L’Uomo è un
Essere
NATURALE …
..in tutti gli aspetti che lo
costituiscono: corpo, mente,
spirito…
Osserviamo l’evoluzione della specie
umana…
e ancor prima della vita..
L’evoluzione non è solo biologica ma coinvolge anche tutte
quelle dimensioni psico-emozionali che l’Uomo possiede e che
si sono evolute insieme al corpo in milioni di anni: dimensioni
psichiche ed emozioni appartengono a tutti gli esseri viventi anche se
espresse con caratteristiche e gradi di complessità diversi (a seconda
del grado evolutivo dell’organismo in cui si esprimono).
Esitono delle funzioni o “leggi” universali di funzionamento che si esprimono a tutti i
livelli dell’esistenza con gradi di complessità differenti a seconda del grado evolutivo.
Ad es.: si può parlare di RESPIRAZIONE, NUTRIZIONE, RIPRODUZIONE a livello
della cellula, di microrganismi pluricellulari, di organismi vegetali, di organismi
animali, dell’uomo…
Tali funzioni sono espresse in modo sempre più complesso per ogni salto evolutivo:
ogni gradino della scala dell’evoluzione possiede una “proprietà emergente” rispetto
al livello precedente, vale a dire una maggior dimensione psichica, o meglio, un
ampliamento dell’espressione di tali funzioni a livello psichico; quello che una pianta
o un fiore esprime con le sue proprietà fisico-biologiche, l’animale lo esprime in
maniera più complessa anche attraverso primitive rappresentazioni psichiche che
diventano sempre più complesse nell’uomo nel quale comunque rimane anche la
componente espressiva fisico-corporea.
È come se esistesse un'unica energia universale che si declina in leggi funzionali che
gli Junghiani chiamano archetipi e che si esprimono nel mondo nella materia e nella
psiche.
UNIONE DELL’UOMO CON IL RESTO
DEL MONDO
UNIONE DELL’UOMO AL SUO
INTERNO
(non c’è frammentazione tra il suo corpo e
la sua mente)
Le EMOZIONI posseggono diverse
componenti:
Componente
cognitiva
 Componente
Componente
comportamentale
affettiva



Componente
fisiologica
Mai possono essere disgiunte anche se talvolta non ne siamo
consapevoli e una componente prende più spazio della altre.
Vediamo ora un esempio di come si possono declinare queste componenti
emozionali nell’uomo e nella natura:
RABBIA uomo
livello cognitivo: cosa mi fa arrabbiare?
Violazione di un proprio diritto, frustrazioni,
ingiustizie…
livello affettivo: sfumature di sentimento secondo l’intensità e
la situazione es. potrei
essere contrariata, infuriata, indignata, esasperata, rammaricata, risentita, furiosa…
livello comportamentale: cosa faccio quando sono arrabbiata?
livello fisiologico: Paul Ekman ha individuato per ogni sfumatura emotiva specifici
movimenti facciali involontari e quindi ben oltre un centinaio di espressioni facciali SOLO per
definire genericamente la “rabbia”. A livello fisiologico vi è un coinvolgimento del Sistema
Nervoso Simpatico, ad esempio un aumento della tensione muscolare soprattutto nella zona
alta del corpo, un aumento dell’attività epatica che se prolungata determina alterazioni
funzionali (quando si è arrabbiati si dice infatti: “mi fai venire un fegato così..” “questo mi fa
venire il sangue amaro!” sintomo di un fegato che non funzione più adeguatamente),
alterazione delle funzioni digestive, accelerazione del battito cardiaco, aumento della pressione
arteriosa, sudorazione, tremore, alterazione tono della voce……
RABBIA animale
Il ventaglio di possibilità con cui la rabbia e tutte le altre emozioni si manifestano si restringe a
vantaggio della dimensione fisiologica-comportamentale rispetto a quella psichica:
livello cognitivo: la valutazione sarà collegata alla valutazione di contesti che vertono più
su privazioni di tipo fisiologico collegati al contesto vita-morte o al “prestigio sociale”
Livello affettivo: le sfumature affettive della rabbia si traducono essenzialmente in rabbia
difensiva o di predazione.
Livello comportamentale: rientrano tutti quei
svariati comportamenti di attacco o
difesa di ciascun animale la cui libertà di scelta rispetto all’uomo è decisamente più limitata
perché gestita da dimensioni istintuali tipici di ogni specie. (questo è però funzionale
all’animale per sopravvivere in un ambiente in cui non c’è possibilità di “stare a pensare”)
Livello fisiologico: modifiche fisiologiche che preparano e permettono all’animale di
aggredire per difesa o predazione.
“RABBIA” vegetale
Nel mondo vegetale si può parlare di una particolare dimensione psichica
che si fa sempre più inconscia ed intrinseca nella materia. Parlare di
emozione in relazione al mondo vegetale così come ne parliamo nel
mondo umano sembra assurdo ma non lo è: abbiamo visto come già nel
mondo animale parlando di rabbia si restringano in parte le dimensioni
affettive e cognitive rispetto all’Uomo e di come si intensifichino le
reazioni comportamentali e fisiologiche tipiche di ogni specie e legate
all’istinto (minor libertà di scelta rispetto all’Uomo). Facendo ancora un
passo in dietro nell’evoluzione l’aspetto mentale dell’animale, che
comunque possiede un certo grado di capacità di valutazione cognitiva e
di affettività, nel mondo vegetale è incarnata completamente nella
materia del vegetale.
Il mondo vegetale utilizza le sue proprietà fisiche e biologiche per esprimere quello
che nell’Uomo si esprime, grazie all’evoluzione, anche a livello psichico e a livello
affettivo; così ciascuno delle innumerevoli piante e fiori esistenti esprimerà nella sua
specifica corporeità, specifici aspetti potenzialmente psichici a livelli evolutivi
successivi
L’evoluzione procede dal semplice al complesso (la mia presentazione
partendo dall’emozione dell’Uomo per passare a quella animale e poi a quella
“vegetale”, e quindi con un procedimento inverso a quello del’evoluzione, è una scelta
dovuta alla maggior familiarità che noi abbiamo con l’emozione “umana”)
l’Uomo esprimere nella sua complessità psico-fisica quello che nel
mondo si esprime concretamente in ciascun elemento naturale
l’UOMO è UN MICROCOSPO CHE RICAPITOLA IL
MACROCOSMO