Con stupore… davanti ad un volto… Disse Mosè al Signore: “Mostrami la tua gloria!” Rispose: “Farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il mio nome, Signore, davanti a te. A chi vorrò far grazia farò grazia e di chi vorrò aver misericordia avrò misericordia. Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo. Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe: quando passerà la mia gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano, finché sarò passato. Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non si può vedere”. (Es 33) “Nella Quaresima del 1994 il vescovo di una Chiesa a me vicina, in Piemonte, pensò che si doveva fare qualcosa per quelli che vengono chiamati i “lontani”. Ogni parrocchia chiama “lontani” quelli che non vede mai. Allora il vescovo li invitò personalmente in una sala con un gruppo di cristiani, che rappresentavano i quadri presbiterali e laicali della diocesi. Ad un certo punto si parlò di vita cristiana. Quando l’incontro stava volgendo alla fine, e sembrava che tutto fosse andato per il meglio, uno dei lontani disse: “Voi ci avete invitati qui in qualche misura per invitarci a diventare cristiani. Io vivo in mezzo a voi e quando guardo la vostra vita e la mia non trovo differenza. Vi alzate come me per andare a lavorare, aspettate durante il giorno le cose che aspetto io, cercate di fare carriera come faccio io, il sabato cercate di raggiungere il Monviso dove avete la casetta, come faccio io, d’estate andate al mare e... aspettate Gesù Cristo con la noia di uno che aspetta il tram, come me. Perché dovremmo diventare cristiani se la variante che ci chiedete di imboccare è semplicemente venire un’ora a Messa ed essere un po’ più in relazione con i preti? Vale la pena diventare cristiani per questo?” Ci fu un gran gelo, che ancora adesso io porto nel cuore”. modello PUTTO SICILIANO modello MONSIGNORE modello STREGONE modello NUVOLETTA “Figlia di Babilonia devastatrice, beato chi ti renderà quanto ci hai fatto. Beato chi afferrerà i tuoi piccoli e li sfracellerà contro la pietra”. Salmo (137,8-9) All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù (Lc 4,28-29). Cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: “Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini” (Mc 8,31-33). “Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio” (Gv 10, 33). Gesù ha proposto una nuova idea di: •sacrificio •sacerdozio •culto 1. Se dovessi ospitare in casa, per tre giorni feriali, uno sconosciuto, abitando con me, con la mia famiglia, con i miei ritmi, che cosa percepirebbe della mia fede in Gesù? 2. Quale aspetto della persona e della vita di Gesù mi ha particolarmente cambiato? 3. Qual è la difficoltà più grande che provo davanti a quanto ho sentito questa mattina? Problemi aperti: •fare qualcosa di buono; •non si aspetta più nessuno; •il virus è stato isolato. Qualche corso di recupero: •il Battesimo; •l’incontro vivo con una persona viva; •la Parola; •la Chiesa. il salmone… il pesce rosso…