Dal bosco alla segheria

annuncio pubblicitario
IL LEGNO
FUSTI
ARBUSTI
Il legno è il materiale più antico usato dall’uomo per:
COSTRUIRE
ATTREZZI
FONTE DI
ENERGIA
COSTRUIRE
IMBARCAZIONI
COSTRUIRE
RIPARI
• Preistoria
Palafitte
Capanne di legno e
canne
• Romani:
per coperture, solai e
ponti temporanei
• Medioevo e
Rinascimento
Capriata tetto Chiese
• Età Contemporanea
legno lamellare.
• Preistoria
clave e asce .
archi, frecce, lance,
aratri e arpioni. Ruota
• Romani:
Aratri, macchine di
guerra , Braciere
• MedioevoRinascimento
Oggetti d’arte
Arredo intarsiato
• Età Contemporanea
Serramenti ,mobili ecc.
• Preistoria
Il fuoco permise di
Cucinare, scaldarsi e
difendersi dagli animali.
• Romani:
usavano bracieri
fondevano i metalli
Facevano le terme
• Medioevo e
Rinascimento
Camini e stufe
• Età Contemporanea
Energia rinnovabile
• Preistoria
Le canoe
Le zattere
• Romani:
La trireme
Poliremi
• Medioevo e
Rinascimento
Navi Vichinghe
La cocca medievale
I grandi velieri
Caravelle e
Galeoni
2/19
PREISTORIA
Capanne
MEDIOEVO E RINASCIMENTO
Palafitte
ETA’ ROMANA
Il ponte militare
in legno sul
Reno di Cesare
Capriata tetto in legno
Nell'architettura
romana il legno è
utilizzato per le
coperture, per i solai
degli edifici.
ETÀ MODERNA
Norvegia: chiesa Sec. XII
ETÀ
CONTEMPORANEA
Sala equestre di Mosca un
copertura a capriate di 48 metri
Trave curva in legno lamellare
ETA’ ROMANA
PREISTORIA
2.000.000 a.C. (circa):
Compare l'Homo Habilis
strumenti di legno e
pietre come clave e asce.
Aratro
20.000 a.C.: In questo
periodo il legno viene
usato per la fabbricazione
di archi, frecce, lance,
aratri e arpioni.
Macchine da assedio
ARTE MEDIOEVALE E
RINASCIMENTALE
3.500 a.C.: In
Mesopotamia viene
inventata la ruota. Nel
2.000 a.C. vengono
costruite le prime ruote
con i raggi.
sculture.
ETÀ
CONTEMPORANEA
mobili
1.600.000/ 200.000 a.C.: L'
Homo Erectus grazie al legno
scopre il fuoco.
MEDIOEVO E RINASCIMENTO
PREISTORIA
Due bastoncini di legno sfregati
velocemente, bruciano.
Il fuoco permise agli uomini
preistorici di CUCINARE,
SCALDARSI E
DIFENDERSI DAGLI
ANIMALI.
ETA’ ROMANA
Camino medioevale
Stufe rinascimentali
ETÀ MODERNA
Nel XVIII secolo, il legno cominciò
ad essere sostituito dal carbone,
dal potere calorifico più elevato e
più adeguato per le nascenti
necessità industriali.
I Romani amavano frequentare le terme
ETÀ
CONTEMPORANEA
I Romani
fondevano i
metalli
Fonte di
energia
rinnovabile.
Braciere
ETA’ GRECO- ROMANA
PREISTORIA
La trireme era un'antica nave lunga
40 m fenicia, greca e romana che
utilizzava come propulsione, oltre
alla vela, tre file di rematori disposti
sulle due fiancate dello scafo
Le canoe scavate
nei tronchi
d'albero furono le
prime
imbarcazioni in
epoca preistorica
Poliremi Nave antica da
guerra, tipica delle flotte
romane
Zattere
E RINASCIMENTO
La caravella fu un tipo di nave in legno ROBUSTA E
VELOCE, introdotta nel 1441 dai portoghesi.
MEDIOEVO
La cocca fu una grande nave
medievale, di forma rotonda, che
poteva raggiungere una stazza di
1.000 tonnellate
Navi Vichinghe
Navi Vichinghe
Il Galeone è un poderoso veliero da guerra per affrontare
la navigazione oceanica, molto diffuso nel XVI e XVII secolo.
