MISERICORDIA DI GUBBIO
Italian Resuscitation Council
per la COMUNITA’
MISERICORDIA DI GUBBIO
Il primo soccorso
è l’aiuto dato al soggetto
infortunato o malato,
da personale non sanitario,
in attesa dell’intervento specializzato
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Il primo soccorritore rappresenta un “ponte” fra
l’avvenuto infortunio o malore ed il soccorso
qualificato.
Obiettivi:
• attivazione in modo corretto del 118
• protezione della persona coinvolta
• controllo dell’incidente
• evitare o contenere i danni ambientali
• realizzazione di un primo soccorso in attesa
dell’arrivo di personale qualificato
MISERICORDIA DI GUBBIO
OBIETTIVI DEL
PRIMO SOCCORSO
RIDURRE LE
MORTI EVITABILI
RIDURRE LA
MORBILITA’
DIMINUIRE I TASSI
DI INVALIDITA’
MISERICORDIA DI GUBBIO
La catena della sopravvivenza
La sopravvivenza dipende da quattro anelli…
1. Accesso precoce al 118
2. Inizio precoce delle manovre per il supporto di base delle
funzioni vitali
3. Defibrillazione precoce
4. Rianimazione avanzata, terapie farmacologiche, ecc…
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EMERGENZA
Condizione statisticamente
poco frequente,
che coinvolge uno o più individui,
vittime di eventi
che necessitano di immediato
ed adeguato intervento terapeutico
o ricorso a mezzi speciali di trattamento
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URGENZA
Condizione statisticamente ordinaria,
che riguarda uno o pochi individui
colpiti da processi patologici per i quali,
pur non esistendo immediato pericolo di vita,
è tuttavia necessario adottare,
entro breve tempo,
l’opportuno intervento terapeutico
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La catena dei soccorsi
Proteggere - Avvertire - Soccorrere
P.A.S.
Proteggere se stessi e
la persona a cui si presta soccorso
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Proteggersi e proteggere
è la prima cosa da fare
E’ necessario:
• mantenere la calma
• osservare bene se la situazione e
l’ambiente sono sicuri
• se vi sono rischi adottare misure
idonee per rimuoverli o evitarli
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Avvertire
Il numero telefonico unico per
l’emergenza sanitaria è il
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CHIAMATA AL 118
 rapidità
 generalità
 luogo preciso dell’evento (via, numero civico,
eventuali punti di riferimento)
 dinamica dell’evento
 numero feriti
 l’esito degli step (coscienza, respiro, circolo)
 intervento dei vigili del fuoco
 ogni altra informazione richiesta dalla centrale operativa
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Soccorrere
• agire con calma e determinazione
• iniziare i primi soccorsi
salvaguardando la sicurezza
dei soccorritori
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LE URGENZE
CARDIOLOGICHE
MISERICORDIA DI GUBBIO
Cenni di anatomia e
fisiologia del cuore
Il cuore è un muscolo, miocardio,
delle dimensioni di un pugno,
posizionato al centro
della cavità toracica,
fra i due polmoni, dietro lo sterno
in un’area denominata mediastino;
è circondato da un sacco
che si chiama pericardio
ed è diviso in una sezione destra
ed una sinistra, separate da un setto.
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Ognuna delle due parti si compone di due cavità,
una superiore atrio ed una inferiore ventricolo:
l’atrio è in comunicazione
con il rispettivo ventricolo
tramite una valvola,
che consente il flusso
unidirezionale del sangue,
quindi il sangue passa dal ventricolo
alla rispettiva arteria.
La contrazione cardiaca è un processo
involontario e automatico
determinato da un regolatore di ritmo,
posto nel tessuto cardiaco.
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Le pareti del cuore sono irrorate dalle arterie coronarie
che nascono dal primo tratto dell’aorta,
appena fuori dal ventricolo sinistro.
Tra le principali cause di patologie a danno delle coronarie
vi è l’aterosclerosi,
vale a dire una degenerazione della parete
delle arterie,
legata al progressivo deposito di grassi presenti
in eccesso nel sangue (placca aterosclerotica).
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La placca determina ispessimento delle pareti e
perdita di elasticità dell’arteria,
con ostacolo del flusso di sangue e
riduzione
dell’ossigenazione
dei tessuti.
A livello coronarico
allora insorgono
patologie quali l’angina,
l’infarto miocardico e
aritmie anche fatali.
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ANGINA
Insufficiente ossigenazione del muscolo cardiaco a
causa di una transitoria diminuzione del flusso
sanguigno attraverso le arterie coronarie.
La causa principale è in genere correlata all'ostruzione
di un vaso ad opera di una placca aterosclerotica, che
riduce il lume arterioso e ostacola il passaggio di
sangue, specie durante lo sforzo.
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Si presenta con un dolore intenso, transitorio
con regressione al riposo,
di durata variabile da 5 a 15 minuti,
localizzato al centro del torace,
spesso irradiato lungo il braccio sinistro ma anche al destro
o ad entrambe le braccia.
Meno frequentemente, può essere irradiato al collo, alla
mandibola, alla regione epigastrica ed alle scapole.
Chi ne è colpito descrive il dolore come un senso di
costrizione, di peso, di compressione, meno frequentemente
di bruciore.
Nella maggior parte dei pazienti, l'angina si verifica
sporadicamente, in genere in rapporto con lo sforzo
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INFARTO DEL MIOCARDIO
E’ una condizione clinica in cui si verifica
uno squilibrio acuto
tra le richieste di sangue del miocardio
(muscolo cardiaco)
e la capacità delle coronarie
(vasi che conducono il sangue
per la nutrizione del cuore)
di assicurare tale apporto.
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Il dolore, ove presente,
è tipicamente localizzato
nella regione dietro allo sterno,
cioè al centro del petto.
Esso tende ad irradiarsi tipicamente verso la spalla
e l'arto superiore sinistro.
Nel caso di infarto miocardico di tipo inferiore
(o "diaframmatico")
il dolore insorge all'epigastrio
e può essere confuso con un dolore allo stomaco e
quindi di origine non cardiaca.
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L'intensità del dolore è in genere molto forte,
di tipo costrittivo o urente, mai trafittivo,
sovente accompagnato da una sudorazione fredda e
ad un senso imminente di morte.
Sintomi minori, ma quasi sempre presenti:
una profonda astenia, senso di nausea e vomito.
Differentemente dall'angina stabile, che dura al
massimo 10-15 minuti,
il dolore provocato dall'infarto miocardico
dura più di 30-40 minuti e
non è alleviato né dal riposo,
né dall'assunzione di farmaci.
