Non solo fumi e polveri
Comprendiamo le sigle misteriose
SOx
Gli ossidi di zolfo presenti nell’atmosfera sono:
• anidride solforosa (SO2)
• anidride solforica (SO3)
Questi composti vengono indicati
genericamente con la sigla SOx
SO₂ (Anidride Solforosa)
E’ un gas incolore, irritante, non
infiammabile, solubile in acqua e dall’odore
pungente.
Si stratifica nelle zone più basse
dell’atmosfera essendo più pesante dell’aria.
E’ l’inquinante atmosferico più diffuso e
pericoloso.
SO₃ (Anidride Solforica)
Dall’ossidazione dell’anidride solforosa si
ottiene l’anidride solforica.
Essa, reagendo con l’acqua, origina l’acido
solforico, responsabile in parte delle piogge
acide.
SOx: da dove vengono
Le emissioni naturali di queste sostanze
sono dovute alle attività vulcaniche.
Le emissioni antropogeniche sono dovute
principalmente ai processi di combustione di
combustibili fossili e liquidi (carbone, petrolio,
gasolio).
SOx: effetti sull'uomo
Gli effetti del biossido di zolfo sono
principalmente legati a patologie
dell’apparato respiratorio.
Queste patologie sono bronchiti, asma e
tracheiti e irritazioni della pelle, degli occhi e
delle mucose.
SOx: effetti sull'ambiente
L’azione principale operata ai danni
dell’ambiente da parte degli ossidi di zolfo
consiste nell’acidificazione delle
precipitazioni meteorologiche con la
conseguente compromissione dell’equilibrio
degli ecosistemi interessati.
Gli effetti corrosivi dell’acido solforico si
riscontrano anche sui materiali da
costruzione, sui metalli e sulle vernici.
Giuliana Martino, 3N
NOx
La sigla NOx identifica collettivamente tutti
gli ossidi
di azoto che vengono prodotti durante la
combustione.
NOx
Gli ossidi di azoto, vengono considerati
sostanze inquinanti dell’atmosfera. Alcuni di
essi , in presenza di radiazione solare,
possono reagire con l’ossigeno formando
ozono.
Inoltre sono solubili in acqua e nell’umidità
atmosferica, formando così l’acido nitroso e
l’acido nitrico, entrambi presenti nelle
“piogge acide”
NOx: gli effetti
L'ossido di azoto viene prodotto riducendo l'acido
nitrico col rame. L'ossido di azoto è un inquinante
primario che si genera in parte nei processi di
combustione per reazione diretta tra azoto ed ossigeno
dell'aria che, a temperature maggiori di 1200 °C,
producono principalmente NO ed in misura ridotta
NO2; le principali fonti di NO di origine umana sono
dovute ad attività civili ed industriali
che comportano processi di
combustione, come i trasporti e la
produzione di calore ed elettricità.
NOx: gli effetti
Infine, l'ossido di azoto è irritante per gli
occhi ed il tratto respiratorio. L'inalazione
può causare edema polmonare, inoltre può
avere effetti sul sangue, causando
formazione di metaemoglobina.
Nei casi più gravi può portare alla morte.
Giulia Timperi, 3N
Policlorobifenili
Si definiscono policlorobifenili (PCB) un gruppo di
composti chimici la cui struttura è assimilabile a quella
del bifenile ma formati da atomi di cloro
Formula di Struttura
Formula grezza
C12H12Cl 10-x
Policlorobifenili
Dal punto di vista chimico-fisico si tratta di composti
estremamente stabili e proprio queste caratteristiche,
unite alle ottime proprietà dielettriche e di trasporto di
calore, ne hanno favorito la diffusione negli anni
