IL BASSO MEDIOEVO
SECOLI XI-XV
TRA X E XI SECOLO
• La struttura creata da Carlo Magno
(FEUDATARI CONTROLLATI DAL RE) non venne
mantenuta dai suoi successori
• Contro le invasioni di nuove popolazioni si
organizzò un nuovo tipo di difesa per iniziativa
dei feudatari: INCASTELLAMENTO.
• Ciò comportava la perdita di prestigio dei re a
vantaggio dei feudatari (= ANARCHIA
FEUDALE), che andarono formando organismi
politici locali e indipendenti
LE INVASIONI dopo il X sec.
I SARACENI
• Il sec. X fu caratterizzato dall’invasione
dell’Europa occidentale e meridionale da
parte nuove ondate costituite da:
1. Arabi (SARACENI): all’inizio del sec. X
conquistarono la Sicilia e l’Italia meridionale
e si spinsero anche sulle coste provenzali e
liguri
LE INVASIONI dopo il X sec.
GLI UNGARI
2. UNGARI: provenienti dall’Asia, si stanziarono
verso la fine del IX sec. nella regione danubiana
che da loro prese il nome di Ungheria, da dove
compirono continue scorrerie verso la Germania
e la Pianura Padana.
• Alla metà del X secolo, sconfitti da Ottone I,
iniziarono un processo di incivilimento che in
pochi decenni li portò ad abbandonare le
abitudini predatorie e a convertirsi al
Cristianesimo (-> Re Stefano il Santo, anno 1000).
LE INVASIONI dopo il X sec.
I NORMANNI
3. Normanni (o Vichinghi): nella prima metà del
IX secolo, provenienti dalla Scandinavia,
invasero Islanda, Irlanda e Inghilterra, e
raggiunsero le coste atlantiche della Francia
(-> Normandia), dove si convertirono al
cristianesimo e si fusero con le popolazioni
locali.
• Dalla Francia partirà nell’XI secolo la
conquista dell’Inghilterra: 1066: Guglielmo il
Conquistatore
BASSO MEDIOEVO
Ripresa dell’agricoltura e dei commerci: fine
dell’Alto Medioevo:
• estensione delle superfici coltivabili
(disboscamento)
• ampliamento delle città
• aumento demografico, presunto, non
documentato: ma dal 1000 al 1300 la
popolazione europea triplica o
quadruplica
RIVOLUZIONE AGRICOLA
• mutamento climatico (clima più caldo e più
secco)
• migliori possibilità di dissodare e bonificare il
terreno -> colonizzazione delle terre incolte da
bonificare ad opera di contadini inviati dal
feudatario di un territorio
• nuove tecniche agricole
NUOVE TECNICHE AGRICOLE
• aratro pesante e altri utensili costruiti in ferro
= aratura profonda;
• uso del cavallo da tiro: ferratura degli zoccoli;
uso del collare rigido a spalla; uso del giogo
per i buoi (= possibilità di lavorare a coppie)
• rotazione TRIENNALE delle colture: solo un
terzo del terreno viene lasciato a maggese;
nelle altre due il raccolto viene differenziato in
relazione alla stagione
ALTRA NOVITA’ TECNICA: IL MULINO
• Uso del MULINO AD ACQUA per
molteplici attività: macinatura,
spremitura, infeltrimento dei
tessuti, lavorazione del ferro e
della carta
• In seguito si diffuse anche l’uso
dei MULINI A VENTO
Conseguenze della rivoluzione
agricola:
• complessivo AUMENTO DELLA PRODUZIONE
e del rendimento del lavoro
• la produzione smette di essere di sussistenza:
ripresa dei COMMERCI: da cui deriva lo
– SVILUPPO DELLE CITTA’
SVILUPPO DELLE CITTA’
• Molte persone si trasferiscono dalla campagna
alla città per dedicarsi ad attività ARTIGIANALI E
COMMERCIALI
• IL NUOVO MODELLO URBANISTICO MEDIEVALE
ha al suo centro la cattedrale e il palazzo del
comune ed è racchiusa entro una cinta muraria,
finalizzata a
• 1) proteggere dai nemici
• 2) dividere dal contado
• LA DIFFERENZIAZIONE CITTA’-CAMPAGNA SI
ACCENTUA
LA BORGHESIA CITTADINA
• Nel Basso Medioevo si formano sul
territorio delle vecchie città romane
oppure in nuove località i nuovi
BORGHI
• In essi si stabiliscono persone di varia
provenienza,
dedite
a
varie
occupazioni, prevalentemente legate
all’artigianato e al commercio, ma
anche alle professioni (notai, giudici,
medici)
LA BORGHESIA CITTADINA
• Il dinamismo sociale che si verifica a
partire dal sec. XI provoca un progressivo
aumento dell’alfabetizzazione nei centri
urbani (scuole).
