Luglio 2013
Stefano Monteleone
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ARGOMENTO PROGRAMMAZIONE
CLASSE TERZA
SETTORE ECONOMICO
INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE,
FINANZA E MARKETING
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
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PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
Argomento – Classe - Indirizzo
PREREQUISITI
CONOSCENZE ABILITÀ
COMPETENZE
OBIETTIVI
CONOSCENZE ABILITÀ
COMPETENZE
TEMPI
STRATEGIE DIDATTICHE
BES - DSA
STRUMENTI DI VERIFICA
ATTIVITÀ DI RECUPERO
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PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
DELL’UNITA’ DIDATTICA
Considerare:
- Programma ministeriale
- Programmazione disciplinare individuale
- Programmazione disciplinare di materia
(Consiglio di materia)
- Piano dell’offerta formativa (POF) (Collegio
docenti)
- Coordinamento con il consiglio di classe
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INDICAZIONI DAL
CONSIGLIO DI CLASSE
SITUAZIONE GENERALE DELLA CLASSE: ALUNNI CON
OTTIME CAPACITA’, MA CHE PARTECIPANO IN MODO
DISCONTINUO AL DIALOGO EDUCATIVO - TRE
STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES):
 UNO STUDENTE DI RECENTE IMMIGRAZIONE
 UNO STUDENTE DSA – CON LIEVE DISLESSIA E
DISCALCULIA
 UNO STUDENTE CON GRAVE DISABILITA’ SEGUITO
DA UN INSEGNANTE DI SOSTEGNO
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PREREQUISITI – CONOSCENZE,
ABILITA’ E COMPETENZE:
PREREQUISITI – CONOSCENZE:
– conoscere la nozione di diritto reale e di
diritto di proprietà;
– conoscere la classificazione dei diritti reali;
(…)
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• PREREQUISITI - ABILITÀ:
– cognitive:
• analizzare, distinguere e confrontare il diritto di
proprietà e gli altri diritti soggettivi;
• acquisire una sufficiente capacità di esposizione dei
contenuti, sia nella forma verbale, sia nella forma
scritta;
• saper interpretare le diverse fonti normative;
– pratiche:
• saper reperire e consultare le fonti normative;
• saper reperire informazioni pertinenti (consultazione
siti Internet, consultazione quotidiani);
• saper risolvere semplici casi giuridici;
• realizzare una mappa concettuale
(CmapTools).
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• PREREQUISITI – COMPETENZE:
– comprendere semplici articoli di quotidiani;
– saper collegare gli argomenti studiati con altre
discipline (Diritto, Economia, Economia aziendale,
Informatica, Storia);
– saper collegare gli argomenti studiati con la realtà.
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OBIETTIVI - CONOSCENZE:
– conoscere le nozioni di usufrutto, uso e
abitazione;
– conoscere la classificazione dei diritti reali;
– conoscere le fonti normative.
(...)
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• OBIETTIVI - ABILITÀ:
– cognitive:
• analizzare, distinguere e confrontare i vari tipi di diritti
reali;
• acquisire una sufficiente capacità di esposizione dei
contenuti, sia nella forma verbale, sia nella forma
scritta;
• saper interpretare le diverse fonti normative;
– pratiche:
• saper reperire e consultare le fonti normative;
• saper reperire informazioni pertinenti (consultazione
siti Internet, consultazione quotidiani);
• saper risolvere semplici casi giuridici;
• saper consultare le sentenze.
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• OBIETTIVI – COMPETENZE:
– comprendere semplici articoli di quotidiani;
– saper collegare gli argomenti studiati con altre
discipline (Diritto, Economia, Economia aziendale,
Informatica, Storia);
– saper collegare gli argomenti studiati con la
realtà.
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Strategie operative e didattiche
Tipo di lezione:
frontale e partecipata
Strumenti didattici:
LIM (proiezione di contenuti, collegamenti a
siti internet istituzionali, grafici, analisi di
sentenze, strumento di verifica);
Soluzioni di casi concreti - problem solving;
Analisi di articoli di quotidiani;
Altri strumenti:
esercitazioni in classe, analisi testuale
(quotidiani), fotocopie di sentenze,
simulazioni (role playing).
