La rivoluzione anatomica 1500-1700 Un percorso iconografico sull’invenzione dell’anatomia, alla metà del XVI secolo. Una rivoluzione scientifica parallela a quella astronomica. Disegno anatomico di un bambino, mostra Dream anatomy., U.S. National Library of Medicine. Anatomie magiche e simboliche • La conoscenza sommaria dell’interno del corpo è pressocchè universale. • Figura a raggi X, dipinto rupestre, 6.000 a.C., Australia. Paradigmi • Un’anatomia scientifica richiede un paradigma medico compatibile. • La medicina cinese descrive un “paesaggio interno” indifferente a una precisa analisi anatomica. • Manuale di medicina cinese, XV sec. Paradigma umorale • La medicina greca, fondata sul principio dell’equilibrio fra gli umori prodotti dal corpo, ammetteva l’utilità dell’anatomia. • Mansur ibn Ilyas, Trattato di anatomia, XIV sec, Iran. La prospettiva ecologica • L’interesse dell’antica medicina era rivolto all’esterno, alla dieta, all’ambiente, all’aria, • Era una medicina dei segni, fisici e comportamentali. • Johannes Ketham, Fasciculus medicie, fine XV sec. L’anatomia analogica • Galeno nel II sec. d.C. descrive l’anatomia umana basandosi su dissezzioni di animali, scimmie e maiali. • Modello etrusco di fegato per l’interpretazione sacrificale delle viscere animali, Museo di Piacenza. L’anatomia scolastica 1300-1500 • • • Le dissezioni anatomiche cominciano nel XIV secolo sotto il principio della auctoritas di Galeno. Mondino de Liuzzi, Frontespizio della Anathomia, 1316. L’anatomia didattica • Due secoli di dissezioni non producono una vera ricerca anatomica. • Guido da Vigevano, Anathomia, metà XIV secolo. Il momento rivoluzionario 1500-1550 • Il mutamento di paradigma precede la nascita dell’anatomia e produce una forte consapevolezza. • Berengario di Carpi, Anatomiam humani corporis, Bologna, 1535. Anatomia e antropologia • Il termine antropologia è introdotto per la prima volta a giustificazione della ricerca anatomica. • Magnus Hundt, Antropologium de hominis dignitate, Lipsia, 1523. Fattori ideologici e simbolici • Le prime rappresentazioni anatomiche mantengono l’approccio “ecologico” della medicina umorale. • Charles Estienne, De dissectione partium corporis humani, Parigi, 1545. Leonardo da Vinci • La grande capacità di osservazione di Leonardo non arriva a mettere in dubbio la fisiologia galenica. • Leonardo da Vinci, Anatomia femminile, Disegni anatomici del Codice Windsor, 1510. Percezione e cultura • Anatomia dell’occhio 1.Manoscritto del XIII secolo 2 Manoscritto arabo, XIV secolo 3 Andrea Vesalio, XVI secolo L’identità anatomica femminile • Dogma indiscusso della anatomia galenica era l’identità morfologica assoluta fra maschio e femmina. • Rappresentazioni dell’utero dal sec. XIV al XVI. Andrea Vesalio • La rivoluzione di Vesalio è resa possibile dalla rivalutazione dell’esperienza sul modello induttivo aristotelico. • Andrea Vesallio, Frontespizio del De Humani Corporis Fabbrica, Basilea, 1543. Il modello della fabbrica • La cooperazione finalizzata delle strutture (ossa, muscoli) permette il miracolo della postura eretta. • Andrea Vesallio, Frontespizio del De Humani Corporis Fabbrica, Basilea, 1543. L’anatomia metaforica 1550-1600 • La rivoluzione di Vesalio non produce immediatamente un programma di ricerca scientifica. • Juan Valverde de Amusco, Anatomia del corpo humano, Roma, 1559. La pelle • Il tema della pelle, interfaccia fra interno ed esterno, diventa un’ossessione tipica del Seicento. • Juan Valverde de Amusco, Anatomia del corpo humano, Roma, 1559. Il teatro anatomico • Nel secolo che promuove l’invisibilità dei “diversi” tramite la loro reclusione, la dissezione del cadavere diventa spettacolo pubblico. • Teatro anatomico dell’Università di Leida. Il meraviglioso • Le composizioni anatomiche nelle Camere delle meraviglie anticipano la sensibilità surrealista. • Van Fredrik Ruysch, Composizione anatomica, Amsterdam, fine XVII sec. Il potere medico • La diffussione del tema pittorico della “lezione di anatomia” sancisce il potere sociale della classe medica. • Giulio Casserio, frontespizio delle Tavole anatomiche, Francoforte, 1656. Anatomia del dinamismo • Così come l’anatomia del Cinquecento era interesssata all’architettura del corpo, il Seicento si interessa alle condizioni di disequilibrio. • Bartolomeo Genga, Anatomia per uso del disegno ricercata non solo su gl’ossi, Roma, 1690. Il modello della macchina • Il Seicento studia il problema della forza, sviluppando una biomeccanica delle leve; studia la fisiologia sul modello idraulico delle fontane. • Giovanni Borrelli, De motu animalium, 1650. Fisiologia e politica • Nel Seicento l’anatomia è sviluppata in funzione della fisiologia. La cooperazione finalizzata degli organi è spesso interpretata secondo un modello politico. • Toviyah Kats, illustrazione da una Enciclopedia ebraica, Venezia, 1708. La vivisezione • L’interesse per la fisiologia produce un impetuoso sviluppo della vivisezione animale. • La spancreazione del cane, da un trattato di anatomia del XVI sec. La medicina galileiana • La fisiologia galenica viene smentita non da “sensate esperienze” di tipo anatomico, ma da “necessarie dimostrazioni” che reinterpretano matematicamente osservazioni da sempre conosciute- • William Harvey: De motu cordis, 1628. La strumentazione scientifica • La matematizzazione dell’osservazione medica si avvale dell’invenzione di strumenti “galileiani, dal pulsometro al microscopio. • Anton van Leeuwenhoeck, L’homunculus nello sperma osservato al microscopio, 1667. La anatomia scientifica • Solo nel Settecento si raggiunge quella capacità di precisione e di analisi del dettaglio che permettono la nascita della tecnologia. • • . William Hunter, Donna in stato di gravidanza, 1774, L’anatomia speculativa • Il razionalismo cartesiano propone un’anatomia che prescinde dall’esperienza, pur cercando di descrivere meccanismi in grado di spiegarla. • Cartesio, Cervello e sistema nervoso, Trattato sull’uomo, 1644. Il rapporto mente corpo • La fisiologia speculativa di Cartesio denuncia l’irrisolto problema del rapporto fra mente e corpo. • Cartesio, La ghiandola pineale, Trattato sull’uomo, 1644.