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Caratteristiche del
dolore toracico cardiaco
• sede del dolore: retrosternale,
stomaco
• irradiazione: gola, mandibola,
spalla sinistra,
braccio sinistro,
mano sinistra
• accompagnato da: nausea,
sudorazione profusa,
vomito, angoscia, agitazione
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Cosa fare ?
• tranquillizzare il soggetto
• telefonare immediatamente al 118
• fargli assumere la posizione semiseduta, con gli
arti inferiori declivi
• allentare eventuali indumenti stretti sul torace
• se al chiuso, aerare adeguatamente l’ambiente
• nel soggetto incosciente, valutazioni BLSD
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LE URGENZE
RESPIRATORIE
MISERICORDIA DI GUBBIO
Cenni di anatomia e
fisiologia dell’apparato respiratorio
E’ un complesso sistema
deputato allo scambio dei gas:
l’ossigeno viene assimilato,
mentre l’anidride carbonica
viene eliminata.
L’ingresso dell’aria avviene dal naso e dalla bocca che
si raccordano posteriormente nella faringe;
la faringe a sua volta si sdoppia anteriormente nella
laringe e posteriormente nell’esofago.
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La laringe a sua volta continua nella trachea,
che si suddivide nei due bronchi destro e sinistro
che penetrano nei polmoni,
dove si suddividono in bronchi di minor
calibro (bronchioli)
e terminano in formazioni sacciformi, gli alveoli.
Queste strutture sono avvolte da una fitta rete di
capillari sanguigni dove avviene la diffusione dei gas:
così il sangue venoso si trasforma in sangue arterioso
che raggiunge il cuore (vene polmonari) e quindi i
tessuti.
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faringe
laringe
polmone
bronchi
trachea
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I polmoni sono contenuti all’interno
della gabbia toracica
(costituita da coste, sterno, vertebre e tessuto
muscolare e di sostegno),
sono avvolti da una membrana chiamata pleura
e appoggiano sul diaframma.
Il ciclo inspirazione/espirazione è regolato
da alcuni centri nervosi situati nel bulbo
e da recettori periferici
posti sull’arteria carotide e aorta.
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MISERICORDIA DI GUBBIO
-Il diaframma si
abbassa
- i muscoli
intercostali si
contraggono
- i polmoni si dilatano
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- il diaframma si alza
- i muscoli intercostali si
rilasciano
- i polmoni si
comprimono
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Con l’inspirazione l’aria
ricca di ossigeno raggiunge
gli alveoli, passa al sangue
che si ossigena.
L’anidride carbonica passa
dal sangue all’alveolo e viene
esplulsa con l’espirazione.
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Ostruzione delle vie aeree
da corpo estraneo
- incompleta: il soggetto tossisce
- completa: il soggetto è incapace di
parlare, tossire, respirare
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Dispnea
Si intende la respirazione faticosa o difficoltosa a cui
corrisponde un aumento del lavoro respiratorio.
Questo sintomo può essere associato a numerose
patologie:
• corpi estranei, edema della glottide
• asma, broncopneumopatie croniche ostruttive
• flogosi delle vie aere
• edema ed embolia polmonare
• infarto miocardico acuto, angina
• crisi epilettica, coma diabetico
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Insufficienza respiratoria
L’insufficienza respiratoria si ha quando
il polmone non può assicurare un’adeguata
ossigenazione del sangue arterioso.
Può essere dovuta ad ostruzione e/o ad inalazione di
sostanze tossiche;
si può arrivare fino all’arresto respiratorio.
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Insufficienza respiratoria
Nel soggetto con insufficienza respiratoria da
inalazione e cosciente,
il paziente deve essere
messo in posizione semiseduta in attesa del 118
Nel soggetto vittima di insufficienza respiratoria
da inalazione ed incosciente
- assicurare la pervietà delle vie aeree
- controllare le funzioni vitali
- chiamare il 118
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Attacco asmatico
L’asma è una malattia caratterizzata
da un’infiammazione delle vie aeree
e da una iper-reattività
della muscolatura bronchiale
a diversi stimoli.
L’attacco asmatico si caratterizza per un diverso
grado di ostruzione delle vie aeree e può portare
all’arresto respiratorio
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Cos’è:
è una difficoltà respiratoria improvvisa,
causata da spasmo
della muscolatura bronchiale,
con conseguente riduzione
del calibro dei bronchi
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Cosa può scatenare l’attacco
asmatico?
• reazioni allergiche, infezioni
• inalazioni di sostanze irritanti (vapori, solventi,
fumi)
• stress, esercizio fisico, emotività
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Cosa fare?
• attivare i soccorsi
• rassicurare la persona
• porla in posizione seduta
• allentare abiti troppo stretti sul torace
• coprirla per mantenere il calore corporeo
• sorvegliarla e assisterla nell’attesa dei soccorsi
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Sistema nervoso
E’ una struttura complessa che si suddivide in
SNP
(Sistema nervoso Periferico)
Costituito da nervi,
ossia diramazioni che
collegano il SNC
agli organi periferici
SNC
(Sistema Nervoso Centrale)
Cervello
Midollo spinale
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Cervello
Riceve stimoli dall’esterno e
trasmette ordini ai muscoli.
Contenuto nella scatola cranica,
è avvolto da tre membrane chiamate meningi,
nel cui spazio è contenuto un liquido che,
insieme alle meningi,
costituisce un sistema di protezione del SNC.
Il cervello è sede di tutte le funzioni superiori
(memoria, linguaggio) e di centri vitali
(battito cardiaco, respiro, deglutizione, …)
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Alla base del cervello è posto il tronco cerebrale,
che regola l’attività respiratoria e circolatoria
ed il cervelletto
che coordina i movimenti e l’equilibrio;
il SNC si prolunga all’interno della colonna vertebrale
nel midollo spinale.
Nella colonna vertebrale,
le 33 vertebre che la compongono
sono ossa strutturate ad anello
con un canale centrale,
proteggono il passaggio del midollo spinale
e permettono la fuoriuscita dei nervi periferici.
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Disturbo della coscienza
La coscienza è la consapevolezza di sé
e dell’ambiente circostante.
Se per un trauma questa consapevolezza viene a
mancare la persona va in INCOSCIENZA.
Principali alterazioni della coscienza:
• lipotimia (presincope):malessere passeggero
con ronzii auricolari, appannamento della
vista, sudorazione, senso di freddo, sensazione
angosciata di imminente perdita dei sensi
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DISTURBO DELLA COSCIENZA
• sincope: perdita di coscienza improvvisa,
di breve durata, a risoluzione spontanea.