Conclusione:
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ripasso in classe e dibattito guidato.
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TEMPI
• QUANDO?
Novembre - Dicembre
• QUANTO TEMPO?
5 ore
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CRITERI ADOTTATI NEL COOPERATIVE LEARNING:
- la composizione dei gruppi e’ decisa dal docente;
- massimo tre studenti per gruppo;
- il risultato del lavoro di gruppo contribuisce parzialmente alla valutazione finale;
- composizione in base ai seguenti criteri (“sociogrammi” = diagrammi che
agevolano il docente nella formazione di gruppi funzionali alla didattica, alla
socializzazione e all’inclusione) :
 competenze degli studenti;
 composizione eterogenea per genere (maschi e femmine);
 studenti più bravi e disponibili con studenti BES e DSA – (se grave
disabilità supporto dell’insegnante di sostegno;
 gli studenti di nazionalità straniera insieme a studenti di nazionalità italiana
e comunque non insieme a studenti della stessa nazionalità;
 gli studenti con capacità relazionali e di socializzazione più spiccate con
studenti più riservati e con difficoltà relazionali.
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Visita guidata (C.M. 291/1992)
AL CARCERE DI BOLLATE O AL TRIBUNALE DI
MILANO
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STRUMENTI DI
VERIFICA
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- Se verifica orale: interrogazione
su
tutta
l’unità
didattica con risoluzione di un caso concreto alla LIM, in
modo da coinvolgere la classe (casi giuridici, problem
solving, esercizi di economia, interpretazioni di grafici,
analisi di articoli di quotidiani di carattere giuridico ed
economico). Se si utilizza la LIM come strumento di
verifica, è possibile salvare gli elaborati degli studenti e
creare delle cartelle personali.
- Se verifica scritta:
prova semistrutturata (otto
domande semiaperte con risposta vincolata e due casi
concreti: casi giuridici, problem solving, analisi di
articoli di quotidiani di carattere giuridico).
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE
(secondo le indicazioni del
POF, del collegio docenti e del
consiglio di materia).
La griglia deve
essere spiegata agli
studenti.
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Fattori da considerare nella valutazione e da
indicare nella griglia di valutazione:
-
Conoscenze acquisite
Abilità e competenze acquisite
Progressi compiuti
Acquisizione del linguaggio specifico
Impegno e partecipazione all’attività didattica
(valutazione del risultato del lavoro di gruppo,
dell’impegno e della partecipazione).
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INTERVENTI PER RENDERE EFFICACE IL PROCESSO
DI VALUTAZIONE
Si spiega la griglia di valutazione agli studenti.
La correzione della verifica è supportata da giudizi
analitici.
Si procede ad una correzione generale della verifica in
classe e ad una correzione individuale degli errori su
richiesta degli studenti.
Vengono comunicate
successo/insuccesso.
agli
studenti
le
ragioni
del
Vengono spiegati agli studenti gli errori, in modo da
favorire la capacità di autocorrezione.
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE - 1
INDICATORI
CONOSCENZE:
CORRETTEZZA
E PERTINENZA
DEI
CONTENUTI
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MAX
PUNTEGGIO
6
LIVELLI
PUNTEGGIO
MANCANTI
1
LACUNOSE
2
PARZIALI
3
ESSENZIALI
4
QUASI
COMPLETE
COMPLETE
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6
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE - 2
INDICATORI
COMPETENZE
ESPOSITIVE: USO
DEL LINGUAGGIO
SPECIFICO E
PROPRIETA’
LESSICALE
ALTRE
COMPETENZE E
ABILITA’: USO
DELLE FONTI,
PROBLEM
SOLVING, LAVORO
DI GRUPPO
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MAX
PUNTEGGIO
LIVELLI
PUNTEGGIO
PARZIALI
0–1
COMPLETE
2
PARZIALI
0–1
COMPLETE
2
2
2
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ATTIVITA’ DI RECUPERO
RECUPERO IN ITINERE CON
ASSEGNAZIONE DI COMPITI
INDIVIDUALI DIFFERENZIATI,
IN BASE ALLE LACUNE E
ALLE DIFFICOLTA’
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BES: BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
DSA: DISTURBI SPECIFICI
DELL’APPRENDIMENTO
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NELLA CLASSE SONO PRESENTI TRE STUDENTI
CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI :
- UNO STUDENTE DI RECENTE IMMIGRAZIONE
- UNO STUDENTE DSA – CON LIEVE DISLESSIA
E DISCALCULIA
- UNO STUDENTE CON GRAVE DISABILITA’
SEGUITO DA UN INSEGNANTE DI SOSTEGNO
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STUDENTE DI RECENTE IMMIGRAZIONE
La normativa più recente parla di “allievi con altri bisogni educativi speciali (allievi afferenti alla area dello
svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale; studenti di recente immigrazione”).
