LA FORMAZIONE DEI PIANETI 1) Il Sistema Solare: proprieta’ fisiche e dinamiche dei pianeti, in particolare dei pianeti giganti. 2) Dai dischi circumstellari ai pianeti. I vari stadi del modello standard di formazione planetaria. Dati osservativi e modelli teorici. Pianeti Asteroidi Comete SATELLITI: menzione speciale a Titano!! Il piu’ grande dopo Ganimede con spessa atmosfera. R = 2575 km = 1.88 g / cm3 M ~ 0.02 M Terra T sup ~ -178 C P ~ 1.48 bars Immagini di Huygens. C’e’ mare di idrocarburi? PIANETI TERRESTRI: ROCCIA E METALLI Pianeta Terra Mercurio Venere Marte Diametro equatore(Km) 12756 4878 12104 6794 Densità (kg/m') 5517 5500 5250 3933 Mass a(Terra=1) 1 0.055 0.815 0.107 Gravità (Terra=1) 1 0.38 0.903 0.38 Velocità di fuga (km/s) 11.2 4.3 10.36 5.03 Distanza dal sole (UA) 1.00000 0.38710 0.72333 1.52369 149.6 57.9 108.2 227.9 1 0.241 0.615 1.88 29.79 47.89 35.03 24.13 10 127 457 63 Distanza dal sole (106 Km) Periodo orbitale (anni) Velocità orbitale (Km/sec) Temperature superficie (C) PIANETI GIGANTI: GAS, GHIACCIO, ROCCIA Pianeta Giove Saturno Urano Neptuno 142796 120000 50800 48600 1330 706 1270 1700 Massa (Terra=1) 318.832 95.162 14.536 17.139 Gravità (Terra=1) 2.643 1.159 1.11 1.21 Velocità di fuga(km/s) 60.22 32.26 22.5 23.9 Distanza dal sole (UA) 5.20248 9.53884 19.18184 30.05798 Distanza dal sole (10 6Km) 778.3 1427 2869 4497.1 Periodo orbitale (anni) 11.867 29.461 84.013 164.793 Velocità orbitale (Km/sec) 13.06 9.64 6.81 5.43 -148 -178 -213 -213 Diametro equatore (Km) Densità (kg/cm(3)) Temperature superficie (C) LA FORMAZIONE DEI PIANETI Modello standard per il Sistema Solare 1) Disco circumstellare composto da gas e polvere 2) Dalla polvere si formano i planetesimi (D>1-10 km) 3) Collisioni e accumulazione gravitazionale 4) Formazione pianeti terrestri e nucleo dei Pianeti giganti 5) Collasso del gas: involucro dei pianeti giganti Formazione planetaria: riassunto 1. Formazione del disco 4. Formazione pianeti terrestri 2. Sedimentazione della polvere 5. Formazione dei pianeti giganti 3. Formazione dei planetesimi 6. Dissipazione del disco Disco di polvere, l’eta’ della stella e’ tra i 10-100 Myr: fase finale di formazione dei pianeti, debris disk. Dischi attorno a stelle giovani: dalla polvere si stanno formando i planetesimi che daranno origine ai pianeti. FORMAZIONE DEI PLANETESIMI DALLA POLVERE DEL DISCO Velocita’ di discesa nel piano mediano del disco lungo l’asse z (gravita’) VZ= (n2 z R) / ( g cs) • cs = velocita’ del suono • g = densita’ del gas 10-9 g/cm3 n = ( G M ٭/ r )½ R = raggio della particella Per 1 m td 107 anni > eta’ della nebula !!! Collisioni sticking chimico crescita in dimensioni vz R td 104 Disco di materiale solido con particelle 1-100 mm Formazione dei planetesimi ? Instabilita’ gravitazionale (Goldreich & Ward 1978) Mp 16 2 G2 s3 / n4 1 – 10 km a 1 AU TURBOLENZA!! La polvere trascina il gas a VK. Crescita continua fino a 1-10 km. Attenzione al drfit veloce verso la stella. 