La determinazione del reddito nazionale e il ruolo della politica fiscale

La determinazione del reddito
nazionale e il ruolo della politica
fiscale
 Liberisti e legge di Say; keynesiani e principio della
domanda effettiva: due visioni diverse di come si giunge
all’equilibrio
 La determinazione dell’equilibrio in un modello
keynesiano: il ruolo del moltiplicatore
 L’impatto di variazioni della domanda aggregata su
inflazione e disoccupazione
 La spesa pubblica e le imposte per influenzare il livello di
attività economica: il ruolo e l’efficacia della politica
fiscale
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Il mercato funziona in modo
efficiente?
Negli anni Trenta nacque un acceso dibattito tra:
• Liberisti
sostenevano la validità della legge di Say
Il mercato è in grado di allocare le risorse in modo efficiente
• Keynesiani
sostenevano la validità del principio della domanda
effettiva
Il mercato non funziona in modo efficiente ed è necessario un
intervento pubblico per aumentare la domanda aggregata
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
La legge di Say
L’offerta aggregata crea da sé la propria domanda
Un eccesso di offerta viene eliminato da una
diminuzione del prezzo
È necessario che i prezzi siano flessibili e quindi
che i mercati siano in concorrenza perfetta
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
La legge di Say in un’economia di
baratto
In un’economia di baratto in cui tutti i mercati sono
perfettamente concorrenziali vale la legge di Say
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
La legge di Say in un’economia
monetaria
In un’economia monetaria in cui tutti i mercati sono
perfettamente concorrenziali e non c’è
tesaurizzazione della moneta vale la legge di Say
1. L’economia raggiunge spontaneamente la piena
occupazione
2. Lo stato non può svolgere alcun ruolo attivo di politica
economica
3. Aumenti dell’offerta di moneta non producono effetti
sulle grandezze reali, ma solo aumenti di prezzo
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Le ipotesi fondamentali dell’analisi
keynesiana
• Il mercato dei beni opera in concorrenza
imperfetta
• Le imprese hanno convenienza a mantenere i
prezzi fissi
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Il principio della domanda effettiva
È la domanda aggregata a
determinare il livello di
produzione (di equilibrio)
dell’economia
p
Yo
Yd
Y d1
Y**
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Y*
Yd, Yo
L’aggiustamento all’equilibrio
L’aggiustamento non avviene tramite variazioni di prezzo, ma
attraverso la quantità prodotta
• In caso di eccesso di
offerta parte della
produzione viene
immagazzinata e le scorte
aumentano in modo
indesiderato. La
produzione diminuisce per
ridurre le scorte al livello
desiderato
• In caso di eccesso di
domanda le imprese
utilizzano le scorte di
magazzino per far fronte
all’aumento della
domanda. Questa
variazione indesiderata
spinge le imprese ad
aumentare la produzione
per ricostituire le scorte
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Quali sono le determinanti del
consumo?
Nell’analisi keynesiana la funzione del consumo
dipende dal reddito corrente (dal prodotto
dell’economia)
C=C(Yo)
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Funzione del consumo lineare
C=a+bYo
a>0, 0<b<1
dove
a=consumo di sussistenza
C
b
a
Yo
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Funzione del consumo lineare
• b=C/Yo= propensione
marginale al consumo
(PMGC)
rappresenta la parte di
incremento unitario del reddito
che viene consumata. È minore
di 1 perché è ragionevole
pensare che non tutto l’aumento
del reddito verrà consumato
PMGC
PMEC
PMEC
• C/Y=a/Y+b=propensione
media al consumo (PMEC)
è decrescente perché
all’aumentare del reddito il
consumo di sussistenza medio
diminuisce
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
PMGC=b
Yo
La funzione del risparmio
Il risparmio è dato dal reddito prodotto
dall’economia al netto del consumo
S=Yo–C(Yo)
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Funzione del risparmio lineare
S=Yo–C= Yo– a–bYo=–a+(1–b)Yo a>0, 0<b<1
dove
–a=risparmio di sussistenza
S
(1–b)
–a
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Yo
Funzione del risparmio lineare
• 1–b=S/Yo= propensione
marginale al risparmio
(PMGS)
rappresenta la parte di
incremento unitario del reddito
che viene risparmiata. Se b< 1 è
positiva
• S/Y=–a/Y+(1–b)
=propensione media al
risparmio (PMES)
PMGS
PMES
PMGS=1–b
Yo
PMES
è crescente rispetto al reddito
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Le ipotesi del modello
macroeconomico keynesiano
• Il mercato dei beni è indipendente da quello della
moneta
• Vale il principio della domanda effettiva
– prezzi costanti e pari a 1
– Yo=Yd=Y
• Il reddito di piena occupazione Ypo è dato
• C=a+bY
• I=I0
• G=G0
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Il modello macroeconomico
keynesiano
• La domanda aggregata è pari a
Yd=a+bY+I0+G0
• La condizione di equilibrio è
Y=a+bY+I0+G0
Y<Ypo
Y*=[1/(1–b)](a+I0+G0)
Il livello del reddito di equilibrio è dato dal prodotto tra
• a+I0+G0
domanda aggregata esogena
• m=1/(1–b)>1
moltiplicatore keynesiano
– se b0, m1
– se b–1, m+
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Derivazione grafica dell’equilibrio
Yd
Yd=Yo
Yd
A
Y*
Ypo
Yo
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Il principio del moltiplicatore
Dato un livello (variazione) di domanda aggregata
esogena A, il livello (variazione) del reddito di
equilibrio risulta più che proporzionale nella misura
stabilita dal coefficiente m, a patto che vi siano
sufficienti risorse produttive inutilizzate
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Un aumento della
domanda aggregata
esogena (ad es. da G0 a
G1) determina un
aumento più che
proporzionale del
reddito
Yd
Y d1
Y d0
A1
A0
Yd=Yo
Y*
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Y**
Yo
Caratteristiche dell’equilibrio
keynesiano
Si tratta di un equilibrio di sotto-occupazione
Per via dell’insufficienza della domanda aggregata l’economia
non riesce a raggiungere spontaneamente il reddito di pieno
impiego
Il settore pubblico ha un ruolo importante nello spingere
l’economia alla piena occupazione delle risorse: l’aumento
della spesa pubblica provoca un aumento più che
proporzionale sul reddito
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Il finanziamento della spesa pubblica
La spesa pubblica può essere finanziata tramite
• Emissione di moneta NON PRODUCONO EFFETTI
SUL MERCATO DEI BENI
• Indebitamento
• Tassazione
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
La tassazione
Consideriamo la spesa pubblica finanziata
attraverso la tassazione
Sono rilevanti
• il tipo di tassazione
• i vincoli cui è soggetto il bilancio pubblico
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Tipo di tassazione
• Tassazione in somma fissa
T=T0
• Tassazione proporzionale
T=tY
• Tassazione progressiva
Vengono fissate aliquote diverse per diversi
scaglioni di reddito
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Vincoli al bilancio pubblico
• Vi è obbligo del bilancio in pareggio
T=G
• Non vi è obbligo del bilancio in pareggio
TG
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Obbligo del bilancio in pareggio
• La tassazione è in somma fissa
• Gli individui decidono quanto consumare sulla base del
reddito disponibile (Yd=Y–T)
• T=G0
La condizione di equilibrio diventa
Y=a+b(Y–G0)+I0+G0
Y*=[1/(1–b)](a+I0)+G0
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Il moltiplicatore della spesa pubblica
Il moltiplicatore della spesa pubblica si riduce a 1
La spesa pubblica in questo caso è meno efficace nel
determinare un aumento del reddito nazionale
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Disavanzi o avanzi del bilancio
pubblico
• La tassazione è in somma fissa
• Gli individui decidono quanto consumare sulla base del
reddito disponibile (Yd=Y–T0)
• T0G0
La condizione di equilibrio diventa
Y=a+b(Y–T0)+I0+G0
Y*=[1/(1–b)](a+I0+G0–bT0)
Il moltiplicatore rimane invariato
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Tassazione e spesa pubblica
Un aumento della spesa pubblica è più efficace
nell’aumentare il reddito di equilibrio di una
riduzione delle imposte
Infatti 1/(1–b)>b/(1–b)
La spesa pubblica agisce direttamente sulla
domanda aggregata mentre la tassazione ha
un’influenza indiretta tramite l’aumento del reddito
disponibile
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Lo scarto inflazionistico
Se al livello di pieno impiego la domanda eccede
l’offerta si determina un problema di eccesso di
domanda che non può essere risolto
La produzione effettiva non può eccedere quella
potenziale
Si determina uno scarto inflazionistico, una
pressione che genera l’aumento dei prezzi
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
La curva di offerta aggregata nel
modello keynesiano
• Per livelli di produzione
fino al reddito di piena
occupazione i prezzi
rimangono fissi
• Nel momento in cui si
raggiunge la piena
occupazione un aumento
della produzione si riflette
in un incremento dei
prezzi
p
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Ypo Y
La curva di offerta aggregata
• La disoccupazione e
l’inflazione non sono
causate esclusivamente da
eccessi di domanda e di
offerta
• Non tutte le imprese
operano allo stesso livello di
attività
Quando la produzione è lontana dalla piena
occupazione incrementi di produzione provocano
aumenti contenuti dei prezzi. Avvicinandosi al
pieno impiego i prezzi aumentano sempre di più
p
È possibile nella realtà
osservare inflazione e
disoccupazione
contemporaneamente
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Ypo Y