(Normativa: D.P.R. 394/1999, Circolare Ministeriale 2/2010, Direttiva MIUR 27/2012, Circolare Ministeriale
8/2013).
Considerare i seguenti documenti:
• Piano Didattico Personalizzato individuale (PDP), che i docenti del consiglio di
classe sono chiamati ad elaborare;
• (Eventuale) Piano Didattico Personalizzato (PDP), riferito a tutti gli studenti con
BES, ma articolato in base alle esigenze individuali;
• Sono strumenti di lavoro in itinere per gli insegnanti, che hanno anche la
funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate.
Consentire l’utilizzo di strumenti compensativi:
- vocabolario;
- software di videoscrittura con correttore ortografico;
- formulari e appunti semplificati in lingua inglese.
Concedere misure dispensatIve:
- tempo aggiuntivo per le verifiche;
- griglia di valutazione personalizzata.
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STUDENTE DSA – CON LIEVE FORMA DI
DISLESSIA E DISCALCULIA
Considerare i seguenti documenti:
• Piano Didattico Personalizzato individuale (PDP), che tutti i docenti del
consiglio di classe sono chiamati ad elaborare;
• (Eventuale) Piano Didattico Personalizzato (PDP), riferito a tutti gli
studenti con BES, ma articolato in base alle esigenze individuali;
• Sono strumenti di lavoro in itinere per gli insegnanti, che hanno anche
la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento
programmate;
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Consentire l’utilizzo di strumenti compensativi:
- vocabolario;
- software di videoscrittura con correttore ortografico, software specifici dotati di
sintesi vocale in grado di leggere anche le lingue straniere;
- sintesi dei contenuti attraverso mappe concettuali e/o mentali e formulari;
- appunti su supporto digitale o cartaceo stampato preferibilmente con carattere Arial
(dimensione 12-14 pt);
- consentire l’uso del registratore.
Concedere misure dispensative:
- tempo aggiuntivo per le verifiche;
- griglia di valutazione personalizzata.
- nelle verifiche, prove su supporto audio e/o digitale;
- nelle verifiche scritte, ridurre il numero degli esercizi senza modificare gli obiettivi;
- limitare le verifiche scritte in tutte le materie tradizionalmente orali, consentendo
l’uso di mappe o ipertesti (PPT) durante l’interrogazione.
Per la discalculia, consentire l’uso di tavola pitagorica, calcolatrice, tabelle e
formulari, mappe procedurali, sia nelle verifiche scritte che nelle interrogazioni;
utilizzare prove a scelta multipla; evitare di chiedere lo studio mnemonico e
nozionistico in genere.
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STUDENTE CON GRAVE DISABILITA’ GRAVE FORMA DI AUTISMO
L’autismo è una disabilità con caratteristiche che hanno una vasta gamma di varianti.
difficoltà nel linguaggio o nella comunicazione, nelle relazioni sociali e nel
comportamento, spesso a causa di difficoltà sensoriali. I diversi livelli di autismo variano
da lieve a grave.
Considerare i seguenti documenti:
- DIAGNOSI FUNZIONALE (ASL)
- PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (PDF) (GRUPPO DI LAVORO
MISTO: ASL – DOCENTI – INSEGNANTE DI SOSTEGNO –
FAMILIARI)
- PEP (PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO - DIVERSIFICATO)
(GLHO: GRUPPO DI LAVORO OPERATIVO - ASL – DOCENTI –
INSEGNANTE DI SOSTEGNO - FAMILIARI) (PEI SE LIEVE O MEDIA
DISABILITA’)
E’ necessario coordinarsi e collaborare con l’insegnante di sostegno e
con il consiglio di classe.
