Università degli studi di Torino Dipartimento di Filosofia e Scienze

Università degli studi di Torino
Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione
Corso di laurea in Scienze della formazione primaria
Laboratorio di Fondamenti e didattica della geografia
Conduttrice: dott.ssa Ada Bonora
A. a. 2013/2014
Barbara Cordero
N. matricola: 787766
LA VALLE D’AOSTA
Ciao bambini!! Siamo Anna e Francesco!
Sapete perché siamo vestiti così?
Siamo appena andati a sciare a Courmayeur!
Forse l’avrete già sentito nominare: è una località sciistica molto
famosa e importante e si trova a nord-ovest della Valle d’Aosta!
Ci siamo divertiti moltissimo!
Noi siamo Alessandro e Sofia e siamo appena
stati alle terme di Pré-Saint-Didier! Non fatevi
ingannare dal nome che sembra francese: si
trovano in Valle d’Aosta! Anche noi ci siamo
divertiti un mondo..e perfino rilassati!
Tutti voi sapete esattamente dove si trova
questa regione? Vediamolo meglio insieme!
Come avete visto dalla cartina, la Valle d’Aosta confina
• a nord con la Svizzera
• a est e a sud con il Piemonte
• a ovest con la Francia
Ma cerchiamo di capire meglio, con l’aiuto di questa cartina, la morfologia e
l’idrografia di questa regione:
il territorio è interamente montuoso, vi si trovano le Alpi Pennine e le Alpi
Graie; l’altura massima è il Monte Bianco, il monte più alto d’Europa.
Il fiume Dora Baltea, importante affluente di sinistra del Po, e i suoi immissari
formano numerose valli la cui conformazione risale però all’epoca delle
glaciazioni. Ora i ghiacciai, a causa del surriscaldamento globale, occupano
solo le cime più elevate, anche se la Valle d’Aosta rimane la regione d’Italia
con più ghiacciai: sono circa 200.
http://it.wikipedia.org/wiki/Geografia_della_Valle_d'Aosta
Effettivamente sì: la Valle d'Aosta è caratterizzata da clima alpino. Gli inverni sono
rigidissimi e nevosi, le estati sono fresche e ventose di giorno, mentre sono
addirittura fredde di notte. Ciò in parte è dovuto ai tanti boschi, che rendono umido
il clima. Le precipitazioni sono abbondanti e, in inverno, sono quasi sempre nevose.
In collina si trovano alberi da
frutto, vigneti e boschi ma, man
mano che l’altitudine aumenta,
prevalgono latifoglie e conifere.
Una particolare ricchezza è
costituita dalla fioritura
alpestre, ad esempio la stella
alpina.
In Valle d’Aosta vivono stambecchi,
ma solo ad alta quota, camosci, cervi
e, più diffusi, caprioli. Ci sono anche
marmotte, lepri, volpi, ermellini, tassi.
Tra i volatili i più importanti sono il
fagiano di monte, l’aquila reale e il
gipeto.
Il clima, come hai immaginato tu, influisce molto!
Nonostante il territorio della Valle d’Aosta sia
poco esteso, c’è una grande varietà di ambienti e
di specie animali.
Pensa, Francesco, che tutti i comuni
della Valle d’Aosta sono considerati
a rischio idrogeologico, anche
dovuto allo scioglimento dei
ghiacciai, ma ciò che più preoccupa
è il fatto che, come nel resto d’Italia,
non si stiano intraprendendo le
giuste prevenzioni.
Per quanto riguarda l’uso dei terreni,
come si può vedere dal diagramma a
torta, prevalgono i boschi, le rocce
nude e le aree a pascolo naturale e
praterie d’alta quota. Sorprende il
fatto che pochissimo suolo sia
riservato al tessuto urbano.
Anna, dato questo clima così
freddo, come sono flora e fauna?
Bambini, sapevate che con 3.263 km2 e
126.806 abitanti la Valle d’Aosta è la
regione più piccola e anche la meno
popolata d’Italia? Persino la densità è
molto bassa: solo 39 ab/km2.
Le lingue ufficiali sono l’italiano e il
francese. Il dialetto più diffuso, parlato da
più della metà della popolazione, è il
francoprovenzale. Esiste anche una
minoranza linguistica: è il walser ed ha
origine tedesca.