Anche oggi trova utilizzo in diversi settori produttivi quali:
COSTRUZIONI
ARREDAMENTO
ENERGETICO
(Legna da ardere)
PRODUZIONE
DELLA CARTA
La lavorazione del legno
La lavorazione del legno e le
tecnologie per ottenere
oggetti in legno, sono rimaste
pressochè invariate per secoli
e hanno invece subito rapidi
cambiamenti negli ultimi
cent'anni, con l'introduzione
di nuovi macchinari.
Prima degli anni '50-'60 quasi
in ogni famiglia vi era un
falegname, o comunque
qualcuno che sapesse
lavorare il legno.
Dopo gli anni '60 il falegname
si servì di alcune macchine e
oggi hanno fatto il grande
salto nell'industria vera e
propria.
PALME
ERBE
LA STRUTTURA DELL’ALBERO
RAMI.
SONO ELEMENTI LEGNOSI, DI DIAMETRO
MINORE DEL TRONCO E SERVONO COME
SOSTEGNO DELLE FOGLIE E PER
TRASPORTARE LE SOSTANZE NUTRITIVE
(O TRONCO) SERVE COME SOSTEGNO
DELLA CHIOMA E PER TRASPORTARE LE
SOSTANZE NUTRITIVE FINO ALLE FOGLIE.
FUSTO,
RADICI
SERVONO COME ANCORAGGIO E PER
PRELEVARE L'ACQUA DAL TERRENO.
 AL MICROSCOPIO POSSIAMO NOTARE CHE IL
LEGNO E’ FORMATO DA UN INSIEME DI
NERVATURE LUNGHE E SOTTILI, SIMILI A
LUNGHISSIME CANNUCCE DA BIBITA UNITE
SALDAMENTE TRA LORO.
 OGNI CANNUCCIA HA LE PARTI FORMATE DA:
1. CELLULOSA
2. LIGNINA
QUESTA STRUTTURA DI TUBI SOTTILI
FORMA UN MATERIALE LEGGERO MA
ANCHE RIGIDO E RESISTENTE.
LA STRUTTURA DEL TRONCO
SEZIONANDO IL TRONCO CON UN TAGLIO TRASVERSALE SI POSSONO DISTINGUERE ZONE DIVERSE
Corteccia:
fisiologicamente
è morta, serve
come protezione
alla pianta e
consente gli
scambi gassosi
necessari alla
vita della pianta.
Midollo: ha cellule in
formazione e
consistenza spugnosa .
Durame: è formata da
cellule morte e a livello
commerciale è quella
più pregiata, perché
essendo la parte più
vecchia della pianta è
quella più stabile e
meno soggetta agli
attacchi di parassiti.
Alburno è formata da cellule
vive che costituiscono
l'apparato circolatorio della
pianta consentendo la
conduzione dei sali minerali
dalle radici alle foglie. Si
distingue dal durame per il
colore più chiaro.
Mano a mano
che l'albero
cresce, l'alburno
diventa durame.
Cambio: strato elastico
responsabile della
produzione di nuovo
legno, sia verso
l'esterno sia verso
l'interno
LIBRO: strato sottile
formato da fibre lunghe
e flessibili all’interno
della quale scorre la
linfa
CORTECCIA
La corteccia del Pino silvestre è a
placche rosso brune nella parte
inferiore del fusto, squamosa e colore
rosso arancio in alto.
La corteccia della Betulla è
tipicamente bianca, sottile, liscia e si
desquama in strisce orizzontali.
LIBRO
La linfa grezza sale normalmente nell'alburno; la linfa
elaborata dalle foglie scende nel libro.
Contiene i vasi che
conducono il
nutrimento
sintetizzato delle
foglie ad ogni parte
dell'albero.
CAMBIO
All'esterno del cambio corrono i fasci vascolari del libro.
Ad ogni ciclo stagionale il cambio aggiunge verso l'esterno
uno strato di libro e verso l'interno uno strato di legno.
Questo sistema garantisce l'accrescimento del diametro
dell'albero anno dopo anno.
.
Strozzatura del cambio, il sistema vascolare degli alberi che
trasporta acqua e nutrienti dalle radici alla chioma.
La presenza di una fune ostacola il normale incremento del diametro
dell’albero provocando nel giro di qualche anno una strozzatura e la
chioma nel giro di qualche anno avvizzisce e successivamente muore.
ALBURNO
L'alburno fresco è sempre di colore chiaro (da cui il nome), a volte bianco ma più spesso con una
sfumatura di giallo o bruno. dall'aspetto un po' "umido«.
