Come Fare Una Catechesi Affinché possano ricordare ciò che è stato trasmesso? Giovani della Parrocchia di Madonna di Lourdes, Bunguiao, Zamboanga City, in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù nella via della santità Cristo, Comunione, Chiesa L'incontro con Gesù Cristo Duomo di Colonia L’Arca di Noè - Chiesa Punto di riferimento Obiettivi Individuare l’esperienze personale di essere chiamata o chiamato. Suscitare la capacità di (personale per essere segno vivente), vivere in comune la vocazione cristiana e di celebrarle attivamente nella Liturgia Eucaristica. Previsti Numero previsto di giovani: 30 Saranno divisi in gruppi per le attività Esperienza reale BENVENUTI Camminiamo Insieme Verso Cristo Dinamica Accoglienza Preghiera d’apertura Introduzione all’incontro: motivo – la vocazione cristiana (tenere conto la diversità del gruppo) Conoscenza da parte dei giovani – presentano i loro nomi, età, ecc… Introdurre un gioco: Darts game Domande per la Condivisione Quale è il messaggio del gioco? Quale è il motivo perché sei o siete venuti in questo incontro? Che cosa vi ha spinto ad essere qui? Quale è la scelta della mia vita? Sintesi - Plenario Si presume che la catechista abbia scritto correttamente le note dei catechizzandi (condivisione). Presentare nell’assemblea le loro esperienze condivise. Esposizione XX Giornata Mondiale della Gioventù "Siamo venuti per adorarlo (Mt 2,2)" Vogliamo vedere Gesù” Significato dei Verbi Venuti Chi è giunto in un luogo, con uno sconosciuto in cui ci si imbatta a caso, e non è una persona senza importanza. Vedere Percepire con l’occhio, per esprimere ammirazione o meraviglia. “Siamo venuti per adorarlo” (Mt 2,2) il tema dell’incontro mondiale giovanile. è un tema che permette i giovani di ogni continente di ripercorrere idealmente l’itinerario dei Magi, (le cui reliquie secondo una pia tradizione sono venerate proprio in quella città), e di incontrare, come loro, il Messia di tutte le nazioni. “Siamo venuti per adorarlo” (Mt 2,2): In verità, la luce di Cristo rischiarava già l’intelligenza e il cuore dei Magi. “Essi partirono” (Mt 2,9) lanciandosi con coraggio per strade ignote e intraprendendo un lungo e non facile viaggio. Non esitarono a lasciare tutto per seguire la stella che avevano visto sorgere in Oriente Imitando i Magi, anche voi, cari giovani, vi accingete a compiere un “viaggio” da ogni regione del globo verso Colonia E’ importante non solo che vi preoccupiate dell’organizzazione pratica della Giornata Mondiale della Gioventù, ma occorre che ne curiate in primo luogo la preparazione spirituale, in un’atmosfera di fede e di ascolto della Parola di Dio. al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia” (Mt 2,10) “E’ importante, imparare a scrutare i segni con i quali Dio ci chiama e ci guida. Quando si è consapevoli di essere da Lui condotti, il cuore sperimenta una gioia autentica e profonda, che si accompagna ad un vivo desiderio di incontrarlo e ad uno sforzo perseverante per seguirlo docilmente. al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia” (Mt 2,10) “Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre” (Mt 2,11). Niente di straordinario a prima vista. Eppure quel Bambino è diverso dagli altri: è l’unigenito Figlio di Dio che si è spogliato della sua gloria (cfr Fil 2,7) ed è venuto sulla terra per morire in Croce. E’ sceso tra noi e si è fatto povero per rivelarci la gloria divina, che contempleremo pienamente in Cielo, nostra patria beata. al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia” (Mt 2,10) Chi avrebbe potuto inventare un segno d’amore più grande? Restiamo estasiati dinanzi al mistero di un Dio che si abbassa per assumere la nostra condizione umana sino ad immolarsi per noi sulla croce (cfr Fil 2,6-8). Nella sua povertà, è venuto ad offrire la salvezza ai peccatori Colui che - come ci ricorda san Paolo - “da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà” (2 Cor 8,9). Come rendere grazie a Dio per tanta accondiscendente bontà? al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia” (Mt 2,10) Chi avrebbe potuto inventare un segno d’amore più grande? Restiamo estasiati dinanzi al mistero di un Dio che si abbassa per assumere la nostra condizione umana sino ad immolarsi per noi sulla croce (cfr Fil 2,6-8). Nella sua povertà, è venuto ad offrire la salvezza ai peccatori. Risposta alla Chiamata Secondo l’esposizione fatta, come aderire alle sfide della chiamata: Ascoltare la