LA SPIRITUALITA’
CONIUGALE E FAMILIARE
(a cura di don Giancarlo Grandis)
La spiritualità è spesso intisichita nella società del benessere: Dio non è
combattuto, è semplicemente dimenticato. È ciò che osserva il libro biblico del
Deuteronomio nei confronti di Israele stanziato nella terra promessa: «Quando
avrai mangiato e ti sarai saziato, quando avrai costruito belle case e vi avrai
abitato, quando avrai visto il tuo bestiame grosso e minuto moltiplicarsi,
accrescersi il tuo argento e il tuo oro e abbondare ogni tua cosa, il tuo cuore
non si inorgoglisca in modo da dimenticare il Signore tuo Dio» (8,12-14).
(Gianfranco Ravasi)1
Il Vangelo
come nuovo orizzonte di vita
Rm 8,12-13
«Così dunque fratelli, noi siamo debitori,
ma non verso la carne per vivere secondo
la carne; poiché se vivete secondo la
carne, voi morirete; se invece con l’aiuto
dello Spirito voi fate morire le opere del
corpo, vivrete».
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Il vissuto coniugale
Aspetto sociologico
Aspetto teologico
Aspetto etico
Meno indagato: l’aspetto spirituale
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Una riflessione sulla spiritualità coniugale e familiare
comporta l’analisi…
…del contesto socio-culturale odierno
… dei fondamenti antropologici e teologici
… delle specifiche caratteristiche
… dei mezzi di cui disporre per viverli
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S
U
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I
pp. 240-265
D
I
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1. L’odierno contesto socio-culturale:
stretta connessione tra annuncio della salvezza
e dinamiche culturali
«La cultura è il terreno privilegiato nel quale la
fede si incontra con l’uomo […]; il nucleo generatore di ogni autentica cultura è costituito
dal suo approccio la mistero di Dio»
Giovanni Paolo II
«Cultura e spiritualità sono oggi due piani intrecciati, sono il terreno decisivo dell’originalità
della proposta cristiana, che ancora una volta
può rappresentare una risposta, un punto di
riferimento, in quanto viene concretamente testimoniata»
Cardinal Camillo Ruini
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La modernità liquida
«La principale metafora dell’attuale fase dell’epoca moderna è la “fluidità”»
(Zygmunt Bauman)
«Le relazioni tascabili»
che si possono tirar fuori all’occorrenza e quindi rinficcare in
tasca quando non servono più
La cultura del network
il linguaggio delle “relazioni”
è stato sostituito da quello
della “connettività”
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La spiritualità testimoniata
come
RISPOSTA
PUNTO DI RIFERIMENTO
DI STABILITA’
UNITA’
ALLA VITA CONIUGALE E
FAMILIARE
IN UN MONDO CHE CAMBIA
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Camminate secondo lo Spirito
Gal 5,16
«Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri
della carne; la carne infatti ha desideri contrari
allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla
carne; queste cose si oppongono a vicenda,
sicché voi non fate quello che vorreste».
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Il vissuto umano
La necessità della vita spirituale come progressivo cammino di liberazione emerge dal
vissuto umano che è terreno di tensione, di
lotta, di combattimento tra due leggi contrapposte: la legge della corne (che divide) e la
legge dello spirito (che unisce)
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La preziosità della
spiritualità familiare
La Chiesa
è fermamente consapevole
che la vocazione della famiglia
è ultimamente
vocazione alla santità cristiana
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Di conseguenza…
“…la pastorale è chiamata a porre al centro della sua sollecitudine la “vita secondo lo
Spirito” della coppia e della famiglia cristiana: la Chiesa, cioè, deve mettere in atto la sua
missione salvifica perché la coppia e la famiglia crescano nella spiritualità coniugale e
familiare. Si tratta propriamente di una spiritualità fondata sul sacramento del
matrimonio e continuamente alimentata e plasmata dall'Eucaristia. Tale spiritualità si
attua e si esprime non al di fuori della vita coniugale e familiare, ma all'interno di essa,
attraverso le realtà e gli impegni quotidiani che la caratterizzano, nella fedeltà a tutte le
esigenze dell'amore coniugale e familiare e nella loro gioiosa attuazione. Infatti, come
precisa il Concilio Vaticano II, «i coniugi cristiani sono corroborati e come consacrati da
uno speciale sacramento per i doveri e la dignità del loro stato. Ed essi, compiendo in
forza di tale sacramento il loro dovere coniugale e familiare, penetrati dallo Spirito di
Cristo, per mezzo del quale tutta la loro vita è pervasa di fede, speranza e carità, tendono
a raggiungere sempre più la propria perfezione e la mutua santificazione, e perciò
insieme partecipano alla glorificazione di Dio». Un'adeguata pastorale familiare, di
conseguenza, dovrà aiutare le famiglie a riscoprire il fondamento vero della loro
spiritualità e a viverla, sia a livello interiore sia nelle sue manifestazioni esterne, secondo i
contenuti e le modalità di un amore che si esprime nelle sue forme tipicamente familiari:
l'amore coniugale unitivo e procreativo, l'amore parentale (paterno e materno), l'amore
filiale, l'amore fraterno, e l'amore dell'intera famiglia come tale nei riguardi degli altri”
(Direttorio di Pastorale Familiare 112).
