LauraLancella

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Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
I.R.C.C.S - Roma
U.O.C. Malattie Infettive
PREVENZIONE DELLE INFEZIONI
COMUNITARIE
5 aprile 2004
Laura Lancella
IGIENE E PROFILASSI
Sono le due branche della medicina di sanità pubblica
IGIENE
+
PROFILASSI
Obiettivo
=
SALUTE
Salute: assenza di malattia, condizione dinamica di
benessere fisico mentale e sociale
MALATTIA
nasce dall’interazione tra agente infettivo e
ospite
PORTATORE SANO
particolare rapporto tra ospite e agente
infettivo
MALATTIA  INFEZIONE
MECCANISMI DI DIFESA
L’uomo possiede 2 tipi di meccanismi per
difendersi dagli agenti infettivi:
esterni
 cute
 vie aeree
 apparato digerente
interni
 non immunologico
 immunologico
MECCANISMI DI DIFESA
“ESTERNI”
 Cute e mucose integre
 Vie aeree
macrofagi, muco, ciglia
 Apparato digerente
enzimi salivari, acidità gastrica, IgA secretorie,
azione competitiva della flora intestinale
MECCANISMI DI DIFESA
“INTERNA”
Sono
le difese legate al sistema
immunitario che si divide in due settori:
umorale
 anticorpi
cellulare
 linfociti
CLASSIFICAZIONE AGENTI INFETTIVI 1
VIRUS
microrganismi di dimensioni minime costituiti da una
capsula che fa da contenitore e da un filamento di
materiale genetico. Per sopravvivere i virus hanno
bisogno di stare dentro una cellula. Gli antibiotici non
hanno effetto su essi.
BATTERI
germi costituiti da una cellula autosufficiente che,
una volta entrati nell’organismo si moltiplicano ed
esercitano la loro azione a danno di esso. Buona parte
dei batteri può essere combattuta con gli antibiotici,
tuttavia sono spesso in grado di modificarsi e quindi di
risultare resistenti alle terapie.
CLASSIFICAZIONE AGENTI
INFETTIVI 2
PROTOZOI
microrganismi unicellulari, mobili, in grado di
formare cisti o spore adatti alla sopravvivenza in
ambienti sfavorevoli. Esempio: Toxoplasma
FUNGHI
microrganismi immobili, uni o pluricellulari che
possono raggiungere dimensioni notevoli, spesso
causa di gravi infezioni negli immunodepressi
Esempio: Candida
MECCANISMI DI DIFESA
1
Infezione
Meccanismi di difesa
Batteri extracellulari
Anticorpi
Leucociti neutrofili
Batteri endocellulari e
funghi
Leucociti “neutrofili e
linfociti”
Macrofagi
Anticorpi
Protozoi
Cellulo-mediati
MECCANISMI DI DIFESA
2
Infezione
Meccanismi di difesa
Virus
Linfociti
Cellule Natural Killer
Anticorpi
Elminti (vermi)
Anticorpi
Leucociti (eosinofili,
linfociti)
Macrofagi
OBIETTIVI STRATEGICI DELLA
PREVENZIONE
• proteggere l’individuo dalle malattie
• raggiungere il controllo delle malattie
• eradicare le malattie
quando è definitivamente rimosso l’agente causale e
si possono sospendere tutte le misure di
prevenzione
INFEZIONI ERADICATE
VAIOLO
OMS (1967 - 1979)
MALARIA
OMS (1955)
RABBIA
maggio 1980
solo in Europa e
nord America
nel 1977 ricomparsa
in Italia (da Austria)
INFEZIONI ERADICABILI
DIFTERITE
POLIO
ROSOLIA
MORBILLO
EPATITE B
PREVENZIONE PRIMARIA DELLE
INFEZIONI
obiettivo
- evitare il contagio
- evitare l’infezione
metodologia
1.scoprire e rendere inattive
microrganismi patogeni
le
sorgenti
di