È costituito da legno nuovo, in cui sono presenti all'interno le cellule vive dell'albero in crescita. La
funzione principale dell'alburno è di trasportare l'acqua dalle radici alle foglie e di immagazzinare o
restituire, a seconda della stagione, la linfa grezza sintetizzata nelle foglie. Maggiore è la quantità di
foglie, maggiore è il tasso di crescita della pianta e maggiore è il volume di alburno necessario.
Tutto il legno è inizialmente
alburno, con l'età e la crescita
della pianta il legno più interno e
prossimo alla base diventa
durame, cessa la conduzione,
scompaiono le sostanze di riserva
che vengono traslocate o
trasformate.
Il doppio alburno-durame che testimonia
come l’esemplare sia prima morto e,
successivamente, intorno al fusto, si sia
sviluppato un altro esemplare che in
senso centrifugo ha creato un nuovo
duramen e alburno.
DURAME
Durame di Quercus robur L.
è la parte interna più scura, in continuo accrescimento
E’ la parte piu'
interna del legno
di alberi e arbusti,
i cui tessuti sono
costituiti da cellule
morte, nelle quali
il passaggio della
linfa grezza è
ormai nullo.
IL MIDOLLO
Al centro del fusto è situato il midollo, un piccolo cilindro di consistenza spugnosa
spesso caratterizzato da una colorazione bruna, il quale può avere misure variabili
fra i 2 e i 12 mm. Spesso è difficile, se non impossibile, scorgere su una sezione di
un tronco maturo il midollo, che può a volte presentarsi come una zona di pochi
millimetri.
È un tessuto specializzato
nella funzione di riserva di
sostanze nutritive, che in
alcuni casi negli alberi
vecchi può scomparire
lasciando cavità o legno.
ANELLI D'ACCRESCIMENTO
L'anello di accrescimento annuale è tanto più grande
quanto più alta è stata la temperatura e viceversa.
 Sono anelli concentrici presenti
nel cambio, che derivano
dall'accrescimento annuale del
fusto.
 Sono costituiti da un tessuto
meno compatto formatosi in
primavera (primaticcio) e da
uno più compatto formatosi in
estate e in autunno (tardivo).
 In inverno la vegetazione si
arresta.
 Ogni anello corrisponde ad un
anno della pianta: in questo
modo è possibile calcolare l'età
di una pianta.
 Questo concetto è valido solo
in zone dove c'è l'alternanza
delle stagioni, cioè in luoghi
temperati.
Sezione trasversale di
legno di Conifera. Sono
visibili le zone di legno
primaticcio (P)
colorazione più chiara e
di legno tardivo (T)
colorazione più scura.
2 SRAMATURA
1 ABBATTIMENTO
3 SCORTECCIATURA
4 TRASPORTO
DAL
BOSCO
ALLA
SEGHERIA
7 STAGIONATURA
5 PULITURA
6 TAGLIO
LE PIANTE PER ESSERE TRASFORMATE IN LEGNAME DA
COSTRUZIONE, DEVONO SUBIRE UNA SERIE DI OPERAZIONI
QUESTA OPERAZIONE CONSISTE NEL TAGLIARE IL
TRONCO ALLA BASE PER MEZZO DI MOTOSEGHE.
ALL'ALBERO
ABBATTUTO
VENGONO
POI TOLTI I
RAMI E LA
CORTECCIA.
SI TRATTA DI UN’OPERAZIONE
RISCHIOSA PERCHÉ È FACILE
CHE SI VERIFICHINO
CONTRACCOLPI.
I TRONCHI DEVONO QUINDI ESSERE TRASPORTATI DAI
BOSCHI O DALLE FORESTE ALLE FABBRICHE DI
LAVORAZIONE.
MENTRE NELLE ZONE DI PIANURA AVVIENE SU
VEICOLI STRADALI
NELLE ZONE RICCHE D'ACQUA È SFRUTTATO INVECE IL
TRASPORTO FLUVIALE O FLUITAZIONE: I TRONCHI UNITI
TRA LORO QUASI A FORMARE DELLE "ZATTERE"
VENGONO FATTI GALLEGGIARE SU CORSI D'ACQUA, E
VENGONO TRASPORTATI DALLA CORRENTE, OPPURE
RIMORCHIATI.
NELLE ZONE MONTUOSE IL
TRASPORTO DEI TRONCHI
VIENE ESEGUITO PER
MEZZO DI TELEFERICHE,
PER FERROVIE.
CON IL
SI RICAVA UNA
VENATURA
MOLTO AMPIA.