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Interventi con i familiari:
• parlare con i familiari degli interessi dello studente e di come riuscire a
relazionarsi meglio; scoprire cosa lo studente sa fare bene e trovare
modi per aiutarlo ad usare queste capacità in classe.
Interventi con la classe:
• incoraggiare i compagni di classe a ignorare il comportamento
inadeguato e a fare complimenti allo studente quando contribuisce in
modo positivo;
• incoraggiare i compagni di classe a trovare modi per coinvolgere lo
studente; informali del fatto che, benché le persone autistiche possano
scegliere di passare il tempo da soli, essi possono desiderare di fare
amicizia;
• scegliere attività appropriate che comprendano l’interazione con i
compagni di classe; usare queste attività per favorire le amicizie e
l’inclusione;
• preparare un ambiente tranquillo in cui ci siano poche distrazioni;
• prendere in considerazione un “sistema di supporto” in cui un membro
della classe assiste la persona autistica, quando necessario (ad
esempio in caso di assenza dell’insegnante di sostegno).
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Interventi con lo studente:
• per ottenere l’attenzione di un bambino autistico, porsi alla sua
stessa altezza e pronunciare il suo nome;
• comunicare istruzioni brevi e semplici;
• quando si manifesta un comportamento inappropriato, ripetere la
regola; poi incoraggiare lo studente a impegnarsi in un’altra attività;
• ignorare le piccole interruzioni e lodare costantemente il
comportamento appropriato e i miglioramenti;
• utilizzare nella lezioni immagini, oggetti, fotografie e video; indicare
ogni immagine nel corso della spiegazione;
• è necessario capire che se le persone autistiche si impuntano su
un’idea o una domanda, sarà difficile dissuaderli finchè non
riceveranno una risposta e non si sentiranno soddisfatti;
• fornire frequenti interazioni e attività; è impensabile aspettarsi che
una persona autistica rimanga seduta per molto tempo ad ascoltare
attentamente;
• non insistere se il bambino vuole guardare invece di interagire.
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In base a quanto previsto dal PEI, e coordinandosi con l’insegnante di
sostegno, permettere l’utilizzo di strumenti compensativi e adottare
misure dispensative.
Consentire l’utilizzo di strumenti compensativi:
- Software di videoscrittura, sintesi dei contenuti attraverso mappe
concettuali e/o mentali e formulari, appunti su supporto digitale o
cartaceo.
Concedere misure dispensative:
- verifiche differenziate, preparate insieme all’insegnante di sostegno;
- tempo aggiuntivo per le verifiche;
- griglia di valutazione personalizzata;
- prove di verifica su supporto digitale;
- prove di verifica con esercizi semplificati;
- privilegiare quesiti a scelta multipla.
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NORMATIVA IN TEMA DI DISABILITA’, BES E DSA








Legge 104/92
Legge 53/2003
D.P.C.M. 18572006 “Certificazione della disabilità”
D.P.R. 122/2009 “Valutazione degli alunni disabili”
Legge 8 ottobre 2010, n. 170
DM 12 luglio 2011, n. 5669, Disposizioni attuative della Legge 8
ottobre 2010, “Nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico” e Linee Guida per il diritto allo
studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di
apprendimento.
Direttiva 27 dicembre 2012 – MIUR - “Strumenti di intervento per gli
alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per
l’inclusione scolastica“.
Circolare Ministeriale n. 8 – 6/3/2013 – Indicazioni operative sulla
Direttiva ministeriale “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione
scolastica”.
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Esperienze personali
Anno scolastico 2003 – 2004 – Istituto tecnico – settore
economico – Classe problematica (moltissimi studenti
stranieri di nazionalità diversa, molti studenti di recente
immigrazione) – Consiglio di classe attivo e disponibile
alla collaborazione – Soluzioni:
- disposizione dei posti decisa dal consiglio di classe: ogni
studente straniero affiancato da uno studente italiano;
- la scuola ha attivato corsi di italiano per stranieri e corsi di
recupero nel pomeriggio, più un’attività di doposcuola a
cui hanno partecipato i docenti del consiglio di classe.
