Nicosia Francesca
VIII ciclo SILSIS
I LAGHI
Materia: Scienze della Natura
Classe: I IGEA (classe in cui insegno; tutto ciò che
riguarda la programmazione è inserito nel piano
curriculare che ho effettivamente presentato a scuola)
Libro di testo: “Gaia ritratto di un pianeta” De
Agostini (testo in adozione nella mai classe)
Momento del percorso formativo
Questa unità didattica è inserita nel modulo “L’idrosfera”. Segue il
modulo “L’atmosfera” e precede il modulo “La Terra e i suoi paesaggi”.
Successione delle unità didattiche nel modulo (durata totale circa 10 h):
L’acqua nell’idrosfera (proprietà, ciclo dell’acqua,
acque dolci e salate)
I ghiacciai
I laghi
sono previste 2 ore di lezione
I fiumi
Le acque sotterranee
Le acque marine
Prerequisiti
(argomenti trattati nei moduli precedenti o nelle unità
didattiche precedenti nel modulo “L’idrosfera”)
•Distinzione tra soluzione e miscuglio
•Distinzione tra i concetti di calore e temperatura
•Ciclo dell’acqua
•Coordinate geografiche
•Differenze nel riscaldamento terrestre rispetto alla latitudine
•Clima e fattori climatici
•Caratteristiche dei ghiacciai
per poter capire le diverse tipologie
•Tettonica a zolle
di laghi
•Vulcanesimo
•Carsismo
Obiettivi specifici di apprendimento
Conoscenze:
•Saper dare una definizione di lago
•Definire le caratteristiche idrologiche dei laghi
•Saper descrivere i diversi tipi di laghi
•Saper descrivere le stagioni del lago
•Saper descrivere l’evoluzione di un lago
Abilità:
•Collegare i principali tipi di inquinamento delle acque alle cause connesse
Strategie operative
1. Lezione frontale per spiegare e schematizzare i diversi
argomenti che verranno analizzati con supporto di lucidi e/o
presentazioni con PowerPoint
2. Domande stimolo per verificare i prerequisiti e l’apprendimento
in itinere
3. Lezione partecipata
4. Possibile uscita didattica alla “Riserva Naturale Torbiere del
Sebino”
Strumenti didattici
1.
2.
3.
4.
5.
Libro di testo
Lavagna
Lavagna luminosa
Computer
Visita di istruzione
Principali laghi della provincia di Brescia
Lago d’Iseo
Lago d’Idro
Lago di Garda
Laghi
masse d’acqua raccoltesi in depressioni della superficie terrestre che non
sono in collegamento diretto con il mare; l’acqua è generalmente dolce,
anche se in certi casi può essere salmastra o addirittura salata.
Importanza dei laghi
1. Sono regolatori e chiarificatori delle acque fluviali: i sedimenti
trasportati dai fiumi si depositano sul fondo del lago e l’emissario ha
acque limpide
2. Perché, se molto estesi e profondi, esercitano una notevole influenza sul
clima del territorio circostante, mitigandolo  Lago di Garda
3. Perché costituiscono una fonte di risorse economiche (turismo, pesca,
uso irriguo, ecc)  Lago di Garda, Lago d’Iseo e lago d’Idro
4. Perché sono fonte di energia idroelettrica  Lago della Valvestino
Caratteristiche idrologiche
1. Bilancio idrico: perché un lago si conservi nel tempo la quantità d’acqua
che lo alimenta deve essere nel complesso almeno uguale alla quantità
d’acqua che viene perduta
2. Alimentazione: può derivare da un fiume (immissario), dalle acque piovane
o da sorgenti sotterranee. L’acqua in eccesso può essere asportata da un
emissario che lo collega al mare, in seguito ad evaporazione o a deflusso
sotterraneo (quando il fondo del bacino è permeabile)
3. Limpidezza, colore e quantità di ossigeno: variano da lago a lago; la
limpidezza è inferiore rispetto al mare
4. Temperatura: dipende dalla latitudine, dall’altitudine, dalla profondità, dal
clima locale. Se il lago è abbastanza esteso può diventare esso stesso un
fattore di mitigazione del clima (esempio, Lago di Garda)
5. Salinità: dipende dalla genesi del lago. Il Mar Morto è un lago rimasto
isolato dal mare e soggetto a forte evaporazione: la sua salinità è otto
volte superiore rispetto a quella del mare. Situazione simile si ha quando
un lago riceve dalle acque immesse notevoli quantità di sali sciolti dalle
rocce circostanti
6. Sesse: temporanee oscillazioni del livello delle acque dovute a variazioni
della pressione atmosferica o ai venti che interessano il bacino lacustre
Classificazione dei laghi
(in base alla loro origine)
1. Laghi di origine glaciale: occupano cavità scavate dai ghiacciai e poi
abbandonate.
