La presa in carico del paziente non autosufficiente grave: la rete dei servizi e il ruolo dell’UVD Fate clic per aggiungere del testo COGITO Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè La presa in carico del paziente non autosufficiente grave: la rete dei servizi e il ruolo dell’UVD PROGRAMMA 1) CHI E' L'AUTOSUFFICIENTE GRAVE 2) QUALI RISORSE NEL TERRITORIO (DISTRETTO) 3) COS'E' L'UNITA' VALUTATIVA DISTRETTUALE COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè Il paziente non autosufficiente grave - - - Cosa si intende per non autosufficienza grave ? Abbiamo riferimenti normativi per definirla ? Nell'operatività che cosa è più importante e cosa meno ? COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè Il paziente non autosufficiente grave Operativamente: - come stabilire la non autosufficienza - come “pesare” la non autosufficienza - come “indirizzare” la non autosufficienza COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè Residua capacità cognitiva Short Portable Mental State Questionnaire (TEST DI PFEIFFER) Che giorno è oggi? (giorno, mese ed anno) Che giorno della settimana? Qual'è il nome di questo posto? Qual'è il suo vecchio indirizzo? (dove abitava prima…) Quanti anni ha? Quando è nato? Chi è l'attuale Papa? (o Presidente della Repubblica?) Chi era il precedente Papa? (o Presidente della Repubblica?) Qual'era il cognome di sua madre ? Faccia 20-3, poi ancora -3 sino a raggiungere 2 Punteggio: _______ (8-10 assenza di deterioramento; 6-7 deterioramento lieve; 4-5 deterioramento moderato; 0-3 deterioramento grave). COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè Residua capacità sensoriale Capacità visiva (lettura senza errori di un testo semplice) Capacità uditiva(sente la voce normale) Capacità di comunicazione (non ha difficoltà a comunicare e comprendere) Punteggio: _______ (3 assenza di deterioramento; 2 deterioramento lieve; 1 deterioramento moderato; 0 deterioramento grave). COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè Residue autonomie Test per le autonomie nelle attività della vita quotidiana (ADL) FARE IL BAGNO (fa da solo o riceve assistenza nel lavare non più di una parte del corpo) VESTIRSI (si veste da solo, escluso l'allacciarsi le scarpe) USO DEL W.C. (vi si reca anche con ausili, si pulisce e si riveste da solo) MOBILITÀ (si alza e siede sulla sedia o sul letto senza aiuto, può usare ausili o il bastone) CONTINENZA (controllo completo di feci ed urine) ALIMENTAZIONE (fa da solo, escluso il tagliare la carne) Punteggio: _______ (6 assenza di deterioramento; 4-5 deterioramento lieve; 2-3 deterioramento moderato; 0-1 deterioramento grave). COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè Assistenza infermieristica Controllo parametri vitali e vigilanza della terapia orale <10’/die/paz vale 2 Somministrazione di terapie semplici (orale, intramuscolare, sottocute) 10’/die/paz vale 1 Somministrazione di terapie complesse (EV e fleboclisi).Presenza di lesioni da decubito, SNG, CVC, PEG, Alimentazione parenterale. Pazienti oncologici. >10’/die/paz vale zero COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè SINTESI RISULTATI SPMSQ ASPETTI SENSORIALI E COMUNICATIVI ADL ASSISTENZA SANITARIA totale…………… Da 0 a 6 alta assistenza Da 7 a 14 media assistenza Da 15 a 21 bassa assistenza COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè Il paziente non autosufficiente grave Dunque l’abbiamo classificato e “pesato” ed ora dobbiamo decidere quale percorso assistenziale potrebbe esser più appropriato … COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè Il paziente non autosufficiente grave Ma quali e quanti sono gli strumenti a nostra disposizione ??! COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE INTERMEDIE DGR Marche 20 maggio 2013 n. 735 Riduzione della frammentazione della Rete Ospedaliera, Riconversione delle piccole strutture ospedaliere e Riorganizzazione della Rete Territoriale della EmergenzaUrgenza della Regione Marche in attuazione della D.G.R. n. 1696/2012. COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE INTERMEDIE Pertanto, la riorganizzazione dei posti letto di ricovero riguarda le seguenti macroaree: 1. Assistenza ospedaliera 2. Assistenza territoriale L'assistenza territoriale è a sua volta suddivisa in Cure primarie e Cure