Il soggetto ha una debolezza muscolare
generalizzata ed è incapace di mantenere
la posizione eretta
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Come riconoscere
la lipotimia e la sincope?
Il soggetto presenta:
malessere con capogiro
e/o sensazione che gli oggetti si muovano,
percezione confusa,
nausea e vomito,
pallore, sudorazione fredda,
ronzii o fischi alle orecchie
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Cosa fare?
1. posizionare il paziente sdraiato e con le gambe
innalzate per favorire il massimo apporto di sangue al
cervello
2. liberare il paziente dagli indumenti stretti
3. cominciare la rianimazione di base (BLS- valutazioni)
4. mettere il paziente in posizione laterale di sicurezza, se
non vi è trauma
5. mantenere l’osservazione del paziente
6. chiamare il 118 se non è stato fatto al momento
del BLS
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Traumi cranici
È un colpo, un urto e i danni che ne derivano al cervello
possono essere diversi:
- contusione (cuoi capelluto)
- tumefazione (bernoccolo)
- ferita
- frattura cranio
- frattura base del cranio
Nelle forme gravi il traumatizzato cranico
presenta i seguenti sintomi:
• sonnolenza, disorientamento, amnesia
• sangue che fuoriesce dal naso, dalla bocca, dall’orecchio
• paralisi di un lato del corpo
• vomito, vertigine, cefalea
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Cosa fare?
• accertare respiro e battito cardiaco
• posizione laterale di sicurezza se incosciente
• posizione supina se il paziente è cosciente
• non bloccare la fuoriuscita di sangue dagli orifizi
• non rimuovere gli oggetti conficcati
• attenzione al rischio di vomito
• sorvegliare il paziente in attesa del 118
• non dare da bere
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Il colpo di sole
È dovuto all’azione diretta dei raggi del sole sul capo.
Sintomi iniziali:
-stordimento, cefalea, vertigini
- colorito acceso in volto
- sudorazione
- nausea, vomito
Sintomi successivi:
-pallore, pelle fredda
- polso piccolo
- evoluzione verso lo shock
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Cosa fare?
-portare in un ambiente fresco e asciutto
- all’inizio posizione semiseduta
- poi posizione antishock
- se cosciente, far bere acqua e sale
- spugnature fresche
- se incosciente, posizione laterale di sicurezza, con le
gambe sollevate
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Accidenti cerebrovascolari acuti
Deficit della vascolarizzazione che
comporta una sofferenza anossica delle
cellule cerebrali coinvolte
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Attacco ischemico transitorio
TIA
Temporanea e limitata disfunzione cerebrale
di origine vascolare
a rapida instaurazione e
altrettanto rapida risoluzione
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Ictus cerebrale
Grave alterazione acuta ed improvvisa,
sempre su base vascolare,
delle funzioni cerebrali
causa di morte
o di deficit
neurologici perduranti
a volte permanenti
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Cause
La formazione di un trombo
o la presenza di un embolo
determina un’ostruzione improvvisa
di un vaso cerebrale
con arresto del flusso sanguigno
verso un’area del cervello.
Se tale ostruzione si risolve spontaneamente,
entro pochi minuti,
non si ha morte cellulare (TIA),
che si verifica invece in caso di infarto cerebrale.
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Cause
La rottura improvvisa di un’arteria cerebrale
o di un aneurisma,
oltre a far mancare l’apporto di ossigeno,
causa una lesione diretta del cervello
a causa della compressione del sangue
sulle strutture cerebrali,
alterandone il funzionamento (ictus emorragico)
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Fattori di rischio
• aterosclerosi
• età avanzata
• ipertensione arteriosa
• diabete mellito
• fumo
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Segni e sintomi neurologici generali
• cefalea improvvisa importante
• lipotimia e sincope
• alterazioni dello stato di coscienza
• convulsioni
• alterazioni del respiro
• amnesia, sudorazione algida
• perdita controllo sfinteri
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Segni e sintomi neurologici focali
• alterazioni della motilità a carico di un distretto
corporeo più o meno vasto
• alterazioni della sensibilità a carico di un distretto
corporeo più o meno vasto
• disturbi visivi e del linguaggio
• disturbi dell’equilibrio
• ronzii auricolari
• difficoltà alla deglutizione
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Convulsioni
Clinicamente la crisi convulsiva può
manifestarsi in molti modi,
ma l’evenienza più frequente
è quella di una forma cosiddetta generalizzata
( grande male)
in cui possono riconoscersi tre fasi
in successione temporale:
• fase tonica
• fase clonica
• fase post-critica
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1. Fase tonica
improvvisa perdita di coscienza
caduta a terra
rigidità, talora apnea anche prolungata
(durata circa 30”)
2. Fase clonica
contrazioni violente e ritmiche,
bava alla bocca, cianosi, perdita di feci e urine
(durata da 1-2 sino a 5 minuti)
3. Fase post-critica
periodo d’incoscienza definito post-critico
stato confusionale, cefalea
(durata da pochi minuti sino a 30-60 minuti)
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Cosa fare?
Allertare il 118
proteggere il paziente da eventuali traumi accidentali
non cercare di immobilizzare con la forza
posizionare un oggetto morbido tra i denti per evitare
morsicature (non oggetti metallici)
tenere il paziente supino
allentare gli abiti
valutare i parametri vitali
controllare il paziente in attesa del 118
posizione laterale di sicurezza, se c’è vomito
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Shock
E’ una sindrome complessa e molto pericolosa ed
è un insieme di gravi sintomi
Come riconoscerlo:
-pallore, cianosi delle estremità
- pelle fredda e umida
- respiro rapido e superficiale
- polso frequente e difficile da palpare
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Cosa fare?
OGNI INFORTUNATO E’ UN POTENZIALE
SHOCKATO
E’ un’emergenza assoluta:
• chiamare immediatamente il sistema di emergenza 118
• posizionare il paziente disteso supino con gli arti
sollevati
• ricoprirlo per evitare ipotermia
• se è evidente una perdita di sangue esterna,
comprimere sul punto di sanguinamento con delle garze
o un fazzoletto pulito
• non somministrare bevande
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Le punture da insetto
Le punture da imenotteri (vespe, calabroni, api) sono
abbastanza frequenti e
procurano disturbi di diversa gravità.
