adattamenti
Fisiologia delle profondità
Una persona a 10 metri di profondità è
sottoposta alla pressione di 2 atmosfere
• Una colonna di 10 metri di acqua esercita
una pressione di una atmosfera
• Una colonna di 9.75 metri di acqua di mare
esercita una pressione di una atmosfera
I gas sottoposti ad alte pressioni
si comprimono
• Se un gas occupa il volume di un litro a
livello del mare, occuperà soltanto 1/4 litro
a 30 metri di profondità e 1/8 litro a 70
metri di profondità
Il palombaro
• Respira : azoto, ossigeno, anidride
carbonica
• L’azoto può essere sostituito dall’elio
Azione narcotica dell’azoto a pressioni elevate
(i 4/5 dell’aria sono costituiti da azoto)
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Dopo un ora di immersione
Un palombaro che respiri aria compressa presenta i primi
segni di narcosi a 40-50 metri
Tra 50 e 60 metri diventa sonnolento
A 90 metri non è più in grado di eseguire il suo lavoro
Perde coscienza a 110metri
Meccanismo d’azione
Come i gas anestetici si scioglie nella membrana dei neuroni
diminuendone l’eccitabilità
Tossicità dell’ossigeno
• L’esposizione a 3 atmosfere di ossigeno per un’ ora
provoca convulsioni epilettiche e coma
Meccanismo d’azione
Riduzione di enzimi ossidativi
L’eccesso di ossigeno nel sangue provocherebbe
vasocostrizione e alterazioni nel flusso di sangue ai tessuti
Aumento radicali liberi
Uso dell’elio nelle immersioni
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L’elio ha un peso atomico più piccolo dell’azoto
È meno solubile dell’azoto nei liquidi
Diffonde più velocemente nei liquidi
Forma meno bolle durante la decompressione in emersione
Adattamenti all’altitudine
Nel 1981 un gruppo di 20 fisiologi, medici e scalatori,
insieme a 42 sherpa, ha formato la spedizione American
Medical Research al Monte Everest
Scopo della spedizione era lo studio della fisiologia umana ad altitudini
estreme, partendo dal campo base a 5400m e continuando a fino a 8940
Come avviene l’acclimatazione?
La prima risposta dell’organismo all’ipossia è l’iperventilazione
Conseguenza dell’iperventilazione è l’aumento della pressione
parziale di ossigeno ed una diminuizione di anidride carbonica; si
verifica quindi una tendenza all’alcalosi
A 6300m nonostante l’alcalosi
la curva di dissociazione dell’emoglobina è quasi normale
in quanto i livelli di BPG aumentano con l’altitudine
L’ipossia delle elevate altitudini
stimola anche il rilascio epatico e renale di
eritropoietina
L’eritropoietina stimola la produzione di globuli rossi da parte del midollo
L’aumento dell’ematocrito (policitemia) aumenta la
quantità totale di ossigeno disponibile
Quando l’ematocrito supera il 45% determina un aumento
della viscosità ematica tale da impedire il flusso ematico
cerebrale e periferico; la policitemia indotta dall’altitudine è la
causa della malattia cronica della montagna
Adattamenti all’immersione