passati per una serie di utilizzi sia in campo industriale
che civile, come ad esempio nei condensatori e nei
trasformatori, nei plastificanti dei rivestimenti protettivi,
negli additivi nei flussi di impianti idraulici, nei
lubrificanti all’interno delle apparecchiature subacquee
Policlorobifenili
Al giorno d’oggi i PCB sono considerati, per la loro tossicità, nei
confronti dell’uomo e dell’ambiente, tra gli inquinanti più
pericolosi poiché la loro grande stabilità ai diversi attacchi
chimici li rende difficilmente degradabili acuendo l’effetto di
bioaccumulazione negli organismi viventi. Particolarmente
interessanti risultano gli studi epidemiologici delle vie
respiratorie e cardiovascolari in quanto i PCB vengono assorbiti
sotto forma di vapori attraverso l’apparato respiratorio e, per
contatto, attraverso la cute. E’ stato riscontrato, inoltre, anche un
possibile assorbimento per via gastroenterica a seguito di
ingestione accidentale o per la presenza dei composti nella
catena alimentare. L’Agenzia Internazionale per le Ricerche sul
Cancro (IARC) di Lione ha classificato i PCB come probabili
agenti cancerogeni per l’uomo.
Gianluca Viggiani, 3N
PM₁₀ e PM₂,5
La sigla PM10 identifica materiale
presente nell'atmosfera in forma di
particelle microscopiche, il cui diametro
aerodinamico medio è uguale o inferiore a
10 millesimi di millimetro. Le particelle di
PM2,5 hanno le stesse caratteristiche del
PM1O ma hanno un diametro uguale o
inferiore ai 2,5 millesimi di millimetro.
Si presentano come polvere,
microgocce di sostanze liquide.
fumo,
PM₁₀ e PM₂,₅
Le polveri atmosferiche sono prodotte sia da
sorgenti naturali che antropiche.
Tra le sorgenti naturali annoveriamo: l'erosione
eolica, gli incendi boschivi, l'aerosol marino, le
emissioni vulcaniche.
Le più importanti sorgenti antropiche sono
invece costituite da combustione, traffico
autoveicolare e dai processi industriali.
Emettono polveri soprattutto gli impianti
alimentati a combustibili solidi e i veicoli diesel.
Nell’atmosfera è presente una buona parte di
pm10 che deriva dalle trasformazioni di
particelle liquide di alcuni gas emessi dalle
attività umane.
PM₁₀ e PM₂,₅
L'inquinamento da PM10 e PM 2,5 può far penetrare nei polmoni delle
particelle che possono poi raggiungere il cervello ed altri organi come le
ossa, i denti ed i reni. Altri effetti si sono rilevati sulle facoltà cerebrali dei
bambini e sul sistema cardiocircolatorio.
Pur possedendo le vie respiratorie dei meccanismi di difesa, quali le cellule
ciliate ed il muco, è possibile un’ irritazione da sostanze nocive presenti
nell'aria, una contrazione della muscolatura dei bronchi ed un aumento della
secrezione di muco con attacchi di tosse.
Comunque le sostanze nocive che penetrano nelle vie aeree possono
danneggiare tutti i meccanismi di difesa del nostro corpo.
Si è visto come gli effetti più gravi si manifestano nella popolazione nei
giorni in cui la concentrazione degli inquinanti è più elevata (aggravamento
di sintomi respiratori e cardiaci in soggetti predisposti, infezioni respiratorie
acute, crisi di asma bronchiale, disturbi circolatori e ischemici oltre a tosse,
catarro, diminuzione della capacità polmonare, ecc...).
Ligorio Simone, 3N
ISPRA
Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale
L’ISPRA svolge le funzioni, con le inerenti
risorse finanziarie, strumentali e di
personale, dell’Agenzia per la protezione
dell’ambiente e per i servizi tecnici del
mare.
ISPRA
Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale
L'ISPRA è vigilato dal Ministero
dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e
del Mare.
Gregucci Angelo, 3N
Piombo
Il piombo è l’elemento chimico di numero
atomico 82. Il simbolo è Pb.
E’ un metallo tenero, denso, duttile e
malleabile, che presenta una bassa
conducibilità elettrica.
Può essere reso più duro con l’aggiunta di
una piccola quantità di antimonio. E’ molto
resistente alla corrosione, non viene
intaccato dall’acido solforico, ma si
scioglie in acido nitrico.
Piombo
Il piombo viene usato nell’edilizia, nella produzione di
batterie e di armi da fuoco e, allo stato liquido, come
refrigerante nei reattori nucleari.
Inoltre è un componente del peltro e di leghe
metalliche usate per la saldatura.
Piombo: la
produzione
Il piombo allo stato nativo esiste, ma è
piuttosto raro.
In genere viene trovato associato allo
zinco, all’argento e principalmente al
rame.
Nelle miniere i minerali di piombo sono
estratti per perforazione o per esplosione
e quindi vengono macinati. Il minerale
Piombo: la
produzione
producendo un piombo concentrato al
97% che, per raffreddamento, viene
liberato dalle scorie che si trovano sulla
sua superficie. Il piombo fuso rimanente
viene raffinato per fusione in corrente
d’aria, giungendo ad una purezza del
99,9%.
Piombo: gli effetti
Il piombo è uno dei metalli che ha gli
effetti più negativi sulla salute umana.
Può entrare nel corpo umano attraverso
l’assunzione di cibo, acqua ed aria.
Inoltre, anche il fumo di sigaretta contiene
piccole quantità di piombo.
Il piombo è un metallo velenoso, che può
danneggiare
il
sistema
nervoso
(specialmente nei bambini) e causare
malattie del cervello e del sangue.
Piombo: gli effetti
L’esposizione al piombo o ai suoi sali può
causare nefropatie, caratterizzate dalla
sclerotizzazione dei tessuti renali, e dolori
addominali colici. Inoltre il piombo è
considerato dannoso per la fertilità delle
donne.
Piombo: gli effetti
Un aumento della concentrazione di
piombo nell’ambiente non è provocato
solo dalla benzina al piombo, ma anche
da attività umane, come la combustione di
combustibili, processi industriali e la
combustione di rifiuti solidi.
Il piombo può finire in acqua e terreni a
causa della corrosione di tubature di
piombo negli impianti di distribuzione
dell’acqua.
Miriam Monteleone, 3N
Diossina
La diossina comprende un gruppo di 210
composti chimici policlorurati divisi in 2
famiglie simili tra loro per struttura e
formati da elementi chimici quali il
carbonio, l`idrogeno, l´ossigeno e il cloro.
Diossina
La diossina più nota e la più pericolosa
tra tutte per contaminazioni ambientali
e alimentari è la tetraclorodibenzodiossina
(TCDD).
Diossina: la produzione
La diossina è emessa nell'ambiente da varie sorgenti e può
essere trasportata per lunghe distanze nell'atmosfera.
L´emissione della diossina nell´ambiente è causata:
Dalle industrie chimiche, siderurgiche, metallurgiche, del
vetro, della ceramica ed altre…

