Nelle forme di vita superiore le sostanze alimentari, rappresentate principalmente da carboidrati e lipidi, sono metabolizzate a biossido di carbonio e ad acqua L’energia fornita da questa catena di reazioni ossidative è conservata sotto forma di un composto fosforilato ad alta energia, l’adenosina trifosfato (ATP) La fosforilazione ossidativa è il processo in cui viene formato ATP, mentre gli elettroni sono trasferiti dal NADH oppure dal FADH2 all’ossigeno, attraverso una serie di trasportatori di elettroni L’ATP è composto da una base purinica, l’adenina, uno zucchero a cinque atomi di carbonio, il ribosio, e dai gruppi fosforici a, b, e g La fosforilazione ossidativa ha luogo su strutture respiratorie localizzate nella membrana interna dei mitocondri I mitocondri sono organelli di forma ovoidale costituiti da due sistemi di membrane: una membrana esterna ed una membrana interna molto estesa e ripiegata La membrana esterna del mitocondrio è permeabile alla maggior parte delle molecole piccole ed agli ioni, in quanto contiene molte copie della proteina porina, una proteina transmembrana che forma un poro La membrana interna è impermeabile a quasi tutti gli ioni ed alle molecole polari. La membrana interna è attraversata da specifiche proteine trasportatrici, come quella per l’ADP e per gli acidi grassi a lunga catena Nei mitocondri esistono due compartimenti: lo spazio intermembrana, tra la membrana interna e quella esterna, e la matrice, lo spazio delimitato dalla membrana interna La fosforilazione ossidativa ha luogo nella membrana mitocondriale interna, mentre la maggior parte delle reazioni del ciclo dell’acido citrico e della via di ossidazione degli acidi grassi avvengono nella matrice La catena di trasporto degli elettroni o catena respiratoria, è localizzata nella membrana mitocondriale interna, e consiste di diversi grandi complessi proteici e di due piccole componenti indipendenti: l’ubichinone e il citocromo c Gli elettroni attraversano questo sistema in una sequenza che li porta dai coenzimi ridotti all’ossigeno, e lungo la quale i cambiamenti di energia libera alimentano il trasporto di protoni dalla matrice allo spazio intermembrana Vi sono quattro siti d’ingresso per gli elettroni nella catena respiratoria: uno per il NADH (Complesso I) e tre per il FADH2 (Complesso II). Queste vie confluiscono a livello della piccola molecola lipofila dell’ubichinone (coenzima Q10), all’inizio della porzione comune della catena di trasporto, che consiste nel Complesso III, del citocromo c e del Complesso IV L’accettore finale degli elettroni, al termine della catena, è l’ossigeno molecolare che viene ridotto ad acqua Il Complesso I, è una flavoproteina contenente FMN. Il Complesso I è responsabile dell’ossidazione del NADH mitocondriale e del trasferimento degli elettroni, attraverso il FMN e i complessi ferro-zolfo, all’ubichinone, fornendo cosi energia sufficiente, sotto forma di gradiente di protoni, per la sintesi di una mole di ATP L’ubichinone che si trova in tutti i sistemi viventi, è una piccola molecola liposolubile localizzata nella membrana interna dei mitocondri di cellule vegetali ed animali L’ubichinone delle cellule dei mammiferi contiene una coda idrocarburica di 10 unità isopreniche, e viene perciò definito CoQ10. E’ in grado di diffondere lungo la membrana mitocondriale interna dove accetta elettroni dalle flavoproteine e li trasferisce al Complesso III (QH2citocromo c reduttasi) L’ubichinone incanala il flusso di elettroni provenienti dalle flavoproteine dei Complessi I e II verso il Complesso III, un oligomero di circa otto peptidi contenente il citocromo b, un centro ferrozolfo e il citocromo c1 Questo complesso enzimatico (ubichinonecitocromo c reduttasi) ossida l’ubichinone e