DICEA Department of Civil, Environmental and Architectural Engineering Simulazione dello stato tensionale in bacini sedimentari tridimensionali Carlo Janna, Massimiliano Ferronato and Giuseppe Gambolati San Donato Milanese, 15 novembre 2012 Outline Definizione del problema Problematiche da affrontare: non linearità geometrica leggi costitutive natura porosa del mezzo presenza di domi salini presenza di strutture fagliate Progetto di massima del simulatore numerico Definizione del problema Deformazione imposta di un volume di solido soggetto a spostamenti e carico assegnati Calcolo dello stato tensionale 3D dovuto alla deformazione e al carico imposto Eventuale influenza di diapiri salini e strutture fagliate nella previsione dello stato tensionale Non linearità geometrica Componenti del tensore dello strain di Green: uk uk 1 ui u j ij 2 x j xi k xi x j Deformazioni infinitesime: i prodotti delle derivate degli spostamenti rispetto alle direzioni del riferimento sono trascurabili le deformazioni dipendono in modo lineare dalle derivate prime degli spostamenti la configurazione deformata si confonde con quella indeformata Deformazioni finite: dipendenza non lineare fra strain e spostamenti, la configurazione deformata non si può confondere con quella indeformata Legge costitutiva Dato un campo di deformazioni descritto dal tensore dello strain, lo stato tensionale corrispondente dipende dalla legge costitutiva che governa la deformabilità del materiale In letteratura si trovano utilizzate diverse leggi costitutive a seconda delle informazioni disponibili e del livello di dettaglio necessario Legge elastica lineare (legge di Hooke): Deformazioni completamente reversibili, 2 costanti di materiale Legge costitutiva Legge elastica non lineare, eventualmente isteretica: Deformazioni anche non completamente reversibili, curve diverse per carico e scarico, 2 parametri di materiale dipendenti dallo stress e dalla storia di carico Legge elastoplastica (Mohr-Coulomb, Drucker-Prager, Cam-Clay, …): Deformazioni plastiche irreversibili, curve diverse per carico e scarico, molti parametri di materiale per definire la superficie di snervamento e il potenziale plastico Legge costitutiva Legge viscoleastoplastica: T B dV f t Deformazioni plastiche irreversibili, definizione di superficie di snervamento e potenziale plastico, variazione di stress nel tempo a carico costante Criteri di scelta della legge costitutiva: elastica lineare elastica non lineare elastoplastica viscoelastoplastica Realismo Complessità computazionale N. di parametri Natura porosa del mezzo Fino a questo momento la natura porosa dei sedimenti non è stata considerata La presenza di pori e di fluido in essi provoca un’interazione fra matrice solida del mezzo e parte fluida, con l’introduzione dei concetti di tensione efficace, tensione totale e pressione neutra: ˆ ij ij p ij Approcci utilizzati in letteratura: Modello disaccoppiato: lo stato tensionale viene valutato in termini di tensioni totali, con le tensioni efficaci calcolate a posteriori sottraendovi una distribuzione assegnata di pressioni neutre, ad es. idrostatiche Modello accoppiato: le equazioni dell’equilibrio vengono descritte in termini di tensioni efficaci e si aggiunge un’ulteriore equazione di continuità della parte fluida Presenza di diapiri salini Il sale è un mezzo caratterizzato da un comportamento meccanico molto diverso rispetto alla roccia in cui è incluso Generalmente, esso viene simulato mediante l’inclusione di un materiale fluido a elevata viscosità in una cavità del mezzo poroso L’azione esercitata dal sale sulla roccia circostante influenza la pressione del fluido nei pori (approccio accoppiato) Il comportamento meccanico del sale viene simulato mediante una legge costitutiva viscoelastoplastica Presenza di strutture fagliate L’introduzione di una faglia e degli spostamenti ad essa associati equivale a prevedere la presenza di una superficie di discontinuità nel mezzo poroso Le superfici a contatto non devono compenetrarsi: questo conduce a un problema di minimizzazione vincolata che può essere risolto, ad esempio, con i moltiplicatori di Lagrange Si possono introdurre problematiche e non linearità tipiche della meccanica del contatto Se gli spostamenti sulla faglia sono assegnati, il calcolo delle tensione si può effettuare imponendo anche le forze agenti sulle superfici a contatto Progetto di massima del simulatore L’uso di modelli molto sofisticati può condurre ad una falsa aspettativa se i dati a disposizione per descrivere nel modo più corretto possibile il comportamento del mezzo sono limitati Deformazioni finite, leggi costitutive elastoplastiche, approcci accoppiati, presenza di diapiri e strutture fagliate introducono varie non-linearità che possono rendere il problema computazionalmente assai complesso e molto oneroso da risolvere Step da intraprendere: Definizione dei dati di input e dell’output atteso Sviluppo di un prototipo agli elementi finiti disaccoppiato basato su piccole deformazioni e legge costitutiva elastica lineare Aggiornamento del prototipo mediante l’introduzione di deformazioni finite, leggi costitutive elastiche non lineari ed elastoplastiche di base (Mohr-Coulomb e Drucker-Prager) Valutazione sullo stato dell’arte e sulle esigenze successive DICEA Department of Civil, Environmental and Architectural Engineering Grazie per l’attenzione