intermedie (cure domiciliari, cure residenziali e semiresidenziali), che debbono essere garantite dal Distretto, cui compete il ruolo della presa in carico dell'assistito e di individuare il luogo di cura più adeguato per le persone con bisogni sanitari e sociali complessi. COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE INTERMEDIE Le cure intermedie costituiscono l'area delle cure che si trovano a metà strada fra l'intensività assistenziale delle cure ospedaliere e l'estensività assistenziale per la cronicità, garantita a domicilio o nelle strutture residenziali. Essa è, pertanto, un'area di servizi integrati, sanitari e sociali, domiciliari, residenziali e semiresidenziali finalizzati a: garantire la continuità assistenziale dopo la dimissione ospedaliera; favorire il recupero funzionale e la massima autonomia dei pazienti; soddisfare i bisogni dei cittadini che presentano una patologia che richiede un elevato grado di protezione, evitare ricoveri impropri e potenzialmente dannosi nelle persone anziane. COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE INTERMEDIE Cure intermedie residenziali: RSA (residenza sanitaria assistenziale) per Anziani. RSA (residenza sanitaria assistenziale) per Disabili. RP (residenza protetta). Cure intermedie /Assistenza semiresidenziali: CSER (centri diurni per disabili). COSER (Comunità socio educative riabilitative) Centri diurni demenze. Posti letto extra ospedalieri: 1. Country hospital. 2. Hospice. 3. Riabilitazione estensiva extraospedaliera. 4. Riabilitazione ex art. 26. COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE INTERMEDIE A - Casa della Salute per l’erogazione delle cure integrate - Tipo A Cerniera strutturale tra la medicina di assistenza primaria e l’erogazione di prestazioni infermieristiche e specialistiche distrettuali per gli ambiti di maggiore prevalenza epidemiologica. Si organizza fino ad un massimo 12 ore diurne. B - Casa della Salute - cure integrate e residenzialità - Tipo B Oltre a tutte le funzioni precedenti si sviluppano i servizi diagnostici – terapeutici, l’integrazione con i servizi sociali per la presa in carico globale e la prevenzione . Ci può essere un modulo di degenza residenziale Si organizza da 12 fino 24 ore. C- Casa della Salute - Tipo C Derivano dalla riconversione delle piccole strutture ospedaliere. Oltre alle funzioni precedenti, è presente l’Unità di Valutazione Integrata, la Diagnostica Tradizionale, almeno un modulo di degenza residenziale a ciclo continuativo a finalizzazione sanitaria o socio-sanitaria…… E’ organizzata in H24. COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE INTERMEDIE Struttura di Montegiorgio: Posti letto 20 Struttura di Sant'Elpidio a Mare: Posti letto 20 COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE DOMICILIARI CURE DOMICILIARI INTEGRATE suddivisa in 1°-2°-3° livello CURE DOMICILIARI PRESTAZIONALI COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE DOMICILIARI CURE PRESTAZIONALI (CP) SONO TUTTE QUELLE PRESTAZIONI “SEMPLICI“ MEDICHE, INFERMIERISTICHE O RIABILITATIVE , ANCHE RIPETUTE NEL TEMPO, SENZA UNA PRESA IN CARICO GLOBALE DEL PAZIENTE non viene attivata l’Unità Valutativa Distrettuale non viene redatto un Piano Assistenziale Individuale COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE DOMICILIARI CURE PRESTAZIONALI (CP) Assistenza Domiciliare Programmata Medica Accessi infermieristici domiciliari Assistenza medico-specialistica COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE DOMICILIARI CURE DOMICILIARI INTEGRATE (CDI) Chi ? PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI AFFETTE DA GRAVI PATOLOGIE Cosa ? REGIME ASSISTENZIALE ALTERNATIVO AL RICOVERO OSPEDALIERO o CHE GARANTISCE LA CONTINUITA’ ASSISTENZIALE DOPO RICOVERO (DIMISSIONE PROTETTA) Come ? INTERVENTO COORDINATO ED INTEGRATO DI VARIE FIGURE PROFESSIONALI SANITARIE E SOCIO-ASSISTENZIALI SECONDO UN PIANO ASSISTENZIALE INDIVIDUALE (PAI) REDATTO DALLA UVD COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE DOMICILIARI CURE Domiciliari Integrate (CDI) 1° LIVELLO = CONTINUITA’ ASSISTENZIALE ED INTERVENTI ARTICOLATI SU 5 GIORNI/SETT 2° LIVELLO = CONTINUITA’ ASSISTENZIALE ED INTERVENTI ARTICOLATI SU 6 GIORNI/SETT 3° LIVELLO = CONTINUITA’ ASSISTENZIALE ED INTERVENTI ARTICOLATI SU 7 GIORNI/SETT COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE DOMICILIARI CURE Domiciliari Integrate (CDI) Le eccezioni nosologiche sono: Ulcere di 3°-4° stadio, ferite difficili, lesioni vascolari croniche trattate con medicazioni avanzate --- CDI di 2° livello Paziente oncologico non terminale --- CDI di 2° livello Paziente oncologico terminale --- CDI di 3° livello SLA in fase terminale --- CDI di 3° livello Problematiche neonatali imponenti --- CDI di 3° livello COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE DOMICILIARI ASSISTENZA RIABILITATIVA FISIATRI CONSULENZE FISIATRICHE REDAZIONE PIANI DI TRATTAMENTO VERIFICHE PRESCRIZIONI AUSILI E PROTESI TERAPISTI DELLA RIABILITAZIONE PRESTAZIONI DI RIABILITAZIONE PARTECIPAZIONE ALL’UVDI E STESURA PAI COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE DOMICILIARI CURE Domiciliari Integrate (CDI) STANDARD ASSISTENZIALI MINIMI OPERATIVITA’ PROGRAMMATA 10 ORE FERIALI 6 ORE PREFESTIVI E FESTIVI COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE DOMICILIARI TRE FIGURE DETERMINANTI CASE MANAGER CARE MANAGER CARE GIVER COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE DOMICILIARI CASE MANAGER è il MMG referente formale della presa in carico, ha il compito di garantire continuità assistenziale attraverso il coordinamento ed il monitoraggio dei servizi e delle professionalità coinvolte nel PAI COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE DOMICILIARI CARE MANAGER è l’infermiere responsabile del percorso assistenziale ha la funzione di regia della presa in carico, interconnette tutte le risorse della rete, è il riferimento principale dell’utente, è responsabile della segnalazione di variazioni del quadro clinico/ambientale per procedere alla revisione del PAI COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE DOMICILIARI CARE GIVER è l’assistente domiciliare referente formale dell’assistenza nel periodo della gironata nei quali non sono presenti figure professionali previste dal PAI. ha il compito di garantire continuità assistenziale e di segnalare agli operatori eventuali modificazione comportamentali e cliniche del paziente COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE DOMICILIARI RICHIESTA/SEGNALAZIONE Sempre ed unicamente agli sportelli/segreterie distrettuali del servizio cure domiciliari Porto San Giorgio-Petritoli-Montegiorgio – Montegranaro - Porto Sant’Elpidio Sant’Elpidio a Mare - Amandola COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE DOMICILIARI RICHIESTA/SEGNALAZIONE CP = impegnativa SSR (dettaglio della prestazione e della diagnosi prevalente) CDI = modello regionale entrambi redatti dal MMG COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE RESIDENZIALI CURE INTERMEDIE per ANZIANI (residenziali) Strutture convenzionate (cod. R3.2) PL residenza protetta PL casa di riposo 1 CdR / RP FALERONE 18 4 2 CdR / RP FERMO 60 50 3 CdR / RP FRANCAVILLA D’ETE 25 15 4 CdR / RP MONTEGIBERTO 50 7 5 CdR / RP MONTEGIORGIO 20 4 6 CdR / RP MONTEGRANARO 15 6 7 CdR / RP MONTERUBBIANO 17 20 8 CdR / RP PETRITOLI 20 9 9 CdR / RP PORTO SAN GIORGIO 22 22 10 CdR / RP MONTE S. PIETRANGELI 21 5 11 RP S. ELPIDIO A MARE 22 0 12 RP MONTELPARO 12 0 302 142 TOTALE COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE RESIDENZIALI CURE INTERMEDIE (residenziali e semiresidenziali) Strutture a gestione diretta POSTI LETTO 1 RSA PETRITOLI (R2) 20 2 RSA AMANDOLA (prossima attivazione) (R2) 20 3 HOSPICE 10 4 RS RIABILITATIVA PORTO SAN GIORGIO (RD1.2) 14 5 CENTRO DIURNO ALZHEIMER MONTEGRANARO (SRD) 20 TOTALE 94 COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE RESIDENZIALI CURE INTERMEDIE per DISABILI (semiresidenziali) Strutture convenzionate (codice SRDis1.2) POSTI LETTO 1 CentroSocioEducativoRiabilitativo DISABILI IL GIRASOLE 18 2 CentroSocioEducativoRiabilitativo DISABILI MENTALI S.ELISABETTA 15 3 CentroSocioEducativoRiabilitativo DISABILI FISICI GRAVI S.ANDREA 10 4 CentroSocioEducativoRiabilitativo DISABILI CAPODARCO 15 5 CentroSocioEducativoRiabilitativo DISABILI MINORI MONTESSORI 15 6 CentroSocioEducativoRiabilitativo DISABILI LA SERRA 25 7 CentroSocioEducativoRiabilitativo DISABILI LA CITTADELLA DEL SOLE 12 COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE RESIDENZIALI CURE INTERMEDIE per DISABILI (residenziali) Strutture convenzionate POSTI