Montesquieu
Montesquieu…
…e la letteratura
LETTERE PERSIANE
Romanzo epistolare scritto nel 1721.E’
una satira violenta dei costumi francese
CONSIDERAZIONI SULLE CAUSE DELLA
GRANDEZZA E DELLA DECADENZA DEI ROMANI
…e la politica
Rifiuto del Machiavellismo come teoria
della politica intesa come arte di
governo
Politica vista come falsa scienza, perché i
politici, che posseggono soltanto le conoscenze
che derivano dalla politica, non conoscono le
vere cause che governano le società
Pubblicata nel 1734,è un’opera in cui usa come
metodo di studio l’analisi delle cause naturali,
umane, che rendono prospero uno stato e utili
le leggi e le istituzioni
…e la società
Non solo gli individui, ma anche le società hanno un
loro carattere:
-componente fisica -> clima
-componente morale -> leggi, religione, usi e costumi
Classifica le cause dello sviluppo storico in:
fisiche
-cause generali
morali
-cause particolari politiche
La morale diventa la cerniera che unisce il fisico con
il politico
Elabora una teoria dell’equilibrio e del bilanciamento
dei poteri, in quanto configura una formulazione
moderna dello stato misto in cui il governo dell’uno
si accompagna al governo dei pochi e dei molti
Le vere cause della dinamica sociale
sono da ricercarsi nel “carattere
comune” della società, nell’ “animo
universale”
SPIRITO DELLE LEGGI
Pubblicato anonimo a Ginevra nel 1748. Si tratta
di due volumi,trentuno libri; è una vera e propria
enciclopedia del sapere politico e giuridico
Il governo moderato è l’unico che garantisce la
libertà politica
-libertà politica -> la possibilità di fare tutto ciò
che è permesso dalle leggi
…e la letteratura
LETTERE PERSIANE
Romanzo epistolare scritto nel 1721.
E’ una satira violenta dei costumi francese.
CONSIDERAZIONI SULLE CAUSE DELLAGRANDEZZA
E DELLA DECADENZA DEI ROMANI
Pubblicata nel 1734,è un’opera in cui usa come metodo di studio l’analisi delle
cause naturali,umane,che rendono prospero uno stato e utili le leggi e le istituzioni.
SPIRITO DELLE LEGGI
Pubblicato anonimo a Ginevra nel 1748.
Si tratta di due volumi,trentuno libri;
è una vera e propria enciclopedia del sapere politico e giuridico
…e la politica
Rifiuto del Machiavellismo come teoria
della politica intesa come arte di governo.
Politica vista come falsa scienza, perché i
politici, che posseggono soltanto le conoscenze
che derivano dalla politica, non conoscono le
vere cause che governano le società.
Le vere cause della dinamica sociale
sono da ricercarsi nel “carattere
comune” della società, nell’ “animo
universale”
Non solo gli individui,ma anche le società
hanno un loro carattere:
componente fisica clima
componente morale leggi, religione,usi e costumi
…e la società
Classifica le cause dello sviluppo storico in:
-cause generalimorali;fisiche
-cause particolaripolitiche
La morale diventa la cerniera che unisce il fisico con
il politico
Elabora una teoria dell’equilibrio e del bilanciamento
dei poteri, in quanto configura una formulazione
moderna dello stato misto in cui il governo dell’uno
si accompagna al governo dei pochi e dei molti.
Il governo moderato è l’unico che garantisce la
libertà politica
libertà politicala possibilità di fare tutto ciò
che è permesso dalle leggi
Potere Legislativo
Potere Esecutivo
TESI DI MONTESQUIEU
Potere Giudiziario
“Tutto sarebbe perduto se lo stesso uomo, o lo stesso corpo di
maggiorenti, o di nobili, o di popolo, esercitasse questi tre
poteri: quello di fare le leggi, quello di eseguire le decisioni
pubbliche, e quello di giudicare i delitti o le controversie dei
privati.”
All’origine della dottrina della separazione dei poteri c’è
l’opera di Montesquieu “Esprit des lois”.
E’ soltanto una delle molteplici “tripartizioni” che si sono
affermate lungo la storia della cultura occidentale,sotto il cui
nome vanno tre tesi ben diverse:
Prima Tesi
secondo Barberis:
DISTINZIONE DEI POTERI
E’ una classificazione delle funzioni statali.
Stabilisce esclusivamente
quali e quante sono le funzioni,
non a chi devono essere attribuite
Teoria Conoscitiva e Analitica
che permette di descrivere
il funzionamento di qualsiasi stato
nei termini di tre funzioni
Potere
Legislativo
Potere
Esecutivo
Il fine di Montesquieu era la libertà politica, nel senso
di sicurezza del cittadino nella società.
La libertà è il diritto di fare tutto quello che le leggi permettono
Potere
Giudiziario
Nel corso del Novecento Norberto
Bobbio
ha poi formulato
una chiara e semplice
tipologia delle forme di potere sociale,
oltre le tre di Montesquieu, che sono:
Potere Politico:
Detentore del
monopolio della forza
legittima
Potere Economico:
Basato sul possesso di
beni e ricchezze e quindi
dei mezzi di produzione
Potere Ideologico o
Culturale:
Basato sul controllo
delle idee e
conoscenze, dunque dei
mezzi di informazione e
produzione
Seconda Tesi
Secondo Barberis:
BILANCIAMENTO DEI POTERI
Dottrina Normativa relativa all’ attribuzione
delle tre funzioni ottenute
dalla prima tesi a organi che si bilancino tra loro.
Per evitare che chi fosse al potere, ne abusasse
Montesquieu applica questa idea pechè occorre
“Che il potere arresti il potere.”
(Esprit des lois,libro XI, cap IV)
Montesquieu distribuisce le funzioni
statali, secondo il criterio della
non-specializzazione degli organi.
Per specializzazione degli organi si intende
che gli organi esercitino ognuno la propria
funzione,senza l’intervento degli altri.
Per non-specializzazione degli organi si
intende la partecipazione di ogni organo
costituzionale all’esercizio di funzioni
diverse dalla propria.
Montesquieu attua questo criterio poichè
Il suo obbiettivo è di costringere ogni
organo a esercitare il proprio potere
in armonia con gli altri.
Terza Tesi
Secondo Barberis:
SEPARAZIONE DEI POTERI
IN SENSO STRETTO
È,come la seconda tesi, una dottrina Normativa
relativa al modo di attribuire le diverse funzioni
fra organi specializzati.
Questa tesi spiega l’atteggiamento
di Montesquieu di fronte alla
funzione,non politica,del
giudiziario.
Il potere Giudiziario è l unico
per il quale vale il criterio tecnico
della specializzazione nelle
funzioni.
A differenza della seconda, tali funzioni sono
distribuite tra organi specializzati nelle rispettive
funzioni.
1.Mentre gli organi legislativi ed esecutivi
partecipano a funzioni giurisdizionali, gli organi
giudiziari non partecipano a funzioni
legislative ed esecutive.
2.Il Giudiziario non è attribuito a giudici
professionali, ma a giudici popolari, chiamati ad
amministrare la giustizia fra loro pari.
3.Montesquieu qualifica come “Nullo” il potere giudiziario
in quanto non affida la funzione di giudicare a una
magistratura professionale o burocratica, bensì
a comuni cittadini.
“Il primo movente che dovrebbe spingerci a
studiare è il desiderio di accrescere l'eccellenza
della nostra natura e di rendere un essere
intelligente ancor più intelligente.”
Charles Louis de Montesquieu
Anna Del Regno
Francesca Toscano
Veronica Miele
Fabiola Accomando
II E anno 06/07