• La popolazione caratteristica dei borghi
(non nobili, non guerrieri) prende il nome
dai borghi stessi = BORGHESIA.
I CONTADINI
• Per evitare che le campagne si
spopolassero, i proprietari terrieri
iniziarono a concedere ai contadini parte
dei loro terreni in cambio di un affitto
annuale (ENFITEUSI)
• Questi contadini liberi andarono
gradualmente a sostituire in quasi tutta
Europa i servi della gleba (= condizione
della popolazione rurale nell’Alto
Medioevo)
LE REPUBBLICHE MARINARE
• Fra XI e XII secolo i mercanti italiani
riprendono il controllo dei commerci nel
Mediterraneo, che dopo la caduta dell’Impero
romano d’Occidente era rimasto esclusivo dei
bizantini e poi degli arabi
• Le repubbliche marinare italiane sono:
1. AMALFI
2. PISA
3. GENOVA
4. VENEZIA
LE REPUBBLICHE MARINARE
E LE CROCIATE
• Le
crociate
furono
fondamentali
nell’affermazione delle Repubbliche marinare, in
quanto determinarono un rafforzamento degli
scambi commerciali e la emancipazione
dell'Europa dal monopolio mercantile degli Arabi.
• Le crociate furono quindi una tappa
fondamentale per l'ascesa economica dell'Italia.
• Inoltre il contatto col mondo arabo portò molte
migliorie tecniche all'artigianato, che favorirono
lo sviluppo manifatturiero e industriale.
LE CROCIATE:
LA CRISI DEL MONDO ARABO A OVEST
• Fra X e XI sec. inizia una evidente crisi della
potenza araba,
• a Ovest l’ormai secolare potenza araba
cominciò ad entrare in crisi, per molteplici
fattori:
1. Pressione delle repubbliche marinare
italiane
2. Pressione dei regni cristiani spagnoli
(RECONQUISTA)
LE CROCIATE:
LA CRISI DEL MONDO ARABO A EST
• a Est cresce la minaccia dei TURCHI
• si trattava di un popolo di stirpe mongola
che si era convertito all'islamismo e aveva
approfittato dei dissidi tra i vari governatori
arabi per impadronirsi del potere.
• Conquistarono Baghdad, la Siria e la
Palestina (Gerusalemme). In Palestina
compirono violente persecuzioni contro i
cristiani.
LE CROCIATE
• Alla fine dell’XI secolo, l’impero d’Oriente,
sentendosi minacciato dai Turchi, chiede
l’aiuto del papa (nonostante la recente
separazione delle due Chiese: scisma
d’Oriente, 1054) e dei sovrani occidentali
• Nel 1095 papa Urbano II promuove una
spedizione armata contro i Turchi per
liberare la città di Gerusalemme;
• ottiene numerose adesioni, sia per motivi
religiosi, sia per motivi economici.
1096-1099: LA PRIMA CROCIATA
• Alla spedizione ufficiale precedette la spedizione di una
gran massa di poveri, animati dall'entusiasmo religioso,
che vennero trucidati lungo il percorso o una volta
giunti in Asia (Crociata dei pezzenti).
• Alla spedizione ufficiale parteciparono numerosi
signori europei con i loro eserciti.
• Concentratisi presso Bisanzio, i Crociati proclamarono
come capo GOFFREDO DI BUGLIONE.
• Attraversando il Bosforo, penetrarono in Asia Minore;
inflissero ai Turchi molte sconfitte, ma subirono anche
gravi perdite.