riduce il citocromo c Esistono diversi tipi di centri ferro-zolfo: Fe2S2 e Fe4S4. In ciascun tipo il centro ferro-zolfo è legato a residui di cisteina della catena polipeptidica Il citocromo c è una piccola proteina contenente eme, che si trova associata debolmente alla superficie esterna della membrana mitocondriale interna e trasporta elettroni dal complesso III al complesso IV La riduzione, ad opera del citocromo c1, del ferricitocromo c (Fe3+) a ferrocitocromo c (Fe2+), induce un cambiamento nella conformazione tridimensionale di quest’ultimo, che favorisce il trasferimento di elettroni al citocromo a del complesso IV Il complesso IV, noto come citocromo c ossidasi, ossida il citocromo c e trasferisce gli elettroni, attraverso i citocromi a e a3, all’ossigeno che viene ridotto. Il rame è un componente comune a questo enzima ed ad altre ossidasi, alcuni veleni come l’azide ed il cianuro reagiscono con il rame ed inibiscono questo enzima. Come per i complessi I e IIII, il complesso citocromo ossidasi pompa protoni all’esterno del mitocondrio fornendo energia libera per la sintesi di ATP Durante il trasporto di elettroni, i protoni sono pompati dalla matrice nello spazio intermembrana, creando un potenziale elettrochimico attraverso la membrana interna. L’estero del mitocondrio diventa così più acido e più carico positivamente rispetto alla matrice La sintesi di ATP, una reazione non spontanea, è sostenuta dal ritorno dei protoni, in favore del gradiente elettrochimico, nella matrice attraverso l’ATP-sintasi Il mitocondrio assomiglia quindi ad unna “batteria” ad ATP in cui l’energia per la sintesi di ATP è immagazzinata sotto forma di gradiente di protoni. Per funzionare, richiede l’integrità del sistema di membrane interne, che devono essere impermeabili ai protoni tranne che in corrispondenza del complesso ATP- sintasi. In condizioni normali, i processi di ossidazione e fosforilazione sono strettamente accoppiati: i substrati sono ossidati, gli elettroni trasportati, e l’ossigeno consumato solo quando c’è richiesta di sintesi di ATP Perciò nei mitocondri a riposo, la velocità di consumo di ossigeno è bassa. Questa può essere fortemente aumentata dall’aggiunta di ADP I mitocondri sono definiti “disaccoppiati” quando la membrana mitocondriale interna perde la sua integrità strutturale: in questa circostanza i protoni possono diffondere attraverso la membrana lungo vie improduttive I disaccoppianti della fosforilazione ossidativa dissipano il gradiente di protoni favorendone il reflusso nella matrice mitocondriale scavalcando il sistema dell’ATP-sintasi Un disaccoppiante tipico è il 2,4-dinitrofenolo (DNP), altri comuni disaccopianti sono sostanze conservanti ed antimicrobiche come il pentaclorofenolo e il pcresolo Gli inibitori del trasporto degli elettroni interrompono il flusso di elettroni lungo la catena respiratoria agendo selettivamente sui complessi I, III o IV Il risultato è sempre il blocco delle pompe protoniche, della sintesi di ATP e del consumo di ossigeno Molti di questi inibitori sono veleni, quali ad esempio il rotenone che è un insetticida che inibisce il complesso I del sistema di trasporto degli elettroni Poiché il malato e il lattato sono ossidati dal NAD, il rotenone inibirà la loro ossidazione L’antimicina A, inibendo il complesso III, impedisce il trasferimento di elettroni dai complessi I o II al citocromo c Sia il cianuro che il monossido di carbonio si legano, inibendolo, al complesso IV Le cellule rispondono all’avvelenamento da cianuro o da monossido di carbonio passando ad un metabolismo anaerobico, che causa acidosi e da ultimo morte, se non si prendono immediate contromisure. L’avvelenamento da monossido di carbonio può essere trattato con la somministrazione di ossigeno