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2. I fondamenti antropologici e teologici
della spiritualità familiare
La spiritualità
pur conoscendo la flessibilità
dell’esperienza soggettiva (alti e bassi),
tuttavita si radica
sull’ontologia metafisica
(sull’essere)
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La spiritualità coniugale
tra secolarizzazione e
bisogno di sacro
Vivere come?...
Etsi Deus non daretur
Il sacro selvaggio
«Anche nelle società secolarizzate è ricercata la dimensione spirituale della vita come
antidoto alla disumanizzazione» (Redemptoris
Missio, 38)
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Dalla spiritualità del
fidanzamento alla
spiritualità coniugale:
continuità di un cammino
Dal gruppo fidanzati…
…al gruppo sposi
«…se l’itinerario dei fidanzati sfocia nel momento celebrativo del sacramento in uno scambio di consensi, da questo apice ha inizio quella maturazione “a due in una carne
sola”, tanto che la celebrazione “coram Ecclesia” diventa e
punto-richiamo di tutta l’esistenza coniugale cristiana, e
punto-richiamo che porta con sé uno ius connaturato allo
stato di grazia per la gloria, di cui i due coniugi possono
usufruire in comunità» (Achille M. Triacca)
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La radice sacramentale
della spiritualità familiare
Dal sacramento celebrato – afferma la Familiaris Consortio – nascono «la grazia e l’esigenza di un’autentica e profonda spiritualità
coniugale e familiare, che si ispiri ai motivi della creazione, dell’alleanza, della Croce, della resurrezione e del segno… Il matrimonio
cristiano – continua l’esortazione apostolica – come tutti i sacramenti
che “sono ordinati alla santificazione degli uomini, alla edificazione
del Corpo di Cristo e, infine, a rendere culto a Dio” è in se stesso un
atto liturgico di glorificazione di Dio in Gesù Cristo e nella Chiesa:
celebrandolo, i coniugi cristiani professano la loro gratitudine a Dio
per il sublime dono ad essi elargito di poter rivivere nella loro
esistenza coniugale e familiare l'amore stesso di Dio per gli uomini e
del Signore Gesù per la Chiesa sua sposa. E come dal sacramento
derivano ai coniugi il dono e l'obbligo di vivere quotidianamente la
santificazione ricevuta, così dallo stesso sacramento discendono la
grazia e l'impegno morale di trasformare tutta la loro vita in un
continuo “sacrificio spirituale”. Anche agli sposi e ai genitori
cristiani, in particolare per quelle realtà terrene e temporali che li
caratterizzano, si applicano le parole del Concilio: “Così anche i laici,
in quanto adoratori dappertutto santamente operanti, consacrano a
Dio il mondo stesso”» (n. 56).
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3. Le caratteristiche
della spiritualità familiare
«La diffusa sensibilità etica presso i coniugi cristiani ha
talvolta ostacolato una loro integrazione nell’esperienza
spirituale matrimoniale. La condotta puramente morale
inclina a proporsi come unica normatività capace di
orientare verso opere meritorie presso Dio. Lo spirituale
si offre in modo del tutto differente. Si qualifica nel
rendere i coniugi disponibili a ricevere il gratuito dono
dell'amore di Dio nello Spirito di Cristo, cooperandovi
personalmente» (Lc 18,10ss.).
