Misura di rugosità su statue

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David di Michelangelo (Galleria dell’Accademia, Firenze)
Ratto delle Sabine di Giambologna (Loggia del Lanzi, Firenze)
INOA GBC
Misura di rugosità su statue:
analisi di superfici ad alta risoluzione
La misura della rugosità di un’opera d’arte costituisce un’informazione utile per documentare lo stato di conservazione di una
superficie e per monitorarne il degrado dovuto ad agenti esterni quali variazioni climatiche, agenti atmosferici, ecc.
La rugosità, calcolata a partire da un rilievo tridimensionale di una superficie, è un tipo di diagnostica innovativa nel campo dei Beni
Culturali.
Il rilievo della superficie è ottenuto mediante scansione opto-meccanica non a contatto, caratteristica questa, fondamentale dato il
campo di applicazione.
Microprofilometro a scansione.
Il microprofilometro a scansione
Principio di funzionamento
beam
splitter
lens
Un fascio laser viene focalizzato sulla superficie in
esame.
birefringent
crystal
CCD
laser diode
 = 680 nm
polarizers
xylographic panel
La radiazione da essa diffusa all’indietro attraversa
un cristallo birifrangente che, dividendola in due
fasci, genera una figura d’interferenza.
La
forma
della
superficie
è
calcolata
dall’informazione di fase ed intensità in essa
contenuta.
Specifiche

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Risoluzione in quota
Accuratezza
Risoluzione laterale
Dinamica
Distanza di lavoro
Rate di acquisizione
Max area scanzionata
1 m
> 6 m
15 m
8 mm
40 mm
100-400 Hz
280  280 mm2
Il David di Michelangelo
La Minerva di Arezzo
La misura è stata effettuata su
6 aree rappresentative del
diverso stato di corrosione del
marmo.
Dimensione aree:
punti
40 mm x 50 mm
801
x
1001
Risoluzione laterale:
0.05 mm
Immagini in luce radente simulata ottenute a
partire dal modello 3D dell’elmo e dell’armatura.
Ratto delle Sabine
Di Giambologna
Petto
Testa
Piede sinistro
Immagine del ventre della sabina
Minerva di Arezzo, bronzo ellenistico (Museo Archeologico, Firenze)
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