1 m impiega 100 anni. Sticking chimico e meccanico? Turbolenza? Vortici (Tanga et al. 1996) planetesimi crescono rapidamente nei vortici per instabilita’ o sticking Simulazione che mostra come si possano formare planetesimi per coagulazione durante la sedimentazione verso il piano mediano. Importante e’ il calcolo delle velocita’ relative che dipendono dall’interazione con il gas e la dimensione delle particelle di polvere. Importante e’ la risoluzione verticale perche’ i corpi piu’ grossi tendono a concentrarsi verso il piano mediano. Alcuni miliardi di planetesimi ruotano attorno alla protostella su orbite Kepleriane I planetesimi collidono e formano oggetti piu’ grossi fino ai pianeti e il nucleo dei pianeti giganti. Asteroidi e comete sono i planetesimi residui della processo di formazione planetaria Planet building code: modello numerico per simulare l’accumulazione planetesimale e stimare: 1) temposcala del processo 2) runaway growth 3) le masse finali e le orbite finali dei pianeti 4) la massa del nucleo dei pianeti giganti (collaborazione con PSI di Tucson). Anche al presente si hanno collisioni nella Main Belt tra asteroidi, pero’ sono ad alta velocita’ perche’ le eccentricita’ ed inclinazioni sono elevate (non si sa’ ancora bene perche’ dato che gli asteroidi si sono formati da un disco). Le collisioni generano le famiglie di Hirayama Modelli idrodinamici per studiare l’outcome delle collisioni tra corpi rocciosi. Velocita’ relative tra i planetesimi: le equazioni V2 = (5/8 e2 + 1/2 i2 ) V2K Velocita’ quadratica media Equazioni di Stewart & Wetherill (1989) per descrivere la variazione della V1 di una popolazione di massa m1 a causa di interazioni con una popolazione di massa m2 e V2. Contributo dovuto a scattering gravitazionale: eq. FokkerPlanck. Collisioni inelastiche con eq. di Boltzmann. A = 3/4 ½ ( G2 / V1) V12-3 v2 ln ….....Stirring viscoso dovuto agli incontri gravitazionali a 2 corpi B = ½ (m2 (v12 – v22) + 2 m1 v12) ….. Stirring viscoso dovuto a collisioni inelastiche d V1 / dt = A + B + C + D + E C = - ½ (R1 + R2)2 V12 ……… Riduzione dell’energia termica causato da collisioni inelastiche D = 4 ½ L G2 (m2 v22 – m1 v12) ….. Riduzione dell’energia termica per frizione dinamica (equiripartizione dell’energia) E = - CD / (2m) g Vgas R2 Gas drag. V relativa fondamentale per modellare collisioni che a loro volta determinano la velocita relativa!!! Velocita’ relative elevate possono essere critiche per la formazione dei pianeti! 1) Il caso degli asteroidi: Giove si e’ formato in tempiscala brevi (< 106 anni)? 2) Pianeti attorno a stelle di sistemi binari. Le perturbazioni secolari della stella compagna fanno crescere e e quindi aumenta V. I casi di Cephei e Centauri Combinazione di gas drag e perturbazioni secolari: allineamento dei perieli!! Le velocita’ relative si riducono in maniera drammatica e quando avviene una collisione si ha accrescimento invece che frammentazione o craterizzazione. Planet building code che simula la formazione dei pianeti terrestri del sistema solare Runaway growth: se la vi media e’ minore della vf, allora la sezione d’urto: b2 = (a1 + a2)2 (1 + vf2/vi2) a2 vf2; vf2 a b2 a4 I corpi piu’ grandi hanno una sezione d’urto che cresce piu’ rapidamente. Runaway growth Formazione di protopianeti Fase dei Grandi Impatti (formazione della Luna). I protopianeti a causa delle mutue