L’evoluzione delle stelle Come nasce una stella • Le stelle sono nate dalla contrazione di nubi di gas e polveri per l’attrazione gravitazionale esercitata tra i materiali • Durante la contrazione la densità e la temperatura della nube aumenta • Si formano protostelle Protostella • Non è considerata una vera e propria stella perché ha una temperatura (centinaia di gradi Kelvin) insufficiente per iniziare la fusione nucleare • Poco luminosa • Emette onde infrarosse • La durata di questa fase è inversamente proporzionale alla massa della protostella Fusione nucleare • Nelle stelle con temperatura compresa nell’ordine di 10 milioni di kelvin si ha la reazione protone-protone: CICLO PROTONE-PROTONE e+ v mStella <1,5 mSole T< 20 106 K 4 11H 4 2He + 2e+ + 2v + raggi gamma DIFETTO DI MASSA = 0,7% (liberato sotto forma di raggi γ) • Nelle stelle con temperature del nucleo superiori a 15 milioni di kelvin avviene il ciclo carbonio-azoto-ossigeno (CNO): • Nelle giganti rosse l’elio 4He si lega con gli elementi prodotti per formare materiali più pesanti come 12C, 16O, 20Ne, fino ad arrivare al Ferro, a questo punto la stella non produce più energia ma la consuma Fase di stabilità • Dopo aver raggiunto una temperatura interna nell’ordine di milioni di Kelvin, inizia la fusione nucleare dell’idrogeno • La fusione produce molta energia che si trasferisce agli strati più esterni, facendoli espandere • Quando la forza di espansione e di contrazione si eguagliano, la stella entra nella fase di stabilità • Le stelle con una massa pari a 10 volte quella del sole sono più luminose e calde (15 milioni di Kelvin nel nucleo), ma vivono solamente pochi milioni di anni, utilizzano il ciclo di fusione del carbonioazoto-ossigeno (CNO) sono stelle più luminose e calde, posizionate in alto a sx nel diagramma HR • Le stelle con massa simile o inferiore a quella solare hanno una temperatura intorno ai 10 milioni di Kelvin, in esse prevale la reazione protoneprotone e vivono miliardi di anni sono stelle meno luminose e meno calde, posizionate in basso a dx nel diagramma HR Fasi finali della vita • La stella entra nella fase finale quando finisce l’idrogeno nel nucleo, quindi termina anche la produzione di energia • Per l’assenza di energia, la stella inizia a contrarsi per la forza gravitazionale, aumentando di temperatura Stelle con una massa inferiore a 0,5 masse solari • L’aumento di T dovuto al collasso gravitazionale non è sufficiente per una nuova fusione • Aumenta la densità della stella • La stella diventa una nana bianca per poi spegnersi lentamente e diventare una nana nera NANA BIANCA • È un corpo celeste piccolo, denso, caldo • Densità nell’ordine di 109 kg/m3 • T superficiale > 20000-30000 K elevata luminosità • materia allo stato degenere nuclei separati dagli elettroni si genera una pressione degenere che sostiene la stella che non si contrae più • destino delle nane bianche progressivo raffreddamento nana nera Ammasso globulare M4 nella costellazione dello Scorpione. Nei cerchietti sono evidenziate delle stelle nane - Foto di Hubble nel 1995 Stelle di massa superiore a 0,5 masse solari • Il nucleo della stella raggiunge i 100 milioni di kelvin • Nel nucleo si ha la fusione dell’elio che produce 4 carbonio 3 He 12C • Esternamente al nucleo si ha la fusione con il ciclo CNO, il volume della stella aumenta fino a diventare una gigante rossa EVOLUZIONE DELLE GIGANTI ROSSE Supernovae m > 8 m Sole DIPENDE DALLA MASSA m < 2 m Sole m > 2 m Sole Supergigante rossa m < 8 m Sole Nana bianca Non può avere una massa >1,44 m Sole (limite di Chandraseckar) • nocciolo a involucri concentrici • formazione di elementi pesanti (fino al Fe) Espellono gli strati più esterni: Nebulosa planetaria Stelle di massa inferiore a 8 masse solari • La stella non raggiunge la temperatura necessaria per la fusione del carbonio • Diventa una nebulosa planetaria • Il sistema espelle gli strati più esterni costituiti da idrogeno, carbonio e azoto • La massa rimanente al centro diventa prima una nana bianca, poi una nana nera Stella di massa superiore a 8 masse solari • Con la fusione produce materiali sempre più pesanti (zolfo, silicio, magnesio,ferro…) che raccoglie in gusci di diversa densità • Con la produzione del ferro, la stella consuma energia • La stella esplode e diventa una supernova Supernova • Luminosità aumenta sino a un miliardo di volte • Parte del materiale stellare disperso genera una nebulosa residuale • Parte genera un’onda d’urto che può favorire la formazione di nuove stelle • Il nucleo della stella implode e si trasforma in una stella di neutroni (se la m è compresa tra 1,44 e 3 m Sole) o in un buco nero (se la m è maggiore di 3 m Sole) Nucleo di massa inferiore a 3 masse solari • Si trasforma in una stella di neutroni con densità nell’ordine di 1017 kg/m3 • Una stella di neutroni è una stella dove tutti i protoni e gli elettroni si fondono per diventare neutroni che esercitano una P tanto elevata da impedire un ulteriore collasso • E’ detta anche pulsar (pulsating radio source) perché emette onde radio e raggi X con variazione ritmiche Immagine ai raggi X della nebulosa del Granchio, con al centro una pulsar Nucleo di massa superiore a 3 masse solari • Continua la contrazione gravitazionale fino a una densità tale da creare un buco nero Buchi neri • Sono dei corpi estremamente densi che creano un “foro” nel tessuto spaziotemporale • All’interno di questo “foro” l’attrazione gravitazionale è talmente elevata che attira al suo interno sia corpi che radiazioni Com’è fatto un buco nero? La risposta forse si trova a circa 6 mila anni luce dalla Terra, nella costellazione del Cigno. È qui che si nasconde Cygnus X-1, una delle più potenti sorgenti di raggi X conosciuta finora. Questo ultracompatto oggetto celeste, che ha una massa che è quasi 9 volte quella del Sole e cambia continuamente luminosità. Cygnus X-1 fa parte di un sistema che comprende anche una stella supergigante chiamata HDE 226868, la cui superficie è completamente deformata dalla gravità del suo supermassivo “compare”. In quest’illustrazione artistica è ben visibile Cygnus X-1, sulla destra, che con la sua attrazione gravitazionale “risucchia” polveri e gas prodotti dalla stella (a sinistra).