LETTO 1 RSA DISABILI FISICI CAPODARCO (RD3.1) 45 2 ComunitàSocioEducativoRiabilitativa DISABILI MANCINELLI (R4) 15 COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE RESIDENZIALI RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE (RSA) ANZIANI O DISABILI CON NECESSITA’ DI MONITORAGGIO E NURSING INFERMIERISTICO/TUTELARE H 24 NON AUTOSUFFICIENTI CON ESITI STABILIZZATI DI PATOLOGIE FISICHE, PSICHICHE, SENSORIALI O MISTE NON CURABILI A DOMICILIO LIVELLO MEDIO-BASSO DI ASSISTENZA MEDICA/RIABILITATIVA LIVELLO MEDIO DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA LIVELLO ALTO DI ASSISTENZA TUTELARE COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI (RSA) Sono rivolte: ad anziani non autosufficienti (RSA anziani) a persone disabili (RSA disabili fisici) Ospiti che si trovano in una condizione stabilizzata ma che richiedono un’intensità assistenziale alta a causa della presenza di patologie croniche multiproblematiche. Ospiti che hanno concluso la fase di riabilitazione intensiva ed estensiva e che necessitano di terapia di mantenimento e/o di prevenzione del degrado del recupero acquisito. COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI (RSA) Standard assistenziali Personale medico 12 h/ settimanali (2h/die) Personale infermieristico 24 h/die (unità per turno 1+1+1) 30 minuti/die/paziente Personale assistenziale 24/h die (unità per turno 2+2+1) 100 min/die/paziente Personale riabilitativo 6 h/die (3 matt. + 3 pom.) Personale sociale fino a 10 h/ settimanali COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI (RSA) Per tutte le tipologie di RSA, sia a gestione diretta sia accreditate, sono previste forme di partecipazione alla spesa per gli aspetti non sanitari SSR copre interamente i primi 60 gg. dal 61° l'ospite partecipa con euro 33/die COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI (RSA) Modalità d’ammissione Dimissione protetta dall’ospedale ovvero qualora le condizioni cliniche del paziente richiedano la garanzia della continuità assistenziale ospedale-RSA. In questo caso l’ammissione nella RSA avviene su diretta richiesta del medico di reparto ospedaliero e dopo la valutazione multidimensionale dell’UVD. COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI (RSA) Modalità d’ammissione Dimissione “normale” dall’ospedale ovvero qualora le condizioni socio-ambientali non consentano un’idonea assistenza a domicilio nelle 24 ore, anche se lo stato psico-fisico del paziente potrebbe prevedere la dimissione al domicilio. In questo caso l’ammissione nella RSA avviene su richiesta del medico di reparto o del paziente o del familiare o eventualmente dei servizi sociali del Comune di residenza, dopo aver acquisito la valutazione multidimensionale dell’UVD. COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI (RSA) Modalità Accesso d’ammissione diretto dal territorio ovvero qualora pazienti, già in carico in CDI o anche non in carico, presentando un peggioramento delle condizioni di salute, necessitino di un’assistenza più allargata, o nei casi di pazienti la cui patologia cronica in compenso labile o iniziale scompenso debba essere gestita con un nursing infermieristico nelle 24 ore. In questo caso l’ammissione nella RSA avviene su segnalazione del MMG, e/o su richiesta del paziente o del familiare o eventualmente dei servizi sociali del Comune di residenza, dopo aver acquisito la valutazione multidimensionale dell’UVD. COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI (RSA) Modalità Accesso d’ammissione volontario dal territorio ovvero per concedere periodi di sollievo alle famiglie di pazienti non autosufficienti che nell’arco dell’anno sono gestiti a domicilio; la permanenza non potrà superare i 30 (trenta) giorni consecutivi. In questo caso l’ammissione nella RSA avviene su richiesta del paziente o del familiare o eventualmente dei servizi sociali del Comune di residenza, dopo aver acquisito la valutazione multidimensionale dell’UVD. COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè CURE RESIDENZIALI RESIDENZA PROTETTA ANZIANI E DISABILI CON NECESSITA’ DI MONITORAGGIO E NURSING TUTELARE H 24 NON AUTOSUFFICIENTI NON GESTIBILI A DOMICILIO GARANZIA DI ASSISTENZA MEDICA/INFERMIERISTICA/RIABILITATIVA LIVELLO ALTO DI ASSISTENZA TUTELARE COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè