La politica di bilancio
e la legge finanziaria
Everything should be made as simple
as possible, but not simpler
Albert Einstein
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Ricordiamo che gli strumenti di politica
economica macro sono:

La politica monetaria, che si attua
soprattutto attraverso:
Controllo della quantità di moneta
 Variazione dei tassi d’interesse


La politica di bilancio (fiscal policy)
che si attua soprattutto attraverso:
Politica della spesa pubblica
 Politica delle entrate

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La politica di bilancio



E’ responsabilità del potere esecutivo, ai vari livelli.
Nel governo, ne erano investiti I ministeri del
Bilancio, del Tesoro e delle Finanze, oggi unificati
nel Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef).
Il controllo della politica di bilancio è prerogativa
fondamentale del potere legislativo (i parlamenti
sono nati per questo)
L’articolo 81 della Costituzione stabilisce l’obbligo di
copertura delle nuove spese.
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Il bilancio consolidato delle
amministrazioni pubbliche comprende:

Amministrazione centrale e cioè:




Amministrazioni decentrate:



Amministrazione dello Stato
Cassa depositi e prestiti
Anas e altri enti (Cnr, Enea, ecc.)
Regioni, Province, Comuni
Asl, Camere di Commercio, Università
Enti di previdenza
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Schema del conto consolidato
USCITE
 Consumi collettivi
 Prestazioni sociali
 Interessi passivi
 Altre uscite correnti
= Uscite correnti
ENTRATE
 Imposte indirette
 Imposte dirette
 Contributi sociali
 Altre entrate correnti
= Entrate correnti
Investimenti fissi lordi
 Altri trasferimenti in conto
capitale
= Totale uscite in conto
capitale
= TOTALE USCITE
COMPLESSIVE


Imposte in conto capitale
 Altri trasferimenti in conto
capitale
= Totale entrate in conto
capitale
= TOTALE ENTRATE
COMPLESSIVE
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I disavanzi da tenere sotto controllo



Disavanzo totale: saldo tra uscite e entrate
Disavanzo corrente: saldo tra uscite e entrate
correnti (“giustifica” i deficit per investimento)
Disavanzo primario: saldo tra uscite e
entrate, al netto delle uscite per interessi (è
una misura importante quando c’è un forte
onere per interessi sul debito pubblico)
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Il finanziamento della spesa pubblica



Mediante imposte
“Stampando moneta”, cioè in pratica
attraverso un aumento della base monetaria
operato dalla Banca centrale per coprire
spese del Tesoro (dopo il “divorzio” non è più
un obbligo per Bankitalia)
Con la politica di deficit spending finanziata
dal ricorso al mercato (Bot e CCt)
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Contabilità di competenza e di cassa


Il bilancio di competenza si riferisce a spese e
entrate di pertinenza di un dato anno.
Il bilancio di cassa fotografa gli effettivi flussi dal
“portafoglio” pubblico.
 Ritardando o anticipando pagamenti, il MEF
gestisce la cassa.
 Il ritardo delle spese effettive da luogo ai residui
passivi
 Le relazioni di cassa vengono presentate ogni tre
mesi e sono molto importanti per verificare
l’effettivo andamento della spesa pubblica.
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I vari tipi di prelievo fiscale




Le imposte indirette agiscono sugli scambi di beni
(come l’Iva) o sul loro possesso (come l’Ici che è di
fatto un’imposta patrimoniale). La loro variazione ha
forti effetti sui prezzi
Le imposte dirette incidono sul reddito annuale: sono
normalmente progressive. Se sono troppo pesanti
diventano un disincentivo all’imprenditorialità.
Le accise sono relazionate alla produzione:
esempio, imposta di fabbricazione sugli oli minerali.
Le tasse sono il corrispettivo per una prestazione o
una concessione (esempio, tassa sulla spazzatura)
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Il patto di stabilità (Maastricht)



I paesi dell’area euro sono impegnati a una
progressiva riduzione del rapporto deficit/Pil. La
violazione di questo vincolo comporta pesanti
penali. Ma il vincolo è stato ammorbidito.
Devono mantenere inoltre al di sotto del 60% il
rapporto tra stock del debito e Pil .Per paesi come
l’Italia conta il “percorso” di rientro.
Si discute se questi criteri, soprattutto il primo, sono
troppo vincolanti perché non lasciano spazio a
politiche anticongiunturali, di emergenza (crisi) o di
investimento.
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Possibili modifiche al patto di stabilità



Non si conteggiano le spese in conto
capitale: ci sono però problemi sulla
contabilizzazione
Si introduce una diversa flessibilità sulla base
del rapporto debito/Pil: soluzione disastrosa
per l’Italia
Si affida alla Commissione o a un soggetto
esterno (agenzia per l’Innovazione?) la
realizzazione degli investimenti fuori patto
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Il “percorso” della politica di bilancio


Entro il 30 giugno il MEF presenta il Dpef
Entro il 30 settembre si presentano:




Entro il 31 dicembre il Bilancio e la Finanziaria devono
essere approvati dal Parlamento



Il bilancio dello Stato per l’anno successivo (pluriennale)
La legge finanziaria ed eventuali “collegati”
La relazione previsionale e programmatica
In caso contrario, per un massimo di quattro mesi, si fa ricorso
all’”esercizio provvisorio”.
A fine marzo il Mef presenta la Ruef, Relazione unificata
sull’economia e la finanza pubblica, che contiene il
consuntivo dell’anno che si è chiuso e la stima aggiornata del
fabbisogno pubblico.
Ogni tre mesi la Ragioneria presenta la Relazione di
Cassa
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La legge finanziaria



Regolata dalla legge 468 del 78 per introdurre
le variazioni al bilancio dello stato
corrispondenti alle esigenze di politica
economica
Era diventata un minestrone, snaturata dalle
pressioni lobbistiche. E’ stata riformata nell’88,
ma le pressioni si sono spostate sui “collegati”
Nel ‘98 nuova impostazione, più ampia, ma
comunque mirata a delimitare la “competenza”.
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I provvedimenti collegati



Contengono disposizioni di settore
Possono anche non avere effetti immediati
sulla spesa, ma contenere norme che
modificano strutture e organizzazioni
Possono contenere deleghe al governo
Questa distinzione è in realtà più teorica che
pratica.
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Per approfondire la politica di bilancio…

Un testo specifico:
Da Empoli e altri – Il Bilancio dello Stato. La
finanza pubblica tra governo e parlamento – Il Sole
24Ore
Sui siti del governo:
http://www.governo.it/GovernoAzione/politiche_econo
miche/
http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/FinanzaPu/index.asp

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