Maria Montessori (1870

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(1870-1952)
Lavoro svolto da
Valentina – jessica C. Carmen
STUDIASSE SCIENZE
UMANISTICHE
Biografia:
Maria Montessori (Chiaravalle, 31 agosto 1870 – Noordwijk aan Zee, 6 maggio 1952)
è stata la prima donna a laurearsi in pedagogia, filosofia, medicina, scienzie. Nota
per esser stata una delle prime educatrici e per aver fondato gli asili.
I suoi genitori erano Alessandro Montessori e Remide Stoppani;
Il padre è di origine bolognese ed è uno studioso matematico che venne chiamato a
Roma dal Ministro delle finanze.
Per M.M la madre era un punto di riferimento con una forte personalità.
Entrambi i genitori vollero che studiasse l’umanistica ma alla fine studiò scienze.
M.M si iscrive alla facoltà fisica matematicaLA
scientifica.
due anni chiede al
FACOLTA’ Dopo
FISICA
Ministero e al Senato accademico nel 1892 di
passare dallaSCIENTIFICA
scienza matematica alla
MATEMATICA
medicina.
Si laurea in medicina nel 1896.
Giuseppe
Ferruccio
Montesano
Maria
Montessori
Affidato ad un’altra
famiglia
Dopo la laurea, è attiva negli ospedali romani e nel movimento della Lega nazionale per la cura e
l'educazione dei deficienti. Ottiene quindi la nomina di assistente presso la clinica psichiatrica
dell'università, in collaborazione con Giuseppe Ferruccio Montesano (con il quale incomincerà a
lavorare insieme ed ad avere anche una relazione), dedicandosi al recupero dei bambini con
problemi psichici, da lei definiti anormali. Dalla relazione con Montesano nacque Mario
Montessori (1888), che non venne riconosciuto dal padre e in seguito fu affidato ad un’altra
famiglia.
In futuro Mario lavorerà a fianco di Maria non sapendo che fosse sua madre.
I bambini selvaggi
Ben presto la Montessori si dedica al recupero dei bambini con
problemi psichici, studiando in modo approfondito le opere del
pedagogista Seguin e di letteratura francese dedicate ai casi dei c.d.
“ fanciulli selvaggi ”, i bambini che, per ragioni diverse, sono cresciuti
lontani dagli uomini, accuditi dagli animali, e successivamente ritrovati
e introdotti nella società.
Famoso ad esempio è il caso del “ ragazzo dell'Aveyron ”, un bambino
dall'apparente età di 11-12 anni, catturato nelle campagne francesi
allo stato selvaggio e, successivamente, studiato dal medico francese
Jean-Marc-Gaspard Itard.
Quel bambino selvaggio, così abulico e assente, non sembrava, agli
occhi di Itard, affatto ritardato.
Nel suo modo di essere, anche se fissava il vuoto e si dondolava
ossessivamente, c'era qualcosa che lasciava intuire un'intelligenza
latente in attesa di esprimersi: tuttavia, ogni tentativo di insegnargli
a parlare fallì.
L’incontro con Itard e Sèguin
I primi scritti
M.M prima si interessa dei libri che hanno scritto Itard e Sèguin poi
partecipa ai loro convegni grazie ai quali entrerà in contatto con i loro
metodi sperimentali.
Venne aperto a Roma l’istituto medico pedagogico dove M.M riceverà
cinquanta bambini e dove sperimenterà un metodo di recupero per i
bambini.
Nel frattempo si dedica alla formazione delle insegnanti trasmettendo a
loro il suo metodo.
Nel 1903 si immatricola al terzo anno di filosofia. Nel 1904 consegue la
libera docenza in antropologia.
Scrisse un libro ‘’lezione di antropologia’’:
1.fondamentale per conoscere la personalità di un bambino e i suoi bisogni;
2. serve ai maestri per mettere in pratica un’attività educativa.
‘’Bambino diverso da piccolo uomo’’
Casa dei bambini
• 19071° casa dei bambini a Roma, nel
quartiere di San Lorenzo, il più povero, per
dare più stimoli ai bambini.
• 19082° casa dei bambini a Milano, sempre in
quartiere povero.
Entrambe le case dei bambini (oggi scuola
materna), erano arredate a misura dei bambini
(in seguito al metodo Montessori).
Metodo Montessori
Il metodo elaborato dalla Montessori si basa su alcuni elementi fondamentali
come:
-L’ambiente
-Approccio individuale
-La centralità del bambino
-“Aiutami a fare da solo”
-Nuova figura dell’insegnante
-Educazione cosmica e di pace
-Libertà e libera scelta delle attività
-Periodi sensitivi: ogni cosa a suo tempo
L’AMBIENTE
Il parametro e’ la casa con angoli nascosti e per poter trovare lo spazio che
soddisfi i tempi ed i ritmi dei singoli bambini. Inoltre deve essere un ambiente
a misura di bambino dove tutto e’ commisurato alle esigenze fisiche, psichiche
ed intellettuali dei bambini per essere attivamente utilizzato e padroneggiato
e favorire la concentrazione e lo sviluppo dei processi di astrazione e
generalizzazione e costruire la loro visione del mondo.
Un ambiente ordinato ed organizzato affinché ci siano punti di riferimento per
dare certezza al bambino.
Un ambiente curato e ben articolato che cambia e cresce con il bambino, con
mobiletti bassi e giocattoli alla sua portata, che stimoli il bambino alla
scoperta dell’errore e dell’autocorrezione.
Un ambiente di verità e di amore che nutra l’anima del bambino, il suo corpo e la
sua mente. La Montessori descriveva la casa cosi: “la casa e’ un’oasi di pace, un
luogo dove si vive e la pace e la serenità ci fanno migliori”.
