Induismo Il più grande desiderio, vol 1, p. 44. La radice di Jesse, vol. 3, pp. 60-65. Il segno di Giona, vol. 1, pp. 29-34. http://digilander.libero.it/altromond/religioni_orientali.htm Col termine induismo si intende la religione della maggior parte degli abitanti dell’India. La parola induismo viene da ‘India’, che deriva a sua volta dal fiume Indo. L’induismo è diffuso in India: l’80% della popolazione indiana è induista, circa 800 milioni di persone. Un tempo era molto diffuso anche in Indonesia, oggi invece sono pochissimi gli indonesiani di religione induista (2%). L’induismo non ha un fondatore. Importantissimi sono alcuni TESTI SACRI, in sanscrito: - i Veda (=conoscenza) sono antichissimi, scritti tra il 2000 e il 1000 aC. Si usa il plurale perchè sono tanti libri. Dentro c’è di tutto: racconti di creazione, sugli dèi, istruzioni per i riti, preghiere... - le Upanishad (=sedere devotamente vicino) sono praticamente dei commenti ai Veda. Scritti nel 600 aC. - il Mahabharata (=grande storia) è un racconto lunghissimo di una antica guerra. 500 aC. - la Bhagavadgita (=canto del beato) è una parte del mahabharata. Il dio incarnato Krishna spiega il bene, il male... - il Ramayana, del 300 aC, parla di una antica guerra. L’Induismo è un POLITEISMO, crede che ci siano molti dèi. Non c’è un numero stabilito: qualcuno dice 333.333.333. I 3 più importanti (triade indù o anche Trimurti): - Brahma, l’assoluto, l’ordinatore. La gente non lo prega. - Vishnù assicura la conservazione. Ogni tanto discende sulla terra sotto forma di una incarnazione (avatàr). Le più note sono quelle di Rama e di Krishna. - Shìva. E’ il distruttore. L’energia di Shiva, personificata anche sotto aspetti femminili, è nota anche come: Mahadèvi (grande divinità), Parvàti, Uma, Dùrga, e soprattutto Kalì. La dea Kalì è rappresentata con molte braccia, una collana di teschi, una cintura di mani, la lingua gocciolante sangue. I Thugs, suoi seguaci ora estinti, strozzarono per lei circa 1 milione di persone. Oltre alla triade, altri dèi importanti: - Indra, dio del temporale - Varùna, dio delle acque - Àgni, il fuoco - Kàma, dio dell'amore - Sarasvàti, scienze e arti - Gànesh, dio dalla testa di elefante, protettore delle imprese intellettuali - Hanumàn, dio-scimmia, alleato di Vishnu - Ràdha, amante di Krishna - Sìta, forma ideale per le spose, donna di Rama - Surýa, il Sole - Yàma, dio dei morti Circa l’ORIGINE DEL MONDO, i veda raccontano che in principio c’era un gigante, il Purùsa (=uomo), non creato. Questo gigante fu squartato, e da lui derivò tutto: cielo, terra, stagioni, i veda... anche le 4 caste: - dalla testa i brahmàni, cioè i sacerdoti; - dalle braccia i ksatrìya, cioè i guerrieri; - dalla pancia i vaisýa, cioè commercianti, contadini...; - dai piedi i sùdra, gli artigiani. Caste inventate dagli ariani: nel 1600 aC invasero l’India. Erano pochi, bianchi, con le caste potevano dominare tutti gli altri di colore (casta = colore). Coi secoli le caste diventarono moltissime, migliaia. I parìa, i fuori casta, erano (e sono) trattati malissimo. Società molto ingiusta. Da Gandhi in poi cercano di eliminarle, ma non è facile. ESCATOLOGIA: SACRIFICIO VEDICO Circa l’escatologia (=discorso sulle cose ultime), per quanto riguarda l’universo, esso ha ciclicamente inizio e fine con periodi di milioni di miliardi di anni. Per quanto riguarda l’uomo, c’è nell’induismo una evoluzione. Nei veda più antichi (2000-1000 aC), quando uno muore, continua a vivere in una specie di ‘paradiso’. E’ necessario però che sulla terra qualcuno compia continuamente sacrifici per lui: se non lo si fa, muore anche nell’aldilà. Nei veda meno antichi si parla invece di reincarnazione, creduta anche oggi. ESCATOLOGIA: REINCARNAZIONE (samsàra) Ogni persona, prima di nascere, era qualcos’altro, e dopo sarà qualcos’altro. E’ un ciclo eterno. In cosa ti reincarni dipende da quanto è positivo il tuo kàrma, cioè da quanto sei stato bravo nella vita, accettando anche il tuo destino (dhàrma): se sei povero e lo accetti, ti reincarnerai in una persona più ricca. Altrimenti, ‘scenderai’: animale, pianta...: “L’uccisore entra nella vita nella forma dei cani, dei porci, degli asini. Chi beve alcool entra nella vita nella forma dei vermi. Chi ruba entra nella vita nella forma dei ragni. Chi ruba grano diventa un topo; chi ruba bronzo oca selvatica...” (Manu 12,53). Anche questa, come il mito del purùsa, è un’invenzione degli ariani per tenere buono il popolo sottomesso. VITA RELIGIOSA Diverse cose caratterizzano la vita del fedele induista: - i sacrifici di cibo e cose preziose fatti in onore degli dèi, per ingraziarseli; - l’essere vegetariani: rispetto per gli animali dovuto alla credenza della reincarnazione; - la mucca è un animale sacro, non può essere mangiato (ma si può sfruttare e fare soffrire in maniera disumana !); - la meditazione, per instaurare un giusto rapporto con gli dèi, con l’universo e con me stesso; lo yoga (=giogo) è un tipo di meditazione; - i bagni rituali per la purificazione (importate Benàres); - essere cremati (cioè bruciati) alla morte; - i mantra, ‘filastrocche’ che aiutano la pace interiore. Il più importante: OM. LO YOGA (Kundalini yoga) Secondo questo tipo di Yoga, lungo il busto ci sono 7 punti, detti chàkra (in sanscrito ruota). Alla base del busto c’è la kundalìni (in sanscrito avvolta), immaginata come un serpente arrotolato 3 volte e mezzo attorno a un palo. Rappresenta l’energia propria di ogni uomo. La kundalini è risvegliata attraverso lo yoga e comincia a risalire i chakra, liberando l’energia dell’uomo e equilibrandolo con l’energia dell’universo. Il Taj Mahal è ‘solo’ un mausoleo eretto dall’imperatore moghul Shah Giahan per se stesso e la moglie. Costruito tra il 1630 e 1655 ad Agra (Uttar Pradesh).