laghi vallivi, se occupano il fondo di una valle e in questo caso hanno
generalmente forma allungata. I nostri laghi prealpini (quindi anche il
lago di Garda, il lago d’Idro e il lago d’Iseo) si sono formati occupando
le valli create dai ghiacciai che nell’era Quaternaria scesero dalle
Alpi.
Era quaternaria: la fase più recente della storia
della Terra. Iniziata due milioni di anni fa, che dura
fino ad oggi
laghi di circo, se occupano il fondo di un circo di un ghiacciaio.
Hanno generalmente forma circolare e piccole dimensioni (esempio:
molti piccoli laghi sparsi nella catena alpina)
2. Laghi tettonici: occupano depressioni (fosse tettoniche o faglie) formatesi in
seguito a grandi movimenti della crosta terrestre. Esempi: il lago Trasimeno in
Umbria, i grandi laghi dell’Africa centro-orientale (es. Tanganika), il lago
Bajkal in Asia (il più profondo al mondo, 1745 m), il Mar Morto in Palestina.
Lago Trasimeno
Lago Tanganika
3. Laghi vulcanici: occupano crateri o caldere di vulcani spenti. Hanno spesso una
forma circolare e sono spesso molto profondi. Esempi: laghi di Bolsena, Albano
e Nemi nell’Italia centrale.
4. Laghi carsici: occupano depressioni superficiali o cavità del sottosuolo
prodotte dall’azione erosiva delle acque sulle rocce calcaree. Esempio: Lago di
Canterno, presso Fiuggi, Frosinone.
Lago di Bolsena (Viterbo)
Lago Nemi (Roma)
Laghi vulcanici
Panoramica lago di Canterno
Lago carsico
5. Laghi costieri: si formano a ridosso di un cordone litoraneo sabbioso,
accumulato dai movimenti del mare e che isola un’insenatura. Si origina
inizialmente una laguna ed in seguito un lago. Esempi: in Italia, lago di Lesina e di
Varano nel Gargano e di Orbetello in Toscana.
6. Laghi relitti: masse d’acqua di origine marina rimaste isolate a causa di
movimenti tettonici (innalzamento dei terreni circostanti); hanno acqua salata.
Esempio il Mar Caspio in Asia, un tempo collegato al Mediterraneo.
Gargano: il lago di Lesina,
tra lago e mare
Lago relitto
BAKU (Azerbaijan )
sulla riva del Mar Caspio
Lago costiero
7. Laghi di sbarramento: si formano con frequenza nelle zone montuose in seguito
a frane di grosse dimensioni o accumulo di materiale morenico che bloccano un
corso d’acqua nel suo normale deflusso, funzionando da diga. Esempio il lago di
Pola in Valtellina formatosi nel luglio del 1987 e il lago di Alleghe nel Bellunese
formatosi nel 1771.