Dai fumi delle cremazioni emessi dalle centrali
termoelettriche e dagli inceneritori.


Dagli incendi dei boschi e dalle eruzioni vulcaniche.

Dai veicoli a motore.

Dai pesticidi
Diossina: gli effetti

alterazioni del sistema immunitario

disordini epatici

problemi respiratori

perdita di udito

disturbi del sonno

disfunzioni sessuali

depressione e perdita di appetito

tumori epatici e leucemie
Carmela Febo, 3N
Amianto
I minerali conosciuti con il termine
Amianto, sono costituiti da famiglie di
minerali presenti nelle rocce madri da cui
si estraggono con macinazioni e
separazioni. L'amianto è insolubile,
inodore, resistente al calore e alle azioni
meccaniche e chimiche.
Amianto
La struttura dell’amianto è caratterizzata
dalla capacità di dividersi in fibre sempre più
fini.
Una maggiore diffusione d’amianto è stata
riscontrata nelle aree urbane.
Le fibre di amianto possono inquinare anche
l'acqua quando le sorgenti attraversano strati
geologici con giacimenti di amianto.
Anche certe bevande come la birra, possono
contenere fibre di amianto.
Amianto: la produzione
In molte produzioni industriali è effettuata la sfibratura dei fasci per
aumentare l’omogeneità del prodotto. Senza adeguate cautele
preventive, dunque, le fibre disperse nell'atmosfera degli ambienti
di lavoro, possono essere inalate dall'uomo e ritrovarsi nel polmone
Amianto: la produzione
Inoltre, la pericolosità dell'amianto è legata
alla dispersione più o meno alta di fibre
nell'ambiente circostante.
Il lento deterioramento delle coibentazioni
applicate anni fa, le polveri generate da
opere di demolizione incontrollate, possono
inquinare l'atmosfera ed esporre la
popolazione a concentrazioni di fibre
potenzialmente pericolose.
Amianto, gli impieghi
L’amianto veniva utilizzato per la produzione
di diversi oggetti di uso comune.
Materiale coibentante contro il rumore.
Materiale coibentante termico
Materiale di riempimento,
Materiali di frizione
L’inquinamento d’amianto si sviluppa in due
fasi secondo un modello definito “a due
fissi”.
Amianto, le patologie
Dopo decenni di ricerca e sperimentazione, la letteratura
medico scientifica è giunta a ripartire le patologie
causate da amianto nel seguente modo:
- asbestosi
- placche pleuriche
- tumori del polmone o di altri organi
- mesotelioma
Amianto: il boom
Alla fine del secolo scorso l'amianto era
usato per la fabbricazione di corde e per
l'isolamento delle caldaie.
Dal 1900 al 1975 gli usi industriali si
moltiplicarono rapidamente fino a
raggiungere una produzione annua
mondiale di 5 milioni di tonnellate.
Amianto oggi
Dai dati i quantitativi utilizzati (dati del
Centro Studi e Ricerca sugli effetti biologici
delle polveri inalate, Clinica del Lavoro di
Milano), si calcola che attualmente in Italia
siano in opera qualche milione di tonnellata
di amianto, con diverso grado di
invecchiamento.
Amianto: la bonifica
E’ stato, dunque, necessario effettuare diversi interventi di bonifica
per eliminare l’amianto.
Le azioni di bonifica si attuano attraverso diversi tipi di intervento:
RESTAURO DEI MATERIALI: l'amianto viene lasciato in sede,
senza effettuare alcun intervento di bonifica vera e propria; si
delimitano esclusivamente le zone danneggiate e/o si eliminano le
potenziali cause di danneggiamento.
BONIFICA: mediante rimozione, incapsulamento o confinamento
dell'amianto.
Amianto: la legge
L'impiego dell'amianto è fuori legge in Italia
