Snam: la rete che crea valore
snam.it
Snam: la rete che crea valore
Il gas accompagna la nostra vita ogni giorno:
per cucinare, per riscaldare, per produrre...
Niente di ciò che facciamo normalmente
sarebbe possibile senza l’energia del gas.
In Italia Snam è il principale operatore
nella gestione delle attività regolate del gas.
Da più di 60 anni, Snam assicura
un servizio puntuale, efficace, innovativo,
ma anche un’attenzione diretta
alla salvaguardia dell’ambiente
e delle sue risorse.
Snam persegue un modello di crescita
sostenibile nel tempo, operando
con attenzione agli impatti ambientali
e allo sviluppo di tecnologie sempre
più innovative ed efficienti.
Il Gruppo Snam
Gestire il gas è un’attività molto complessa
che richiede competenze specifiche in differenti
settori professionali. Per questo Snam esercita
il suo ruolo di direzione, coordinamento
e controllo su 4 società operative:
• Snam Rete Gas per il trasporto
e il dispacciamento del gas naturale
• Gnl Italia per la rigassificazione
• Stogit per lo stoccaggio
• Italgas per la distribuzione cittadina
Snam
I numeri di Snam
I dati confermano il ruolo primario di Snam
nell’approvvigionamento di gas per l’Italia:
• una rete di trasporto di oltre 31.500
chilometri, pari a più di 30 volte
la lunghezza dell’Italia
• 8 siti di stoccaggio
• oltre 50.000 chilometri di rete
di distribuzione, quindi un’estensione
più grande della circonferenza terrestre
• 1 terminale di rigassificazione
• 11 centrali di compressione
• 5,85 milioni di contatori
La regolazione Snam
In ambito nazionale le attività di Snam sono soggette
alla regolazione definita dall’Autorità
per l’Energia Elettrica e il Gas.
AEEG è un’Autorità indipendente che gestisce
la regolamentazione del mercato nazionale
del gas naturale e dell’energia elettrica.
Determina l’aggiornamento delle tariffe
e predispone le regole per l’accesso alle
infrastrutture e per la fornitura dei servizi relativi
alle attività di trasporto e dispacciamento
del gas naturale, di rigassificazione del GNL,
di stoccaggio e di distribuzione del gas naturale.
La via del gas
Prima di arrivare agli utilizzatori finali (case, industrie,
centrali elettriche…) il gas effettua un percorso complesso.
Il gas viene importato in Italia tramite grandi metanodotti
interrati o sottomarini, oppure via mare, allo stato liquido,
su navi metaniere. Viene poi condotto lungo la rete di trasporto
nazionale e regionale in tutta Italia.
Quando il trasporto avviene via mare, Snam si occupa
del processo di rigassificazione del gas liquido,
per portarlo al suo stato originario e poterlo immettere in rete.
Se non è immediatamente utilizzato, il gas viene immagazzinato
nei siti di stoccaggio per distribuirlo in momenti successivi.
Dalla rete di trasporto, il gas è pronto per essere immesso nella capillare
rete di distribuzione che attraversa le città e i comuni,
portando il gas dove serve: nelle case, nelle scuole, nelle industrie…
Attraverso le sue società, Snam presidia tutte queste attività.
Snam Rete Gas: trasporto e dispacciamento
Snam Rete Gas si occupa di prelevare
il gas che arriva dall’estero
e di trasportarlo lungo tutto il territorio
nazionale, attraverso la realizzazione
e gestione della rete di trasporto.
Snam Rete Gas opera come un network
integrato, salvaguardando l'ambiente e
i territori attraversati, occupandosi anche
dei ripristini ambientali, per riportare il
territorio com’era prima dei lavori di posa
e installazione dei tubi e degli impianti.
Ecco i numeri che contraddistinguono questo servizio:
• 7 punti di collegamento con i metanodotti di importazione
• 83,32 miliardi di metri cubi di gas naturale immessi nel 2010
• 31.680 km di Rete dei gasdotti in esercizio a fine 2010
• 8 Distretti locali, 55 Centri di Manutenzione, 11 Centrali di Compressione
e 1 Centro di Dispacciamento che monitora e controlla l’intera rete di trasporto.
