Le fonti storiche - Archivio Didattico del Liceo Aristosseno

Le fonti storiche
Tipologia, datazione, utilizzo,
molteplicità dei messaggi
Una premessa necessaria…
La storia è una scienza (dal latino
scire=sapere) che ha come obiettivo la
ricostruzione e la comprensione del passato.
Può, come le scienze sperimentali, ripetere
o simulare situazioni in laboratorio?
E’ possibile formulare LEGGI storiche?
No al determinismo
Bisogna evitare di credere che da medesime
cause derivino sempre medesimi effetti.
Le situazioni non si ripetono mai in modo
identico, anche se possono avere aspetti assai
simili
Protagonista della storia è l’uomo, le cui
reazioni non sempre sono prevedibili
Il laboratorio dello storico
Oggi lo storico può ricorrere a tecnologie
avanzate e al contributo di esperti di varie
discipline.
Non è isolato, lavora in équipe.
Ma qual è il punto di partenza della ricerca
storica?
Il documento (dal latino doceo= insegno)
E’ ciò che ci fornisce una testimonianza
utile per conoscere meglio un determinato
periodo.
Deve necessariamente essere scritto?
I documenti sono anche oggetti
un’incisione rupestre, un
monile, un frammento di
ceramica, un utensile, i semi
di una pianta, un
monumento…
I documenti (resti materiali e
testimonianze scritte)
rappresentano le FONTI.
Le fonti sono di due tipi
FONTI PRIMARIE
Appartengono al
periodo che lo storico
vuole studiare
FONTI SECONDARIE
Risalgono ad epoche
successive
Es. Res gestae Divi
Augusti
Es. Trattazioni degli storici
vissuti dopo gli eventi
narrati
Un’altra distinzione
FONTI
INTENZIONALI
FONTI NON
INTENZIONALI
Es. De bello Gallico
Es. Epistolario di Cicerone
La tradizione orale
Contiene alterazioni ed è approssimativa
Tuttavia gli storici antichi ne fanno uso
talvolta
quindi non sempre si possono distinguere le
fonti primarie da quelle secondarie:
questo capita anche quando gli storici si
ispirano ad autori precedenti le cui opere sono
andate perdute
Le discipline correlate alla storia antica
Archeologia (dal greco archaios = antico,
logos = studio)
Studia e cataloga, su basi rigorosamente scientifiche, le
testimonianze materiali (anche quelle apparentemente
insignificanti) che vengono riportate in luce con operazioni
di scavo sul terreno.
Archeologia subacquea
Stratigrafia
Consiste nel fotografare, registrare e catalogare ciò che si
trova durante lo scavo prima di rimuoverlo dal terreno.
Vantaggi:
Poter esaminare i dati raccolti a
distanza di tempo
Datare i reperti in base alla profondità
Confrontare la quantità di oggetti della
medesima tipologia trovati in strati
diversi per valutare l’evoluzione
tecnologica e la frequenza d’uso
Individuare i segni di azioni violente
(incendi)
Delineare le variazioni climatiche e
ambientali mediante i resti di flora e
fauna
Geologia
Studio della
storia della Terra
in base alla
composizione
della crosta
terrestre e ai
processi di
formazione delle
rocce
Paleontologia e Paleobotanica
Ricostruzione di fauna e flora delle epoche
remote
Antropologia
Studio dell’origine dell’uomo e della sua
diffusione sulla Terra.
Antropologia culturale
Studia le strutture mentali, i
rapporti sociali, le credenze
religiose, i metodi di lavoro e
i modelli economici presenti
in un determinato gruppo.
Icnologia (dal greco ichnos = traccia)
Studia le impronte
lasciate da uomo,
animali, vegetali
che hanno resistito
ai millenni.
Documenti scritti
Molti sono su materiale deperibile (papiro,
pergamena).
Alcuni, mal conservati, sono stati oggi analizzati grazie
a nuove tecniche:
es. i papiri carbonizzati di Ercolano, letti con il microscopio
elettronico
Abbondanti sono i testi scritti su materiale durevole
(marmo, metallo, terracotta etc.), analizzati dagli studiosi
di
Epigrafia
Numismatica
Studio delle monete, che ci
forniscono informazioni sul
grado di sviluppo
dell’economia, sulle attività di
scambio, sull’estensione dei
rapporti commerciali, sui
mutamenti religiosi e
istituzionali.
Economia
Valuta i sistemi
di produzione,
distribuzione e
consumo delle
ricchezze in
un’area e un
periodo
delimitato
Statistica
Raccoglie, calcola e
interpreta i dati
collegabili fra loro
Demografia
Indica le variazioni del
tasso di natalità e
mortalità di una
popolazione nel tempo.
La datazione
Per le epoche che precedono la scrittura il metodo oggi più
seguito è quello del carbonio radioattivo (C-14),
introdotto nel 1947 dallo scienziato americano W.F.Libby,
a cui fu poi conferito il Nobel.
Il C-14, componente dell’anidride carbonica, viene
assorbito dalle piante con la fotosintesi e ingerito dagli
animali, ed è presente in tutti i viventi in una percentuale
nota.
Quando l’organismo muore, il C-14 inizia a disintegrarsi
emettendo radioattività a ritmo costante e misurabile (gli
atomi si dimezzano in 5730 anni).
La quantità di C-14 in un reperto organico si può misurare
permettendo una datazione fino a circa 50.000 anni fa.
Altri metodi di datazione
Potassio-argon
Per calcolare l’età delle rocce
vulcaniche si analizza il
rapporto tra l’argon e il potassio
residuo (che nel tempo si
trasforma in argon)
Dendrocronologia
Calcolo degli anelli di
accrescimento degli alberi
Cronologia assoluta e relativa
La prima è possibile per gli eventi che si
verificano nel mondo fisico e biologico, mediante
metodi in cui il margine di errore è minimo.
La seconda si ha quando l’età di un oggetto è
valutabile in relazione ad altri, dei quali è possibile
stabilire con certezza la datazione.
Uso delle fonti
La storiografia ( = elaborazione di testi storici
condotta con criteri scientifici) può occuparsi di
aspetti diversi del passato (politica, diritto,
economia, società…)
Lo storico può quindi SELEZIONARE le fonti
disponibili concentrandosi su quelle più pertinenti
alla sua ricerca.
L’analisi critica dei documenti
L’indagine dello storico dev’essere
COMPARATIVA (mettere a confronto le versioni
esistenti e valutarle alla luce delle scoperte
archeologiche).
In mancanza di due versioni dello stesso fatto si
deve LEGGERE CRITICAMENTE IL
DOCUMENTO STORICO o L’OPERA
STORIOGRAFICA
reperendo notizie sull’autore, sui suoi ideali, sul suo
metodo di lavoro, sul suo pubblico
Le fonti letterarie
come le commedie greche di Aristofane (450385 a.C.) o quelle latine di Plauto (250-184
a.C.), sono ricche di riferimenti alla mentalità
del loro tempo, agli usi linguistici delle classi
sociali più umili, ai doveri sociali, alle
abitudini alimentari, all’uso del tempo
libero…
Alcune domande …
Quali obiettivi si propone di raggiungere lo
studio della storia?
Cosa si intende per documento e per fonte?
Elenca alcune discipline a cui lo storico può
fare ricorso per esplorare il passato.
Secondo te è più corretto parlare di
obiettività dello storico o di rigore
storiografico dell’indagine?