UNA VOLTA GIUNTI ALLE
SEGHERIE, I TRONCHI
VENGONO TAGLIATI IN
ASSI E IN TAVOLE NEI
DIVERSI FORMATI
COMMERCIALI.
IL
VIENE ESEGUITO
PER OTTENERE
UNA VENATURA
MOLTO FITTA,
DENOMINATA A
RIGATINO.

l'essicazione naturale
richiede tempi molto
lunghi, fino a diversi
anni, le assi vengono
accatastate sotto una
tettoia che le ripara dalla
pioggia; tra le assi
vengono posti dei listelli,
in modo che l'aria circoli
liberamente.
PUÒ ESSERE
1. NATURALE
2. ARTIFICIALE,

L'essicazione artificiale
è invece molto più
veloce, dura in media
da poche ore a pochi
giorni; in questo caso il
legname viene posto in
ambienti chiusi, in cui
circola forzatamente
aria calda.
Schema di produzione del legno
Il legno continua ad essere un materiale molto utilizzato perché presenta
proprietà eccellenti.
Proprietà
Chimico-fisiche
•
•
•
•
PESO SPECIFICO,
generalmente inferiore a
1/dm3;
COLORE, variabile in base
all’essenza legnosa;
POTERE ISOLANTE molto
elevato rispetto al
calore,al freddo ed
all’elettricità;
IGROSCOPICITÀ
Proprietà meccaniche
Le proprietà meccaniche
sono influenzate da fattori quali il
peso specifico, l’essenza legnosa,
l’umidità e l’orientamento delle fibre.
•
RESISTENZA A TRAZIONE
molto buona.
•
RESISTENZA A COMPRESSIONE
buona.
•
RESISTENZA AL TAGLIO
scarsa.
•
RESISTENZA A FLESSIONE
scarsa.
•
DUREZZA, scarsa e variabile in
base all’essenza.
Proprietà tecnologiche
Il legno è un materiale
facilmente lavorabile
•
FENDIBILITÀ buona.
•
LUCIDABILITÀ buona.
•
CURVABILTÀ discreta.
27/19
MASSA VOLUMETRICA (Kg/dm3)
Piante Resinose
Latifoglie
Piante esotiche
BRUNO [NOCE, CASTAGNO,
QUERCIA] ,ROSSASTRO [LARICE, TASSO, LEGNI TROPICALI] ,
GIALLO [GELSO] , NERO [EBANO]
Abete bianco
0,47
Acero
montano
0,67
Balsa
0,05 0,20
Abete rosso
0,45
Betulla
0,65
Ebano
OGNI LEGNO HA UN ODORE CARATTERISTICO
CHE DIPENDE DAI COMPOSITORI VOLATILI DEI SUCCHI, DEGLI
OLI, DELLE RESINE. L'ODORE PUÒ ESSERE PERCETTIBILE
SOLAMENTE QUANDO IL LEGNO È FRESCO OPPURE PUÒ
PERSISTERE FIN DOPO LA STAGIONATURA, CIÒ DIPENDE DAL
TIPO DI LEGNO.
Cipresso
0,62
Castagno
0,58
Hickory
Cirmolo
0,58
Ciliegio
0,62
Mansonia
1,00 1,20
0,70 0,85
0,62 0,70
Ginepro
comune
0,62
Faggio
0,75
Mogano
0,50 0,60
Larice
0,66
Frassino
0,72
Okoumé
0,40 0,50
0,81
Noce
0,72
0,62
Olmo
0,62
0,62
Ontano
0,52
0,55
Pioppo
0,40
0,76
Platano
Robinia
Rovere
Salice
Tiglio
0,69
E'CONDIZIONATO DA VARI ELEMENTI:
LUCENTEZZA, GRANA E VENATURA, CHE DIPENDONO DAL
TAGLIO, LONGITUDINALE, RADIALE O TRASVERSALE. SE IL LEGNO
DEVE ESSERE IMPIEGATO CON FINI ESTETICI, SI CERCA DI
EVIDENZIARNE I DISEGNI PIÙ BELLI E APPARISCENTI.
IL LEGNAME È
CONTINUAMENTE SOGGETTO A UN RITIRO (O CONTRAZIONE)
PER PERDITA DI UMIDITÀ E A UNA DILATAZIONE (O
RIGONFIAMENTO) PER ASSORBIMENTO DI UMIDITÀ.
CONTRAZIONE E RIGONFIAMENTO VARIANO IN OGNI TIPO DI
ALBERO A SECONDA DEL SENSO IN CUI AVVIENE LA
CONTRAZIONE.
