Corso di Economia Politica prof. Elio Marini Introduzione LICEO CLASSICO PSICOPEDAGOGICO ‘G. CESARE – M. VALGIMIGLI’ Gli argomenti della scienza economica È sempre difficile definire una disciplina prima di conoscerla un po’. Questo vale anche per la scienza economica. Tutti, però abbiamo un’idea degli argomenti di cui si occupa. Ecco un elenco rappresentativo anche se molto parziale: lavoro, imprese, produzione; consumatori, risparmiatori; acquisti, vendite, merci, prezzi; mercato, concorrenza, monopolio; disoccupazione, inflazione; spesa pubblica, tasse, debito pubblico, pensioni; moneta, euro, dollaro; azioni, borsa; recessione, espansione, sviluppo e sottosviluppo; multinazionali, globalizzazione; ecc. Gli argomenti non bastano L’elenco (anche arricchito) non è sufficiente, però, a definire la scienza economica. Sono argomenti di cui non si occupa solo la scienza economica. Se ne occupano anche : • studiosi di altre discipline (sociologi, aziendalisti, giuristi, ecc.); • le imprese; le banche; i sindacati; i partiti politici; il governo; • le istituzioni (locali, nazionali, internazionali); ecc. Ci sono tre domande preliminari: • Cosa hanno in comune gli argomenti dell’elenco? • Qual è il punto di vista da cui li guarda l’economista? • Qual è il metodo con cui l’economista li studia? Ne parleremo (un po’ alla volta). Prima dobbiamo introdurre una distinzione importante. Microeconomia e Macroeconomia La scienza economica si articola in due grandi suddivisioni disciplinari: la microeconomia e la macroeconomia. MICROECONOMIA (“micro”): pone l’accento sulla dimensione individuale dei vari problemi economici (la scelta del singolo consumatore, la scelta della singola impresa, il funzionamento di un determinato mercato, la determinazione di un prezzo, ecc.). la microeconomia analizza ad esempio: le scelte dei consumatori e dei produttori, come il mercato stabilisce i prezzi, quali forme di mercato sono presenti nella realtà e che caratteristiche hanno, … Microeconomia e Macroeconomia MACROECONOMIA (“macro”): studia il funzionamento del sistema economico nel suo complesso (il prodotto nazionale, la disoccupazione, l’inflazione, ecc.). ANALOGIA: se la scienza economica si occupasse di alberi, la microeconomia studierebbe il funzionamento del singolo albero mentre la macroeconomia studierebbe il funzionamento della foresta nel suo complesso. Di solito si comincia dalla “micro”. Anche noi faremo così. Una parola-chiave dell’economia : scarsità DEFINIZIONE PROVVISORIA: la microeconomia studia i problemi che hanno a che fare con la scarsità Cosa vuol dire “scarsità”? Una cosa è scarsa se si verificano due circostanze: 1) qualcuno la vuole (gli serve, la desidera, gli è utile); 2) non ce ne è abbastanza per tutti. SINTETIZZANDO: una cosa è scarsa – è un bene economico – quando non è disponibile in quantità sufficiente rispetto al fabbisogno; la scarsità è una proprietà relativa dei beni. Implicazioni della scarsità Le cose scarse suscitano immediatamente un interesse economico: • ha senso appropriarsene; • ha senso pagare per averle, ossia comprarle; • ha senso (ove possibile) produrle e venderle. Le cose scarse diventano oggetto di attività economica Solo le cose scarse hanno un valore (un prezzo) Risorse e Ricchezza Il possesso di una cosa scarsa consente diverse possibilità : • consumo (suo utilizzo per soddisfare un bisogno); • scambio (vendita per acquistare altro); • impiego come mezzo di produzione. Le cose scarse sono risorse Una risorsa è appunto ogni mezzo scarso impiegabile per scopi alternativi. L’insieme delle risorse di un soggetto costituisce la sua ricchezza. I bisogni delle società sono potenzialmente ILLIMITATI ! Se anche le risorse lo fossero, ogni essere umano potrebbe soddisfare qualunque desiderio materiale: prezzi, mercati e l’economia come scienza non avrebbero ragione di esistere! Nel mondo reale vige la LEGGE DELLA SCARSITÀ, che afferma che non esistono risorse sufficienti per produrre tutti i beni e servizi che la gente desidera consumare.