Sintomatologia locale:
• pomfo eritematoso, pruriginoso e dolente, malessere
generalizzato
• orticaria generalizzata+dolore, nausea, vomito, dispnea
Sintomatologia sistemica:
• grave reazione allergica fino allo shock anafilattico con
perdita di coscienza
Attenzione: se il soggetto è allergico è
in pericolo di vita!!!
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Il paziente allergico deve munirsi dei seguenti farmaci
ed essere in grado di autopraticarsi un immediato
trattamento:
• adrenalina in confezione pronta all’uso sotto forma di
penna
• adrenalina spray
• antiistaminico sotto forma di compresse sublinguali
• steroide in compresse o fiale
E’ importante rimuovere immediatamente
il pungiglione
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E’ pericoloso:
- il numero di punture
- il luogo della puntura: lingua, faccia, gola
- accentuata sensibilità: bambini, allergici
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Morsi di vipera
Le vipere con il loro morso inoculano numerose tossine.
Il morso è riconoscibile dalla presenza di due forellini
distanziati di 1 cm.
Effetti locali (comparsa entro pochi minuti):
• dolore
• edema esteso a tutto l’arto
• necrosi in sede di morso
• chiazze emorragiche
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Morsi di vipera
Effetti sistemici:
• vomito, nausea
• dolori muscolari e articolari
• aumento della temperatura
• collasso cardiocircolatorio
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Norme generali di comportamento
Cercare di restare calmi
• tranquillizzare il soggetto
• se si può, usare acqua fredda che scioglie il veleno
• non usare alcool, che fissa il veleno
• non incidere la zona del morso
• non succhiare il veleno
• non applicare lacci
PREVENIRE – FARE ATTENZIONE!
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METODICA PER GLI ARTI
-bendaggio largo,
premente sul punto di morsicatura
- bendaggio esteso a monte e a valle del morso
- immobilizzare con una stecca
- il bendaggio e la stecca
riducono la diffusione del veleno
- tenere il bendaggio fino all’uso del siero
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Morso al tronco, al collo, alla testa
Anche in questo caso,
cercare di ritardare la diffusione del veleno:
• applicare un tampone rigido sulla sede del morso e
fissare, se possibile con cerotto adesivo
• mantenere il paziente supino
• supporto psicologico in attesa del trasporto in
ospedale
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APPROCCIO AL PAZIENTE
POLITRAUMATIZZATO
Criteri di comportamento
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POLITRAUMATIZZATO
Ferito che presenta lesioni a due o più distretti del corpo
(capo, rachide, torace, addome, bacino, arti)
con eventuale compromissione delle funzioni vitali
•Causa di morte
•Causa di danni fisici e cognitivi invalidanti
•Problemi psicologici e sociali per vittime e familiari
•Problemi economici
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COSA POSSIAMO FARE?
Valutare la scena
Valutare parametri vitali
Chiamata al 118
Supporto psicologico e assistenza
con
calma e ragionamento
MISERICORDIA DI GUBBIO
VALUTAZIONE DELLA SCENA
SICUREZZA
DINAMICA
- del paziente
- cosa è successo
- del soccorritore
- perché è successo
Influenzata da:
- quante persone
sono coinvolte
cattive condizioni
meteo
coinvolgimento
emotivo
gravità dell’evento
Permette di sospettare la
maggior parte delle lesioni
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Valutazione parametri vitali
Step 1
Pervietà delle vie aeree
Step 2
Respirazione
Step 3
Circolazione
Step 4
Danni neurologici
Step 5
Testa - Piedi
Permette al soccorritore di identificare e trattare lesioni che rappresentano
una MINACCIA IMMEDIATA alla SOPRAVVIVENZA
STEP 1
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Valutazione della pervietà delle vie
aeree
Stato di coscienza
Immobilizzazione rachide cervicale
Posizionamento collare cervicale….della giusta misura!!!
Ispezione del cavo orale
Rimozione ciò che può ostruire
le vie aeree (terra, saliva, sangue)
Se possibile ossigenoterapia
STEP 2
MISERICORDIA DI GUBBIO
Valutazione della funzione respiratoria
Manovra
GuardoAscoltoSento
positivo
rilevare FR
rilevare eventuali rumori
rilevare saturimetria
negativo
BLS
STEP 3
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Valutazione della funzione circolatoria
Rilevazione FC (polso radiale)
Rilevazione PA
Rilevare e tamponare emorragie
Rilevazione del POLSO RADIALE
SI
PREVENZIONE
DELLO STATO DI
SHOCK
PA > 80 mmHg
NO
Rilevazione del POLSO CENTRALE
NO
PA < 50 mmHg
SI
PA tra 50 e 80 mmHg
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STEP 4
Valutazione della funzione cerebrale
Il paziente…
è vigile
 risponde a stimoli verbali
 risponde a stimoli dolorosi
 non risponde
 ricorda l’accaduto
STEP 5
MISERICORDIA DI GUBBIO
VALUTAZIONE TESTA – PIEDI
Valutare tutti i distretti corporei
Se necessario tagliare vestiti
Valutare alterazioni di mobilità e
sensibilità
Cercare ferite, fratture, ustioni,…
corpi estranei
Protezione dall’ipotermia
Raccolta informazioni utili: allergie, farmaci assunti,patologie
MISERICORDIA DI GUBBIO
CHIAMATA AL 118
- rapidità
- luogo preciso dell’evento
- dinamica dell’evento
- numero feriti
- l’esito degli step (coscienza, respiro, circolo)
- intervento dei vigili del fuoco
IMMOBILIZZAZIONE
MISERICORDIA DI GUBBIO
Collare cervicale
Asse Spinale
Steccobende
Barella a cucchiaio
MISERICORDIA DI GUBBIO
COSA NON FARE
Mai muovere il politraumatizzato
Mai rimuovere il casco
Mai rimuovere corpi estranei
MISERICORDIA DI GUBBIO
IN ATTESA DELL’AMBULANZA
 stare vicini all’infortunato
 tenergli la mano
 parlargli dolcemente
 tranquillizzarlo
 valutare se e per quanto perde coscienza
 se respira
 se vomita
 se si muove
 se ha emorragie
Si attende l’arrivo di un’ambulanza,
raccontando ciò di cui siamo stati testimoni e
allontanandoci quando la nostra presenza non è più richiesta.
Questo è molto importante per evitare di incorrere nel reato di
Omissione di Soccorso.