perturbazioni gravitazionali aumentano le proprie eccentricita’ e le orbite si intersecano: collisioni tra i protopianeti. Mp = (4 B r2 Σs / 3 M½ )٭ isolamento dinamico Massa di separazione e B ≈4 (numeri di sfere di Hill) rH = r (mp / 3 M )٭1/3 Σs densita’ superficiale dei planetesimi M ٭Massa della stella Mp ≈ 0.05 M 1 AU Mp ≈ 1.4 M 4 AU Influenza della e di Giove sulla e finale dei pianeti e contenuto di acqua. Simulazioni a N-corpi per la formazione dei pianeti terrestri. Origine della Luna per un giant impact. Il proiettile era forse delle dimensioni di Marte. La Luna si riaccumula dal disco di debris intorno alla Terra. Accumulazione planetesimale in protopianeti t 1 – 5 Myr (pianeti terrestri), ≤ 1 Myr (pianeti giganti??) Stadio dei "grandi Impatti": t 1-100 Myr a seconda della densita’ superficiale del disco s (formazione della Luna). "Gas infall" sui pianeti giganti (t 103-104 anni). Pianeti terrestri (rocciosi) Condensano materiali refrattari (silicati, metalli) Ms / Mg 1/240 Pianeti giganti Involucro: gas (H, He..) Core: roccia + ghiaccio; 4 UA (Frost line) T 170 K Condensano ghiacci H2O, CH4, NH3 Ms / Mg 1/60 STRUTTURA DEI PIANETI GIGANTI Giallo: idrogeno molecolare Rosso: idrogeno metallico Blu: ghiacci Nero: roccia Sorgente di energia: sedimentazione dell’He Y = He mass mixing ratio Giove: Y=0.238 ± 0.007 Saturno: Y=0.140 ? Sole: Y=0.280 ± 0.005 IL NUCLEO (CORE) Modelli idrostatici basati su osservazioni e missioni spaziali. Dati di input: campo gravitazionale del pianeta campo magnetico emissione di energia pressione e temperatura superficiali elementi chimici nell’atmosfera mixing ratios ........ Lo stesso modello puo’ essere applicato ai pianeti extrasolari. Calcolo delle temperature e raggi dei vari pianeti (www.obsnice.fr/guillot). Evoluzione nel tempo di un ‘Hot Jupiter’ Problemi del modello standard nel Sistema Solare: Poca massa al presente nella Kuiper Belt Tempi di formazione di Urano e Nettuno troppo lunghi ( 1 Gyr) Troncamento della nebula oltre Saturno e migrazione di Urano e Nettuno verso l’esterno (Thommes et al. 2000; Weidenschilling et al. 2004). Tempi scala per la formazione di U-N comparabili con quelli di G-S, meno massa nella Kuiper Belt. MODELLO DI FORMAZIONE PER INSTABILITA’ DEL DISCO Tempi scala di formazione: 102-103 anni Non funziona per il sistema solare (Saturno troppo piccolo, Urano e Nettuno troppi ghiacci) Risultati di calcoli con un modello idrodinamico gravitazionale e radiativo 3D (Boss). Mdisco = 0.106 Msun, T(10 AU) = 50 K ALCUNI DEI PROBLEMI APERTI NEL SISTEMA SOLARE La mancata formzione di un pianeta nella regione asteroidale Temposcala della formazione di Giove. Core? Cosa ha indotto alte e e i nella regione asteroidale? Evoluzione collisionale degli asteroidi La formazione di Urano e Nettuno. Migrazione? Origine della struttura dinamica della Kuiper Belt (scattered disk, Plutini, disco ‘caldo’ e ‘freddo’.... Massa, dimensioni e struttura della nebula presolare (MMSN?..) Alte inclinazioni degli asteroidi Troiani di Giove IL meccanismo generale di cattura dei Troiani. Origine dei satelliti irregolari dei pianeti Origine dei NEA La Oort cloud? 4 AU 1 AU 4 AU 1 AU