CONSISTE NEL RAPPORTO
TRA LA MASSA (IN KG) E IL VOLUME (IN DM3). VARIA A SECONDA
DEL TIPO DI LEGNO E DEL GRADO DI UMIDITÀ (QUANTITÀ
D'ACQUA CONTENUTA).
Pino
d'Aleppo
Pini
domestico
Pino
marittimo
Pino
silvestre
Tasso
0,79
0,76
0,45
0,65
Palissandro
Teak
0,40 0,90
0,62 0,68
PROPRIETÀ MECCANICHE
1.
LE PROPRIETÀ MECCANICHE INDICANO LA
RESISTENZA DI UN LEGNAME SOTTOPOSTO A
TRAZIONE, COMPRESSIONE, FLESSIONE, ETC...;
QUESTA RESISTENZA VARIA A SECONDA DELLA
DIREZIONE DEGLI SFORZI:
2. DIREZIONE ASSIALE (LUNGO LE FIBRE),
3. DIREZIONE RADIALE (PERPENDICOLARI
AGLI ANELLI ANNUALI),
4. DIREZIONE TANGENZIALE (TANGENTE AGLI
ANELLI ANNUALI).
DUREZZA:
E' UNA PROPRIETÀ CHE CONSISTE NELLA RESISTENZA ALLA PENETRAZIONE DI UN
CORPO ESTERNO.
IN BASE A CIÒ I LEGNAMI SI CLASSIFICANO IN:
1. DURI O FORTI (QUERCIA, NOCE, OLMO, CILIEGIO, FAGGIO)
2.
DOLCI O TENERI (ABETE, PIOPPO, BETULLA, TIGLIO).
INDICA IL CARICO DI ROTTURA DI UN
DETERMINATO LEGNO SOTTOPOSTO A
SCHIACCIAMENTO.
: IL
LEGNAME RESISTE BENE ALLA TRAZIONE,
PURCHÉ VENGA SOLLECITATO IN DIREZIONE
ASSIALE. QUESTA RESISTENZA È DUE-TRE
VOLTE SUPERIORE ALLA COMPRENSIONE.
A QUESTA
SOLLECITAZIONE VENGONO SOTTOPOSTE
LE TRAVI: LE FIBRE SUPERIORI DELLA
TAVOLA SI ACCORCIANO, SOTTOPOSTE A
UNA COMPRESSIONE; QUELLE INFERIORI,
CONTRARIAMENTE, SI ALLUNGANO,
SOTTOPOSTE A TRAZIONE, LE FIBRE DI
MEZZO SI INCURVANO.
: E' UNA PROPRIETÀ
POSSEDUTA DA ALCUNI LEGNAMI,
CONSISTE NEL POTERSI CURVARE E
RIPRENDERE LA FORMA PRIMITIVA SENZA
SPACCARSI.
PROPRIETÀ TECNOLOGICHE
1. FENDIBILITÀ: E' UNA PROPRIETÀ CHE CONSISTE NEL
FENDERSI, CIOÈ SPACCARSI SOTTO L'AZIONE DI UN
CUNEO, NEL SENSO DELLE FIBRE.
2. FLESSIBILITÀ O CURVABILITÀ: E' UNA PROPRIETÀ
CHE CONSISTE NEL LASCIARSI INCURVARE SOTTO
UNA FORZA GRADUALMENTE CRESCENTE E
MANTENERE TALE CURVATURA ANCHE AL SUO
CESSARE. QUESTA PROPRIETÀ È MAGGIORE NEL
LEGNO VERDE.
3. ATTITUDINE AL TAGLIO: E' UNA PROPRIETÀ DI UN
LEGNO DI LASCIARSI INCIDERE DA UN UTENSILE
(SEGA, PIALLA, SCALPELLO), ASPORTANDO IL
MATERIALE SOTTO FORMA DI TRUCIOLO. QUESTA
PROPRIETÀ VARIA A SECONDA DELLA DIREZIONE
DEL TAGLIO: È MAGGIORE NEL SENSO
LONGITUDINALE ALLE FIBRE, MINORE NELLA
DIREZIONE AD ESSE PERPENDICOLARI.
4. ATTITUDINE AL PULIMENTO: E' UNA PROPRIETÀ
SECONDO LA QUALE I LEGNAMI, SOTTOPOSTI ALLA
LEVIATURA, OTTENGONO UNA SUPERFICIE LISCIA.
IN GENERE TUTTI I LEGNI DURI HANNO QUESTA
PROPRIETÀ.
Scarica