(Tullio Goffi)
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Una spiritualità
incarnata
Il corpo come sacramento dell’amore che
genera la comunione e dona la vita
«Dalle fasce della sua nascita, fino all’aceto della
sua passione e al sudario della Risurrezione, tutto
nella vita di Gesù è segno del suo Mistero.
Attraverso i suoi gesti, i suoi miracoli, le sue parole,
è stato rivelato che “in Lui abita corporalmente tutta
la pienezza della divinità” (Col. 2,9). In tal modo la
sua umanità appare come il “sacramento”, cioè il
segno e lo strumento della sua divinità e della
salvezza che egli reca: ciò che era visibile nella sua
vita terrena condusse al Mistero invisibile della sua
filiazione divina e della sua missione redentrice»
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(Catechismo della Chiesa Cattolica, 515).
Una spiritualità
del ‘sì’
Sì all’amore
Sì alla vita
Stare dalla parte della vita significa «scoprire lo
splendore di quel “Si”, di quell’“Amen”, che è Cristo stesso» (Familiaris Consortio, 30). Per gli sposi,
la vita è connessa con quel ‘sì’ che dà origine alla
comunità coniugale, l’unità dei due, la prima forma
di ‘comunione di persone’. La spiritualità coniugale
è la spiritualità del sì a diventare ciò che si è. Famiglia diventa ciò che sei! (Ib., 17), vale a dire «intima comunità di vita e di amore» (Gaudium et Spes,
48).
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Una spiritualità del
vissuto quotidiano
La straordinarietà della spiritualità coniugale si esprime nell’ordinario
della vita quotidiana. Una coppia che vuole essere continuazione visibile del Verbo di Dio fatto carne non traspare dalle cose eccezionali, ma
da quelle di tutti i giorni.
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Una spiritualità
della gioia
«Come un tempo Dio venne incontro al suo popolo
con un patto di amore e di fedeltà, così ora il
Salvatore degli uomini e Sposo della Chiesa viene
incontro ai coniugi cristiani attraverso il Sacramento del Matrimonio. Egli rimane con loro, dà loro la
forza di seguirlo prendendo si di sé la propria
croce, di rialzarsi dopo le loro cadute, di perdonarsi
vicendevolmente, di portare gli uni i pesi degli altri
[…] e di amarsi di un amore soprannaturale, delicato e fecondo. Nelle gioie del loro amore e della
loro vita familiare egli concede loro, fin da quaggiù,
una pregustazione del banchetto delle nozze dell’Agnello»
(Catechismo della Chiesa Cattolica, 1642).
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4. I mezzi di cui disporre per vivere
la spiritualità familiare
1. La vita sacramentale: il dono della grazia
2. Il gruppo familiare: formazione permanente
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L’Eucaristia alimenta
il dinamismo della vita familiare
come vita secondo lo Spirito
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L’eucaristia: viatico
del cammino spirituale della famiglia
Conclusione sinodale
proposizione 8
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Atto penitenziale
La riconciliazione aumenta la comunione
Con «il ricorso frequente alla preghiera e ai sacramenti dell'Eucaristia
e della riconciliazione […], i coniugi
cristiani potranno mantenere viva la
coscienza del singolare influsso che
la grazia del sacramento del matrimonio esercita su tutte le realtà della vita coniugale».
Familiaris Consortio, 33
25
In ascolto della
Parola di Dio
Così la famiglia dei battezzati,
convocata quale chiesa domestica dalla Parola e dal Sacramento, diventa insieme, come
la grande Chiesa, maestra e
madre».
Familiaris Consortio, 38
26
La professione
di fede
«Il momento fondamentale della fede
degli sposi è dato dalla celebrazione del
sacramento del matrimonio, che nella sua
profonda natura è la proclamazione, nella
Chiesa, della Buona Novella sull'amore
coniugale: esso è Parola di Dio che
“rivela” e “compie” il progetto sapiente e
amoroso che Dio ha sugli sposi, introdotti nella misteriosa e reale partecipazione all'amore stesso di Dio per
l'umanità».
