Paolo Zanchetta
In viaggio …
Poesie lungo il cammino
STRADE
Strada che vai,
dove porterai?
Vicolo che t’inoltri,
quali altri
segreti nascondi
nei tuoi piccoli mondi?
Contrada paesana
chi nascondi nella tana?
Carreggiate del mondo,
dove uscite?
Chi vi sta percorrendo?
Quante vite
a grande costo
avete nascosto!
FIORE SELVAGGIO
Fiore selvaggio
intriso di colore,
del Sole sei raggio
della vita sapore,
scintilla nel cielo
canzone anche breve
donna col velo,
vestita di neve,
amore nel gioco,
tigre contro il fuoco
adoro il sorriso
che accendi sul viso,
ma mi incute timore
ogni lacrima di dolore
versata sul prato
in un rapporto finito
come non fosse mai nato,
legato ad un dito.
UNA NUOVA STAGIONE
Quando la voce si alzerà
e il popolo fiero avanzerà
il paese pian, piano riceverà
una nuova stagione che non morirà,
ognuno crescerà con la gioia nel cuore
libero verso un’idea che non muore
capace di tramutare la rabbia in amore
sincero, spontaneo per la propria terra
che ora soffre ogni giorno qualche assurda
guerra,
la giustizia anche lei trionferà,
il ladro, l’assassino e ogni malfattore il
capo chinerà,
consapevole della libertà
ogni persona esprimersi potrà,
sarà coinvolta nella lotta appieno
per far avvenire la pace e un mondo
sereno.
DOV ’E’
Dov’è quella donna
che mi sfidò,
si tolse la gonna
e mi baciò ?
Dov’è il sorriso
che ora non c’è più
sul dolce viso ?
Dov’è finita
la voglia di stare
vicini in vita
continuando ad amare ?
Dov’è la passione
e il forte bruciore ?
La nostra canzone
arriva dal cuore,
ma se tutto l’amore,
per te più non vale,
che cosa è successo:
“ T’ho fatto del male
con sogni di sesso ? “.
Dov’è la mia storia
con te vissuta ?
La tua memoria
si è forse perduta ?
Dov’è la mia donna
che, spoglia di gonna,
mi ha baciato,
e a lei incatenato.
ODORE
DI
LAGO
Odore che vieni, odore di lago
ricordi le antiche popolazioni,
e, con il potere, forse da mago,
riporti alla mente mille canzoni
nel tempo perse tra l’acqua azzurra
che con te e il vento anche lei sussurra,
racconta di barche, sogni e pensieri
intrappolati, di un lontano ieri.
Odore che passi, imbrattando le tele,
ad ogni barca profumi le vele;
per qualsiasi ragazzo, adulto, anziano
doni l’illusione di esser gabbiano
che vola libero tagliando il vento
e vive felice in qualunque momento,
odore che vieni, odore che vai:
domani, chissà cosa regalerai….
VIAGGIATORE
NELLA LUCE DELLA SERA
Sono giunto
a destinazione
un poco unto
di disperazione,
il cuore
dolore
prova nel profondo,
perché si è staccato
dal piccolo mondo
suo, tanto amato.
Sono arrivato
io, il viaggiatore,
ho lasciato chi
mi ha dato calore,
donna mia…anch’io ho un cuore.
Tra le luci della sera
s’innalza dalla chimera
la piccola preghiera
di chi chiede con fervore
pace, bene, tanto amore
per riempire i vuoti del cuore,
lo sguardo del credente
è rivolto al crocifisso
quasi a dire “ti offro il mio niente,
Tu aiutami lo stesso”…
Nel silenzio della sera
scende lieve sulla chimera
lo Spirito che dona coraggio
per vincere ogni miraggio,
continuare con forza il viaggio.
UNA FESTA CHE VALE
Sentivo emozioni, e,
per strade canzoni
mi entravano nella pelle
in quella notte di stelle.
Giù per le vie
le compagnie
portavano messaggi
di Pace, anche raggi
di speranza
in ogni stanza.
Provavo calore
e un brivido in cuore,
ma era amore.
C’era amore
in me e in tutti
nel cuore.
Sentivo emozioni, e,
per strada canzoni
di una festa che vale
ed era il Natale.
MEDJUGORJE
Su terra benedetta,
silenziosa, fra i monti
s’erge Medjugorje.
Ogni giorno
un fiume di pellegrini
visita questo paese.
Lì si avverte
nella quiete di preghiera
una presenza vera.
Dal 1981 la videro
in sei la Vergine bella,
Maria, nostra stella.
Ella là richiama
da anni oramai
molti a conversione.
Se stanco sei
delle cattiverie
volgi lo sguardo a Lei.
Ella ti proteggerà
donandoti la forza
per cambiare vita.
E lì, in quel paesino
ti sentirai bambino
cullato dalla Sua presenza.
SOLO UNA GOCCIA
Sono una goccia
che scava la roccia e
può modellare
la pietra del cuore
cercando di far risaltare l’amore,
sono solo una goccia
che bagna la terra,
portata dal libeccio
in zone di guerra
per spegnere il fuoco
acceso dall’uomo,
magari per poco
rilasciare il mio dono
un po’ di speranza perché oltre
l’oblio
c’è il Paradiso, l’amore di Dio.
TI LASCIO UNA POESIA
Ti dono una poesia
con un po’ d’amore,
t’accompagni e, ovunque tu sia
scaldi il tuo cuore,
ti lascio anche allegria
perché spazzi via
ogni malinconia,
infine una parola
“VOLA”, sì vola
nel cielo azzurro
lontano dalla guerra,
ascolta il sussurro
di nostra madre Terra
che vuole riposare,
essere migliore,
perciò su lei dobbiamo versare
un po’ del nostro Amore.