Lago di Alleghe
Lago di Pola
8. Laghi di sbarramento artificiale: creati dall’uomo sbarrando una valle
percorsa da un corso d’acqua con una diga. Il bacino artificiale che si ottiene
viene utilizzato dall’uomo come bacino di alimentazione dell’acqua per usi civili e
agricoli e permette la realizzazione di centrali idroelettriche sfruttando
l’energia di caduta dell’acqua. Esempi: in Italia, in Provincia di Brescia il lago
della Valvestino e nel bellunese il Lago del Vajont; nel mondo, la diga di Assuan
lungo il Nilo con la creazione del lago Nasser (Egitto), la diga lungo il fiume
Colorado (Stati Uniti), la diga di Kariba sul fiume Zambesi (Africa Meridionale).
Ciò che resta oggi del
lago del Vajont dopo la
frana del 09/10/63 e
un’immagine della diga
Lago della Valvestino
Le stagioni del lago
Stratificazione invernale
Circolazione primaverile
Stratificazione estiva
Circolazione autunnale
Evoluzione di un lago:
in tempi più o meno lunghi ne
determina la scomparsa
Interramento: il lago si riempie a poco a poco di detriti
(accumulo di sedimenti trasportati dagli immissari) che ne
alzano il fondo, permettendo la crescita della vegetazione
Formazione di uno stagno: specchio d’acqua poco profondo
con tratti in cui emerge la vegetazione
Formazione di una palude: terreno intriso d’acqua in cui si
alternano zone sommerse e zone emerse
Formazione di una torbiera (esempio La Riserva Naturale
"Torbiere del Sebino" lago d’Iseo): costituita in larga parte
da vegetali in decomposizione e impregnati di acqua
Formazione di un prato o di un bosco
L’inquinamento delle acque
Interessa le acque
marine
Verifiche
Verifica formativa: controllo in itinere del processo di apprendimento;
avverrà durante ogni lezione del modulo attraverso domande rivolte alla
classe e attraverso interrogazioni di singoli alunni.
Verifica sommativa: controllo del profitto scolastico ai fini della
valutazione; sarà una verifica scritta di fine modulo, graduata con esercizi
di livello crescente e diversa tipologia (domande aperte, a risposta multipla,
a completamento, quesiti con risposte vero o falso) in modo da permettere
ad ogni alunno di esprimere le proprie capacità. Questa verifica è riferita
agli obiettivi specifici così da valutare le conoscenze, l’uso di linguaggi
specifici e le abilità.
Verifica di recupero: dopo un recupero in orario extra-curriculare verrà
eseguita una verifica orale così da permettere agli alunni insufficienti di
migliorare la loro valutazione.
Laghi privi di emissario: Mar Morto e Mar Caspio, l’acqua
si disperde per evaporazione e perdite sotterranee
Salinità Mar Morto = 275 g per litro d’acqua
(otto volte superiore a quella media dei mari)
Laghi privi di immissario ed emissario: Lago Nemi (Lazio),
l’acqua si disperde per evaporazione e perdite
sotterranee; l’equilibrio idrico è mantenuto
dall’evaporazione e dall’apporto di sorgenti sotterranee
Visione del
lago di Garda
Laghi vallivi
Visione del lago
d’Idro
Visione del
lago d’Iseo
Laghi di circo
Val di Genova, Dolomiti
Tipico esempio di lago di escavazione glaciale: laghetto di
Pedruna inferiore; sullo sfondo la Cima di Saoseo
© Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno (Foto: R.
Ferranti)
Lago della Valvestino
Vista nel periodo invernale; si può
notare dall’erosione della linea di costa
l’oscillazione a cui è sottoposto l’invaso
Immagine dalla diga
La Riserva Naturale "Torbiere del Sebino" lago d’Iseo
http://www.torbiere.it/ita/index.htm
Torba = questo materiale, di aspetto spugnoso e
colore bruno, è formato dai resti parzialmente
decomposti di piante palustri e forestali la cui
completa decomposizione è impedita o ritardata
dalla permanente presenza dell'acqua.
La Riserva Naturale "Torbiere del Sebino" lago d’Iseo
http://www.torbiere.it/ita/index.htm