Familiaris Consortio, 51
27
L’offerta dei doni
«Anche la famiglia cristiana è inserita
nella Chiesa, popolo sacerdotale: mediante il sacramento del matrimonio,
nel quale è radicata e da cui trae
alimento, essa viene continuamente
vivificata dal Signore Gesù, e da Lui
chiamata e impegnata al dialogo con
Dio mediante la vita sacramentale,
l'offerta della propria esistenza e la
preghiera».
Familiaris Consortio, 55
28
La consacrazione
eucaristica
«E nel dono eucaristico della carità
la famiglia cristiana trova il fondamento e l'anima della sua “comunione” e della sua “missione”: il
Pane eucaristico fa dei diversi membri della comunità familiare un unico
corpo, rivelazione e partecipazione
della più ampia unità della Chiesa; la
partecipazione poi al Corpo “dato” e
al Sangue “versato” di Cristo diventa inesauribile sorgente del dinamismo missionario ed apostolico della
famiglia cristiana».
Familiaris Consortio, 57
29
La preghiera del
Padre Nostro
«Ai membri della famiglia cristiana
si possono applicare in modo particolare le parole con le quali il
Signore Gesù promette la sua presenza. “In verità vi dico ancora: se
due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque
cosa, il Padre mio che è nei cieli ve
la concederà. Perché dove sono
due o tre riuniti nel mio nome, io
sono in mezzo a loro”».
Familiaris Consortio, 59
30
La comunione
«La famiglia metterà con generosità in comune con le altre famiglie le proprie ricchezze spirituali. Perciò la famiglia cristiana
che nasce dal matrimonio, come immagine
e partecipazione del patto di amore del
Cristo e della Chiesa, renderà manifesta a
tutti la viva presenza del Salvatore del
mondo e la genuina natura della Chiesa, sia
con l'amore, la fecondità generosa, l'unità e
la fedeltà degli sposi che con l'amorevole
cooperazione di tutti i suoi membri».
Familiaris Consortio, 50
31
Ite missa est
Per questo la famiglia riceve la
missione di custodire, rivelare e comunicare l’amore, quale riflesso vivo e reale partecipazione dell’amore di Dio per l’umanità e dell’amore
di Cristo Signore per la Chiesa sua
sposa.
Familiaris Consortio, 17
«un’autentica famiglia, fondata sul matrimonio, è in se stessa una
“buona notizia” per il mondo», osservando inoltre che nel nostro
tempo «sono sempre più numerose le famiglia che collaborano
attivamente all’evangelizzazione, sia nella propria parrocchia e diocesi,
sia condividendo la stessa missione “ad gentes”» (Angelus, 21.10.2001)
32
I gruppi familiari
Il significato ecclesiale
dei gruppi familiari
«Costituiti dal libero ritrovarsi insieme delle
comunità coniugali e familiari in quanto tali, sotto la
guida responsabile di coppie animatrici adeguatamente preparate e mantenendo un costante e fraterno confronto con i presbiteri, questi gruppi non
sono solo il frutto di pur legittime esigenze di
natura psicologica e sociologica, ma affondano le
loro radici in motivazioni di natura tipicamente
ecclesiale e profondamente cristologica: sono, a loro modo, segno e realizzazione della Chiesa e frutto
di una risposta delle coppie e delle famiglie cristiane ad una chiamata del Signore; introducono “nella
comunità ecclesiale uno stile più umano e più fraerno di rapporti personali che rivelano la dimensione familiare della Chiesa”»
(Direttorio di Pastorale Familiare, 127)
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Le tematiche
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PER CONCLUDERE
Il terzo millennio:
il millennio della santità coniugale-familiare
(Achille M. Triacca)
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Nel primo millennio
il matrimonio cristiano
con la famiglia e le questioni connesse
sono stati capiti celebrando il sacramento
e tutelandolo sempre più con la famiglia
primariamente ricorrendo
alla lex orandi
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Nel secondo millennio
si è sviluppata e articolata
la teoresi circa il matrimonio sacramento,
la sua struttura è stata approfondita
teologicamente, moralmente, giuridicamente,
specialmente potenziando
la lex credendi
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Nel terzo millennio
si profila all’orizzonte
un passaggio quasi obbligato che passa
dalla lex orandi e dalla lex credendi
e che deve approdare alla lex vivendi
sempre più impregnata di cristianesimo
per giungere ad una vita familiare
rpofondamente vita di culto
in Spirito e Verità.
È il millennio della santità coniugale-familiare
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