Diapositiva 1 - Comune di Osnago

Luoghi di riproduzione e sviluppo delle zanzare
Consulenza, progettazione ed attuazione di
servizi per la disinfestazione e l’igiene ambientale
Zanzara tigre?
No Grazie!
Conoscere e prevenire
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Per informazioni
Tecman S.r.l. – 039-9201161
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Sconfiggerla è possibile
solo con il tuo aiuto!!
Chi sono ?
Sono pericolose ?
Con il nome comune di zanzare si intendono numerose specie di
fastidiosi insetti caratterizzati dalla fastidiosa abitudine di pungerci nei
mesi caldi.
L’ aggressività e mordacità - soprattutto della Zanzara tigre - le rendono particolarmente
fastidiose, tanto da non permettere di frequentare spazi verdi, quali parchi,
giardini
privati e condominiali. Pungono anche durante il giorno. In Italia il pericolo epidemiologico,
pur essendo limitato, ha provocato alcuni casi di Chikungunya (FEBBRE SPACCAOSSA).
Nel nostro territorio non esistono reali problemi di contagio.
La femmina punge l’uomo e gli altri animali a sangue caldo per poter
deporre le uova, mentre i maschi si nutrono di sostanze zuccherine.
Sono in grado di svilupparsi velocemente in funzione delle temperature,
deponendo le uova in acqua. Da qui si svilupperanno le larve, poi le
pupe ed infine avverrà lo sfarfallamento degli adulti. Con temperature
di 25 ° il ciclo completo si sviluppa in 4 – 5 giorni.
A seconda delle specie le larve si adattano sia alle acqua sporche di
tombini, caditoie, che ad acque pulite di fontane, sottovasi, ristagni
momentanei di depositi d’acqua (sottovasi, vasche e bidoni di orti urbani,
ecc). Gli adulti possono avere abitudini di volo crepuscolare, notturno o –
come nel caso della Zanzara tigre – possono volare e pungere in
pieno giorno.
Quali le specie da noi presenti ?
Culex pipiens
Zanzara comune
E’
una
delle
specie
più
comuni
nel
nostro
territorio,
caratterizzata dal ronzio intenso. Punge prevalentemente di notte e
durante il giorno vive nelle zone fresche e riparate con vegetazione.
Depone le uova in tombini, caditoie e nei ristagni d’acqua anche sporca.
Aedes albopictus
Zanzara tigre
Originaria dell’Asia, è comparsa in Italia agli inizi degli anni 90 con il
commercio dei copertoni usati e da all’ora si è adattata al clima ed ha
colonizzato il nostro territorio, invadendo tutti i luoghi . Per riprodursi ha
bisogno di pochissima acqua. E’ in grado si sfruttare tutti i più piccoli
ristagni d’acqua dovuti a pozzanghere, sottovasi, lattine, barattoli,
copertoni abbandonati che si formano in qualsiasi recipiente all’aperto. Si
riconosce per il colore nero e le strisce bianche alternate sul corpo e sulle
zampe. Sul dorso ha una singola striscia bianca longitudinale.
Come arrestarle ?
Ricordati che la zanzara non conosce i confini e si sviluppa sia sul suolo
pubblico che privato. L’Amministrazione comunale effettua controlli e
trattamenti antilarvali negli spazi pubblici, ma è importante che i Cittadini
collaborino agendo anche negli spazi privati (giardini, terrazzi, cortili).
• NON FAVORIRE I RISTAGNI
D’ACQUA ANCHE DI
RIDOTTE DIMENSIONI.
• ELIMINARE E PROTEGGERE
QUELLI ESISTENTI.
• SVUOTARE GIORNALMENTE I
SOTTOVASI DI TUTTI I FIORI.
• PULIRE LE GRONDAIE PER
EVITARE I RISTAGNI D’ACQUA
•PROTEGGERE NELL’ORTO
I CONTENITORI ED I
BIDONI D’ACQUA
COPRENDOLI CON
ZANZARIERE O TELI
IMPERMEABILI
• PULIRE CON FREQUENZA
FONTANE E VASCHE ED
INSERIRE PESCI ROSSI
CHE SI NUTRONO DI LARVE.
• UTILIZZARE PASTIGLIE
LARVICIDE A BASE DI
REGOLATORI DI CRESCITA Bacillus thuringensis –
Piryproxyfen - Diflubenzuron, distribuite nelle farmacie e
nei centri specializzati Il trattamento va ripetuto a
distanza di 15-20 giorni