Stogit: stoccaggio
Il sistema di stoccaggio, tramite l’immagazzinamento
del gas in giacimenti esauriti, permette di compensare le diverse esigenze
tra la fornitura e il consumo di gas.
Stogit gestisce lo stoccaggio
del gas naturale, consentendo di avere
delle scorte da utilizzare quando servono,
d’inverno e in periodi di scarsa
reperibilità internazionale.
Ecco alcuni dati sullo stoccaggio:
• 8 campi di stoccaggio
(4 in Lombardia,
3 in Emilia Romagna
e 1 in Abruzzo)
• 15,59 miliardi di metri cubi di gas
movimentato in stoccaggio nel 2010
Italgas: distribuzione
La rete di distribuzione di Italgas:
permette di far transitare ogni giorno
il gas a partire dai punti di consegna
della rete di trasporto fino
ai i clienti finali (famiglie o imprese).
Qualità del servizio e presidio
sulla sicurezza sono fra i punti
qualificanti dell’azione societaria.
Ecco alcuni dati relativi al 2010:
• 50.307 km di rete
• 7.953 milioni di metri cubi
di gas vettoriato
• 1.448 concessioni di distribuzione
• 5,85 milioni di contatori attivi
GNL Italia: rigassificazione
Per essere importato da giacimenti lontani,
il gas viene liquefatto e trasportato
attraverso navi metaniere.
Questo passaggio di stato consente
di ridurre il volume del gas per poter
essere più facilmente trasportato.
Successivamente, per essere immesso
nella rete di trasporto e utilizzato,
il gas viene riscaldato e riportato
alla stato gassoso.
GNL Italia si occupa di questo essenziale
processo produttivo: il terminale
di Panigaglia è il primo impianto
di rigassificazione costruito in Italia
e ha una capacità giornaliera massima
di 17.500 metri cubi.
Stogit: una continua fonte di energia
stogit.it
Stogit: stoccaggio
Nella filiera delle attività del gas, la fase
di stoccaggio consiste nell’iniettare il gas
nella roccia porosa di un giacimento
esaurito che già lo conteneva, riportando
il giacimento, in una certa misura,
al suo stato originario.
Una volta “immagazzinato”, il gas può essere
distribuito tramite la rete dei gasdotti secondo
le richieste del mercato, compensando
le diverse esigenze tra la fornitura e il
consumo di gas derivanti dalla stagionalità
della domanda, significativamente superiore
nel periodo invernale rispetto a quello estivo.
Il sistema di stoccaggio garantisce in questo
modo la continuità di fornitura.
Stogit, con 8 giacimenti attivi, è il maggiore
operatore italiano e uno dei principali in Europa
nello stoccaggio di gas naturale.
Si occupa di sviluppare e gestire le concessioni
di stoccaggio attraverso attività di monitoraggio
e gestione del gas nei giacimenti, nonché
di esercizio e di manutenzione degli impianti
di superficie e nel sottosuolo.
Si avvale di un sistema integrato
di infrastrutture composto da giacimenti,
pozzi, condotte, impianti di trattamento,
centrali di compressione e un sistema di
Dispacciamento operativo, fornendo servizi
di stoccaggio a oltre 100 operatori di gas.
Nel 2011 il working gas, cioè il gas
distribuito e messo in circolo nella rete,
è stato di 10 miliardi di metri cubi, mentre
quello disponibile come riserva strategica
è stato di 5 miliardi di metri cubi.
Il gas
Il gas naturale è un idrocarburo, un combustibile che si forma nel sottosuolo,
in seguito al processo di sedimentazione di resti organici (organismi animali e vegetali)
negli strati di rocce e argilla.
Le sostanze organiche racchiuse in queste
rocce, trovandosi a grandi profondità
nel terreno e sottoposte a certe pressioni
e temperature, si trasformano lentamente,
cambiando il loro stato e divenendo idrocarburi.