• Nel luglio 1099 i crociati conquistarono Gerusalemme
L’ORGANIZZAZIONE DEI TERRITORI
• I territori conquistati dai crociati furono raggruppati
in 4 stati maggiori, assegnati ai comandanti della
spedizione;
• accanto agli stati maggiori si formarono stati minori,
dati in beneficio feudale.
• Questo tentativo di introdurre in un territorio
diverso il sistema feudale europeo fu fallimentare e
gli stati rivelarono presto la loro debolezza.
• Per difenderli dagli attacchi Turchi vennero allora
istituiti speciali ordini monastico-cavallereschi
(monaci armati che dovevano provvedere alla difesa
di questi territori).
LA SECONDA CROCIATA: 1147-1149
• In seguito alla ripresa degli attacchi
dei Turchi, che riconquistarono alcuni
territori
perduti,
l’imperatore
Corrado III e il re di Francia Luigi VII
organizzarono una nuova spedizione
in Oriente
• L’impresa fu un totale fallimento
LA TERZA CROCIATA: 1187-1190
• Nel 1187 i Turchi, guidati da Saladino, avevano
riconquistato Gerusalemme.
• Nel 1189, con a capo l'imperatore Federico
Barbarossa, part•
ì la terza crociata, alla quale
parteciparono anche il re di Francia, Filippo
Augusto, e il re d'Inghilterra, Riccardo Cuor di
Leone.
• Nel 1190 Federico mor•
ì improvvisamente in
un incidente; seguirono molte discordie, che
determinarono vari insuccessi e il finale
fallimento della spedizione.
Altre crociate….
• Nel corso del XIII secolo furono indette altre
cinque crociate, ma nessuna ottenne risultati
di rilevo.
• Se dal punto di vista militare le crociate furono
un insuccesso, dal punto di vista economico,
sociale e culturale ebbero notevole
importanza, in quanto determinarono un
rafforzamento degli scambi commerciali e la
conseguente
emancipazione
dell'Europa
occidentale dal monopolio mercantile degli
orientali (supremazia di VENEZIA)
IL COMUNE
IL COMUNE
• Nell’ITALIA CENTRO-SETTENTRIONALE, all’interno
dei centri urbani, le classi sociali economicamente
più forti prendono l’iniziativa di creare delle realtà
autonome dal punto di vista fiscale e politico.
• I cittadini più abbienti si uniscono per ottenere
dal feudatario (laico o ecclesiastico) uno STATUTO
che consenta loro di svolgere liberamente le
proprie attività.
• Coloro che sono associati formano il COMUNE, la
cui origine è quindi privata, ma che nel corso degli
anni pretende un riconoscimento politico
ufficiale che fanno di esso una realtà autonoma.
1100 al 1250: periodo della grande
fioritura comunale
Si distinguono due fasi:
1) FASE CONSOLARE
2) FASE PODESTARILE
FASE CONSOLARE (XI-XII sec.)
• Prima forma di governo che i comuni si
attribuirono
• ricalcava
l’ordinamento
della
Roma
repubblicana: il potere veniva affidato a
magistrati eletti annualmente (CONSOLI), di
numero variabile (da 2 a 20).
• Quando i contrasti tra aristocrazia e borghesia
per la nomina consolare divennero insostenibili,
si passò alla successiva :
2) FASE PODESTARILE (XII-XIII sec.)
• Il governo viene affidato a un solo
magistrato
(PODESTA’),
spesso
proveniente da un’altra città e quindi
considerato imparziale, che rimane
in
carica
per
un
periodo
determinato
XII-XIII SECOLO
LA LOTTA TRA I COMUNI
ITALIANI E L’IMPERO
L’ITALIA DEL 1200
• Dal punto di vista politico, il contrasto tra
impero e papato che caratterizza la politica del
‘200, ha creato due schieramenti nei comuni
italiani:
• GUELFI: filopapali
• GHIBELLINI: filoimperiali
GUELFI E GHIBELLINI:
ORIGINE DEI TERMINI
• Nel 1152 l'imperatore Enrico V mor•
ì senza
lasciare eredi.