dal 1992.
In seguito alla normativa indicata, nel 1995
venne stabilita una procedura
amministrativa che vedeva coinvolto l'INAIL
per l'accertamento dei presupposti di legge
per il riconoscimento di benefici
previdenziali per chi fosse stato esposto ad
amianto nel corso della vita lavorativa.
Amianto
L’inquinamento d’amianto, dunque, è una
situazione reale della quale bisogna prendere
atto per eliminarla e risanare l’ambiente che ci
circonda.
Melania Martucci, 3N
Benzene
Il benzene (o benzolo) è un idrocarburo aromatico. A
temperatura ambiente è un liquido incolore dall'odore
caratteristico, poco solubile in acqua e completamente
miscibile con i solventi organici. Prima di essere
riconosciuto come cancerogeno, trovava largo impiego
come additivo anti-detonante nella cosiddetta "benzina
verde" in sostituzione del piombo tetraetile. Ora il suo
impiego è fortemente ridotto per le stringenti normative
sui carburanti. È un importante solvente nonché un
reattivo basilare nella sintesi di numerosi composti,
farmaci, materie plastiche, gomme sintetiche, polimeri,
coloranti.
Benzene
Formula Grezza: C6H6
Formula di struttura:
Benzene: la produzione
Il benzene può venire a formarsi quando materiali ricchi di
carbonio subiscono una combustione incompleta. In natura si
trova nei fumi dei vulcani o comunque in temperature superiori ai
500 gradi. Fino alla seconda guerra mondiale il benzene era
principalmente un sottoprodotto della distillazione del carbone per
la produzione del coke destinato alle acciaierie. Tuttavia negli anni
'50 l'aumentata richiesta di benzene da parte di un'industria delle
materie plastiche in piena crescita portò alla messa a punto di
processi di produzione del benzene a partire dal petrolio. Oggi la
maggior parte del benzene proviene dall'industria petrolchimica;
solo una piccola parte deriva dal carbone.
Benzene: l'utilizzo
Fino agli anni '20 fu usato spesso come solvente
industriale, in special modo per sgrassare le superfici
metalliche. Col crescere della consapevolezza della sua
pericolosità è stato via via sostituito da altri solventi nelle
applicazioni che comportano un'esposizione diretta. Il
maggiore utilizzo del benzene è tuttavia quello di intermedio
per la produzione di altre sostanze chimiche. I composti più
importanti - in termine di quantità - prodotti dal benzene
sono: lo stirene, materia prima per la produzione di polimeri,
l'acido tereftalico, materia prima per il polietilene tereftalato, il
fenolo (attraverso il cumene) ed il cicloesano, utilizzato nella
sintesi dei nylon. Minori quantità di benzene vengono
impiegate per produrre gomme, lubrificanti, coloranti,
detergenti, farmaci, esplosivi e pesticidi.
Ilaria Carnesecchi, 3N
IPA
Gli idrocarburi policiclici aromatici, noti anche con
l'acronimo IPA o PAH in inglese, sono idrocarburi
costituiti da due o più anelli aromatici, come quelli del
benzene uniti fra loro, in un'unica struttura generalmente
piana. Le molecole degli IPA sono costituite da un
gruppo di atomi di carbonio.
IPA: l'utilizzo
Si ritrovano naturalmente nel carbone fossile e nel
petrolio, da cui si estraggono, particolarmente dalle
qualità ricche in aromatici.
La loro formazione per cause antropiche avviene
invece nel corso di combustioni incomplete di
combustibili fossili, legname, grassi, tabacco,
incenso e prodotti organici in generale, quali i rifiuti
urbani.
Gli utilizzi sono svariati: vengono utilizzati a fini di
