Copyright © 2008 Zanichelli editore CAPITOLO 7 7.1 L'energia è l'attitudine a compiere lavoro e a fornire calore 7.2 L'energia interna è l'energia totale contenuta nelle molecole di un corpo 7.3 Il calore può essere determinato misurando i cambiamenti di temperatura 7.4 Rottura e formazione dei legami chimici implicano assorbimento o liberazione di energia 7.5 Il calore di reazione viene misurato in condizioni di volume o pressione costante 7.6 Le equazioni termochimiche indicano anche il calore scambiato 7.7 Le equazioni termochimiche possono essere combinate 7.8 La previsione e il calcolo del calore di reazione 7 • ENERGIA E TRASFORMAZIONI CHIMICHE 7.1 L'energia è l'attitudine a compiere lavoro e a fornire calore L’energia è la capacità di compiere un lavoro e di fornire calore. Il lavoro è un’azione esercitata contro una forza che si oppone. Copyright © 2008 Zanichelli editore L’energia cinetica è l’energia posseduta da un corpo in movimento. Per un oggetto con massa m e velocità v Energia cinetica 1 2 2 mv 7 • L'ENERGIA È L'ATTITUDINE A COMPIERE LAVORO E A FORNIRE CALORE La legge della conservazione dell’energia afferma che l’energia non può essere né creata né distrutta. Copyright © 2008 Zanichelli editore Prendiamo in esame la collisione tra due atomi: l’atomo A che si muove più velocemente trasferisce energia all’atomo B per collisione. L’energia totale si conserva. 7 • L'ENERGIA È L'ATTITUDINE A COMPIERE LAVORO E A FORNIRE CALORE L’energia potenziale è l’energia posseduta da un corpo in base alla sua posizione o alla disposizione delle sue parti. L’energia cinetica può essere convertita in energia potenziale e viceversa. Copyright © 2008 Zanichelli editore Quando la ragazza è in (a) o in (c) possiede solo energia potenziale; in (b) solo energia cinetica. L’energia totale si conserva 7 • L'ENERGIA È L'ATTITUDINE A COMPIERE LAVORO E A FORNIRE CALORE Copyright © 2008 Zanichelli editore L'energia potenziale di una molla dipende dalla sua lunghezza. Sia la compressione sia lo stiramento determinano un aumento della sua energia potenziale. L'energia potenziale è minima quando la molla ha la sua lunghezza naturale. 7 • L'ENERGIA È L'ATTITUDINE A COMPIERE LAVORO E A FORNIRE CALORE L’unità SI dell’energia è il joule (J). Un oggetto con una massa pari a 2 kg che si muove alla velocità di 1 metro al secondo possiede un J di energia cinetica. Un’altra importante unità di misura dell’energia è la caloria (cal). Copyright © 2008 Zanichelli editore 1J 1 2 (2 kg) 1m 2 1s 2 1 kg m s 1 cal 4,184 J (esatti) -2 7 • ENERGIA E TRASFORMAZIONI CHIMICHE 7.2 L'energia interna è l'energia totale contenuta nelle molecole di un corpo Quando un oggetto freddo e un oggetto caldo vengono a contatto raggiungono un equilibrio termico (la stessa temperatura). Copyright © 2008 Zanichelli editore L’energia trasferita sotto forma di calore proviene da una riserva di energia interna del corpo. L’energia associata con il movimento delle molecole viene definita energia cinetica molecolare. L’energia che deriva dalle forze di attrazione e repulsione che si stabiliscono tra le molecole viene definita energia potenziale molecolare. 7 • L'ENERGIA INTERNA È L'ENERGIA TOTALE CONTENUTA NELLE MOLECOLE DI UN CORPO L’energia interna è l’energia totale di tutte le particelle. L’energia interna viene indicata con il simbolo E o U. Noi siamo interessati ai cambiamenti di E: Copyright © 2008 Zanichelli editore E Efinale - Einiziale o E Eprodotti - Ereagenti La variazione di energia interna è positiva se il sistema assorbe energia dall’ambiente e negativa se rilascia energia all’ambiente. 