Abitazione tipica dei Wals
Costumi tipici dei Wals
Importantissimo è il Parco Naturale del Gran
Paradiso, a sud della regione. Volete sapere
una novità? È stato il primo parco nazionale
d’Italia! Molte sono le riserve naturali;
insomma, in generale la Valle d’Aosta è molto
attenta alla salvaguardia e protezione dei suoi
ambienti.
Due foto del
Parco Nazionale
del Gran Paradiso
Grazie ad un PIL pro capite molto alto (35.264
€), è una delle regioni più ricche d’Italia.
Gli occupati nei vari settori si distribuiscono
così:
• 3,5 % settore primario
• 25 % settore secondario
• 71,5 % settore terziario.
Per quanto riguarda il settore primario, la struttura
geografica permette di usufruire di pochissime aree
coltivabili. Le colture sono solo quelle caratteristiche di
montagna vale a dire patate, segale, mele e pere. La
coltura più importante è comunque quella del foraggio per
l’allevamento di bovini, quindi è notevole la produzione di
carne, di burro e formaggi, oltre a tutti i prodotti latticini.
La disoccupazione ha un tasso del 3,4 % della
popolazione attiva, una delle più basse d’Italia.
Per quanto riguarda il settore
secondario, la presenza di molta acqua
ha sviluppato l’industria idroelettrica, la
quale è prodotta in eccesso ai fabbisogni
locali ed è quindi convogliata anche in
Piemonte. Importanti sono anche le
industrie siderurgiche, chimiche e
minerali nelle zone di Cogne e La Thuile
dove si estrae il ferro per la produzione
di acciai speciali.
Le produzioni tipiche sono quelle
agroalimentari, tra le quali
ricordiamo la fontina valdostana.
Piste da sci a Courmayeur
Per quanto riguarda il settore
terziario, le attività più importanti
sono quella edilizia, che produce oltre
l’80 % della ricchezza, e il turismo.
Situata nelle vette d’Europa, la Valle
d’Aosta è una delle zone turistiche più
importati e rinomate d’Europa, grazie
all’ottima organizzazione e gestione
alberghiera, alle stazioni sciistiche con
i moderni impianti di risalita e ai rifugi
Centrale idroelettrica
Ma le particolarità della Valle
d’Aosta non finiscono qua!
Un’altra cosa che la rende unica è che è l’unica regione d’Italia ad
avere una sola provincia, quella di Aosta; quindi, sostanzialmente,
essa non è divisa in province, bensì comuni, che sono in totale 74.
Le altre città di spicco sono Courmayeur, Cogne, Gressoney-laTrinité, Breuil-Cervinia, St. Vincent e La Thuile.
Inoltre, è molto importante sottolineare che è una regione a statuto
speciale, gode quindi di una certa autonomia dal governo centrale
italiano.
Attraverso il trafori del Gran San Bernardo (verso la Svizzera), quello del Monte Bianco (verso la
Francia) e il colle del Piccolo San Bernardo (verso la Francia), la Valle d’Aosta è collegata con
l’Europa. Con il resto d’Italia, invece, è collegata tramite l’unica autostrada che porta a Torino.
Non ci sono reti ferroviarie internazionali, solo un linea regionale e l’unico aeroporto della regione
è situato a Saint-Christophe, leggermente a sud di Aosta.
I principali beni culturali sono costituiti dai resti archeologici di epoca romana (Aosta
prende il nome proprio in onore di Ottaviano Augusto) e dai numerosi castelli e
fortificazioni medievali.
Di alcuni restano solo rovine, altri invece sono ben conservati e sono attrazioni
turistiche; quello più conosciuto è sicuramente il castello di Fénis, divenuto simbolo
della regione.
Numerosi sono anche i musei e uno dei più apprezzati è quello delle Alpi sito presso il
Forte di Bard.
A destra un’immagine del castello di Fénis.
A sinistra un’immagine del Forte di Bard.
Bambini, questo fatto dei resti romani
ci ha incuriositi, che ne dite di
approfondire l’argomento?
Guardate quante sono le tracce che i
Romani hanno lasciato di sé!
