Presentazione di PowerPoint

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Noi siamo in un armadio work in progress 2005
“Sono ossessionata dai vestiti, questi fili che si intrecciano su di me,
potrebbero aiutarmi ma si trasformano solo in trucchi…
Io sono una armadio
il vestito prende il mio posto, il vestito prende il vostro posto
vestiti che parlano
noi siamo in un armadio…”
Body ferite
Casacca con peli
Gonna con peli
Maglietta umorale
Disegni-progetto di vestiti simbolici
Casacca “non voglio muovermi né vedere”
Vestito video
Vestiti peli
Vestito mamma
“...il continuo lamento. esasperato. l’incapacità e la non-volontà di reagire. ho paura per lei.”
Vestito senza cuore
Vestito sanguinante
Mutande raccogli umori
Nascondere il superfluo
“...tante pance camminano, tante spalle nude…”
Nascondere il minimo
Pantaloni senza passi
Appunti di viaggio
Appunti di viaggio
“io sono solo un vestito appeso?
…nel cucire la mia rapidità è frustrata dai tempi lunghi, mi costringo a seguire un ritmo…”
Vestito pelle
“Corpi nudi. Tanta luce. il mio incubo. Nessuna sacralità. Nessuna intimità.”
“Fili neri ovunque intrecciano cellule aride di occhi
altri fili diversi coprono.
Mentre tutti camminano nudi e scorgo fili trasparenti e altri fili diversi e corti, sempre più
corti.
Io cammino in un intreccio che non riconosco e non accetto.
Non accetto la mia corteccia
non accetto la mia corteccia la voglio eliminare.
Vorrei amare la mia corteccia ma non riesco perchè è fuori schema e fuori gusto.
La mia parentesi è malata e io sto male.
Voi arriverete con questi colori minimi e trasparenti,
mentre io mi sentirò sempre più pesante.
Occupo spazio, sento il peso della mia carne.
Un peso avvolto e strizzato dal nero
scuro lembo di cellule sbagliate, elementi d’altro.
Potrei tentare l’accettazione, l’accoglienza
forse lui rientrerebbe nella norma femminile
potrei tentare l’eliminazione totale, il ripudio ossessivo, e perdere la condizione del mio corpo.
Potrei coprire la mia pelle di finti ormeggi e camminare nella finzione, nascosta da altri.”
Pantaloni senza passi
“cammino tra pance infinite,
nude si allargano
lisce e perfette
scivolo tra la loro pelle
e mi copro
mi copro di carte
tante carte bianche mi arrotolo intorno alla vita.
le pelli si scoprono, io mi vesto.
pelli lisce e lucenti.
io mi sgretolo.
nella stanza, lontano,
scivolano via i cotoni sicuri.
sono io, sola e nuda.
mi riconosco ma non mi capisco ancora
guardo i fili intrecciati dei miei rifugi.
non ci sono più vestiti che mi appartengono,
voi girate porte infinite, comprate i vostri rifugi senza farvi
scegliere da loro
mentre io copro la mia pelle incompresa…”
corazza
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