra i prezzi a ogni livello di consumo, si verifica una soluzione d’angolo. Il consumatore massimizza la propria soddisfazione consumando solo uno dei due beni. Data la retta di bilancio AB, il livello massimo di soddisfazione si raggiunge in B sulla curva di indifferenza U1, dove l’SMS (del gelato rispetto allo yogurt) è maggiore del rapporto tra il prezzo del gelato e quello dello yogurt. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 25 di 40 ESEMPIO 3.4 La scelta di prestazioni sanitarie da parte del consumatore FIGURA 3.16 PREFERENZE DEL CONSUMATORE NELLA SCELTA TRA PRESTAZIONI SANITARIE E ALTRI BENI Queste curve di indifferenza illustrano la scelta tra il consumo di prestazioni sanitarie (H) e quello di altri beni (O). La curva U1 vale per un consumatore a basso reddito; dato il vincolo di bilancio del consumatore, la soddisfazione è massima al punto A. Al crescere del reddito la retta di bilancio si sposta verso destra e la curva U2 diventa raggiungibile. Il consumatore passa al punto B, con maggiore consumo sia di prestazioni sanitarie sia di altri beni. La curva U3 vale per un consumatore ad alto reddito e implica una minore disponibilità a rinunciare alle prestazioni sanitarie in cambio di altri beni. Spostandosi dal punto B al punto C, il consumatore incrementa di molto il consumo di prestazioni sanitarie (da H2 a H3) e di poco il consumo di altri beni (da O2 a O3). Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 26 di 40 ESEMPIO 3.5 Un fondo vincolato per l‘università FIGURA 3.17 UN FONDO VINCOLATO PER L’UNIVERSITÀ Ricevendo un fondo vincolato spendibile solo per l’istruzione, la studentessa passa da A a B, una soluzione d’angolo. Se invece il fondo potesse essere speso anche per altri consumi, la studentessa preferirebbe C. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 27 di 40 3.4 Preferenze rivelate Se un consumatore sceglie un determinato paniere a scapito di un altro, e se il paniere scelto è più costoso dell’alternativa, allora il consumatore preferisce il paniere scelto. FIGURA 3.18 PREFERENZE RIVELATE: DUE RETTE DI BILANCIO Se un individuo che deve rispettare la retta di bilancio l1 sceglie il paniere A invece del paniere B, viene rivelata la sua preferenza per A rispetto a B. Analogamente, l’individuo che deve rispettare la retta di bilancio l2 sceglie il paniere B, che si rivela quindi preferito al paniere D. Mentre A è preferito a tutti i panieri dell’area colorata in chiaro, tutti i panieri dell’area scura sono preferiti ad A. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 28 di 40 FIGURA 3.19 PREFERENZE RIVELATE: QUATTRO RETTE DI BILANCIO Dovendo rispettare la retta l3 il consumatore sceglie E, che si rivela quindi preferito ad A (perché A avrebbe potuto essere acquistato). Analogamente, con la retta l4 l’individuo sceglie G, che a sua volta si rivela preferito ad A. Mentre A è preferito a tutti i panieri dell’area chiara, tutti i panieri dell’area scura sono preferiti ad A. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 29 di 40 ESEMPIO 3.6 Preferenze rivelate per il tempo libero FIGURA 3.20 PREFERENZE RIVELATE PER IL TEMPO LIBERO Dovendo rispettare la retta di bilancio l1, una persona sceglie di utilizzare una palestra per 10 ore la settimana, scelta rappresentata dal punto A. Quando le tariffe cambiano, la retta di bilancio diventa l2. Il consumatore è avvantaggiato, perché il paniere A può ancora essere acquistato, così come il paniere B, che si trova su una curva di indifferenza più alta. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 30 di 40 3.5 Utilità marginale e scelta del consumatore ● Utilità marginale (U’) Incremento del livello di soddisfazione prodotto dal consumo di un’unità in più di un bene. ● Utilità marginale decrescente Principio secondo cui maggiore è la quantità consumata di un bene, minore è l’incremento dell’utilità procurato dal consumo di quantità aggiuntive. 0 U'C (C ) U'V (V ) (V / C ) U'C / U'V SMS U'C / U'V SMS PC / PV (3.5) (3.6) U'C / U'V PC / PV o U'C / PC U'V / PV (3.7) ● Principio di uguaglianza delle utilità marginali ponderate Principio secondo cui l’utilità è massimizzata quando il consumatore uguaglia l’utilità marginale per euro di spesa per tutti i beni. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 31 di 40 ESEMPIO 3.7 Utilità marginale e felicità Che cosa indicano le ricerche sulla soddisfazione dei consumatori a proposito della relazione tra felicità da una parte e i concetti di utilità e utilità marginale dall’altra? FIGURA 3.21 UTILITÀ MARGINALE E FELICITÀ Un confronto tra i livelli medi di soddisfazione generale tra le diverse fasce di reddito negli Stati Uniti mostra che la felicità aumenta con il reddito, ma a un tasso decrescente. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 32 di 40 Razionamento FIGURA 3.22 INEFFICIENZA DEL RAZIONAMENTO DELLA BENZINA Quando un bene è razionato, ne è disponibile una quantità inferiore a quella che i consumatori desiderano acquistare. I consumatori possono essere penalizzati da questa situazione. In assenza di razionamento della benzina, sono disponibili al consumo fino a 20.000 litri di benzina (nel punto B). Il consumatore sceglie il punto C sulla curva di indifferenza U2, consumando 5000 litri di benzina. Con il limite di 2000 litri di benzina dovuto al razionamento (punto E), il consumatore passa a D sulla curva di indifferenza U1. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 33 di 40 FIGURA 3.23 CONFRONTO TRA IL RAZIONAMENTO E IL LIBERO MERCATO DELLA BENZINA Con il razionamento, alcuni consumatori saranno meno soddisfatti ma altri potrebbero esserlo di più. Con il razionamento e con un prezzo della benzina di €1,00, il consumatore acquista la quantità massima consentita di 2000 litri l’anno, collocandosi sulla curva di indifferenza U1. In assenza del razionamento, se il prezzo di mercato concorrenziale fosse di €2,00 al litro il consumatore sceglierebbe il punto F, che si trova al di sotto della curva di indifferenza U1. Se invece il prezzo di mercato della benzina fosse solo di €1,33, sceglierebbe il punto G, che si trova al di sopra della curva di indifferenza U1. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 34 di 40 *3.6 Indici del costo della vita ● Indice del costo della vita Rapporto tra il costo attuale di un tipico paniere di beni di consumo e di servizi e il suo costo rilevato in un periodo di riferimento. Indice ideale del costo della vita ● Indice ideale del costo della vita Costo del conseguimento di un determinato livello di utilità ai prezzi correnti rapportato al costo del conseguimento dello stesso livello di utilità ai prezzi dell’anno di riferimento. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 35 di 40 FIGURA 3.24 (1 di 2) INDICI DEL COSTO DELLA VITA Il vincolo di bilancio iniziale di nel 2000 è dato dalla retta l1; la combinazione di cibo e libri che massimizza l’utilità è rappresentata dal punto A sulla curva di indifferenza U1. A Rachel occorre un budget sufficiente ad acquistare la combinazione di alimentari e libri rappresentata dal punto B sulla retta l2 (e tangente alla curva di indifferenza U1). Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 36 di 40 FIGURA 3.24 (2 di 2) INDICI DEL COSTO DELLA VITA Un indice dei prezzi, che rappresenta il costo dell’acquisto del paniere A ai prezzi correnti rapportato al costo del paniere A ai prezzi dell’anno di riferimento, è superiore all’indice ideale del costo della vita. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 37 di 40 Indice di Laspeyres ● Indice dei prezzi di Laspeyres Somma di denaro necessaria a un individuo, ai prezzi correnti, per acquistare un paniere di beni e servizi scelto in un anno di riferimento, divisa per il costo del acquisto dello stesso paniere ai prezzi dell’anno di riferimento CONFRONTO TRA INDICE IDEALE DEL COSTO DELLA VITA E INDICE DI LASPEYRES L’indice di Laspeyres riconosce a Rachel una compensazione eccessiva per il maggior costo della vita, e l’indice del costo della vita di Laspeyres è, perciò, maggiore dell’indice ideale del costo della vita. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 38 di 40 Indice di Paasche ● Indice di Paasche Somma necessaria a un individuo per acquistare un paniere di beni e servizi ai prezzi dell’anno corrente, divisa per il costo dell’acquisto dello stesso paniere nell’anno di riferimento. CONFRONTO TRA INDICE DI LASPEYRES E INDICE DI PAASCHE Cosi come l’indice di Laspeyres è sovradimensionato rispetto al costo ideale della vita, l’indice di Paasche è sottodimensionato, perche ipotizza che il consumatore acquisti nel periodo di riferimento il paniere dell’anno corrente. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 39 di 40 ● Indice a ponderazione fissa Indice del costo della vita nel quale le quantità di beni e servizi rimangono invariate. Indici dei prezzi negli Stati Uniti: ponderazione a catena ● Indice con ponderazione a catena Indice del costo della vita che tiene conto delle variazioni delle quantità di beni e servizi. ESEMPIO 3.8 L’effetto distorsivo del CPI Una commissione presieduta dal professor Michael Boskin della Stanford University concluse che il CPI sovrastimava l’inflazione approssimativamente di 1,1 punti percentuali, una percentuale significativa dato il tasso di inflazione relativamente basso registrato negli Stati Uniti negli anni precedenti. Secondo la commissione, una porzione di circa 0,4 punti percentuali dello scarto complessivo di 1,1 punti era dovuta all’incapacità dell’indice di Laspeyres di tenere conto delle variazioni, tra l’anno di riferimento e l’anno corrente, del mix di beni consumati. Copyright © 2013 Pearson Italia • Microeconomia • Pindyck/Rubinfeld, ottava edizione 40 di 40