La curva di Phillips
È una curva decrescente e
convessa
Un aumento della domanda
aggregata è soddisfatto dall’offerta
di lavoro in eccesso senza bisogno
di aumentare i salari e, di
conseguenza, i prezzi. Mano a
mano che il lavoro scarseggia le
imprese devono pagare salari più
elevati
Tasso di inflazione
Descrive una relazione tra
inflazione e disoccupazione
Disoccupazione
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Il ciclo economico
Secondo i keynesiani sono le fluttuazioni della
domanda a spiegare le fluttuazioni cicliche
Tali fluttuazioni sono determinate da
• l’instabilità degli investimenti
• la variazione delle scorte
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
La teoria dell’acceleratore
L’ammontare degli investimenti non dipende dal
livello della domanda, ma dal suo tasso di crescita
Le variazioni degli investimenti tendono a essere
molto più accentuate di quelle del reddito nazionale
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Variazioni delle scorte
Le scorte hanno un andamento fluttuante nel corso
del ciclo e a loro volta influiscono sulle variazioni
della produzione
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Le determinanti dell’andamento del
ciclo economico
Espansioni e recessioni persistono a causa di
• Ritardi
• Effetti cumulativi
•
•
•
•
•
Espansioni e recessioni finiscono a causa di
Livelli massimi e minimi (del consumo, degli investimenti)
Effetto eco
L’acceleratore
Shock stocastici
Politiche economiche
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
La politica fiscale
Strumenti della politica fiscale
• Spesa pubblica
• Imposizione fiscale
Obiettivi della politica fiscale
• Prevenire disequilibri nell’economia
• Mitigare le fluttuazioni cicliche
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Il bilancio pubblico
La politica fiscale incide sul bilancio pubblico
PAGAMENTO PER GLI
BS=T–G–rB
INTERESSI SUL DEBITO
• Se BS<0 si ha un disavanzo. L’ammontare del disavanzo
costituisce il fabbisogno finanziario dello stato
• Se BS>0 si ha un avanzo pubblico
• Se T>G si parla di avanzo primario
• Se T<G si parla di disavanzo primario
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
L’uso della politica fiscale
• Stabilizzatori fiscali automatici
la spesa pubblica e l’imposizione fungono da stabilizzatori
automatici attenuando le fluttuazioni del ciclo
• Politica fiscale discrezionale
quando non sono sufficienti gli stabilizzatori automatici si
può decidere di variare il livello delle imposte o della spesa
pubblica
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
L’efficacia della politica fiscale
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Dipende da
Precisione delle previsioni
Misura in cui la variazione della spesa pubblica e delle
imposte influenzano i prelievi e le immissioni
Misura in cui le variazioni di altri prelievi e immissioni
influenzano il livello del reddito
Scansione temporale degli effetti della politica fiscale
Misura in cui una variazione della domanda aggregata ha
gli effetti desiderati su output, occupazione, inflazione e
bilancia dei pagamenti
Misura in cui la politica fiscale ha effetti indesiderati
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
2. Previsione degli effetti di
variazioni della spesa pubblica
Se il settore pubblico finanzia la spesa pubblica con
un’emissione di debito si potrebbe verificare l’effetto
spiazzamento  le imprese potrebbero essere
disincentivate dall’investire e le famiglie in quella di
domandare credito
Tali diminuzioni possono controbilanciare l’aumento della
spesa pubblica fino a neutralizzarlo completamente nel
caso estremo
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
2. Previsione degli effetti di
variazioni dell’imposizione
Una riduzione delle imposte provoca un aumento non solo
del consumo, ma anche del risparmio. Tuttavia non è facile
prevedere di quanto.
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
3. Previsione dell’effetto sul reddito
nazionale
• La dimensione del moltiplicatore può essere
difficile da stimare
• È difficile stimare gli investimenti indotti
dall’acceleratore
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
4. Scansione temporale degli effetti
della politica fiscale discrezionale
•
•
•
•
•
Ci sono cinque possibili tipi di ritardo
Ritardo di percezione
Ritardo tra percezione e azione
Ritardo tra azione ed effetti della politica economica
Ritardo tra variazione della spesa pubblica e delle imposte
e conseguenti variazioni del reddito nazionale dei prezzi e
dell’occupazione
Il consumo può rispondere lentamente a variazioni delle
imposte
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
6. Effetti indesiderati della politica
fiscale discrezionale
• Inflazione da costi
• Benessere e giustizia distributiva
• Incentivi
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002