Guardate bambini, trovo questa
pianta molto interessante! È ciò che
rimane dell’epoca romana e ci fa
capire meglio come i Romani
avevano progettato la città!
I romani si diedero da fare per organizzarsi una cittadella fortificata e quella di Aosta fu una
straordinaria sperimentazione urbanistica.
La pianta, rigorosamente rettangolare, presenta la via centrale che era l'asse rettilineo del
"decumanus maximus", quel tratto della strada delle Gallie che, proveniente da Roma, passava
sotto l'Arco di Augusto e dalla Porta Praetoria e conduceva alla corrispondente porta occidentale.
È proprio l’arco di Augusto ad accogliere chi arriva in città e, superate le mura (ancora intatte!)
attraverso Porta Praetoria, si incontra il Teatro. L'area degli spettacoli era, infatti, periferica, in
prossimità delle porte cittadine, per permettere che anche le popolazioni rurali partecipassero.
Aosta mantenne pressoché le dimensioni
della città romana per diversi secoli e le
opere idrauliche furono utilizzate fin quasi
all'età moderna. Caduto l'impero romano, le
successive invasioni barbariche la distrussero
quasi completamente e quindi oggigiorno
non rimangono che i monumenti imperiali
ed alcuni monconi di edifici privati.
In alto a sinistra
Arco di Augusto.
In alto a destra
Teatro romano e
alcuni resti.
A sinistra Porta
Praetoria
PUNTI DI DEBOLEZZA
PUNTI DI FORZA
• popolazione dispersa in piccoli abitati
• sviluppo turistico legato alla montagna
• posizione strategica collegata alle vicine
città di Torino, Milano, Lione e Ginevra
• regione autonoma a statuto speciale
• beni culturali e ambientali
• situazione economica migliore rispetto
alla media italiana
• bilinguismo
• buon sistema viario stradale e
autostradale
(solo Aosta supera i 10.000 abitanti)
• inadeguatezza della rete ferroviaria e
aeroportuale
• scarso investimento imprenditoriale in
ricerca e sviluppo
• reti di telecomunicazione non di prima
qualità
ANALISI
SWOT
OPPORTUNITÀ
• miglioramento della posizione
della regione nel contesto europeo
MINACCE
• altre aree si attrezzano con significativi
investimenti per candidarsi a svolgere il
ruolo di snodo di comunicazione tra nord e
sud delle Alpi.
• perdita di paesaggio a causa dell’eccessiva
attività edilizia
• inquinamento dovuto alle industrie e alle
vie di comunicazione stradale e autostradale
• rischio idrogeologico
Ehi bambini!! Allora, vi è piaciuta questa
regione? Noi la troviamo molto
affascinante e vogliamo proporvi ancora
tre immagini che ci hanno colpito molto.
Quella sopra è uno stupendo paesaggio
di montagna, quella di mezzo è una
sfilata con i costumi tipici di un paesino a
est di Aosta, quella sotto è una tipica
abitazione valdostana, particolare no?
Anche a noi questa regione è piaciuta molto
e vorremmo proporvi un’attività molto
divertente: partendo dalle vostre passioni e
dai vostri desideri, potreste approfondire un
aspetto della Valle d’Aosta: può essere un
evento folcroristico-culturale, un episodio
storico rilevante, un castello.. Insomma,
sbizzarritevi!
Noi
due,
sicuramente,
sceglieremmo le terme di Pré-Saint-Didier!
Grazie per essere stati con noi nella scoperta
di questa regione molto speciale!
BIBLIOGRAFIA
“Il pianeta che verrà” di Caterina Simonetta e Cristiano Giorda
SITOGRAFIA
http://www.mediasoft.it/italy/
http://it.wikipedia.org/wiki/Geografia_della_Valle_d'Aosta
http://www.lovevda.it/turismo/default_i.asp
http://it.wikipedia.org/wiki/Valle_d%27Aosta
http://appweb.regione.vda.it/dbweb/pta/faqpta.nsf/PTA-Cap4-8.pdf?Openfileresource
http://www.google.it/intl/it/earth/
http://www.google.it/imghp
http://www.comuni-italiani.it/02/