MISERICORDIA DI GUBBIO
Codice Penale
Art. 593
Omissione di soccorso
“Chiunque,
trovando abbandonato o smarrito un fanciullo minore degli anni dieci,
o un’altra persona incapace di provvedere a se stessa,
per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o altra causa,
omette
di darne immediato avviso all’Autorità
è punito con la reclusione fino a tre mesi o con la multa fino a euro…
Alla stessa pena soggiace chi,
trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato,
ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo,
omette
di prestare il soccorso necessario o di darne immediato avviso all’Autorità pubblica.
Se da siffatta condotta del colpevole
deriva una lesione personale, la pena è aumentata;
se ne deriva la morte la pena è raddoppiata.”
MISERICORDIA DI GUBBIO
COSA SIGNIFICA?
Significa che la Legge
NON ci obbliga a soccorrere una persona,
a farle il bocca a bocca
a fermarle un’emorragia,
se non sappiamo farlo
o non vogliamo farlo
per proteggerci da eventuali contagi.
La Legge ci obbliga a chiamare i soccorsi (118)
e ad aspettarli sul luogo dell’evento,
per non abbandonare l’infortunato
e per consegnarlo nelle mani di personale qualificato.
MISERICORDIA DI GUBBIO
Le ferite
Le ferite sono lesioni di continuo della cute,
più o meno profonde,
che possono interessare anche i muscoli e i vasi:
• abrasioni, escoriazioni
• ferita da taglio, a margini quasi rettilinei
• ferita da punta, lesione di diametro piccolo, ma
profonda
• ferita lacero- contusa, la cute ed i tessuti sottostanti, per
strappi o sfregamenti, si rompono dando luogo a lesioni
molto irregolari
MISERICORDIA DI GUBBIO
I pericoli delle ferite vanno dall’infezione
all’emorragia.
In caso di ferite profonde si possono avere lesioni di
organi interni, gravi emorragie, shock.
I sintomi:
• cute lesa
• fuoriuscita di sangue
• dolore
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Le ferite
L’abrasione può essere provocata da una lama che,
con un movimento radente,
asporta gli strati più superficiali della cute
o da una caduta.
Sintomi: dolore, striature sanguinanti, cute
arrossata, gonfiore.
Lavare con acqua e disinfettare
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Le ferite
L’escoriazione è una ferita
dove la cute viene lacerata
a causa della sua compressione e strofinamento
tra una superficie ruvida e l’osso.
La zona interessata si presenta sanguinante e
tumefatta.
Lavare, disinfettare e tamponare con garza
MISERICORDIA DI GUBBIO
Le ferite
Le ferite da punta,
da taglio
e da punta e taglio
possono essere provocate da corpi appuntiti e filiformi,
da corpi taglienti
e da corpi affilati e con punta.
La ferita può presentarsi di grosse dimensioni con
notevole perdita di sangue, dolore, shock fino alla morte.
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Cosa fare?
• utilizzare i guanti
• lavaggio con acqua corrente
• disinfezione con acqua ossigenata
• coprire con garze sterili
• se c’è emorragia, fare una compressione sul punto
di sanguinamento
• non comprimere se vi sono corpi estranei
conficcati
• non rimuovere il corpo estraneo (pericolo di
emorragia)
• nel caso di ferite estese e/o profonde o in sedi
particolari chiamare tempestivamente il 118
MISERICORDIA DI GUBBIO
Gravità delle ferite
La gravità delle ferite si giudica da :
• estensione
• profondità
• presenza di corpi estranei
• localizzazione della ferita
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Ferite
Sono sempre gravi
e richiedono terapie ospedaliere le ferite:
• al viso
• agli orifizi naturali del corpo
• al torace
• all’addome
PREVENIRE LO SHOCK
MISERICORDIA DI GUBBIO
Complicanze delle ferite
• emorragie
• shock
• infezioni (tetano)
• lesioni organi interni
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Le emorragie
Fuoriuscita di sangue dai vasi sangugni:
1. emorragia esterna, il sangue fuoriesce direttamente
all’esterno (arteriose, venose, capillari)
2. emorragia interna, con raccolta di sangue nelle cavità
corporee (cranio, torace, addome)
3. emorragia interna esteriorizzata, con raccolta di
sangue all’interno di organi che sono in
comunicazione con l’esterno (orecchio, naso...)
La gravità dipende dalla quantità di sangue perduto
MISERICORDIA DI GUBBIO
Emorragie Esterne
• Se arteriosa: il sangue “zampilla” ad intermittenza
(sangue rosso vivo)
• Se venosa: il sangue cola con flusso lento e continuo
(sangue scuro)
MISERICORDIA DI GUBBIO
Cosa fare ?
Emorragia Esterna
1. tamponare l’emorragia con una pressione diretta o sui
punti di compressione, manualmente e con bendaggio
compressivo
2. sollevare la parte ferita se non c’è frattura
3. sdraiare l’infortunato senza rialzare il capo
3. chiamare tempestivamente i soccorsi, 118
4. solo in situazioni di rischio per la vita, applicare un
laccio (striscia di tessuto, cintura..)
5. non rimuovere i corpi conficcati
6. coprire per evitare perdite di calore
Evitare il contatto con il sangue, proteggere le mani con
guanti
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LESIONI PENETRANTI
SE A CARICO DEL TORACE,
DELL’ADDOME O DELLA
RADICE DEGLI ARTI,
COSTITUISCONO
EMERGENZE
ASSOLUTE
E INDIFFERIBILI
MISERICORDIA DI GUBBIO
In caso di emorragie arteriose gravi,
non è sufficiente comprimere la ferita,
ma è necessario eseguire una compressione a distanza,
comprimendo l’arteria principale.
Il soccorritore mantiene la compressione fino all’arrivo
dei soccorsi.
MISERICORDIA DI GUBBIO
MISERICORDIA DI GUBBIO
MISERICORDIA DI GUBBIO
RICORDARE
- Emorragie delle parti alte
del corpo:
posizione semiseduta
- Emorragie delle parti basse
del corpo:
posizione antishock
MISERICORDIA DI GUBBIO
Le emorragie esterne devono essere
tamponate
Nel caso di emorragie esterne
da amputazione completa o parziale di un arto
si può applicare un laccio a monte della lesione
(anche un pezzo di stoffa può fare da laccio
e consente il passaggio di un po’ di sangue e una
parziale ossigenazione)
MISERICORDIA DI GUBBIO
Emorragie esteriorizzate
Cosa fare?
Otorragia (fuoriuscita di sangue dall’orecchio):
• porre l’infortunato in posizione laterale di
sicurezza, se non vi sono controindicazioni
• non utilizzare cotton fiock
• allertare il 118
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Emorragie esteriorizzate
Cosa fare?