2.interrompere
le
catene
di
trasmissione,
modificando fattori ambientali e componenti
3.aumentare la resistenza alle infezioni (profilassi)
PROFILASSI
IMMUNOPROFILASSI
attiva: vaccino
passiva: immunoglobuline
passiva e attiva: immunoglobuline e vaccino
CHEMIOPROFILASSI PRIMARIA
IMMUNOPROFILASSI ATTIVA
(VACCINAZIONI)
 stimolare attivamente il sistema immunitario per
acquisire resistenza specifica verso i microrganismi
 efficacia dopo circa 3 settimane - mesi
 durata della protezione variabile
1 anno vaccino influenzale
10 - 20 anni vaccini morbillo, rosolia, polio (vivi
attenuati)
 richiamo immunità (dose booster)
rapida immunizzazione per memoria immunitaria
vaccinazioni obbligatorie in Italia
polio
difterite
tetano
epatite b
vaccinazioni obbligatorie
per gruppi a rischio
salmonellosi
meningococco
tubercolosi
vaccinazioni consigliate
pertosse
morbillo
parotite
rosolia
HIb
pneumococco,meningococco
vaccinazioni consigliate per viaggi
febbre gialla
epatite a
epatite b
vaccinazioni consigliate per
gruppi a rischio
influenza
pneumococco
varicella
rabbia
vaccinazione post-esposizione
rabbia
epatite b
morbillo
parotite
Calendario Vaccinale
3° m
Poliomelite
(Salk)
Difterite
Tetano,
Pertosse
Epatite B
Emofilus b
-
5° m
Poliomelite
(Salk)
Difterite,
Tetano,
Pertosse
Epatite B
Emofilus b
-
11°m
15° m
3a
3-6 a
11 a
Poliomelite
Poliomelite
(Sabin)
(Sabin)
Difterite,
Difterite Tetano
Tetano,
Tetano,
Pertosse
Pertosse
Epatite B
Epatite B
Emofilus b
Morbillo
Morbillo Morbillo
Parotite
Parotite Parotite
Rosolia
Rosolia* Rosolia
* per i bambini che non hanno ricevuto la vaccinazione entro i primi 2 anni
Epatite A
Prevenzione generale:
- educazione sanitaria di igiene personale
- potabilizzazione delle acque
- adeguati sistemi di smaltimento di rifiuti e acque reflue
domestiche
- controllo sulla qualità e commercializzazione dei frutti di mare.
Prevenzione specifica:
- vaccinazione anti-epatite A.
vaccino anti-epatite A: virus
idrossido di alluminio; sicuro,
risposta immunitaria dopo 15
dei vaccinati
Somministrazione: due dosi a
Durata dell’ immunità
inattivato con formolo, adsorbito su
efficace, in grado di evocare una
giorni dalla prima dose in oltre il 90%
distanza di 6-12 mesi l'una dall'altra
di almeno 10 anni
Reazioni avverse: lievi, a rapida e spontanea risoluzione
La vaccinazione anti-epatite A in Italia non è
obbligatoria
Epatite B
In Italia la vaccinazione anti-epatite B è obbligatoria (Legge
n°165 del 27 maggio 1991) per:
• tutti i nuovi nati nel 1° anno di vita
• tutti gli adolescenti nel corso del 12° anno di vita (limitatamente
ai 12 anni successivi all'entrata in vigore della legge).
È inoltre obbligatorio per legge lo screening per HBsAg di tutte le
gravide nel corso del 3° trimestre di gestazione.
Vaccino anti-epatite B: prodotto utilizzando la tecnologia
del DNA ricombinante; sicuro, efficace
sieroconversione superiore al 95% in bambini e adulti
Reazioni avverse:
di scarsa entità: dolorabilità e gonfiore in sede di inoculo
rare le reazioni sistemiche e complicanze neurologiche
Epatite C
Non sono al momento disponibili vaccini sicuri ed
efficaci.