• Questo provocò alcuni anni di anarchia
caratterizzati dalle lotte tra due casate che si
contendevano la corona imperiale:
• 1)= casa di BAVIERA, sostenuta dal partito WELF
(GUELFO) = sostenitori del papato
• 2) casa di SVEVIA, sostenuta dal partito
WEIBLINGEN (GHIBELLINO) = sostenitori
dell'autonomia imperiale.
FEDERICO I DI SVEVIA
(IL BARBAROSSA)
FEDERICO I DI SVEVIA
(IL BARBAROSSA)
• Nel 1152 sale al trono FEDERICO DI SVEVIA
HOESTAUFEN, detto il Barbarossa.
• Egli tenta di riorganizzare l'impero su basi salde
attraverso un ambizioso programma, che
prevedeva fra l'altro:
• 1) riordinare la Germania, eliminando le lotte tra
guelfi e ghibellini e sottoponendo la nobiltà
all'autorità imperiale;
• 2) privare i comuni italiani dell'autonomia
• 3) farsi incoronare imperatore dal papa e
subordinarlo alla propria autorità
Lo scontro tra Barbarossa e i Comuni:
1154-1555
• Dopo aver conquistato la benevolenza dei grandi
feudatari tedeschi, Federico interviene in Italia:
• 1154: Prima dieta di Roncaglia: Federico annulla
l'autonomia dei comuni nella riscossione delle
regalie (= tasse che dovevano essere pagate al
re).
• Incoronato re d'Italia, Federico procede verso
Roma, dove interviene a stroncare l'avventura
comunale di ARNALDO da Brescia: monaco
agostiniano che aveva preso il potere nel comune
di Roma, dove aveva tentato di eliminare ogni
ingerenza del papa.
Lo scontro tra Barbarossa e i Comuni:
1154-1555
• Papa Adriano IV concorda col Barbarossa la
cattura
di
Arnaldo
in
cambio
dell'incoronazione imperiale.
• Cos•
ì nel 1155 Federico è incoronato
imperatore dal papa e Arnaldo è arrestato,
condannato come eretico e arso vivo.
• In un clima di generale ribellione dei Comuni
italiani contro le pretese dell'imperatore,
Federico torna in Germania.
Lo scontro tra Barbarossa e i Comuni:
1158
• Nel 1158 il Barbarossa ritorna in Italia.
• I Comuni italiani sono divisi i due LEGHE rivali, una
favorevole e l'altra ostile all'imperatore. Il comune più
potente era quello di Milano, ostile all'imperatore; nel
1158 Federico assedia e conquista Milano e convoca la
Seconda dieta di Roncaglia, nella quale viene ribadito il
divieto ai comuni di intascare le regalie, e viene inoltre
stabilito che i comuni siano retti da un podestà di
nomina imperiale.
• I Comuni si ribellano e Federico distrugge le città di
Milano e di Crema.
Lo scontro tra Barbarossa e i Comuni:
la Lega Lombarda (1167)
• Dal 1159, con l'elezione di papa Alessandro III, si
inasprisce la lotta tra l'impero e il papato, che non
vuole diventare una pedina dell'imperatore.
• Il papa organizza così•un accordo tra le varie città
ostili al Barbarossa;
• nel 1167, dopo il giuramento di Pontida, i
comuni settentrionali si riuniscono nella LEGA
LOMBARDA al fine di non rinunciare
all'autonomia amministrativa.
• Al confine coi comuni di Pavia e del Monferrato,
fedeli all'imperatore, viene fondata una nuova
città: è dedicata al papa e chiamata
ALESSANDRIA.
La sconfitta del Barbarossa
• Nel 1176 la contesa con i Comuni
termina con la battaglia di Legnano:
vittoria della Lega.
• Nel 1183, con la pace di Costanza, ai
comuni è riconosciuta l'autonomia
amministrativa, compreso il diritto di
incamerare le regalie: con questo
accordo i comuni diventano legalmente
degli stati sovrani.
La politica matrimoniale
• L'ambizioso programma di Federico I
prevedeva anche di estendere l'influenza
imperiale sul regno normanno dell'Italia
meridionale.
• Egli combina pertanto (1186) il
matrimonio tra suo figlio Enrico e la
figlia del sovrano di Sicilia, Costanza di
Altavilla
ENRICO VI E COSTANZA DI ALTAVILLA