Epistassi (fuoriuscita di sangue dal naso):
• far sedere la persona con la testa in avanti
• comprimere il naso tra due dita
• applicare garze di acqua fredda alla radice del
naso
• non usare tamponi
MISERICORDIA DI GUBBIO
Emorragie esteriorizzate
Cosa fare?
Emottisi (sangue dalla bocca)
• proveniente dall’apparato respiratorio,
esplulso con la tosse
• non dare da bere
• se cosciente: posizione semiseduta
• se incosciente: posizione laterale di sicurezza
MISERICORDIA DI GUBBIO
Emorragie interne
• non si vede la fuoriuscita di sangue,
che rimane in una cavità
• valutare sempre la dinamica dell’incidente
(origine traumatica)
• riconoscere segni e sintomi: pallore, sudore freddo,
brividi, tachicardia, respiro rapido
STATO DI SHOCK
MISERICORDIA DI GUBBIO
Emorragie interne
COSA FARE?
• posizione antishock
• protezione termica
• non dare da bere
• chiamare 118
MISERICORDIA DI GUBBIO
Cenni di anatomia e fisiologia
dell’apparato locomotore
L’apparato locomotore è l’insieme degli organi
che permettono il sostegno, il movimento, la protezione
di parti del nostro corpo.
È costituito da:
- scheletro: formato da 208 ossa
-articolazioni: punto di unione fra le ossa
- muscoli: svolgono l’attività meccanica della contrazione
-
MISERICORDIA DI GUBBIO
Le ossa si possono dividere in:
- lunghe
(femore, tibia, perone, omero....)
-brevi
(vertebre, falangi e tutte quelle di piccole dimensioni)
-piatte
(scapola, ossa del cranio...)
Le ossa sono avvolte da una robusta membrana,
il periostio, che in caso di fratture interviene per la
rigenerazione ossea.
Le fratture
MISERICORDIA DI GUBBIO
Rottura di un osso causata da una forza tale che supera
la resistenza dell’osso stesso
• Frattura composta, senza spostamento dei monconi
• Frattura scomposta, con spostamento dei monconi
• Frattura completa, interessa l’intero spessore dell’osso
• Frattura incompleta, non interessa tutto lo spessore
• Frattura chiusa, l’osso non comunica con l’esterno
• Frattura aperta, i muscoli e la pelle sono lacerati e le
ossa fratturate comunicano con l’esterno
MISERICORDIA DI GUBBIO
Come riconoscerle
• gonfiore, dolore intenso nella zona di frattura
• incremento del dolore con il movimento
• deformazione della parte colpita
• esposizione dei monconi ossi, se frattura aperta
• gli arti fratturati si presentano di solito accorciati
e in posizione anomala rispetto all’asse del corpo
Una lesione scheletrica è a rischio per la vita
se associata ad una emorragia importante
MISERICORDIA DI GUBBIO
Cosa fare
• chiamare i soccorsi, 118
• non muovere il soggetto se non è strettamente
necessario
• immobilizzare l’arto nella posizione in cui si trova
• tagliare delicatamente i vestiti sopra la frattura
• tamponare altre emorragie associate
• evitare di muovere i monconi in caso di fratture
esposte
• non forzare la parte colpita
• non tentare di riallineare i monconi
MISERICORDIA DI GUBBIO
Lussazione
E’ lo spostamento permanente
delle estremità ossee
di una articolazione
per rottura dei
legamenti.
Un segno caratteristico è la deformazione anatomica.
- posizionare ghiaccio
- portare il soggetto al pronto soccorso
- Non cercare mai di ridurre la
lussazione
MISERICORDIA DI GUBBIO
Contusione e distorsione
La contusione è la lesione
delle parti cutanee e muscolari,
dovuta alla pressione o all’urto di un corpo estraneo,
senza la rottura della parete cutanea
e con la formazione di ematomi.
La distorsione è lo scostamento articolare temporaneo
delle estremità delle ossa di una articolazione.
MISERICORDIA DI GUBBIO
Contusione e distorsione
Si manifestano con:
• dolore vivo e costante
• gonfiore immediato
• ecchimosi o ematomi
- immobilizzazione e messa a riposo
- applicazione di ghiaccio sulla zona interessata
MISERICORDIA DI GUBBIO
Strappo muscolare
Rottura di uno o più fascetti di fibre muscolari
-ghiaccio
- impacco caldo dopo 24 ore per favorire
l’assorbimento
Crampi
Contrazione improvvisa e dolorosa di un muscolo
dovuta anche dalla perdita di sali minerali
- rilassare il muscolo
- dare acqua e sale
- se colpisce il polpaccio: piede a squadra
MISERICORDIA DI GUBBIO
Le lesioni della colonna vertebrale
La colonna vertebrale è formata da vertebre
i cui fori sovrapposti formano un canale
in cui scorre il midollo spinale.
Il midollo spinale fa parte del sistema nervoso centrale,
che collega il centro (cervello) alla periferia.
Una lesione della colonna vertebrale
può coinvolgere
solo la struttura ossea
oppure può interessare il midollo
spinale contenuto all’interno del canale vertebrale.
MISERICORDIA DI GUBBIO
Sospettare questa lesione se:
- l’infortunato lamenta dolore alla schiena
- lamenta formicolio, insensibilità, scosse elettriche,
senso di caldo o freddo alle estremità
- è caduto in piedi da un’altezza superiore ai 4 metri
- ha riportato trauma cranico e/o facciale al di sopra
della clavicola
L’assenza di dolore non esclude che vi possa
essere una lesione della colonna
MISERICORDIA DI GUBBIO
Cosa fare ?