La prevenzione può essere attuata solo agendo
sull'interruzione della catena di contagio.
La vaccinazione antimorbillo in Italia
Nel 1979, raccomandata dal Ministero della Sanità a 15
mesi di età
Disponibile dai primi anni ’90 come MPR
Dal 1997 MPR obbligatoria per le reclute
Nel 1999 MPR inclusa nel Calendario Nazionale di
vaccinazione per l’età evolutiva
Tappe fondamentali per l’eliminazione
del morbillo dalla Regione Europea
2003: tutti gli Stati membri devono avere
avviato strategie supplementari e appropriate
attività di sorveglianza
2007: il morbillo dovrà essere eliminato in
tutti gli stati membri
2010: l’eliminazione del morbillo dovrà essere
certificata nella Regione Europea
Obiettivi del piano di eliminazione
Entro il 2007:
Raggiungere e mantenere l’eliminazione del
morbillo a livello nazionale, interrompendone
la trasmissione indigena
Ridurre e mantenere l’incidenza della
Sindrome da Rosolia Congenita a valori
inferiori a 1 caso ogni 100.000 nati vivi
La vaccinazione antirosolia in Italia
Introdotta nel 1972 e raccomandata per le
ragazze prepuberi
Dai primi anni ’90 vaccinazione con MPR dei
bambini nel 2° anno di vita
La copertura vaccinale per i bambini nel 2° anno
di vita, è sovrapponibile a quella del morbillo
Per la vaccinazione selettiva delle adolescenti
non esistono dati nazionali recenti
IMMUNOPROFILASSI PASSIVA
rafforza le difese verso i microrganismi
IG umane
sieri immuni di animali (eterologhi)
indicazioni:
- tetano
- sepsi e meningite
- infezioni connatali da CMV e HVZ
azione rapida
durata 2 - 6 settimane
IMMUNOPROFILASSI ATTIVA E
PASSIVA
utilizzata principalmente nei casi di:
- neonati da madre HBsAg +
- morsi da animale con rabbia presunta
- ferite potenzialmente infette (tetano)
CHEMIOPROFILASSI
“consiste nella somministrazione di chemioterapici
o antibiotici a persone di recente esposte al
rischio di contagio”
scopo:
impedire lo sviluppo del processo infettivo
distruggendo i
microrganismi
eventualmente
penetrati, prima che si siano impiantati e
moltiplicati nell’organismo
MENINGITE DA HAEMOPHILUS
CHEMIOANTIBIOTICO TERAPIA DI
INFLUENTIAE
PROFILASSI
chemioprofilassi raccomandata per:
- familiari con almeno un contatto
età>5a
- familiari con un contatto
immunocompromessi
- nido, scuola materna
rifampicina
per 4 gg
MENINGITE DA MENIGOCOCCO
CHEMIOANTIBIOTICO TERAPIA DI
PROFILASSI
chemioprofilassi raccomandata per:
- contatti ricorrenti
- contatto scuola nei 7 gg precedenti
- contatto durante intubazione
rifampicina
per 2 gg
ciprofloxacina per 1 dose
ceftriaxone
per 1 dose
TUBERCOLOSI
CHEMIOANTIBIOTICO TERAPIA DI
PROFILASSI
chemioprofilassi raccomandata per:
- contatti con TBC cutinegativi alla
tubercolina
- cutipositivi alla tubercolina
isoniazide
rifampicina
10 mg/kg/die
max 300 mg
10-20 mg/kg/die max 600 mg
per 3 mesi i cutinegativi
per 9 mesi i cutipositivi
per 12 mesi in HIV
ASPLENIA
CHEMIOANTIBIOTICO TERAPIA DI
PROFILASSI
chemioprofilassi raccomandata
per:
- congenita, post-chirurgica,
funzionale
- suscettibilità alle infezioni da germi
capsulati (HIb, pneumococco ecc.)
penicillina o amoxicillina
per quanto tempo?
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