RESIDENZE PROTETTE (RP) PREVALENTE LA MOTIVAZIONE SOCIALE: NUCLEO MONOFAMILIARE ASSENZA DI FAMILIARI DI RIFERIMENTO IMPOSSIBILITA’ DI RITORNO AL PROPRIO DOMICILIO ABITAZIONE NON IDONEA COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè RESIDENZE PROTETTE (RP) Standard assistenziali Personale medico 1 presenza settimanale Personale infermieristico 12 h/die 20 minuti/die/paziente Personale assistenziale 24/h die 80 min/die/paziente Personale riabilitativo 2 presenze settimanali Personale sociale presenze settimanali COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè RESIDENZE PROTETTE (RP) Per LE RP, sono previste forme di partecipazione alla spesa dell'ospite per gli aspetti alberghieri con le seguenti modalità 33/die + prestazioni aggiuntive COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè UVDI = unità valutativa distrettuale integrata E' lo strumento che ATTIVA le Cure Intermedie Organismo pluridisciplinare che esercita la funzione di definire il PAI - Piano Assistenziale Individuale - per tutti coloro che necessitano di un intervento socio-sanitario al di fuori delle strutture ospedaliere COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè UVDI = unità valutativa distrettuale integrata E’ fondamentale la sottolineatura del concetto di organismo MISTO , sociale – sanitario, in grado di valutare ad ampio raggio ed ampio spettro la condizione che ha portato alla richiesta di attivazione di un percorso assistenziale personalizzato extraospedaliero COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè UVDI = unità valutativa distrettuale integrata UVDI = unità valutativa distrettuale integrata Composta in forma ordinaria da : Coordinatore Case Manager Care manager Care giver Welfare manager COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè UVDI = unità valutativa distrettuale integrata Alle figure standard possono aggiungersi , a seconda del caso, altri operatori tecnici (fisioterapista, OSS) o specialisti (fisiatra, neurologo, oncologo, ecc) o figure sociali (ass. sociale comunale, addetti al SAD, ecc). Viceversa, a seconda dal caso, la UVD può riunirsi anche in forma ridotta , purchè le 5 figure base siano poi adeguatamente informate e coinvolte nel percorso scelto. COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè UVDI = unità valutativa distrettuale integrata La UVDI viene convocata dal Coordinatore. Valuta il paziente nell’ambiente che ritiene più opportuno e di minor impatto psico-fisico per il paziente stesso (domicilio, ospedale, residenza, ecc). A volte la valutazione può esser effettuata anche senza la presenza del paziente. COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè UVDI = unità valutativa distrettuale integrata La UVDI redige una relazione che viene firmata da tutti i componenti presenti e sottoscritta eventualmente in seguito da quelli che il coordinatore ritiene opportuno informare e coinvolgere. In essa vengono raccolte tutte le informazioni sociosanitarie utili all’inquadramento clinico-assistenziale del paziente e del contesto in cui vive: in essa è anche formalizzato il PAI. COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè UVDI = unità valutativa distrettuale integrata La scheda di valutazione finale rappresenta il contratto assistenziale concordato tra la componente sanitaria (Distretto) , quella sociale, quando necessaria (Comune) e quella familiare (care giver). Il PAI rappresenterà per tutta la durata dell’assistenza l’unico documento ufficiale al quale riferirsi per modificare, implementare o ridurre il livello assistenziale stabilito in prima istanza. COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè UVDI = unità valutativa distrettuale integrata Concordato il PAI, l'UVD attiva ufficialmente il percorso assistenziale A) cure domiciliari B) cure semiresidenziali C) cure residenziali COGITO - Capodarco 21 ottobre 2014 Dr. Vittorio Scialè UVDI = unità valutativa distrettuale integrata Gli operatori coinvolti siano essi facenti parte dell'equipe delle CD , o addetti ai servizi di residenzialità debbono sempre far riferimento rilevati elementi di novità peggiorativa o migliorativa del quadro clinico-assistenziale al PAI originale e di conseguenza all'UVD che rimane l'unico organo che può e deve intervenire in questi casi GRAZIE DELL'ATTENZIONE