GLI ANIMALI DEL
SACRO MONTE DI ORTA
LA GHIANDAIA
HABITAT
La ghiandaia si trova in Europa , in Africa e in,
particolare nella Repubblica popolare cinese fino
in Giappone. La ghiandaia vive nelle foreste,
prevalentemente in foreste cedue e miste, ma
anche in foreste sempreverdi. Inoltre si può trovare
in giardini e parchi vicini alle foreste. Il suo areale è
grande circa 25 ettari. In particolare quando sono
carenti di cibo le popolazioni dei territori rigidi
climaticamente emigrano verso territori più miti. Ecco
che qui le ghiandaie si trovano anche in grandi gruppi.
ALIMENTAZIONE
La sua dieta è composta da uova d'uccello,
nidiacei, topi, grandi insetti e larve. Arricchisce la
sua dieta anche con nutrimenti vegetali
quali ghiande, noci, fagioli, piselli, patate, mele, fi
chi, bacche e cereali. In inverno raccoglie ghiande,
fagioli, noci e castagne e nasconde le sue provviste
nella corteccia degli alberi, nei ceppi o nel suolo
del sottobosco. Grazie alla conservazione delle
provviste in certi luoghi di raccolta è in grado per
tutto l'anno di mangiare il suo cibo preferito, le
ghiande
CINCIALLEGRA
HABITAT
È distribuita in Europa e Nord Africa prediligendo le
basse altitudini, come le zone collinari e pianeggianti. Vive
nei boschi di conifere, frequenta ambienti semi-alberati
quali margini di boschi, frutteti, campi con filari d'alberi,
giardini e parchi urbani. Si adatta molto bene alle
trasformazioni operate dall'uomo sul territorio e proprio la
presenza di aree agricole le consente di popolare la media
montagna sino a 1500–1800 m di quota. È una delle poche
specie di uccelli presenti regolarmente anche nei centri
cittadini, dove frequenta giardini e viali alberati. In Italia
è una specie nidificante, residente e stanziale molto
diffusa. In Italia la si può trovare dappertutto in ogni
mese dell'anno, in particolare in inverno.
CARATTERISTICHE
Presenta un piumaggio verdastro
sul dorso, con coda e ali grigio
bluastre. Il capo e la gola sono di
colore nero lucido, con guance
bianche. Il petto giallo è
attraversato longitudinalmente da
una linea nera dalla gola all'addome
che, nei maschi, è leggermente più
larga.
ALIMENTAZIONE
La cinciallegra è un vorace insettivoro,
che predilige nutrirsi tra i rami bassi e
nel terreno. Larve, api, ragni sono il
suo cibo preferito ma a causa della sua
voracità gradisce molto
anche semi, frutta e bacche. Il cibo
viene sminuzzato col becco, tenendolo
fermo con le zampe. Accetta volentieri il
cibo offerto in mangiatoie dall’ uomo.
IL PICCHIO VERDE
HABITAT
• È possibile osservare il picchio verde in
Eurasia; esso nidifica in tutta l'Italia, escluse le
isole più grandi, comunque in habitat
montani.
ALIMENTAZIONE
• Il picchio verde si nutre prevalentemente di
insetti e larve celate sotto la corteccia dei
tronchi d'albero, che cattura grazie all’aiuto
del suo becco, appositamente utilizzato per
perforare il legno.
RIPRODUZIONE
• Nidifica in buchi scavati negli alberi da marzo
ad inizio estate: depone da 5 a 7 uova, di
colore bianco brillante, che vengono covate da
entrambi i genitori per circa 2 settimane.
IL PETTIROSSO
CARATTERISTICHE
• Il pettirosso è lungo da 13 a 15 cm ed ha la
fronte, i lati del capo, la gola ed il petto rosso
arancio. Le parti superiori sono di un colore
bruno oliva mentre l'addome è bianco; sia il
becco che le zampe sono brune. I giovani non
hanno il petto arancione e presentano
numerose macchie bruno-scure.
• Raggiunge un peso massimo di 16 grammi.
HABITAT
• I boschi di conifere e i boschi cedui
costituiscono il suo habitat nei mesi estivi,
habitat che viene abbandonato in autunno per
la ricerca di cibo nelle pianure e nei giardini
presso l'abitato, dove spesso il pettirosso
s'inoltra spinto dalla sua insaziabile curiosità,
lesto però a sfuggire l'uomo di cui non
gradisce la presenza.
• Le specie nordiche sono più frequentemente
migratrici e si spostano nelle ore notturne.
ALIMENTAZIONE
• Il pettirosso si ciba soprattutto di insetti e le
loro larve, lombrichi, semi e piccoli molluschi,
ma integra questa dieta con una grande
quantità di frutta e bacche, more, lamponi,
mirtilli, fragole e ribes.
ASPETTO FISICO
Lungo circa 30 centimetri di cui circa 13 di
coda e pesa in media 75 grammi.
Ha una pelliccia di colore grigio castano sul
dorso, mentre il ventre è bianco; il muso è
caratterizzato da due grandi occhi; le
orecchie, di forma rotondeggiante, sono
piuttosto piccole e fuoriescono di poco dalla
pelliccia. Può essere confuso con uno
scoiattolo, da cui può essere distinto
osservando la coda che mantiene sempre
lunga e distesa.
HABITAT
Predilige
gli
ambienti
boschivi, a quote tra i 600 ed
i 1500 m.
LA DIETA
La dieta del ghiro, varia durante l'arco
dell'anno è costituita principalmente da
castagne, ghiande, nocciole, bacche, frutti
di bosco; in autunno vengono consumati
anche i funghi. Una minima parte
dell'alimentazione
del
ghiro
può
comprendere anche animali.
CARATTERISTICHE
Non c'è dimorfismo sessuale tra maschio e femmina,
che presentano le stesse dimensioni.
 Durante le fasi di corteggiamento la coda serve come
segnale ottico e viene sollevata e agitata in modo
particolare. La colorazione del mantello è molto
variabile e va dal marrone rossiccio al marrone scuro;
 Durante gli inverni freddi alterna fasi di letargo a brevi
risvegli per nutrirsi.
alimentazione
Lo scoiattolo è onnivoro, va ghiotto di nocciole,
ghiande, noci, cortecce, pinoli, germogli e gemme
che nelle varie fasi di letargo porta nella tana e,
quando capita, anche uova di uccelli.
Mentre mangia, si aiuta con le zampette anteriori
che trattengono il cibo.
01/04/15
DESCRIZIONE
Attivo, senza fare ritorno alla tana, durante tutta una
notte. Nel periodo invernale non cade in letargo ma La
sua attività principale consiste nella costruzione delle
tane. È un animale notturno. Per la deambulazione il
tasso poggia sul terreno quasi l'intera pianta del piede,
è dunque un semi-plantigrado, che lascia particolari
impronte, dove si evidenziano bene le cinque dita con
le relative unghie.
01/04/15
ALIMENTAZIONE
 Si nutre durante la notte ed è un animale onnivoro: in
particolare mangia morbide radici che scalza con le sue
poderose zampe ungulate e poi tuberi, rizomi, vermi,
lumache e piccoli serpenti compresa la vipera, al cui
veleno risulta immune. Non esita a introdursi in pollai
e conigliere.
LAVORO FATTO DA: