OPEN DATA

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Città e cittadinanze
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NUOVI STRUMENTI
OPEN DATA.
UN ESEMPIO DI UTILIZZO
NEL COMUNE DI UDINE.
dott.ssa Pamela Mason
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OPERAZIONE TRASPARENZA
Le nuove tecnologie, in particolare quelle legate
all’informatizzazione, consentono alle istituzioni di
puntare su modelli amministrativi basati sulla
TRASPARENZA nei confronti dei cittadini.
Le proposte e le soluzioni di cambiamento si
inseriscono in un modello molto più ampio, che
mira, attraverso un modello strutturato, allo
svecchiamento dei processi che caratterizzano la
PA: l’Open Government.
Il ruolo della statistica all’interno del percorso
delle amministrazioni verso l’applicazione di un
“governo aperto” è fondamentale attraverso
l’adozione
di
una
nuova
filosofia
di
liberalizzazione trasparenza e condivisione
dell’informazione: l’OPEN DATA.
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OPEN DATA
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Innovazione tecnologica e digitalizzazione sono gli
strumenti che contribuiscono a creare un nuovo
rapporto tra cittadini ed istituzioni.
ISTITUZIONI
CITTADINO
Qual è dunque il ruolo della statistica in questo
processo?
Fornire gli strumenti e le metodologie che consentano,
all’interno dell’attuale quadro normativo, di operare con
TRASPARENZA attraverso modalità che consentano un
semplice accesso ai dati.
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Il WEB, e in particolare Internet, diventano il veicolo
principale di comunicazione e di attuazione delle politiche
di Open Data.
Con riferimento alle Linee Guida dell’Associazione Italiana
per l’Open Government, il concetto di Open data può essere
così definito:
“Formato aperto con cui le informazioni e i dati digitali
possono essere trasmessi, distribuiti e scambiati on the
Web”.
Questo significa operare in modo da creare “una rete
basata su dati che siano ACCESSIBILI – INTEGRABILI
- INTERSCAMBIABILI”.
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COME SI FA OPEN DATA
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Per fare open data è necessario comunque rispettare
determinati principi.
I DATI devono essere:
 COMPLETI
 PRIMARI
 TEMPESTIVI
FACILMENTE ACCESSIBILI
 NON PROPRIETARI
 LIBERI DA LICENZE CHE NE LIMITINO L’USO
 RIUTILIZZABILI
 RICERCABILI
 PERMANENTI
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ALCUNI ASPETTI TECNICI DELL’OPEN DATA
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Uno dei principali aspetti tecnici per l’adozione di modelli di
condivisione open data riguarda il FORMATO dei dati.
In generale il formato dei dati deve essere GREZZO,
ossia privo di particolari formattazioni, pronti al
riuso (= non proprietari), corredati da una licenza di
tipo “open”.
Il valore aggiunto dei data set messi a disposizione aumenta
nel momento in cui vengono interconnessi, mescolati,
incrociati (mashup).
VERSO i LINKED OPEN DATA
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L’APPROCCIO ALL’OPEN DATA NEL
COMUNE DI UDINE
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Predisposizione di uno “SPAZIO DEDICATO ALLA LIBERALIZZAZIONE DEI
DATI” a cui si accede dal sito del Comune di Udine.
Obiettivo: Rendere i dati pubblici disponibili, in modo gratuito, per successive
elaborazioni. Condividere le informazioni e rendere partecipe e consapevole
il cittadino nei confronti delle decisioni della PA.
Strumenti utilizzati: GOOGLE APPS
Licenza: IODL (Italian Open Data License).
Perché usiamo le Gapps? Perché abbiamo “gratis” i dati in
formato csv, excel, pdf e le API (Application Program
Interfaces) per consentire a chiunque di costruire web
applications con i nostri dati.
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PROGETTO OPEN DATA
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ESEMPI DI PUBBLICAZIONE DATI
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FILE E STRUTTURA DEI DATI
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COSTRUZIONE DEI DATA SET
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Riferimenti temporali in colonna
Formule
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EVOLUZIONE E MODIFICA NEL TEMPO DEL
DATA SET DI PARTENZA
Aggiunta di nuovi livelli di
aggregazione dei dati
GRAFICI PER L’OSSERVAZIONE DEL
FENOMENO NEL TEMPO
Scelta delle variabili da
osservare nel tempo
GRAFICI PER L’OSSERVAZIONE DEL
FENOMENO NEL TEMPO
Osservazione univariata
del fenomeno
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CITTÀ E CITTADINANZE:
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UN’ANALISI TEMPORALE DEI
CAMBIAMENTI DELLA NOSTRA CITTÀ
La filosofia open data mira alla condivisione dei dati con i
cittadini.
