Convegno Nazionale SIFET 2010
IL CATASTO NEL 2010: DALLA TOPOGRAFIA ALLA GEOMATICA
Cagliari - Sighientu Village 16 -18 Giugno 2010
ANALISI DELLE SERIE TEMPORALI DI DATI PROVENIENTI
DALLA RETE DI STAZIONI PERMANENTI DELL’UNIPA
G. Dardanelli, V. Franco, M. Sciortino
Dipartimento di Rappresentazione, Università di Palermo, viale delle Scienze - 90128 Palermo
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La sperimentazione è stata finalizzata all’analisi dei dati acquisiti dalle stazioni
permanenti durante l’arco temporale compreso tra la GPS weeks 1490-1542 e
corrispondente al periodo tra Luglio 2008 e Luglio 2009.
L’analisi di serie temporali di coordinate provenienti da stazioni GNSS risulta un
utile strumento da applicarsi, con diverse finalità, sia a monte che a valle del
processo di trattamento dei dati misurati. L’analisi di serie temporali trova la sua
principale applicazione, in ambito geodetico, nell’analisi delle deformazioni e nella
definizione del datum, che, nella più moderna accezione è espresso a quattro
dimensioni e considera anche la coordinata temporale. La SP di Alcamo non è stata
presa in considerazione, poiché è stata solo recentemente aggregata alla rete e quindi
non si dispone ancora di un range adeguato di dati.
Le SP di Prizzi e Trapani, presentano serie temporali nelle quali i
risultati si dispongono in maniera molto più casuale; quelle di
Agrigento e Partinico un andamento chiaramente definito.
Il trattamento preliminare dei dati acquisiti
è stato effettuato con tre software, due dei
quali sono correntemente utilizzati in
ambito internazionale per il pretrattamento
dei dati GNSS: TEQC dell’UNAVCO,
QC2SKY del Politecnico di Torino e
Network Deformation Analysis Lite (NDA)
della Galileian Plus s.r.l.
La correzione dell’errore ionosferico è stata effettuata con il
modello di Euler e Goad; al fine di incrementare la precisione
nelle stime si è scelto successivamente di usare i dei coefficienti
Klobuchar-style calcolati dal CODE della Università di Berna.
Tutte le stazioni permanenti presentano
ottimi valori per ciò che riguarda i
parametri considerati nell’analisi di qualità.
Anche i valori di multipath e Signal to
Noise Ratio risultano molto bassi, quindi
ottimali, su entrambe le frequenze portanti.
I migliori risultati si ottengono dalle SP di Caltanissetta e Palermo
con serie temporali aventi andamento lineare pressappoco
orizzontale, indicativo del fatto che i siti di installazione non hanno
subito, durante l’arco temporale, deformazioni.
Per la stima delle coordinate delle SP della
rete è stato utilizzato il software Network
Deformation Analysis (NDA), nella
versione Professional.
La correzione del ritardo troposferico è
stata effettuata con i modelli di
Saastamoinen e di Hopfield modificati con
la mapping function di Niell.
Per le SP di Termini Imerese e Campobello di Mazara, entrambe
appartenenti alla RDN, si è ottenuto dal calcolo un numero
inferiore di stime. Mentre per la prima è stato possibile ricavare un
chiaro andamento rettilineo, per la seconda ciò non è stato
possibile a causa della variabilità dei valori ottenuti.
Dall’analisi dei risultati ottenuti, si è dimostrato che, a parità di
modello ionosferico, la scelta del modello troposferico di
Saastamoinen e la scelta del modello di Hopfied, entrambi
modificati con la mapping function di Niell, risulta essere
ininfluente sia sui valori delle stime delle coordinate delle stazioni
permanenti che sui valori delle precisioni delle stesse.
Evidente è invece la dipendenza delle stime dalla scelta del
modello ionosferico che può trovare spiegazione nel fatto che, per
la sua formulazione, il modello di Euler e Goad utilizza i dati
acquisiti dalle SP attraverso algoritmi con coefficienti broadcast.