7 • L'ENERGIA INTERNA È L'ENERGIA TOTALE CONTENUTA NELLE MOLECOLE DI UN CORPO La temperatura di un corpo è in relazione con l’energia cinetica media delle sue molecole. Frazione del numero totale di particelle che hanno una data energia cinetica Copyright © 2008 Zanichelli editore La temperatura per la curva (1) è più bassa della temperatura della curva (2) perché l’energia cinetica media è minore. Energia cinetica (unità arbitrarie) 7 • L'ENERGIA INTERNA È L'ENERGIA TOTALE CONTENUTA NELLE MOLECOLE DI UN CORPO Copyright © 2008 Zanichelli editore Trasferimento di energia da un corpo più caldo a un corpo più freddo: A) Un corpo caldo (sinistra) e uno freddo (destra) isolati. B) Viene permesso un contatto termico tra i due corpi. C) Viene raggiunto un equilibrio termico: l’energia cinetica molecolare di entrambi i corpi è la stessa. 7 • L'ENERGIA INTERNA È L'ENERGIA TOTALE CONTENUTA NELLE MOLECOLE DI UN CORPO L’energia di un corpo dipende solo dalle condizioni in cui si trova il corpo. Lo stato di un corpo è definito dall’insieme dei valori delle proprietà fisiche: composizione, stato fisico, concentrazione, temperatura, pressione e volume . L’energia interna è una funzione di stato. Copyright © 2008 Zanichelli editore Un’importante proprietà delle funzioni di stato è che sono indipendenti dalla modalità o dal meccanismo con cui avviene una variazione. 7 • ENERGIA E TRASFORMAZIONI CHIMICHE 7.3 Il calore può essere determinato misurando i cambiamenti di temperatura Il corpo che intendiamo studiare è chiamato sistema. Tutto ciò che è esterno al sistema prende il nome di ambiente. I confini separano il sistema dall’ambiente. Copyright © 2008 Zanichelli editore L’insieme del sistema e dell’ambiente costituisce l’universo. 7 • IL CALORE PUÒ ESSERE DETERMINATO MISURANDO I CAMBIAMENTI DI TEMPERATURA Esistono tre tipi di sistemi: • Sistema aperto: scambia materia ed energia con l’ambiente. • Sistema chiuso: scambia soltanto energia • Sistema isolato: non scambia né materia né energia. Copyright © 2008 Zanichelli editore Quando consideriamo uno scambio di calore dobbiamo indicare se il calore viene assorbito o ceduto: • Se il corpo assorbe calore adoperiamo un numero positivo. • Se il corpo cede calore adoperiamo un numero negativo. 7 • IL CALORE PUÒ ESSERE DETERMINATO MISURANDO I CAMBIAMENTI DI TEMPERATURA Il calore acquisito o rilasciato da un corpo è direttamente proporzionale alla variazione di temperatura a cui va incontro. q C (t finale - tiniziale) C t La capacità termica è la quantità di calore che un corpo deve assorbire per aumentare la temperatura di 1 °C. Copyright © 2008 Zanichelli editore Le sue unità di misura sono J/°C. C è una proprietà estensiva. 7 • IL CALORE PUÒ ESSERE DETERMINATO MISURANDO I CAMBIAMENTI DI TEMPERATURA Il calore specifico (s) è una proprietà intensiva, caratteristica di ogni sostanza: C m s o s C/m unità di misura di s J g-1 C-1 Copyright © 2008 Zanichelli editore Una sostanza con calore specifico maggiore rilascia una maggiore quantità di energia durante il suo raffreddamento. Il calore assorbito o rilasciato da un corpo si ricava dall’espressione: q m s t 7 • IL CALORE PUÒ ESSERE DETERMINATO MISURANDO I CAMBIAMENTI DI TEMPERATURA Esempio: La temperatura di 251 g di acqua varia da 25,0 a 30,0 °C. Quanto calore viene scambiato con l’acqua? Analisi: Colleghiamo il calore al cambiamento di temperatura. Soluzione: q m s t Copyright © 2008 Zanichelli editore (251 g) (4,18 J g-1 C-1 ) (30,0 - 25,0) C 5250 J 5,25 kJ Nota: Il calore viene assorbito perché q è positivo 7 • ENERGIA E TRASFORMAZIONI CHIMICHE 7.4 Rottura e formazione dei legami chimici implicano assorbimento o liberazione di energia Le forze di attrazione che si stabiliscono tra due atomi prendono il nome di legami chimici. Copyright © 2008 Zanichelli editore La rottura di un legame chimico richiede energia. L’attrazione tra gli elettroni e i nuclei è abbastanza forte da superare le repulsioni nucleonucleo ed elettrone-elettrone. Creare un legame chimico comporta un rilascio di energia. L’energia potenziale contenuta nei legami chimici è chiamata energia chimica. 