ERANO …
OGNI SENTIERO
Era una donna
con animo gentile,
diventò nonna
e un giorno di Aprile
nell’immenso volò.
Era un uomo
molto buono,
colui che ieri
i verdi sentieri
attraversò.
Era un bambino
di nome Gino,
aveva tre anni,
ma ora non più,
con Gesù gioca
lassù, lassù.
Erano umani e
come gabbiani
sono migrati
verso il Sole,
furono amati.
Adesso il Dio Amore
a loro apre il suo
immenso cuore.
Erano uomini,
donne, ragazze
di varie razze,
ma ogni giorno
si chiude un destino
per cominciare
un nuovo cammino.
Si diceva, ma è anche vero
che ogni piccolo sentiero
in sé racchiude storie antiche
e memorie scolorite.
Quel vicolo fu calpestato
da un cavallo col suo soldato;
alcune ruote l’ hanno segnato
poi pioggia tracce ha cancellato.
Si parlava, ma è anche vero
che cancellando un sentiero
svaniscono assieme storie
volti, vite e memorie.
IL POTERE DELLA FANTASIA
Il potere della fantasia
è più forte della magia,
può portarti in un mondo fatato
dai carri armati mai calpestato,
su un unicorno dalle ali bianche
o sul dorso di tartarughe stanche.
Il potere della fantasia
è più forte della magia,
si muove coi sogni anche banali,
ti trasporta tra stretti canali
per poi finire in un ciclone…
di colpo ti svegli, era un’illusione.
E DI NOTTE
E’ sempre triste il pensiero
che passa nella nostra mente
quando il Sole ad Ovest scende
e, striscia in avanti il nero
manto della notte, tappezzato
dalle stelle grandi e luminose.
E di notte con la Luna
ti puoi sentire più che amato
se un angelo hai vicino
che ti illumina il cammino,
e di notte, sai, l’amore
può anche bruciare il cuore.
E di notte puoi dormire
o cercare di capire
di un amore il mistero
“come mai affolla il pensiero ?”…
e di notte il calore
è un potente motore.
2012
L’INIZIO DI UN’AVVENTURA
Siamo ormai nel 2012 e continuo, nonostante tutto, a scrivere poesie. Pensare che tutto è iniziato durante l’anno scolastico
1999-2000. Durante una lezione di italiano la prof ci aveva chiesto “ Scrivete a testa una poesia”. Fino a quel momento non
ne avevo mai scritto una, perché mi sembrava di essere senza parole. Ho provato allora a rivolgermi a mio fratello Enrico (
ha iniziato a scrivere poesie prima di me ) . Leggendo una delle sue rime che parlava di guerra, ho notato la stesura delle
frasi. Così semplice, che mi hanno fatto affermare “ Se c’è riuscito lui non vuol dire che non debba riuscirci anch’io !”. Da
quel momento provai a svuotare le mie idee su fogli volanti. Era un po’ difficile. Alla fine è riuscita a prender vita STOP ALLA
GUERRA, versi in cui riecheggia tutta la mia anima critica contro i mali della battaglia provocata dagli umani. Il secondo testo
poetico è stato SEMPRE NOMADI dedicato all’omonimo gruppo. Qualche giorno dopo mi sono gettato su fogli bianchi e ho
scritto poesie, ma non perché volessi io, le parole uscivano da sole e sentivo il dovere di imprimerle su un foglio di carta
bianco. A dire il vero non tutte le prime mi sono piaciute, mancavano di qualcosa, forse di senso, è come fossero cazzate a
catena in cui chi le leggeva si perdeva in un groviglio di idee e usciva fuori pista. La prima vera e propria poesia è stata
secondo me CRUDA, SCURA…. GUERRA, mi è piaciuta molto ( ed ancora oggi è la mia preferita ) tanto da farla pubblicare sul
giornalino parrocchiale, sono rimasto soddisfatto perché ho ricevuto complimenti, finalmente ho fatto conoscere le mie idee
a tutto il paese. Anche adesso continuo a scrivere poesie, alcune le ho già raccolte in due libri uno uscito nel 2006 dal titolo
UN GERMOGLIO E’ SPUNTATO TRA LE ROCCE ed edito dalla casa editrice I fiori di campo, l’altro dal titolo RITORNARE A VOLARE
uscito nel 2011 edito da Aletti editore. Alcune poesie che ho scritto contengono anche temi contro il Governo e i grandi
politici, sì, proprio loro che stanno nelle belle ville e sparano un sacco di idee e quasi mai le mantengono, è il caso di ci tare
STORIA DEL GOVERNO SPILORCIONE e SIAMO IDEE, due poesie in cui non solo io mi sento partecipe ma anche tutte quelle
persone che con i loro discorsi mi hanno aperto la mente verso un mondo complicato e per i giovani difficile da capire. Mi
vengono bene anche le frasi d’amore, mi piace parlare di vita quotidiana dei miei sogni, illusioni e utopie. Per concludere e
dire tutto io considero la poesia un modo di raccontare quello che con le parole non riesco a dire, ogni semplice frase anche
banale è parte del mio piccolo e grande mondo , tanto che di giorno in giorno non riesco mai a portare a termine le scoperte
in esso, la vita mia e credo anche quella degli altri è un mare talmente vasto e difficile da esplorare.
Paolo Zanchetta
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