Il processo di maturazione è lento,
la durata varia da 10 a 100 milioni di anni.
In seguito gli idrocarburi risalgono
attraverso la porosità della roccia fino
a incontrare una roccia impermeabile,
la trappola, che ne blocca la risalita.
Cosi nasce un giacimento.
I giacimenti
I sistemi rocciosi porosi naturali idonei
per creare un giacimento per lo
stoccaggio vengono generalmente
ricercati in sedi di giacimenti di
idrocarburi ormai quasi esauriti, che si
trovano tra i 1.000 e i 1.500 metri di
profondità.
Stogit analizza i dati geologici del
territorio, la forma del giacimento,
l’estensione, il volume e le caratteristiche
delle rocce.
I parametri geologici
Le proprietà fisiche della roccia serbatoio
che dovrà contenere il gas devono garantire
elevati valori sia di porosità che di permeabilità.
La roccia di copertura, generalmente costituita da argille,
deve possedere caratteristiche di impermeabilizzazione
naturali tali da impedire la risalita del gas verso l'alto.
Per valutare la pressione massima del gas
che la roccia può sopportare, vengono
prelevati campioni di roccia e si realizzano
prove di laboratorio.
I pozzi
Ogni giacimento viene attrezzato
con dei pozzi, che consentono
la movimentazione del gas naturale
tra giacimento e impianti
di superficie.
I pozzi sono costruiti in modo
da ottimizzare l’erogazione del gas
in tutto il giacimento, per questo
la dimensione e il numero di pozzi
sono strettamente legati alle
caratteristiche fisiche e strutturali
del giacimento.
La profondità media dei pozzi Stogit
è compresa tra i 1.000 e 1.500 metri
sotto il livello del mare.
Le attività dello stoccaggio: compressione e iniezione
Nel periodo estivo il gas viene iniettato negli stoccaggi, mentre durante l’inverno viene estratto
e immesso nella rete di trasporto per soddisfare le esigenze dei consumatori finali.
Gli impianti compressione hanno il compito
di comprimere il gas naturale proveniente
dalla rete di trasporto perché possa essere
iniettato nel giacimento di stoccaggio.
Il gas giunge agli impianti di compressione
con una pressione massima di circa 75 bar.
Turbocompressori centrifughi, ad alta
prevalenza azionati da turbine a gas,
aumentano la pressione del gas affinché
possa essere iniettato tramite i pozzi
nei giacimenti di stoccaggio, fino a raggiungere
le massime pressioni di 150 - 220 bar.
Le attività dello stoccaggio: erogazione e trattamento
Nella fase di erogazione il gas estratto
dai pozzi viene trattato in modo
da acquisire le qualità ottimali per essere
immesso nella rete di trasporto
e distribuito.
Il trattamento, effettuato con appositi
impianti, consiste nella separazione dei
liquidi (acqua e idrocarburi) associati al
gas e nell’assorbimento del vapore
acqueo e delle impurità attraverso il
glicole, un ottimo agente disidratante.
Dispacciamento operativo
Il Dispacciamento operativo, situato presso
la sede di Crema (CR), ha un’essenziale
funzione di gestione e controllo degli impianti
di compressione e trattamento.
Attraverso un sistema di telecontrollo verifica
i parametri di esercizio degli impianti dei diversi
siti di stoccaggio e ne consente la gestione
in telecomando.
Ciascun sito sul territorio è comunque dotato
di propri sistemi di sicurezza che, in modo
autonomo e automatico, intervengono
in situazioni di criticità.
Regolazione, concessione e certificazione
Le attività del servizio fornito da Stogit
sono regolamentate sulla base
del Codice di Stoccaggio, approvato
dall'Autorità per l‘Energia Elettrica e il Gas.
La società opera in regime di concessione:
i giacimenti utilizzati non sono di proprietà
ma gestisti in concessione per un periodo
limitato di 20 anni.
Stogit è inoltre certificata
UNI EN ISO 14001 (Ambiente)
e ISO 9001 (Qualità).