7 • ROTTURA E FORMAZIONE DEI LEGAMI CHIMICI IMPLICANO ASSORBIMENTO O LIBERAZIONE DI ENERGIA Le reazioni chimiche generalmente implicano la formazione e la rottura di legami. La perdita o il guadagno di energia avviene spesso sotto forma di calore. Una reazione che libera calore è chiamata esotermica. Una reazione che consuma energia è chiamata endotermica. Copyright © 2008 Zanichelli editore Le reazioni possono rilasciare calore perché legami “deboli” vengono sostituiti da legami “forti”. 7 • ENERGIA E TRASFORMAZIONI CHIMICHE 7.5 Il calore di reazione viene misurato in condizioni di volume o pressione costante La quantità di calore assorbita o rilasciata in una reazione chimica è chiamata calore di reazione. Per misurare il calore di reazione si adopera un calorimetro. Copyright © 2008 Zanichelli editore I calorimetri vengono adoperati per effettuare misure di calore di reazione a volume o a pressione costante. qv e qp sono i simboli per indicare il calore misurato rispettivamente a volume e a pressione costante. Nelle variazioni dove c’è una grande variazione di volume per consumo o produzione di gas i valori di qv and qp possono essere molto diversi. 7 • IL CALORE DI REAZIONE VIENE MISURATO IN CONDIZIONI DI VOLUME O PRESSIONE COSTANTE Il lavoro di espansione è w = -P∆V dove P è la pressione che si oppone al pistone e ∆V la variazione di volume. Copyright © 2008 Zanichelli editore Il lavoro di espansione è negativo. Lavoro di espansione: A) Un gas racchiuso sotto pressione. B) Il gas compie un lavoro di espansione sull’ambiente. 7 • IL CALORE DI REAZIONE VIENE MISURATO IN CONDIZIONI DI VOLUME O PRESSIONE COSTANTE Lavoro e calore sono modi alternativi di trasferire energia. La loro somma indica il cambiamento in energia interna a cui va incontro il sistema: E q w Copyright © 2008 Zanichelli editore Tale affermazione è la prima legge della termodinamica, che dice che l’energia non può essere né creata né distrutta. 7 • IL CALORE DI REAZIONE VIENE MISURATO IN CONDIZIONI DI VOLUME O PRESSIONE COSTANTE Copyright © 2008 Zanichelli editore Il calore e il lavoro non sono funzioni di stato perché dipendono da ciò che accade fra lo stato iniziale e quello finale Entrambi i percorsi forniscono la stessa quantità di energia. Nel percorso 1 l’energia si libera completamente sotto forma di calore (q), nel percorso 2 gran parte dell’energia appare come lavoro (w). 7 • IL CALORE DI REAZIONE VIENE MISURATO IN CONDIZIONI DI VOLUME O PRESSIONE COSTANTE Il calore prodotto in una reazione di combustione è chiamato calore di combustione. I calori di combustione sono misurati in recipienti chiusi (bomba calorimetrica) perché le reazioni consumano e producono gas. La reazione procede a volume costante e quindi: Copyright © 2008 Zanichelli editore E qv 7 • IL CALORE DI REAZIONE VIENE MISURATO IN CONDIZIONI DI VOLUME O PRESSIONE COSTANTE Copyright © 2008 Zanichelli editore Bomba calorimetrica La camera di reazione ha un volume costante. Non viene compiuto lavoro di espansione. Il calore rilasciato è assorbito dal recipiente di reazione e dall’acqua. 7 • IL CALORE DI REAZIONE VIENE MISURATO IN CONDIZIONI DI VOLUME O PRESSIONE COSTANTE La maggior parte delle reazioni si svolgono in recipienti aperti a pressione costante. A pressione costante le reazioni possono scambiare calore e lavoro di espansione. La variazione di calore misurata a pressione costante è l’entalpia, H Copyright © 2008 Zanichelli editore Hproduc ts-Hreac tants H E PV qp L’entalpia è una funzione di stato: • è negativa per un processo esotermico • è positiva per un processo endotermico 7 • IL CALORE DI REAZIONE VIENE MISURATO IN CONDIZIONI DI VOLUME O PRESSIONE COSTANTE La differenza tra la variazione di energia interna e la variazione di entalpia può essere molto alta per le reazioni in cui si hanno grandi variazioni di volume. Copyright © 2008 Zanichelli editore Per misurare il calore di reazione a pressione costante si adopera un calorimetro a tazza. Il calore rilasciato o assorbito viene determinato dalla variazione della temperatura della soluzione. La quantità di calore che una reazione produce dipende dal numero di moli dei reagenti. 