ricerca e alcuni vengono sintetizzati artificialmente.
In alcuni casi vengono impiegati per la sintesi di
coloranti, plastiche, pesticidi e medicinali.
IPA: gli effetti
Vari IPA sono stati classificati come probabili o possibili
cancerogeni per l'uomo. Tra quelli comunemente
presenti nelle matrici ambientali, vi sono il
benzo(a)pirene, il benzo(b-j-k) fluorantene, ed il
dibenzo(a,h)antracene.
Pur essendo lo studio di queste miscele particolarmente
complicato, è stato comunque dimostrato che
l’esposizione alle miscele IPA comporta un aumento
dell’insorgenza del cancro, soprattutto in presenza di
benzo(a)pirene (presente anche nel fumo di sigaretta).
L'attività cancerogena è dovuta ai prodotti del
metabolismo di queste sostanze. Difatti nel fegato
vengono ossidate e ad un doppio legame viene
sostituito un gruppo epossidico.
Claudia de Chirico, 3N
Ambiente e Salute
Ormai la maggior parte delle malattie dell’ uomo dipende
maggiormente dalla qualità dell’ambiente in cui vive ogni
giorno.
Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre il 30% del
peso delle malattie del mondo è dovuto a fattori ambientali.
Ambiente e Salute
I soggetti più esposti sono i bambini, per i quali
l’impatto di un’esposizione a prodotti chimici
nocivi avviene durante la fase dello sviluppo e
della crescita.
Le sostanze inquinanti nell’aria
Sostanze inquinanti nell’ acqua
I pesticidi nel cibo
Il piombo nel suolo
e altre minacce ambientali, che perturbano il
delicato metabolismo del bambino in crescita,
possono condurre o aggravare malattie e
indurre disturbi dello sviluppo.
Ambiente e Salute
La sensibilità dei bambini varia con l’età.
Gli aborti spontanei, le anomalie
congenite sono gli esempi degli effetti che
può avere l’esposizione a fattori di rischio
ambientale durante la gravidanza o il
parto, poiché l’ambiente esterno si fa
conoscere al feto tramite il filtro della
pancia materna
Ambiente e Salute
I figli delle donne che durante l’infanzia sono state esposte all’
inquinamento atmosferico, corrono fino a quattro volte di più il
rischio di essere colpiti da cancro. Colpevoli di tutto ciò sono
come sempre :
•monossido di carbonio,
•ossido di azoto,
•benzene e diossina,
sostanze già cancerogene negli adulti e ancora più dannose sui
bambini che hanno un epitelio bronchiale immaturo, il quale
permette il passaggio di inquinanti ambientali nel torrente
circolatorio.
Ambiente e Salute
I bambini di Taranto si ammalano, e spesso
muoiono. La diossina non è soltanto nell’aria, o
magari nella carne delle pecore o nel
formaggio. Si sono riscontrate alte
concentrazioni di diossina anche nel latte
materno. I nostri bambini appena nati già
iniziano a bere latte e VELENO.
Spesso non nascono neanche,sono così tante
le malformazioni fetali da non poter dire quante
sono esattamente! Possiamo dire sicuramente,
però, che sono una delle conseguenze
sanitarie provocate dall’inalazione delle
diossine.
Ambiente e Salute
A Taranto si sono registrati 15 “nuovi” casi di
tumori dell’infanzia:
11 leucemie
3 tumori solidi
1 tumore carmiofaringeo
Vittime di queste sciagure sono i bambini dalla
fascia tra zero e un anno evidentemente perché
c’è già un danno genetico della madre che si
trasmette al figlio. Infatti ricordiamo che le
diossine, per via del loro peso molecolare, sono
poco o nulla solubili nell’acqua ma più nei
grassi dove tendono ad accumularsi (agendo
sul DNA)