Al di là dei dati, predisposti nei formati grezzi e non proprietari,
lo sforzo per il raggiungimento degli obiettivi va nella direzione
della ricerca di strumenti che consentano anche una
comprensione immediata, da parte di tutti, dei risultati e
dell’evoluzione dei fenomeni presentati.
Accanto alla trasparenza, quindi, cerchiamo
la chiarezza nella condivisione del dato.
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UN’ANALISI TEMPORALE DEI CAMBIAMENTI DELLA NOSTRA CITTÀ
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Rispetto ad altre zone d’Italia, per la nostra città il fenomeno
dell’immigrazione è relativamente recente (la maggior parte dei
residenti senza cittadinanza italiana è arrivato dopo il 2002).
14.000
12.000
2006
13.488
8.812
2005
13.026
7.901
2.000
6.927
4.000
5.995
6.000
10.478
8.000
12.156
10.000
2009
2010
Graf. 1. Dinamica del fenomeno
migratorio.
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2003
2004
2007
2008
Per primi sono arrivati gli Africani, in particolare dal Ghana e dalla Nigeria, ma
anche gli Albanesi e i cittadini dell’ex Jugoslavia. In un successivo momento è
arrivata l’immigrazione dall’Ucraina e dalla Romania.
Oggi la principale cittadinanza straniera in città è quella Rumena, anche
per effetto dell’entrata in UE.
Graf. 2. Cittadinanze
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UN’ANALISI TEMPORALE DEI CAMBIAMENTI DELLA NOSTRA CITTÀ
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La prima ondata migratoria era caratterizzata da una forte presenza
maschile. Fatta eccezione per alcune cittadinanze, il fenomeno in generale
ha manifestato il raggiungimento dell’equilibrio di genere.
Graf. 2 Incremento % annuo di genere
In generale, l’aumento del numero delle donne e dei minori tra i “nuovi
cittadini” è anche l’effetto dell’evoluzione dei percorsi di integrazione.
La creazione di una famiglia mostra a suo tempo che i nuovi residenti
percepiscono nel territorio prospettive di lungo termine.
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CITTÀ E CITTADINANZE:
UN’ANALISI TEMPORALE DEI CAMBIAMENTI DELLA NOSTRA CITTÀ
Residenti con cittadinanza non italiana per sezione censimento
Graf. 3. Evoluzione della
presenza nelle circoscrizioni
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CITTÀ E CITTADINANZE:
UN’ANALISI TEMPORALE DEI CAMBIAMENTI DELLA NOSTRA CITTÀ
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I cambiamenti nella struttura per età della popolazione
Piramidi d’età dei residenti comunitari e non comunitari
>=95
90-94
Maschi
Femmine
Graf. 4 indice dipendenza
85-89
80-84
75-79
70-74
65-69
Graf.5 indice di ricambio
60-64
55-59
50-54
45-49
40-44
35-39
30-34
25-29
20-24
15-19
10-14
5-9
0-4
8,0%
6,0%
4,0%
2,0%
0,0%
2,0%
4,0%
6,0%
8,0%
Confronto piramidi età tra circoscrizioni
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INTEGRAZIONE DI ARCHIVI
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Studio sui redditi dei residenti integrazione Anagrafe – DB
Dichiarazione dei redditi (tesi universitaria)
Esempio: reddito medio
delle famiglie con
intestatario scheda con
cittadinanza non italiana
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OBIETTIVI DI SVILUPPO
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 Messa a disposizione di dati in formato open con tematiche differenti
 Sviluppo di un collegamento diretto tra gli studi specifici e i dati statistici
 Collegamenti tra archivi amministrativi per garantire l’integrità, la correttezza,
la completezza e la coerenza del dato finale condiviso
Supporto informativo completo, aggiornato a diversi livelli di lettura e
approfondimento al cittadino e alla PA
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