- Strumenti compensativi …
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NOTE
• Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di
informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono
l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore
di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come
teoriche e/o pratiche.
• “Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di
usare know-how per portare a termine compiti e risolvere
problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del
pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano
l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
• “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare
conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo
professionale e/o personale; le competenze sono descritte in
termine di responsabilità e autonomia.
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NOTE – DSA: DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
•
•
Disgrafia: è dovuta a deficit di coordinazione motoria che rende
difficoltosi movimenti tesi ad un determinato fine. La mano scorre con
fatica sul piano di scrittura e l'impugnatura della penna è spesso
scorretta. Non si rispettano i margini del foglio, si lasciano spazi
irregolari tra i grafemi e tra le parole, non si segue la linea di scrittura e
si procede in “salita” o in “discesa” rispetto al rigo. La pressione della
mano sul foglio non è adeguatamente regolata; talvolta è
eccessivamente forte, talvolta è debole e la grafia è svolazzante. Il tono
muscolare è spesso irrigidito o, al contrario eccessivamente rilasciato.
Disortografia: è un disturbo specifico della scrittura che non rispetta
regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto, non
imputabile alla mancanza di esperienza o a deficit motori o sensoriali.
Le persone affette da tale disturbo sono intelligenti, ma commettono un
numero maggiore di errori nella scrittura. Tali errori si presentano nella
scrittura di: parole (sostituzioni, inversioni,assenza di doppie), frasi e
periodi (errori della struttura sintattica, cattivo uso dei tempi e dei modi
dei verbi, disordine temporale nella descrizione degli eventi). La
disortografia è, quindi, la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che
compongono le parole in simboli grafici.
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NOTE
• Dislessia: è la difficoltà a riconoscere e comprendere i segni
alfabetici associati alla parola. La sua principale manifestazione
consiste nella difficoltà che hanno i soggetti colpiti a leggere
velocemente e correttamente ad alta voce. Tali difficoltà non
possono essere ricondotte a insufficienti capacità intellettive, a
cause esterne o a deficit sensoriali. La dislessia si può
presentare in modalità molto diverse (scarsa discriminazione di
grafemi diversamente orientati nello spazio, scarsa
discriminazione di grafemi che differiscono per piccoli particolari
ecc.)
• Discalculia: (acalculia nei casi di estrema gravità) è una
difficoltà specifica nell’apprendimento del calcolo che si
manifesta in persone di intelligenza normale, che non hanno
subito danni neurologici. Le prestazioni aritmetiche di base
(addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione) risultano
significativamente al di sotto del livello atteso rispetto all’età.
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NOTE
• Cosa sono gli strumenti compensativi?
Sono strumenti che permettono di compensare la
debolezza funzionale derivante dal disturbo,
facilitando l’esecuzione dei compiti. Sono strumenti
compensativi la calcolatrice, le tabelle, i formulari, il
PC con correttore ortografico, il vocabolario, le
strategie di studio adattate ecc.
• Cosa sono le misure dispensative?
Riguardano la dispensa da alcune prestazioni (lettura
ad alta voce, prendere appunti,...), i tempi
personalizzati di realizzazione delle attività, la
valutazione (non viene valutata la forma ma solo il
contenuto) ecc.
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NOTE
• Rientrano nella più ampia definizione di BES tre
grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella
dei disturbi evolutivi specifici e quella dello
svantaggio
socioeconomico,
linguistico,
culturale. Ora la nuova direttiva amplia l’area dei
DSA a differenti problematiche quali, ad esempio, i
deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della
coordinazione
motoria,
dell’attenzione
e
dell’iperattività (quest’ultimi definiti con l’acronimo
A.D.H.D. - Attention Deficit Hyperactivity Disorder),
corrispondente all’acronimo che si usava per l’Italiano
di D.D.A.I. – Deficit da disturbo dell’attenzione e
dell’iperattività), nonché il funzionamento intellettivo
al limite, e introduce il tema dello svantaggio
socioeconomico, linguistico, culturale.
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