Il soccorritore deve:
• chiamare tempestivamente il 118
• non muovere l’infortunato
• cercare di mantenere la testa del paziente immobile in
posizione neutra
• controllare l’attività respiratoria
MISERICORDIA DI GUBBIO
LE USTIONI
GUIDA AL PRIMO SOCCORSO
MISERICORDIA DI GUBBIO
USTIONE
L’ustione è un danno subìto da un tessuto
sottoposto a:
•calore o freddo eccessivo
•agenti chimici
•elettricità
•radiazioni
MISERICORDIA DI GUBBIO
GRAVITA’ DELLE USTIONI
Dipende da
1. Profondità ed estensione
2. Età del soggetto (< 5 anni, >60 anni)
3. Natura della causa (termica, chimica, elettrica,
da radiazioni)
1. Presenza di altre malattie
2. Sede della lesione (collo, articolazioni, genitali)
MISERICORDIA DI GUBBIO
In base alla loro profondità vengono suddivise
in:
I grado
II grado
III grado
MISERICORDIA DI GUBBIO
USTIONI DI I GRADO
- pelle arrossata
- asciutta
- talvolta gonfiore
- zona dolente
- non lascia cicatrici
MISERICORDIA DI GUBBIO
USTIONI DI II GRADO
- pelle molto rossa
- bagnata
- gonfiore
- dolore più intenso
- presenza di flittene
MISERICORDIA DI GUBBIO
USTIONI DI III GRADO
- tessuti danneggiati o distrutti
- pelle carbonizzata
- assenza di dolore
- presenza di cicatrici
MISERICORDIA DI GUBBIO
LA REGOLA
DEL 9
La gravità di un
ustione è data
dalla profondità,
ma anche
dall’estensione
MISERICORDIA DI GUBBIO
USTIONI termiche
 valutare la coscienza
 valutare la respirazione
 valutare il circolo
 raffreddare con abbondante acqua fresca (per
evitare che si formino flittene e per
alleviare il
dolore)
 eseguire una fasciatura sterile, non adesiva,
lenta
(per evitare infezioni)
 NON USARE CREME O OLI….
MISERICORDIA DI GUBBIO
USTIONI chimiche
(soda caustica, acido muriatico, calce viva)
 valutare la coscienza
 valutare la respirazione
 valutare il circolo
 pulire la pelle con abbondante acqua
 liberare l’ustionato dagli abiti, facendo
attenzione a se stessi!
MISERICORDIA DI GUBBIO
USTIONI da ELETTRICITA’
(generano paralisi respiratoria e fibrillazione
ventricolare)
autoprotezione
 valutare la coscienza
 valutare la respirazione
 valutare il circolo
MA
 prepararsi alle manovre di RCP
 cercare l’ustione di “entrata” e quella di “uscita”
MISERICORDIA DI GUBBIO
COSA NON FARE
 usare acqua in caso di ustione da calce viva
 applicare ghiaccio o acqua ghiacciata
 rompere le vesciche
 toccare l’ustione con materiale
non sterile, se possibile
 rimuovere vestiti attaccati all’ustione
 usare pomate, creme, dentifricio, burro, maionese,
ecc…
 comprimere la zona ustionata
MISERICORDIA DI GUBBIO
COSA FARE
 garantire la sicurezza
 rimuovere la fonte di calore
 staccare la corrente
 prevenire l’ipotermia
 idratare
 rimuovere i vestiti (se non attaccati)
rimuovere bracciali, anelli, collane prima possibile
 raffreddare con acqua fredda anche per 30 – 40
minuti
MISERICORDIA DI GUBBIO
COSA FARE
 non far correre se l’ustionato è in fiamme
 medicare con garze sterili, cotone, pellicola trasparente(?)
 separare le dita se l’ustione riguarda mani o piedi
 se la lesione è estesa, immergere l’ustionato nella vasca da bagno
 chiamare subito il 118 se l’ustionato è un bambino
se le ustioni sono molto estese
se le ustioni colpiscono viso o genitali
se l’ustione è chimica o elettrica
se c’è stata inalazione di sostanze irritanti
CURARSI A CASA
MISERICORDIA DI GUBBIO
(solo ustioni di primo o di secondo grado)
 pulire l’ustione almeno una volta al giorno con acqua corrente o
soluzione fisiologica
 in presenza di dolore assumere antidolorifici
 usare disinfettanti a base di clorexidina
 non usare iodopovidone, poiché viene assorbito eccessivamente e
può ingannare il colorito che la pelle assume, in caso di
isorgenza d’infezione
 tenere la lesione coperta
 non rompere le vesciche
 la vescica può essere tenuta scoperta (ma aumenta il rischio di
romperla)
MISERICORDIA DI GUBBIO
COMPLICANZE DELLE USTIONI
 infezioni
 shock
 blocco renale
MISERICORDIA DI GUBBIO
URGENZE PEDIATRICHE
Il bambino o l’infante non è un “piccolo adulto”;
sono diverse le dimensioni, l'anatomia, la
fisiologia, la fisiopatologia e le patologie prevalenti.
Nel soccorso ad un paziente in età pediatrica
non bisogna sottovalutare l’aspetto psicologico
sia nell’approccio allo stesso
sia nel coinvolgimento delle persone
che gli stanno intorno
(genitori, parenti, insegnanti, etc.).
MISERICORDIA DI GUBBIO
Differenze delle urgenze
pediatriche
Fisiche (Anatomia e fisiologia del
bambino, parametri vitali)
Psicologiche (Comunicazione e
interazione col bambino e i familiari)
MISERICORDIA DI GUBBIO
Caratteristica peculiare dell’età pediatrica
è la rapidità d’evoluzione dei quadri clinici,
sia nel loro aggravamento,
sia nel loro miglioramento.
Le urgenze pediatriche si manifestano,
inizialmente, in modo non molto apparente,
ciò comporta spesso una sottovalutazione
iniziale della gravità.
MISERICORDIA DI GUBBIO
Si distinguono 2 gruppi di età:
□ Infante fino ad 1 anno di età;
□ Bambino da 1 anno di vita alla pubertà;
MISERICORDIA DI GUBBIO
Principali urgenze
pediatriche
●Traumi
● Incidenti domestici
● Convulsioni febbrili
● Problemi respiratori
Priorità
nel trattamento del trauma in età
pediatrica
MISERICORDIA DI GUBBIO
- Trattamento vie aeree
- Prevenzione Shock
- Mantenimento temperatura corporea
La valutazione ed il trattamento sono analoghi a
quelle dell’adulto,
ma tenendo presente che la situazione può
deteriorare rapidamente a
dispetto di segni esteriori confortanti e
le differenze anatomiche
MISERICORDIA DI GUBBIO
Trauma cranico
- a parità di lesione, l’esito è migliore se l’età è
inferiore ai 3 anni
- presenza di vomito e amnesia
- comparsa di convulsioni
MISERICORDIA DI GUBBIO
Incidenti domestici ai bambini
L'età più a rischio è quella tra i due e i tre anni.
Una finestra aperta, un fornello acceso, la
bottiglia del detersivo liquido lasciata a portata
di mano...
sono piccole disattenzioni che possono avere
conseguenze drammatiche.
I bambini vedono il mondo con occhi diversi
dagli adulti. A differenza dei "grandi," non
sanno ancora riconoscere rischi e pericoli.