7 • ENERGIA E TRASFORMAZIONI CHIMICHE 7.6 Le equazioni termochimiche indicano anche il calore scambiato Per confrontare i calori di reazione è stato definito un insieme di stati standard. Stati standard termodinamici: 1 bar per le sostanza gassose e concentrazione 1 M per le soluzioni acquose. Copyright © 2008 Zanichelli editore Spesso viene indicata anche la temperatura: 25 °C (298 K). Il calore standard di reazione è il valore di ∆H di una reazione che si svolge in condizioni standard e in cui è specificato dai coefficienti di reazione il numero delle moli delle sostanze coinvolte. 7 • LE EQUAZIONI TERMOCHIMICHE INDICANO ANCHE IL CALORE SCAMBIATO Un cambiamento di entalpia in condizioni standard viene indicato con ∆H°. Esempio: l’equazione termochimica per la produzione di ammoniaca dai suoi elementi in condizioni standard è N2 (g) 3H2 (g) 2NH 3(g) H 92.38 kJ Copyright © 2008 Zanichelli editore L’equazione termochimica riporta sempre lo stato fisico dei reagenti e dei prodotti. Come conseguenza delle legge della conservazione dell’energia 2NH3(g) N2 (g) 3H2 (g) H 92.38 kJ 7 • ENERGIA E TRASFORMAZIONI CHIMICHE 7.7 Le equazioni termochimiche possono essere combinate Copyright © 2008 Zanichelli editore Un diagramma dell’entalpia rappresenta graficamente i percorsi alternativi di una stessa reazione Due percorsi diversi per la formazione del CO2(g). La variazione di entalpia complessiva è identica nei due percorsi. 7 • LE EQUAZIONI TERMOCHIMICHE POSSONO ESSERE COMBINATE Le variazioni dell’entalpia di reazione possono essere calcolate per somma algebrica. Legge di Hess: il ∆H° complessivo di una qualsiasi reazione che può svolgersi attraverso più stadi è pari alla somma dei ∆H° dei singoli stadi. Copyright © 2008 Zanichelli editore L’applicazione della legge di Hess richiede di riadattare le equazioni termochimiche secondo semplici regole. 7 • LE EQUAZIONI TERMOCHIMICHE POSSONO ESSERE COMBINATE Regole per riadattare le equazioni termochimiche: 1. Quando un’equazione viene invertita deve essere cambiato il segno del ∆H°. 2. Formule uguali da entrambi i lati dell’equazione possono essere cancellate solo se le sostanze si trovano nello stesso stato fisico. Copyright © 2008 Zanichelli editore 3. Se si moltiplicano o si dividono tutti i coefficienti dell’equazione per un certo fattore anche il ∆H° deve essere moltiplicato o diviso per lo stesso fattore. Sono disponibili banche dati di equazioni termochimiche che permettono di calcolare il ∆H° di qualsiasi reazione. 7 • ENERGIA E TRASFORMAZIONI CHIMICHE 7.8 La previsione e il calcolo del calore di reazione Il calore standard di combustione è la quantità di calore liberata quando una mole di combustibile viene completamente bruciata in atmosfera di ossigeno puro, alla temperatura di 25 °C e alla pressione di 1 bar: Copyright © 2008 Zanichelli editore CH4 (g) 2O2 (g) CO2 (g) 2H2O(l ) HC -890 kJ I calori di combustione sono sempre negativi e producono acqua allo stato liquido 7 • LA PREVISIONE E IL CALCOLO DEL CALORE DI REAZIONE L’entalpia standard di formazione di una sostanza è la quantità di calore assorbita o liberata quando una mole della sostanza viene formata, a 25 °C e 1 bar, dai suoi elementi nei loro stati standard: H2(g) 1 2 O2(g) H2O(l ) Hf 285.9 kJ/mol Copyright © 2008 Zanichelli editore I valori dell’entalpia di formazione per gli elementi nei loro stati standard sono uguali a zero. 7 • LA PREVISIONE E IL CALCOLO DEL CALORE DI REAZIONE La legge di Hess può essere espressa sotto forma di un’equazione nota come equazione della legge di Hess: Ο ΔHreazione somma dei ΔHΟf somma dei ΔHΟf di tutti i prodotti di tutti i reagenti Esempio: Calcola il ∆H° per l’equazione 2NO(g)+O2(g) 2NO2(g) Copyright © 2008 Zanichelli editore Analisi: Adoperiamo la legge di Hess e i valori di entalpia di formazione tabulati (tabella 7.2) Soluzione: ΔH 2ΔHfNO2 2ΔHfNO ΔHf O2 2(33,8 kJ) - (2(90,37 kJ) 0 kJ) -113,1 kJ