L’ambiente scolastico diventa un ambiente di vita dove i bambini sono
gioiosamente partecipi della sua cura e del suo mantenimento.
LA CENTRALITA’ DEL BAMBINO
“Se vogliamo costruire un mondo nuovo dobbiamo ricominciare dal
bambino”
Nel metodo Montessori il bambino assume un ruolo centrale rispetto all’adulto. La
fiducia che in se’ ha innate e le potenzialità necessarie per auto educarsi sono la
base di tale principio. L’educazione e’ vista allora come “aiuto alla vita” e consiste
nell’eliminare ciò che impedisce il normale fluire dell’energia e nell’offrire un
ambiente preparato, più sano e armonioso che risvegli e metta queste potenzialità
in grado di manifestarsi e sbocciare.
LIBERTA’ E LIBERA SCELTA DELLE
ATTIVITA’
“L’amore può crescere solo se c’è libertà”
Partendo dalla constatazione che lo sviluppo dell’individuo muove
dall’interno verso l’esterno e che ciascuno ha competenze e
potenzialità sue proprie ed uniche, nelle scuole Montessori i
bambini hanno libera scelta sulle attività. E’ l’interesse che li
guida e loro scelgono, nell’ ambiente, quello che in quel momento
più corrisponde loro, ciò che in quel periodo maggiormente loro
interessa, ciò che istintivamente cattura la loro attenzione.
Per libertà si intende che ogni bambino è libero di scegliere cosa
fare e per poter praticate questo serve anche un adulto che
sappia accompagnare il bambino senza sopraffarlo o prevaricarlo.
NUOVA FIGURA DELL’INSEGNANTE
“Egli
non impone, ne’ dispone, ne’ impedisce, ma propone,
predispone, stimola ed orienta”
L’azione dell’insegnante Montessori perde il carattere di centralita’
rispetto ad altri metodi didattici, ma il suo processo di formazione
e’ specifico ed impegnativo.
• la capacita’ di osservazione dei bambini e delle interazioni tra essi
e l’ambiente;
• l’analisi e l’utilizzo dei materiali di sviluppo sempre aperti a nuove e
sorprendenti verita’;
• il rispetto dei tempi e dei ritmi di apprendimento di ogni bambino;
• il rispetto delle libere scelte di ogni bambino
• limitare all’essenziale ed allo stretto necessario l’intervento
diretto in quanto fonte di disturbo del lavoro individuale;
APPROCCIO INDIVIDUALE
Ogni bambino e’ diverso dall’altro ed ha bisogno di
attenzioni individuali; ciascuno ha le proprie capacità, i
propri interessi, i propri tempi, le proprie modalità
intellettive e questa unicità va riconosciuta e
valorizzata. Molte attività non vengono proposte alla
classe intera, ma all’iniziativa dei singoli bambini;
questo fa sì che ciascuno possa agire secondo i propri
interessi, le proprie competenze ed i propri ritmi e
consente ad ogni bambino, attraverso il gusto di
scegliere ed il piacere di fare, di coltivare e di far
crescere la propria unicità.
I PERIODI SENSITIVI: OGNI COSA A
IL SUO TEMPO
• L’evoluzione psichica e spirituale di ogni individuo
avviene a salti quantici. E’ la legge dei periodi sensitivi
ovvero momenti di particolare sensibilità previsti dalla
natura per l’acquisizione di determinate competenze.
• “Ogni cosa a suo tempo” : occorre quindi pazientare
ed attendere i tempi ed i ritmi di apprendimento di
ogni bambino, perchè ad un tratto, quell’abilita’ a cui si
e’ dato il tempo di maturare in profondità, sboccerà e
sarà acquisita per sempre.
AIUTAMI A FARE DA SOLO
L’autonomia e’ la principale conquista del bambino. Per
autonomia si intende la capacita’ di muoversi nell’ambiente
da solo, modificandolo in base alle esigenze. Ognuno nella
vita procede da solo, imparando dalla propria esperienza
personale e non servono molto i consigli altrui, ma solo il
sostegno e la fiducia nelle proprie capacita’. Per questo la
scuola montessori e’ una scuola libera che riconosce al
bambino il ruolo di protagonista nella propria educazione.
“il primo istinto del bambino e’ di agire da solo senza l’aiuto
altrui ed il suo primo atto di indipendenza e’ quello di
difendersi da coloro che cercano di aiutarlo”
EDUCAZIONE COSMICA E DI PACE
Educare alla bellezza, alla magia delle piccole cose, favorire il senso
di meraviglia e di amore è quindi una profonda necessità che deve
essere soddisfatta da una nuova educazione. Un’educazione che non
si basa su una pedagogia del terrore, ricordando le più grandi
tragedie dell’umanità, in quanto la paura genera solo altra paura
(dato che la legge che regola l’universo e’ la legge dell’attrazione: il
simile attrae il simile), ma che sia basata sull’amore per il pianeta e
gli esseri che lo abitano.
Si cerca di dare al bambino una visione ampia dell’universo, farglielo
gustare, ammirare, amare. Solo cio’ che si conosce, si ama e solo
questo amore sincero puo’ far nascere in lui il “vero” amore per la
vita in tutte le sue manifestazioni e forme.
CENNI STORICI
DA MUSSOLINI ALLA BANCONOTA
• Dopo la morte dei genitori Maria Montessori
si trasferisce all’estero (Spagna).
Nel frattempo Mussolini sfrutta la fama di
Maria Montessori. Uscirono critiche per cui la
Montessori abbia preso l’idea del suo metodo
dalle sorelle Agazzi.
• 1924 fu aperta scuola magistrale Montessori.
• Opera nazionale Montessori presidente
onoraria è lei, la conoscenza e la tutela
montessoriana
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