MISERICORDIA DI GUBBIO
Incidenti più frequenti
cadute
tagli / schiacciamenti
ustioni / scottature
soffocamento / annegamento
avvelenamenti
folgorazioni
MISERICORDIA DI GUBBIO
I bambini sono costantemente
alla scoperta del mondo!
Per impedire che la loro curiosità si trasformi in
una fonte di pericolo,
occorre organizzare l'ambiente ad essi destinato
nel modo più sicuro possibile.
Molti incidenti dovuti a distrazione o negligenza,
possono essere evitati impiegando opportuni
dispositivi di sicurezza nelle zone a rischio della
casa e attuando una scrupolosa sorveglianza.
MISERICORDIA DI GUBBIO
Convulsioni febbrili
Sono in genere considerate benigne, e avvengono
in occasione di febbre elevata e che si innalza
rapidamente. Di norma si verificano in bimbi
che hanno un età compresa fra i 6 mesi ed i 5
anni d’età, con massima incidenza tra i 9 e i 20
mesi di vita.
Le convulsioni febbrili sono quasi sempre di
natura benigna, e NON sono assolutamente
collegate con l’epilessia, né lo saranno in futuro
MISERICORDIA DI GUBBIO
Manifestazioni
-perdita di coscienza;
- il bimbo si irrigidisce: il collo si tende e la testa
viene portata all’indietro, la schiena si inarca, gli
occhi roteano all’insù e le gambe diventano
rigide;
- si verificano delle scosse muscolari, ovvero dei
movimenti scoordinati dei muscoli del corpo.
Finite le convulsioni, il bimbo ha tanto sonno ed
è molto stanco: per il suo fisico questo episodio è
stato stancante!
MISERICORDIA DI GUBBIO
Cosa fare
-Chiamate subito il 118
-cercate di abbassare la temperatura corporea del vostro
bambino: spogliatelo, toglietegli i vestitini e anche il pannolino, e
cercate di mettere del ghiaccio o delle pezze umide in prossimità
delle principali arterie
(nell’incavo del ginocchio, ai lati del collo, sotto le ascelle…);
- lasciate che le convulsioni si sviluppino in modo naturale: non
ostacolatele, non bloccate il corpo del bambino, non
schiaffeggiatelo… limitatevi ad assisterlo, mettendolo, se possibile,
su un fianco, e tenendolo lontano dagli oggetti che potrebbero
ferirlo;
MISERICORDIA DI GUBBIO
- non mettete MAI le dita in bocca a una persona in
preda alle convulsioni: le contratture muscolari
determinano una potenza tale, che la mandibola si serra
e può ferirvi le dita. Ricordate che la lingua è un
muscolo, e come tutti i muscoli, durante le convulsioni è
in tensione: non c’è quindi il pericolo che, in questa fase,
la lingua ostruisca le vie aeree. Usate sempre una
posizione laterale per impedire questo problema una
volta terminata la crisi.
MISERICORDIA DI GUBBIO
Insufficienza respiratoria
La prima causa di arresto cardiaco in età pediatrica è
l’insufficienza respiratoria.
A differenza dell’adulto, l’infante ed il bambino
hanno una scarsa riserva di ossigeno,
contro un alto consumo di ossigeno.
Principali cause dell’insufficienza respiratoria sono:
· ostruzione delle vie aeree;
· malattie polmonari;
· patologie cardiocircolatorie;
· malattie del sistema nervoso centrale;
· patologie traumatiche del capo e del torace;
· avvelenamenti da gas;
· folgorazione.
MISERICORDIA DI GUBBIO
OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE
DA CORPO ESTRANEO
Il corpo estraneo è rappresentato spesso,
nel bambino/infante, da una piccola parte di
giocattolo o da materiale alimentare,
come una nocciolina.
L'incidenza maggiore si verifica tra i 6 mesi ed i 2 anni.
La diagnosi può essere ovvia se il soccorritore e presente
all'evento o può essere
sospettata da circostanze descritte, vale a dire dall'accesso di
tosse convulsa o dallo
stridore respiratorio che l'inalazione comporta.
MISERICORDIA DI GUBBIO
Il corpo estraneo può provocare ostruzione
parziale o completa delle vie aeree.
Quando l’ostruzione delle vie aeree e parziale,
il bambino/infante può tossire ed
emettere qualche suono.
Quando però l’ostruzione è completa, il piccolo
non riesce a
tossire e ad emettere alcun suono.
MISERICORDIA DI GUBBIO
Se l’ostruzione delle vie aeree è parziale,
non si interviene.
Si dà modo al paziente di liberare le vie
aeree, tossendo e nel frattempo si osserva la
presenza di segni gravi di ostruzione.
Se l’ostruzione dovesse persistere,
è opportuno
contattare la Centrale Operativa del 118 e
chiedere assistenza.
MISERICORDIA DI GUBBIO
Se l’ostruzione è completa,
il bambino/infante non è in grado di
emettere suoni,
non riesce a piangere,
a tossire,
a parlare
ed inoltre presenta una rapida cianosi.
A questo punto occorre iniziare
precocemente le manovre di
disostruzione.
MISERICORDIA DI GUBBIO
Tali manovre devono provocare un brusco aumento della
pressione intratoracica e consistono in:
-nel bambino: eseguire 5 colpi interscapolari,
seguiti da 5 compressioni addominali (manovra di Heimlich),
fino a quando l’oggetto non è
espulso o il piccolo diventa incosciente;
-nell’infante: eseguire 5 colpi sul dorso,
seguiti da 5 compressioni toraciche,
ripetendo la manovra fino a quando l’oggetto non è espulso
o il piccolo diventa incosciente.
MISERICORDIA DI GUBBIO
Non è consigliato eseguire manovre alla
cieca con le dita, perchè si corre
il rischio di spingere gli oggetti ostruenti
fin dentro la faringe
MISERICORDIA DI GUBBIO
MANOVRA DI HEIMLICH
Consiste in una compressione addominale a
livello dell'epigastrio,
in direzione del diaframma.
L'aumento della pressione diaframmatica
si propaga al torace
e produce una spinta verso le vie aeree superiori
e può dislocare e fare espellere il corpo estraneo.
Si esegue solo sopra l’anno di eta.
MISERICORDIA DI GUBBIO
Se il bambino è in piedi o seduto:
· porsi alle spalle del bambino;
· abbracciare il bambino dal dietro,
attorno alla vita;
· porre una mano stretta a pugno,
tra l'ombelico e l'estremità inferiore dello sterno
e stringi con l'altra mano la prima;
· esercitare delle pressioni energiche verso l'alto