voce di Dio nella famiglia, società, comunità ecclesiale Sentire la chiamata del Signore attraverso la celebrazione della Parola e la Liturgia Eucaristica; tramite il sacramento della riconciliazione. Adesione Consapevole di essere capace di rispondere la chiamata I giovani potranno esprimere le loro doti al servizio premuroso, anzitutto nella famiglia, nella società in cui appartengono, e alla comunità parrocchiale. Nel servizio alla chiesa, potranno sviluppare la loro capacità e talenti ad esempio nella partecipazione attiva nella celebrazioni liturgiche; animazione giovanile e all’assistenza sociale. La Voce della Chiesa Siete voi che raccoglierete la fiaccola dalle mani dei vostri padri e vivrete nel mondo nel momento delle più gigantesche trasformazioni della sua storia. MESSAGGIO DEL CONCILIO VATICANO II AI GIOVANI • È a voi, giovani e fanciulle del mondo intero, che il Concilio vuole rivolgere il suo ultimo messaggio. Perché siete voi che raccoglierete la fiaccola dalle mani dei vostri padri e vivrete nel mondo nel momento delle più gigantesche trasformazioni della sua storia. Siete voi che, raccogliendo il meglio dell'esempio e dell'insegnamento dei vostri genitori e dei vostri maestri, formerete la società di domani: voi vi salverete o perirete con essa. • La Chiesa, durante quattro anni, ha lavorato per ringiovanire il proprio volto, per meglio corrispondere al disegno del proprio Fondatore, il grande Vivente, il Cristo eternamente giovane. E al termine di questa imponente «revisione di vita»; essa si volge a voi: è per voi giovani, per voi soprattutto, che essa con il suo Concilio ha acceso una luce, quella che rischiara l'avvenire, il vostro avvenire. • La Chiesa è desiderosa che la società che voi vi accingete a costruire rispetti la dignità, la libertà, il diritto delle persone: e queste persone siete voi. • Essa è ansiosa di poter espandere anche in questa nuova società i suoi tesori sempre antichi e sempre nuovi: la fede, che le vostre anime possano attingere liberamente nella sua benefica chiarezza. Essa ha fiducia che voi troverete una tale forza ed una tale gioia che voi non sarete tentati, come taluni i dei vostri predecessori, di cedere alla seduzione di filosofie dell'egoismo e del piacere, o a quelle della disperazione e del nichilismo; e che di fronte all'ateismo, fenomeno di stanchezza e di vecchiaia, voi saprete affermare la vostra fede nella vita e in quanto dà un senso alla vita: la certezza della esistenza di un Dio giusto e buono. • È a nome di questo Dio e del suo Figlio Gesù che noi vi esortiamo ad ampliare i vostri cuori secondo le dimensioni del mondo, ad intendere l'appello dei vostri fratelli, ed a mettere arditamente le vostre giovani energie al loro servizio. Lottate contro ogni egoismo. Rifiutate, di dar libero corso agli istinti della violenza e dell'odio, che generano le guerre e il loro triste corteo di miserie. Siate: generosi, puri, rispettosi, sinceri. E costruite nell'entusiasmo un mondo migliore di quello attuale! • La Chiesa vi guarda con fiducia e con amore. Ricca di un lungo passato sempre in essa vivente, e camminando verso la perfezione umana nel tempo e verso i destini ultimi della storia e della vita, essa è la vera giovinezza del mondo. Essa possiede ciò che fa la forza o la bellezza dei giovani: la capacità di rallegrarsi per ciò che comincia, di darsi senza ritorno, di rinnovarsi e di ripartire per nuove conquiste. Guardatela, e voi ritroverete in essa il volto di Cristo, il vero eroe, umile e saggio, il profeta della verità e dell'amore, il compagno e l'amico dei giovani. Ed è appunto in nome di Cristo che noi vi salutiamo, che noi vi esortiamo, che noi vi benediciamo. (7 dicembre1965) Inno Chiedi perché partire dal proprio regno solo per inseguire una stella e perché per un Bimbo piegano quelle ginocchia da Re? E la risposta sai che è: Venimus adorare eum Emmanuel – Dio con noi, venimus adorare eum Emmanuel (rit. – 2 volte) – Chiedi perché lasciare sui monti il gregge solo per ascoltare un canto e perché per un Bimbo piegano quelle ginocchia, perché? E la risposta sai che è: Venimus adorare eum Emmanuel – Dio con noi, venimus adorare eum Emmanuel (rit. – 2 volte) – Ecco da lontano per adorarlo siamo giunti anche noi, noi, tutti figli Suoi, Profeti e Sacerdoti ormai. Nel pane e nel vino noi siamo in Lui e Lui è in noi: e un canto qui si alza già: Venimus adorare eum Emmanuel – Dio con noi, venimus adorare eum Emmanuel (ad libitum)