Ambiente e Salute
Una ricerca condotta da scienziati canadesi ha
scoperto che la crescente presenza di contaminanti
ambientali causa una riduzione degli ormoni maschili.
Il neonato maschio che al momento della nascita
dovrebbe pesare di più rispetto alla femmina, ha
problemi di peso, malformazioni genitali e di
conseguenza una diminuzione della fertilità.
Ambiente e Salute
Una soluzione a questo scempio?
Un sistema di controllo sulla diossina 24
ore su 24, così come previsto dall’ art.3
della legge regionale antidiossina, e
perché no…una bella passeggiata in
bicicletta sul litorale della nostra città in
modo da diminuire le emissioni di agenti
inquinanti.
Valeria Castelli, 4H
Giulia Difruscolo, 4H
Marilisa Venuto, 4H
Endometriosi
È stato dimostrato che la diossina è
una sostanza che provoca nella
maggior parte dei casi, (principalmente
nelle donne e in rarissimi casi anche
negli uomini) l’ endometriosi.
L’endometriosi è una malattia cronica
e complessa nella quale alcune cellule
della mucosa uterina si impiantano al
di fuori dell’utero. È infatti originata
dalla presenza anomala del tessuto
che riveste la parete interna dell’utero,
chiamata appunto endometrio, in altri
organi quali ovaie, tube, peritoneo,
vagina o intestino, provocando
sanguinamenti interni,
infiammazioni,ma soprattutto infertilità.
Endometriosi
L’Istituto Superiore di Sanità nel maggio 2004 ha avviato il primo
studio clinico italiano sulle correlazioni tra inquinamento ed
endometriosi prelevando campioni di sangue per verificare se
l'esposizione ad alcune sostanze tossiche diffuse nell'ambiente
può essere correlata al rischio di endometriosi e aborto
ricorrente, due tra le patologie riproduttive femminili a più elevata
incidenza. Tra le cause prime dell’Endometriosi bisogna quindi
considerare la possibilità che l’inquinamento chimico, e cioè
l’inquinamento da diossina, policlorobifenili (PCB) e
polibromodifenileteri (PBDE) e pesticidi occupi un posto di
assoluta rilevanza. Inoltre uno studio condotto dalla Indiana
University School of Medicine ha concluso che l'aumento delle
nascite premature negli Stati Uniti è fortemente legato
all'incremento dell'uso di pesticidi e nitrati in agricoltura.
Melania di Giacomo, 4H
Elisabetta Panebianco, 4H
Asma Bronchiale
L'asma bronchiale è una malattia caratterizzata da dispnea che
generalmente insorge in crisi parossistiche in cui può avere importanza il
meccanismo allergico.
In questo caso si possono avere periodiche riacutizzazioni, stagionali
oppure in rapporto all'ambiente (vicinanza all'industria o altra fonte di
inquinamento).
Asma Bronchiale
Tra i fattori esogeni si devono ricordare le
condizioni ambientali con riferimento sia
all'attività lavorativa che alla situazione
climatica.
È, infatti, riscontrato un aumento
significativo dell'incidenza di
questa patologia nei soggetti che vengono
a
contatto con sostanze chimiche tossiche.
Asma Bronchiale
Fattori efficienti, capaci di scatenare
la crisi asmatica possono essere le
infezioni, agenti irritanti chimici o fisici
(fumi, polvere ecc.), ma quelli più
importanti sono i fattori allergici che
spesso agiscono in associazione con
gli altri.
Asma Bronchiale
L'accesso asmatico è la manifestazione più
caratteristica dell'asma bronchiale. L'accesso inizia
in seguito all'esposizione all'allergene responsabile
della malattia. Il paziente incomincia a respirare
con maggiore frequenza ed avverte una
sensazione di affanno e di soffocazione.
Il paziente appare pallido, cianotico, suda e
impegna
nello sforzo per respirare tutti i muscoli ausiliari
della
respirazione.
Asma Bronchiale
Nelle forme in cui la funzionalità respiratoria sia compromessa
ed in cui si abbia anche un'alterazione della funzionalità
cardiaca si può avere la morte nel corso di un accesso grave.
In alcuni casi la malattia compromette rapidamente la funzione
respiratoria e le condizioni generali dell'ammalato.
Asma Bronchiale
L'enfisema polmonare è la complicanza
più frequente dell'asma bronchiale e
diviene constante ed irreversibile nelle
forme associate a bronchiti croniche.
L'enfisema è caratterizzato dall'aumento
di volume delle cavità aeree con
conseguente stress del parenchima
polmonare.
Asma Bronchiale
L'asma bronchiale è particolarmente
invalidante in quanto il paziente è
impossibilitato ad effettuare le sue abituali
attività. In una città ad alto tasso di
inquinamento la patologia rischia di
diventare cronica in quanto gli inquinanti,
penetrando continuamente nella cavità
orale, ostacolano la guarigione.
Asma Bronchiale
Si deve, inoltre, considerare il rischio che sopraggiunga una
malattia cardiaca causata dagli stessi inquinanti. Il generale
quadro clinico che coinvolge l'apparato respiratorio e cardiaco
mette il paziente in serio pericolo di vita. Spesso sintomi come
tosse, secrezione di muco e broncospasmo sono sottovalutati.
Asma Bronchiale
Particolarmente drammatico è il caso di
Taranto, città tra le più inquinate d‘Europa. Qui i
pazienti affetti da asma bronchiale cronico sono
destinati a soffrire la continua presenza di
agenti tossici, rilasciati dalla grande industria,
nell'atmosfera.
Molto difficile è la condizione di vita degli operai
del polo siderurgico affetti da questa patologia i
quali sono costretti a scegliere tra la sicurezza
di un’ occupazione lavorativa e la salute.
Asma Bronchiale
È assolutamente necessario, quindi,
come primo e decisivo passo contro
l'espandersi e l'evolversi di questa
patologia, abbattere le emissioni di agenti
inquinanti tossici per l'organismo umano.
È dovere di tutti i cittadini attivarsi in
questo senso per la salvaguardia della
salute propria e dei propri figli.
Roberto Bellacicco, 4H
Antonio Caramia, 4H
Greta Spagnulo, 4H